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Autore: _Mary    05/08/2010    7 recensioni
“Oh, beh…” rifletté Myrilla. Che storia avrebbe potuto raccontare? Non ne conosceva altre oltre a quelle che aveva già raccontato in tutte le varianti durante le lunghissime sere di quella settimana, e lei non brillava certo per fantasia. L’unica cosa che le venne in mente fu un’idea che sicuramente avrebbe mandato in bestia Andromeda.
Myrilla ghignò: sarebbe stata la sua vendetta per non averla avvertita dei rischi che quel ‘piccolo favore personale’ le aveva fatto correre.
Si preparò alla narrazione, sforzandosi di mantenersi seria. “I protagonisti hanno nomi che tu conosci bene: si chiamano Ted e Andromeda”.
Fanfiction che ha partecipato al 'Contest a squadre' indetto da BS. sul forum di EFP.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Andromeda Black, Nuovo personaggio, Ted Tonks | Coppie: Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- Questa storia fa parte della serie 'Gocce di pioggia'
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Bathtime Story

 

Capitolo tre

 

“Erg… Ted Tonks?”

Ted si chiese per quale oscura ragione, ogni volta che provava a finire quella maledetta mappa dei concetti, dovesse saltare fuori qualcuno ad interromperlo. Oltretutto, se quella voce fosse appartenuta ad una certa Black, Ted sarebbe stato più che felice di lasciare libro e pergamena, dato che non era più riuscito a vederla dopo quel famoso sabato. Ma la voce stridula che aveva sentito non era assolutamente quella di Andromeda.

“Sì” mugugnò senza staccare gli occhi dal foglio. Sentì il rumore di qualcosa che veniva appoggiato sul tavolo, e quando spostò lo sguardo si accorse che era il suo ombrello.

Stupito, si decise a guardare la sua interlocutrice.

“Tu-sai-chi non è riuscita a restituirtelo” sibilò sonoramente una ragazza coi capelli gonfi e crespi e occhiali a fondo di bottiglia. “Sua sorella non la lascia più sola un secondo” spiegò.

“Myrilla?” chiamò Ted, interrogativo. “Ma come sta Andromeda? Le hanno detto qualcosa? È in punizione?”

Lei lo zittì sbrigativamente.

“Un consiglio: aprilo” disse, indicando l’ombrello.

Ted scosse il capo, irritato.

“Senti, mi vuoi dire…”

“Aprilo!” ripeté Myrilla, prima di allontanarsi a grandi passi con aria cospiratoria.

Ted guardò l’ombrello, sospettoso. Allungò una mano e si chiese cosa sarebbe successo una volta che l’avesse aperto: glielo aveva davvero mandato Andromeda o era lo scherzo di un Serpeverde piuttosto stupido?

Lo aprì cautamente, e vide un foglio piegato scivolare sul tavolo.

Lo prese e lo aprì in fretta, curioso: quando vide la firma sentì il cuore accelerare i battiti in maniera incredibile.

 

 

Caro Ted,

scusami se non ho trovato un altro modo per restituirti di persona l’ombrello, ma ho qualche problema a convincere Narcissa a lasciarmi sola. Il fatto che abbia deciso di frequentarti l’ha spaventata moltissimo, e posso scriverti questa lettera solo durante l’ora di Storia della Magia – almeno ho scoperto perché avevo deciso di continuare a studiarla dopo i G.U.F.O.!

Mi sono divertita molto sabato scorso, e ti chiederei di uscire di nuovo, se ci fossero altre uscite a Hogsmeade in programma. Ma, dato che non ce ne sono, e dato che per te questo è l’ultimo anno, ho pensato che potremmo rivederci durante l’estate.

I miei genitori non vogliono, e sono certa che non mi lasceranno uscire da sola dopo quello che ho ‘combinato’, ma sono sicura che riuscirò a trovare una soluzione. Sempre che a te vada, ovviamente.

Se vuoi rispondermi, va’ nel reparto della biblioteca in cui mi hai vista con Rosier l’altra volta e metti la tua lettera nel libro intitolato ‘Storia della Magia, un’autentica passione’: è dietro tutti gli altri e in sei anni non l’ho mai visto smuoversi di lì.

A presto, se vorrai.

Andromeda

 

 

Ted sorrise, intingendo la piuma nel calamaio e cominciando a rispondere:

 

 

Cara Andromeda…

 

::

 

“E poi? E poi come continua?”

Myrilla sorrise, mentre strofinava energicamente un asciugamano sui capelli di Dora.

“Lo sai anche tu, no? La tua mamma e il tuo papà non si sono più lasciati. Hanno vissuto per sempre felici e contenti”.

Dora annuì.

“Lewis ed io ci siamo scambiati le nostre versioni, e… beh, ecco la storia completa” concluse Myrilla. Non le disse che prima di arrivare a quel finale, Ted e Andromeda ne avevano passate di tutti i colori: avrebbe dovuto essere una favola, no? Tutto sarebbe dovuto andare bene. Aveva fatto particolare attenzione a rendere tutto qualcosa di leggero, di certo Dora non era ancora pronta ad ascoltare la versione non censurata.

“E Narcissa? Io non l’ho mai vista”.

Myrilla si morse la lingua. Avrebbe fatto meglio ad evitare qualsiasi riferimento alla famiglia di Andromeda, ma ormai era tardi.

“Quella parte di storia è triste, Dora” le rispose cautamente. “Rende tanto triste anche la tua mamma. Non penso di potertela raccontare io; ma un giorno saprai tutto”.

Fece indossare il pigiama alla bambina e le disse di andare a dormire. Dora, con sua grande sorpresa, ubbidì.

Il bagno portava i segni della recente lotta – perché, nonostante tutto, Dora non aveva resistito a schizzare Myrilla durante il racconto. A parte gli asciugamani sparsi un po’ ovunque, c’erano macchie di sapone sul bianco della vasca, schizzi di schiuma per terra, gocce d’acqua sullo specchio e sul muro… insomma, se Andromeda avesse visto il suo bagno in quello stato, Myrilla non avrebbe passato un bel quarto d’ora.

Myrilla pensò che mai avrebbe immaginato che una vasca da bagno potesse essere uno spunto per un simile salto nel passato: in pratica, era solo colpa di quell’oggetto se Dora aveva conosciuto le origini della storia dei suoi genitori.

Si appuntò mentalmente di pulire per bene il bagno e scese in sala, andando ad abbandonarsi sul divano. Non fece in tempo a godersi l’idea di una sera di assoluto relax, con Dora che dormiva placidamente nel suo lettino, che si sentì di nuovo chiamare.

Myrilla sbuffò e si trascinò molto lentamente in camera di Dora, lasciandosi poi cadere su una sedia.

“Però è finita subito la tua storia” le disse la bambina, i capelli diventati blu – che, casualmente, era il colore preferito di Myrilla. Vista così, Dora sarebbe potuta apparire addirittura tenera.

Myrilla alzò gli occhi al cielo: quello della bambina era un dichiarato tentativo di corruzione.

“Me ne racconti un’altra?” chiese, infatti, poco dopo.

Myrilla si accomodò meglio sulla sua sedia, sospirando.

“Ne vuoi una in particolare?” chiese stancamente, sapendo che non avrebbe avuto tregua altrimenti.

Dora annuì vigorosamente.

“Mi racconti come hanno scelto il mio nome?”

Myrilla sogghignò.

“È sicuramente una storia interessante” osservò. Dora si voltò su un lato per vederla meglio in faccia.

“Comincia in una bella mattina d’estate…” cominciò, notando di avere di nuovo tutta l’attenzione della bambina.

Myrilla sorrise tra sé: se stava cercando il momento giusto per farla dormire senza storie... beh, era quello.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ed eccoci alla fine di questa long *o* La prima che sia riuscita a finire, che emozione *-*

Ringrazio fuckinmind per aver aggiunto questa storia alle Seguite, e ringrazio le gentilissime persone che hanno recensito, ovviamente:

 

vogue: figurati, invio sempre un’e-mail per avvisare, quando posto il nuovo capitolo di una long *-* Eggià, la giornata è passata senza imprevisti… e il riferimento ad un certo zio non poteva certo mancare XD Un bacio!

 

Valaus: siamo parenti, siamo parenti! *saltella* Anche io inciampo e mi rovescio addosso le cose XD Emh, sì, dicevo, eccelsa, inimitabile e fantasmagorica vanno bene, sì, per definire te e le tue recensioni *-* Un bacio!

 

Julia Weasley: lool, se mi dici che quel metodo funziona lo sperimenterò anche io su una cara conoscenza XD Ma lo sai che sono perfida, come avrei potuto permettere che si baciassero? :P Lieto fine è stato, come hai letto, non sono tanto malvagggia. Un bacio!

 

Fabi_: ti rispondo qui, sperando che tu legga questo capitolo XD Bon, che dire, grazie *-* Come ben sai, la scena del bagnetto è stata dettata dalla disperazione XD Non avrei saputo proprio come mettere in mezzo quella benedetta vasca da bagno, altrimenti u.u Un bacio!

 

 

Come avevo annunciato, riporto il giudizio di BS., gentilissima anche lei:

 

_Mary (Bathtime Story)
Lessico e Grammatica: 17/20
Originalità della storia: 17/20
Rispetto delle regole: 10/10
Giudizio personale: 6/10
TOTALE: 50/60

COMMENTO:
Devo ammettere che quando ho visto che la tua era una long fiction ho pensato che non sarei mai riuscita a finirla senza annoiarmi cercando di ricordarmi tutti i punti da valutare (anche perché è stata la prima ad arrivare) e invece grazie al lessico semplice e scorrevole la storia è finita in volata.
Mi è piaciuto il tono leggero con cui l’hai scritta e il modo in cui hai inserito i prompts, l’unico appunto che ho da fare anche a te è di prestare più attenzione durante la scrittura in modo da evitare errori di battitura.

 

Bon, la mia squadra si è classificata terza (su tre), ma davvero non posso lamentarmi, avendo letto le storie che hanno partecipato. Mi rivolgo ai lettori di passaggio (?): andatevele a leggere, perché ne vale davvero la pena *__*

 

E concludo qui, augurando buone vacanze a tutti *-*

 

Un abbraccio,

Ilaria

 





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