Bien, salve, mie prodi lettrici. Sto aggiornando ora, e per miracolo ci sto riuscendo, perché poi devo andare in vacanza e non ci sarò per due settimane con pochissime speranze di continuare il 13° capitolo. Ma volevo comunque riuscire ad aggiornare prima di partire. Spero che questo chappy vi piaccia :) Comunque ringrazio come sempre le mie cinque fantastiche recensitrici, mattamaty, mayetta, maltrerio, Gin_ookami97 e _Agne_, vi A D O R O *-*. Buona lettura, baci, Angy=)
Nella
stanza regnava il puro caos.
“Lily,
non è che per caso hai visto il mio lucidalabbra alla pesca?”chiese
Monic in preda alla disperazione.
“Ma
cosa te ne frega del lucidalabbra, scema! Hai mezzo baule da riempire
e ti preoccupi di quello?!”. Monic scosse la testa disperata.
“Tu
non capisci, è un segno affettivo. Me l'ha regalato mia madre per il
ballo”.
“Si,
con l'altra dozzina di lucidalabbra uguali”rispose Lily sarcastica
cercando un calzino, con in mano il rispettivo che completava il
paio. Jessica andava da un posto all'altro, salterellando. La sua
valigia era già pronta e ripensava alla serata prima col sorriso
sulla faccia. Penelope, invece, stava finendo il baule con l'ultima
roba. Solo Lily e Monic erano in preda all'agitazione ma valevano per
dieci.
“Calma,
ragazze!”le avvertì Penny.
“Ah,
Lilian cara, posso chiederti una cosa?”.
“Dimmi
pure, Jessica”.
“Com'è
che ti sei messa con Scorpy e non ci hai detto nulla?”. Lily
divenne rossa borbottando parole incomprensibili. Infine decise di
aver urgente bisogno del bagno e ci si rinchiuse. Monic scosse la
testa.
“Lasciala
stare, Jessica. Poveretta, pensa già ad altre cose senza che ci
metta anche tu”disse a sua difesa.
“Va
bé, non volevo infastidirla, scusa”. Lily ritornò proprio in quel
momento brandendo il tanto agognato calzino.
“Trovato!”.
“Si,
ficcalo nel baule e muoviti a riempirlo”disse Monic. Mezz'ora dopo,
con loro immenso sollievo, scesero giù per fare colazione, dopodiché
sarebbero partite per ritornare a casa a festeggiare il Natale. Lily
si sedette con Monic cercando Scorpius con lo sguardo, ma rimase
delusa perché di lui non c'era neanche l'ombra. Si girò avvilita
verso Monic che sembrava avere occhi solo per Albus, seduto lontano
con i compagni Gryffindor. La rossa scosse la testa proprio mentre
delle forti braccia muscolose la avvinghiarono alla vita. Riconobbe
il profumo di Scorpius e si girò sorridente verso di lui.
“Buon
giorno, Potter”le disse lui canzonatorio.
“Malfoy!
Non mi toccare”scherzò anche lei. Scorpius preferì rimandare un
bacio, poiché tutta la Sala Grande li stava fissando. Lui ricambiò
qualche sguardo curioso, irritato da loro, intimando silenziosamente
ai malcapitati di voltarsi da qualche altra parte. Si sedette accanto
alle due mettendosi due uova fritte.
“Pronte
per tornare a casa?”.
“Si,
ma c'è mancato un soffio che non finissimo le valigie”rispose
Monic guardandoli divertita.
“Ave,
gente! Piccioncini”salutò Zabini seguito da Claire, riservando
quel singolare saluto a Lily e Scorpius. Lo salutarono mentre Malfoy
lo cruciava con lo sguardo. Comparve anche Nott, impeccabile come
sempre. Iniziarono a discutere allegramente sulle vacanze, quando una
voce femminile chiamò Lily. Lei si girò.
“Cosa
vuoi, Victoria?”chiese irritata.
“Devo
parlarti. In privato”disse
la bionda scoccando un'occhiataccia malevola al gruppo dei serpeverde
e in particolar modo a Scorpius. Lily si alzò già abbastanza
scocciata dal fatto che la Davies volesse parlarle e quando furono
lontani il tanto giusto, si mise
davanti a lei, braccia conserte.
“Cosa
vuoi?”.
“Volevo
chiederti...non l'avrei fatto se non fosse stato proprio necessario,
ma tu lo conosci e Albus non è molto in confidenza con me....”.
“Perché,
stai per caso dicendo che io
con te sono in confidenza?”la interruppe Lily guardandola con odio.
“No, non dico questo-disse Victoria confusa-ma,
senti....perché si sta comportando così?”chiese velocemente come
se si fosse costretta a chiederglielo. Lily impiegò molto tempo per
rispondere. Si voltò verso il tavolo dei Grifondoro, dove c'era
James strafogandosi di uova e pancetta con in braccio Lise Mureau.
Sorrise affettuosa e si girò verso la ragazza bionda.
“Non so, Victoria. Ma dubito che lo stia facendo tanto
perché si diverte. Hai fatto qualcosa che non dovevi e ci è rimasto
male. O non ce la faceva più a sopportarti. Non ho idea di ciò che
è successo tra te e lui, ma di certo l'hai ferito”disse Lily un
poco impietosita dallo sguardo triste e vuoto di Victoria.
“Non è che tu potresti...aiutarmi a rimetterci
assieme?”chiese lei implorante. Lily la guardò con disprezzo.
“No, certo che non posso. James è felice, ed è
questo l'importante per me. Scordati il mio aiuto, primo perché sei
tu che hai fatto tanti casini tra me e lui, poi perché per me tu non
ti meriti un ragazzo così e inoltre hai anche la faccia tosta di
chiedermi di aiutarti. Va a sbaciucchiarti con Collins o chi vuoi, ma
lascia stare James. E anche me. Sei così egoista che non te ne frega
niente di nessuno, se non della tua felicità. A volte devi anche
sacrificarti per chi vuoi bene. Te lo ripeto, lascia stare
James”rispose calmissima lei.
“Quindi non mi aiuterai? Bé, grazie mille, Lilian
Potter. Contavo almeno sul tuo aiuto”disse Victoria come se le
parole che Lily aveva appena detto non le avesse neanche sentite.
“Non provare a farmi venire i sensi di colpa,
Victoria, perché non sono una stupida. Peggio per te. Arrangiati ma
lascia James. È felice ora e così dev'essere. Ci vediamo”disse
Lily accennando un saluto e dandole le spalle per ritornare dai suoi
amici. Victoria la fissò allontanarsi da lei, l'ultima ancora di
salvezza che ci sarebbe mai potuta essere. Si voltò maledicendo se
stessa.
***
Dopo la colazione Lily tornò nei dormitori a guardare
un'ultima volta prima della partenza la stanza che divideva con
Monic, Penelope e Jessica.
“Lily! Andiamo?”la chiamò Monic dopo aver
controllato che il bagno fosse vuoto. La rossa le sorrise e si
abbracciarono. Scesero nella Sala Comune dove non c'era quasi più
nessuno.
“Quando dobbiamo scendere?”chiese Lily e Monic si
guardò l'orologio.
“Fra poco, credo”. Lily annuì e convennero che
forse era meglio scendere prima che tutti avessero occupato gli
scompartimenti migliori. Saliti sul treno, un poco lontano dal
castello, Lily avvisò Monic che sarebbe andata dai suoi familiari,
magari avrebbe raggiunto dopo i Serpeverde. Trovò subito senza
difficoltà James, Al, Rosie e Hugo, tutti nello stesso
scompartimento.
“Salve, ragazzi!”salutò allegra sedendosi affianco
alla cugina, che le sorrise bonaria. Venne accolta da altrettanto
entusiasti saluti. James fece un cenno con la testa, sbadigliando. La
sorella ridacchiò.
“Cos'è, ieri hai fatto le ore piccole?”chiese
beffarda.
“Si, Lise sa ballare benissimo. E tu, cos'hai fatto
ieri con Malfoy?”chiese James indagatore. Albus chiuse la Gazzetta
del Profeta che stava leggendo, voltando i suoi occhi verdissimi
verso di lei. Anche Hugo mollò la pallina con la quale stava
giocherellando.
“Niente,
ci siamo salutati e me ne sono andata a letto. Da
sola”rispose asciutta.
“Mh e fai
bene!” commentò James.
“Monic è entusiasta di te, Al-disse Lily cambiando in
fretta l'argomento-sinceramente, cosa le hai dato, un filtro
d'amore?”. Albus divenne paonazzo, borbottando frasi
incomprensibili.
“Ma no, Lily. Che vai dicendo?”disse tutto rosso.
“Era tanto per scherzare, Al. Siete così carini
assieme”.
E la discussione proseguì sul ballo per un po' di
tempo. Ma ben presto i ragazzi sentirono l'impellente bisogno di
parlare di Quidditch e allora le due cugine decisero di stare per i
fatti loro.
“Allora, com'è Steven?”. A Rose brillarono gli
occhi,
“È
un ragazzo assolutamente fantastico! Senza parlare di quanto è bello
e affascinante, è carismatico, ha voti alti, usa il cervello,
non come mio fratello-commentò acida-e ha degli occhi
stupendi!”concluse. Ma Hugo si sentì in dovere di difendersi
dall'affronto e le diede un colpo.
“Aspetta
quando torniamo a casa. Vediamo come la prenderà papà-disse il
ragazzo sorridendo beffardo-Lils ti va di uscire un po' dallo
scompartimento?”. Lily accettò e dissero che sarebbero tornati
presto. Una volta usciti, lui le prese il polso e se la tirò dietro.
Quando trovò un altro piccolo scompartimento libero ci si chiuse con
lei. Lily intuì che le voleva parlare senza interruzioni o orecchie
indiscrete.
“Dimmi, Hugo”.
“Ecco, è da ieri che vorrei chiedertelo. Come sei
sicura che Malfoy non ti stia usando?”chiese lui senza peli sulla
lingua. Quella era una delle tante cose di lui che piacevano a Lily.
Il fatto che se aveva problemi, dubbi o domande, per quanto potessero
essere imbarazzanti, le faceva. Prese un respiro profondo.
“Lo so, punto. Lo conosco troppo bene. Sai, dietro a
quel atteggiamento così distaccato c'è un cuore. Senti, non ti sto
chiedendo di diventare amiconi o frequentarlo o parlarci, solo di
accettarlo”disse la ragazza quasi implorandolo.
“Ah, Lily! Come si fa a resisterti se poi attui la
faccia da cucciolo abbandonato, eh?”scherzò lui.
“Promettimi solo che se ti fa del male, ce lo dirai
subitissimo, ok? Nessuno può comportarsi male con la nostra piccola
Lils!”disse abbracciandola.
“Te lo prometto. Grazie-sussurrò grata al cugino
mentre ricambiava l'abbraccio-senti, ora vado, ho promesso che li
avrei raggiunti. Avremo tutto il tempo per divertirci a
Natale”promise sincera la rossa.
“Ah, e tanto per essere precisi, hai la mia stessa
età, zuccone! Quindi non hai alcun diritto a chiamarmi la nostra
piccola Lils”aggiunse uscendo.
***
Scorpius leggeva una rivista di Quidditch, mentre Nott e
Zabini si consultavano sulle ultime conquiste.
“Insisto, la Gregory a letto non la batte
nessuno!”disse Justin.
“Non se prima hai conosciuto la Miller. Quella ti
stende-obbiettò Charles scuotendo la testa-purtroppo però, ha un
difetto, è troppo permalosa”.
“Mah, io continuo a dire che la Gregory sa il fatto
suo. Ora che ci penso, anche quella Corvonero dell'ultima volta non
era poi così male. Solo che non mi ricordo il nome”scuoté la
testa ghignante.
“Pervertiti”sibilò Monic scocciata.
Nell'esatto momento in cui Nott aprì bocca per
replicare, entrò nello scompartimento Lily.
“Salve, gente! Scorpius, sappi che se mi fai del male,
Hugo lo verrà a sapere”esordì la ragazza sorridente.
Malfoy alzò divertito lo sguardo dalla rivista.
“E me lo hai detto affinché io non ti faccia niente,
giusto?”.
“Esatto!”disse Lily sedendosi vicino a Monic che
leggeva un fumetto dai colori sgargianti. Nott e Zabini
ricominciarono a confabulare su quale ragazza fosse meglio e quale no
mentre Monic e Lily alzavano gli occhi al cielo.
“Sappi
allora che se ti dovessi affidare solo alla tua famiglia, non
saresti affatto al sicuro. Scusa, tuo cugino non ha la tua stessa
età?”chiese Scorpius beffardo.
“Non
hai la minima idea di cosa può riuscire a fare Hugo se lo metti alla
prova. Ce l'hai presente Tiri Vispi Weasley?
Ecco, è di mio zio, no? Ricordati che qualunque cosa possa servire a
Hugo che lui chiede a zio George, lui l'avrà. Sopratutto se lo
scherzo coinvolge un Malfoy. È terribile quando si ci mette. Mi
ricordo che una volta a Rose sono spuntate delle corna blu nella
testa e dei baffi arancioni. Ci sono voluti tre mesi perché
riuscisse a toglierseli”e sorrise pensando a quei tempi lontani.
“Uh! Devo ammettere che ora non riuscirò più a
dormire”disse scherzando Malfoy.
“Faresti meglio. Ma non c'è di che preoccuparsi se ti
comporti bene”disse Lily prendendo dallo zaino Il Cavillo, il
giornale proseguito dalla cara zia Luna e cominciò a leggere la
prima pagina con interesse.
“Io veramente mi stavo riferendo al pensiero della
Weasley con dei baffi arancioni. Tremendo! Voglio dire, come fa uno a
dormire tranquillamente con un'immagine del genere in testa?”chiese
mentre Lily brandiva il Cavillo pronta a colpirlo. La ragazza tentò
di dargli una botta in testa e Scorpius dovette ringraziare i suoi
riflessi dovuti al Quidditch, perché altrimenti avrebbe avuto in
quel momento un enorme bernoccolo. Lily riprovò un'ultima volta ma,
visto che i suoi progressi erano nulli, si sedette di peso davanti a
Monic.
“Se ridici cose simili, ci riprovo. E giuro che una
botta non te la toglie nessuno!”lo minacciò imbronciata.
“Si, certo, Lily”chiuse sorridente la questione il
biondo.
***
Liro si aggirava tra gli scompartimenti, tentando di
trovarla. Dove poteva essersi cacciata? Spariva sempre, in un modo o
nell'altro. A un certo punto, l'occhio gli cadde su uno
scompartimento, dove c'era una figura con lunghi capelli neri. Il
vetro lavorato impediva di visualizzare bene chi fosse, permettendo
la privacy. Ma lui si avvicinò bussando. Aprì lo sportello e si
ritrovò davanti Sheena Lancaster. La ragazza pallida arrossì
abbozzando con la mano un saluto.
“Ehi, ciao, Sheena. Ti stavo cercando”disse Liro.
Lei sgranò i grandi occhi truccati pesantemente di nero e sorrise.
Aveva una maglietta a righe bianche, nere e grigie e una gonna a
balze blu. Le calze a rete le fasciavano perfettamente le lunghe e
perfette gambe e ai piedi aveva delle converse nere. Ai polsi portava
tanti bracciali e un paio di borchie. Per finire, era piena di
orecchini, compreso uno a forma di teschio. I capelli le ricadevano
morbidi sulle spalle e avevano i riflessi viola del giorno prima.
“Ehm, siediti”disse lei scostandosi un poco per
fargli spazio. Liro accettò di buon grado.
“Come va?”chiese lui.
“Bene, bene. E tu?”.
“Tutto a posto”. Cadde il silenzio.
“Volete dolci, ragazzi cari?”chiese la vecchina dei
dolciumi con la sua voce gracchiante dall'esterno. Liro si riscosse e
guardò interrogativo Sheena. Lei annuì e prese poche Cioccorane e
alcune GelatineTuttiIGusti+1. Liro non prese niente e la signora dei
dolci passò ad un altro scompartimento.
“Ne vuoi un po'?”chiese Sheena addentando una
Cioccorana.
“No, grazie. Senti, non è che per caso a volte ti
andrebbe di...-deglutì-uscire?”.
“Oh, si, certo. Sono...d'accordo”disse Sheena
arrossendo. Liro si avvicinò a lei sentendo il suo profumo delicato.
Il suo cuore cominciò a battere all'impazzata e si avvicinò
ulteriormente. Ormai erano così vicini da sfiorarsi il naso a
vicenda. Liro guardò le sue labbra rosee e allungò il collo
sentendo il fiato corto di Sheena su di sé. Mancavano pochi
centimetri.
“Ehi, eccoti Liro!”urlò una voce al di fuori dello
scompartimento. I due si scostarono all'improvviso mentre Felix
faceva la sua comparsa. Liro lo guardò sconsolato. Che tempismo!
“Mi stavo giusto chiedendo che ci facevi qui tutto
so...-esordì Robinson quando notò Sheena-oh, ciao Sheena. Ho, ehm,
interrotto qualcosa?”chiese imbarazzato.
“No, nulla, Felix. Ora me ne vado. Ciao, ragazzi. Ci
vediamo, Liro”disse Sheena alzandosi all'improvviso e prendendo il
suo zaino. Uscì rivolgendo un'ultima breve occhiata a Liro e
scomparve. Cornwell fissò con astio Felix, il quale si sedette a
disagio.
“Ehm, scusami, Liro. Davvero, sembravi da solo”tentò
di scusarsi.
“Lascia perdere”disse Liro, alzando una mano a mo'
di << Non importa >> .
***
L'espresso
di Hogwarts serpeggiava fra i campi e le colline spoglie,
avvicinandosi sempre di più alla città di Londra. Il cielo
s'inscuriva dando spazio alla notte. Alcune stelle già si
intravedevano nel blu. Finalmente, il treno si fermò in una calca di
parenti venuti a riprendere i propri figli. Gli sportelli rossi si
aprirono e uno sciame di studenti inondò la piazzola del binario 9 e
¾, cercando i familiari ansiosi di riabbracciarli. Una ragazza dai
lunghi capelli rossi stava accanto a un biondo, in disparte.
“Ci vediamo, Lily. Ti scriverò delle lettere”disse
lui.
“Si, ok. Passa un buon Natale. Ti amo”disse Lily
dandogli un leggero bacio sulle labbra. I due si staccarono e Lily
andò alla ricerca di fratelli e cugini.
“O, Lils! Eccoti qua! Come sei cresciuta, tesoro!”.
Lily venne subito investita da un abbraccio stritolatore alla Ginny
Weasley.
“Si, mamma, mi sei mancata anche tu”disse lei
ricambiando l'abbraccio.
“E smettiamola con queste smancerie, mamma!”esordì
James, comparso alle loro spalle. Un signore alto, identico a lui gli
andò incontro.
“James! Come va? Albus mi ha detto che in questo anno
hai fatto abbastanza da bravo. E le partite di Quidditch?”disse
abbracciandolo il signor Potter.
“Ciao, papà. Tutto apposto. Se continuiamo così, i
Grifondoro avranno anche quest'anno la Coppa di Quidditch”disse
James per poi passare nelle braccia della mamma, con sollievo di
Lily. Nel frattempo comparve anche Albus con in mano ancora la
Gazzetta, accompagnato da Rose e Hugo.
“Rose! Hugo! Come state, cari?”esordì Hermione
comparsa da chissà dove e anche i due si dovettero sorbire un
abbraccio spaccaossa. Hugo e James si scambiarono un'occhiata
complice. Poco dopo intervenne Ron, salvando i due figli dal
soffocamento certo. Aspettarono che li raggiungessero anche Fred e
Dominique e finalmente la famiglia Weasley era al completo. Lo zio
George stava lavorando al negozio e anche Bill e Fleur erano occupati
coi loro lavori. Una volta fuori dalla barriera magica, il
consistente gruppo si fece strada tra i Babbani increduli e arrivò a
un grosso furgoncino.
“Il
nonno mi ha costretto a usare questo...questo coso
per portarvi alla Tana”spiegò Ron tra le risate di figli e nipoti,
alquanto scocciato dall'adorazione di nonno Arthur per le cose
babbane. Entrarono tutti dentro, scoprendo che, grazie ad un
incantesimo, l'interno era molto ampio e arredato con lusso. C'erano
delle poltrone e un divano che accerchiavano un tavolino in
legno di noce. Si poteva trovare più in là un tavolo pieno di cose
da mangiare e bere. Ron andò sconsolato alla guida e il resto della
combriccola si sistemò nelle poltrone. Lily si ritrovò seduta tra
Fred e Hugo nel divano. Dopo Hugo c'era immancabile James, poi Albus
che parlottava con la madre di scuola e compiti, poi Harry, Hermione
e infine Rose e Dominique, che stava accanto a Fred, appunto facendo
finire il cerchio.
“Al
sta già parlando con la zia Ginny di scuola! È assurdo”esclamò
Hugo disgustato.
“Si,
a volte non credo neanche che noi siamo fratelli-disse Lily
scherzando-lo sappiamo che è fatto così. Peggio di Rose”.
“Ehi!”intervenne
lei fingendo una faccia imbronciata e facendo ridere tutti.
“Allora,
Lily, che scherzo si fa quest'anno?”chiese Fred sfregandosi le mani
e abbassando la voce. Si aggregarono alla confabulazione anche James
e Hugo, come c'era da aspettarsi.
“Non
ne ho idea ma di sicuro deve essere spettacolare”disse Lily
sogghignando.
“Questa
è mia sorella”sorrise James fiero. Anche Lily gli sorrise felice.
“Bé,
direi che prendersela un'altra volta con Albus come l'anno scorso sia
un poco crudele. E sopratutto noioso. Prendiamo un altro bersaglio”.
Lily guardò pensierosa il cugino, soppesando la sua proposta.
“Si,
credo possa andare bene”accettò dando il cinque a Fred. Il viaggio
non durò molto, anche perché bisogna tenere conto del fatto che la
famiglia era su un furgone magico. Perciò in poco tempo arrivarono
alla Tana, dove c'era ad aspettarli un banchetto di prelibatezze che
la nonna Molly aveva ritenuto necessario per far recuperare i chili
perduti ai nipoti.
La
Tana era pressoché la stessa di tanto tempo prima, quando aveva
ospitato Harry per la prima volta. Il giardino era un poco più
grande ma sempre pieno di erbacce. Di tanto in tanto, se si osservava
con attenzione, si poteva scorgere qualche cespuglio in movimento,
chiaro segno che i nani non avevano ancora abbandonato l'idea di
vivere lì. La casa era sempre la stessa, con più piani e trasandata
e il recinto dei polli e delle galline rimaneva invariato come ogni
anno. Dall'uscio si vedeva la nonna Molly, che aspettava ansiosa con
un grembiule sporco e i capelli arruffati. Non appena li vide
arrivare, corse ad abbracciarli.
“Oh,
Jamie, il mio tesoro!-esclamò arpionando il malcapitato per poi
passare ad Albus-e Al, come stanno andando gli studi?”chiese
orgogliosa. La terza fu Rose, seguita da Lily. Hugo venne chiamato
giocosamente “monellaccio combina guai” e poi ci furono anche
Dominique e Fred, i due più grandi dopo Victoire, che spuntò dalla
casa sorridente. Roxanne, la sorellina di Fred, corse da loro
strepitando con la sua vocina acuta. I capelli rossi marca Weasley le
incorniciavano il viso in un caschetto e le donavano un'aria da
sbarazzina.
“Freddie,
Freddie!”corse lanciandosi in un abbraccio che il fratello ricambiò
prontamente. Dopo i vari saluti, tutti si sedettero nel giardino.
Ognuno chiacchierava concitatamente da un po', quando, con un sonoro
“Pop”, si materializzò davanti a loro Ted Lupin. Lily sorrise
felice, alzandosi per abbracciare il ragazzo, ma non fece in tempo ad
avvicinarsi che lui inciampò e cadde, innescando le risate di tutti.
E tra tanta gioia e allegria, Lily pensò che niente era cambiato di
una virgola.
***
La
sala da pranzo di Malfoy Manor era illuminata flebilmente dalla luce
soffusa delle candide candele che volteggiavano sul soffitto. Sul
prezioso tavolo di mogano era poggiata una raffinata tovaglia di
lino, fatta di intricati ricami. Tre persone consumavano in silenzio
la ricca cena. Il padrone di casa, Malfoy Senior, fissava ad
intervalli regolari il figlio, come se fosse imbarazzato. Sembrava
che dovesse dirgli qualcosa, ma non parlava. La moglie, Astoria
Greengrass in Malfoy, faceva finta di niente, facendo grattare sul
piatto di delicata ceramica le posate d'argento, tentando di
sopportare il pesante silenzio. Poi la donna posò le posate sul
tavolo, fissando il marito con cipiglio severo, quasi lo volesse
convincere a fare qualcosa. I due si fissarono per un breve
intervallo di tempo e poi Draco ritornò al proprio piatto.
“Draco,
credo sia arrivato il momento”disse lei, facendo si che il marito
le scoccasse un'occhiata furente.
“Il
momento per cosa?”chiese Scorpius senza capire. Fissò i genitori
silenziosi per qualche minuto prima che un dubbio gli si insinuasse
nel cervello.
“Non
è che dovete dirmi qualcosa, per caso?”chiese sospettoso.
Draco fece un profondo respiro.
“Si,
Scorpius. Dobbiamo darti una notizia”disse di malavoglia.
“Bella
o brutta?”.
“Dipende
da come la penserai tu”disse Astoria, confermando inconsciamente il
presagio che Scorpius avvertiva.
“Su,-li
mise alle strette Scorpius-ditemi allora”e i suoi occhi argentati
si soffermarono su una lettera che il padre gli porse. Era di carta
pregiata e costosa, d'un color panna. Malfoy Junior la aprì e lesse
la scrittura elegante ed aguzza con interesse, interesse che veniva
pian piano sostituito da angoscia. Finita la lettera, lui la posò
pacatamente, tentando di mantenere la calma.
“Da
quanto lo sapete?”chiese.
“Da
una settimana”rispose Astoria. Scorpius si alzò e senza una parola
uscì dalla stanza, sbattendosi la porta alle spalle.
***
Dopo
il cenone della nonna, alcuni dei parenti erano già andati via (lo
zio Percy aveva detto di aver molto lavoro da fare, con gran
disappunto delle due figlie e della moglie). I rimanenti cugini
insistettero per dormire assieme quella notte e quindi Rose e Lily
ora erano nella stessa stanza, a mettersi a vicenda lo smalto magico
nelle unghie. La rossa era curvata per adornare di uno scintillante
viola le unghie dei piedi della cugina.
“Adoro
lo smalto babbano, ma quello magico e molto meglio!”disse Lily a
lavoro ultimato. Rose si guardò critica le unghie, che erano viola
con brillantini ad intermittenza ed annuì soddisfatta.
“Allora...Lily,
com'è che ti lascio un secondo sola e quando ti ritrovo, ti sei
messa con Scorpius Malfoy?”chiese a bruciapelo la maggiore,
strizzandole l'occhiolino. Lily arrossì e chinò la testa
guardandosi i piedi.
“Bé,
so che ti sembrerà impossibile, ma è diverso da come può
sembrare”disse lei. Rose annuì sorridendo maliziosa.
“Ma
non lo dire a nessuno, ti prego. Papà mi ammazzerebbe”la pregò
Lily senza osare pensare a come avrebbe reagito il padre alla
scoperta.
“Ehi,
ehi! Come state, mie giovani cugine?”chiese Fred entrando nella
stanza all'improvviso, accompagnato da Hugo, James ed Albus. Le due
ragazze si presero un bello spavento e fissarono i nuovi arrivati con
astio. I quattro, del resto, fecero finta di nulla e si accomodarono
chi per terra che sui letti e che sulle sedie.
“Finalmente
vacanze!”disse Hugo stiracchiandosi.
“E
già-convenne Lily-non ne potevo più”.
“L'anno
prossimo entrerà anche Roxy, vero Fred?”chiese Rose.
“Si,
povera lei! E anche Molly. A me manca solo un anno!”disse Fred
sognante.
“Ma
come, non farai l'ottavo anno?”chiese Albus.
Infatti,
da qualche anno era stato deciso di aggiungere un anno in più ai
sette della formazione magica, per completare ancora meglio
l'istruzione e indirizzare a corsi molto specifici i giovani maghi.
Se prima il settimo anno era opzionale, ora era divenuto
obbligatorio.
“No,
non credo mi serva. Finisco il settimo e me ne vado!”rispose Fred
facendo un balletto di gioia. Si sentì un bussare alla porta,
seguito dalla voce di Ron che diceva di andare tutti a letto. I
maschi di casa Weasley allora si ritirarono nelle loro stanze e Rose
e Lily, stanche come non mai, decisero di andare a dormire. Nel buio
la voce di Rose infranse il silenzio.
“Hai
chiuso a chiave la porta?”. Lily parve confusa.
“No,
perché?”.
“Sicuramente
non resisteranno alla tentazione di farci uno scherzo”spiegò Rose
alzandosi per chiudere.
“Ottima
idea, Rosie, anche se Fred potrebbe entrare smaterializzandosi”. Si
sentì un tonfo e un'imprecazione. Lily si alzò dal letto di scatto,
provocandosi un bel mal di testa.
“Rose,
tutto bene?”.
“Ho
solo sbattuto. Buona notte, Lils”.
“Notte,
Rose”.
***
Casa
Nott era avvolta da una continua atmosfera di eccitazione. Le tre
persone presenti si aggiravano per il raffinato salotto, impazienti.
Non appena lo squillante campanello suonò, Charles Nott corse alla
porta, aprendo prima dell'elfo domestico Quick. Davanti a lui, nella
piovosa notte, c'era un'esile figura dai lunghi e lisci capelli neri:
Pervinca Nott. La lussuosa locomotiva magica che l'aveva riportata a
casa stava sull'immenso viale del parco, mentre un diligente
domestico trasportava i numerosi bagagli della ragazza al piano di
sopra.
Charles,
incurante degli abiti fradici della ragazza, la abbracciò contento e
lei rispose subito all'abbraccio.
“Mi
sei mancato, fratellino”sussurrò.
Più
tardi, quando Pervinca si fu cambiata e asciugata, i due si riunirono
in un salottino.
Pervinca
aveva degli strani occhi violetti, che le conferivano un'aria
particolare, misteriosa e bella e al contempo pericolosa e astuta. Il
suo corpo esile e magro la dava l'aria di una ballerina leggera e
flessuosa, sensazione accentuata dalle gambe lunghe. La pelle diafana
le conferiva l'aspetto di una bambola di porcellana, fragile e
delicata. Pervinca aveva finito di frequentare Hogwarts due anni
prima e aveva iniziato a studiare per specializzarsi nella branca
della medimagia.
“Come
va con la medimagia, Vi?”chiese Charles dopo che i due si furono
accomodati. L'altra mosse una mano con l'aria stanca.
“Se
continuano a bombardarmi così, diventerò una secchiona ambulante. E
tu?”disse sorridente. La sua voce era un qualcosa che ricordava
l'aspetto, intrigante e pericolosa.
“Tutto
apposto. Non vedevo l'ora che arrivassero le vacanze”.
“E
ragazze? Tieni alto l'onore dei Nott al posto mio, vero?”. Nel viso
di Charles si formò un malefico ghigno.
“Credimi,
lo tengo alto”.
“Conosco
quel ghigno! Tu e Scorpius vi state dando da fare, eh?”chiese
maliziosa Pervinca. Ai tempi di Hogwarts era stata una delle ragazze
più popolari e desiderate, merito del fascino che sempre
l'accompagnava. Era stata all'istante smistata a Slysterin, a
ragione. I suoi scherzi malefici non erano mai caotici come quelli
dei Grifoni, ma silenziosi e molto più cattivi ed efficaci. Era
stata una Serpe come si deve, insomma.
“Oh,
no, sembra che Scorpius si stia rabbonendo”disse Charles
sorridendo. L'ex-serpeverde spalancò gli occhi incredula.
“Ha
una ragazza fissa? Wow, tra tutte le cose che io ritenevo
impossibili, questa era una delle prime. Come si chiama?”chiese la
Nott curiosa.
“Ehm,
tu devi promettermi di non dire nulla. È Lily Potter”.
“Cosa!?
La figlia di Potter? Le cose cambiano”.
“Si.
Hai saputo che il capello l'ha smistata tra noi Slytherin?”annunciò
ad una sempre più scioccata Pervinca.
“Eh,
si, Chas, le cose cambiano”disse annuendo grave.
“Quanto
rimarrai?”.
“Sino
a Natale di sicuro. E domani shopping, caro fratellino. Mi mancano i
tuoi commenti sarcastici su quanto sia stupido, inutile e
tremendamente noioso seguire una ragazza che deve comprarsi roba”.
Tadan! Finito anche questo chappy. Che ve ne è sembrato? Victoria, ad esempio? Il ritorno alla Tana? Pervinca Nott? Scorpius e la misteriosa notizia che gli hanno dato i suo genitori? Attenzione a questa lettera, ragazze ;D. Liro e Sheena? Bene, ricordate che ci tengo ai vostri commenti ^-^. A presto, spero. Bacioni, Angy:)
_Agne_
E
si, l'amore trionfa sempre! Sono contenta che ti piacciano quei due e
anche una versione “dolce” del caro Scorp xD. Grazie per i
complimenti, ne sono felicissima, sia sul ballo che sul litigio. Hai
ragione, dovrebbe proprio piovere xD. È vero, può sembrare strano
che James accetti la storia tra Lily e Scorpius, ma seguendo la
logica lui crede che sia giusto. Ma ciò non vuol dire che smetterà
mai di fare il fratello geloso u.u. A presto, baci, Angy^-^
maltrerio
Sono
davvero felice che tu abbia deciso di recensire, è un'immensa giuoia
xD No, seriamente, ti ringrazio per tutti gli splendidi complimenti,
anche perché ultimamente la storia mi stava sembrando fiacca, non
so, come forzata, ma leggere le tue entusiaste parole mi ha
rincuorato, e non sai quanto! Quindi sono io che devo ringraziare te!
Spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento come tutti gli
altri che lo precedono. Baci e ancora grazie :') Angy:)
mayetta
Ma
figurati, ti ho dedicato lo scorso chappy per ringraziarti. Non ho
fatto niente di che ;D. Sono felice che tu abbia apprezzato. Si, so
bene anch'io che nello scorso capitolo ho “un tantino” accelerato
i tempi, e ciò mi dà non poco fastidio, ma hai ragione, la storia e
i fatti hanno un suo perché. Sono contenta che tu mi capisca,
comunque. Ecco qua il nuovo capitolo, che spero ti piaccia. Baci,
Angy^-^
Gin_ookami97
Sono
felice che il fidanzamento lampo tra Lily e Scorp ti sia piaciuto, e
anche la litigata con quel caro ragazzo di Tyler. Victoria ha proprio
avuto ciò che si merita, anche se con l'episodio di questo capitolo
voglio far capire che comunque lei è dispiaciuta e vorrebbe ancora
stare con James. Bien, allora a presto, cara Gin, bacioni enormi,
Angy=3
mattamaty
Ciao,
carissima ^^. Si, era un capitolo moooooolto smielato e romantico, ma
di tanto in tanto ci vuole, no? XD A presto, baci, Angy:)