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Autore: Sonoqui87    06/08/2010    2 recensioni
Rosie non c'era, era andata a casa Potter a far compagnia ai pargoletti dei miei rispettivi amici. Non avevo voluto raccontargli il resto della storia, non c'era bisogno raccontargli com'era finita quella favola. Perchè nella mia favola non c'è stato un lieto fine. Perchè oramai non c'è più quel calore che mi avvolgeva ad ogni suo sorriso. Perchè oramai non c'è più quell'amore che mi faceva battere il cuore. Solamente il vuoto c'è nel mio petto, un vuoto immane che arpiona e storpia il mio respiro. Ogni notte Fred tormentava i miei sogni, trasformandoli in incubi. Ero debole, troppo stanca di combattere. Era lui la mia battaglia, ed ora che la pace era stata ripristinata, il mio desiderio di combattere si era spento. Come una fiaccola spenta con un soffio di vento, io ero stata soppressa. La morte era arrivata dolcemente in anticipo, ed io da brava Grifondoro, non mi sarei tirata indietro. Perchè sapevo che nella morte avrei ritrovato la vita. Perchè sapevo che nel buio più oscuro avrei ritrovato la luce. Avrei ritrovato la mia vita, quella vera. Avrei ritrovato la mia luce, quella accecante. Perchè sapevo che dalle mie ceneri sarei risorta, più rigogliosa che mai. Questa non sarà una Dramione quindi >.< Spero comunque che leggerete la mia storia e che la recensirete. Sarei molto contenta se qualcuno mi farebbe conoscere il suo parere, così se non piace la cancello. Grazie.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Rosie Weasley sorrise deliziata alla vista delle foto dei suoi genitori.

Quelle foto erano stupende, erano tutte diverse ma con lo stesso soggetto.

Due ragazzi così diversi ma così simili.

Hermione Granger sorrideva radiosa in ogni foto, abbracciata ad un Fred Weasley felicissimo.

In alcune foto salutavano, in altre si stuzzicavano.

Ogni foto esprimeva l'amore visibile tra i due ragazzi.

<< Sono belle, non credi? >> sussurrò George Weasley, rabbrividendo a quei ricordi.

<< Sì, sono stupende. >> Ammise la bimba.

<< Quei due erano impossibili, ma erano così innamorati... >> Disse sorridendo George.

<< La storia? >> domandò la bimba con occhioni luccicanti.

<< Arriva! >> disse ridendo George.

***

La bella Granger si era svegliata da solamente due giorni, ma non sembrava più quel vulcano pronto ad esplodere.

Il dolore che attenagliava il suo cuore era troppo forte.

Aveva spento i suoi occhi nocciola, e sgretolato la sua anima luccicante, che si era lentamente spenta anch'essa.

<< Hermione. andiamo devi riprenderti!! devi lottare con le unghia e con i denti!! devi prenderti ciò che ti appartiene!! >> disse Ginevra Weasley con espressione combattiva.

<< LUI NON MI APPARTIENE!! >> Strillò al limite delle forze la Granger.

<< Non insistere Ginny, basta, sono stanca, va' via. >> Mormorò Hermione sfinita.

<< Non ti riconosco più! >> disse amareggiata la rossa, andando via.

Hermione abbassò gli occhi, nemmeno lei si riconosceva.

Quel dolore aveva abbassato le sue difese, disintegrato il suo orgoglio, fatto a pezzi tutto ciò che faceva Hemione Granger la studentessa modello.

Scoppiò nuovamente in lacrime, soffocando il viso nel cuscino.

Ma mentre lei sfogava il suo dolore e la sua amarezza, la rossa si incamminò verso la Sala Grande, i suoi occhi erano assottigliati più che mai, mentre i suoi pugni chiusi indicavano la sua furia crescente.

Arrivò in Sala Grande in tempo per la cena, e con passo di carica si diresse verso il tavolo dei Grifoni.

Non si avvicinò al fratello che la guardava con aria abbattuta, ma si avvicinò alla ragazza che aveva deciso di accomodarsi vicino a lui.

La spinse, facendola cadere dalla panca.

<< Ma che ti prende? >> sbottò quella inacidita.

<< Che mi prende? mi prende che già ti sei scopata tutta la squadra di Quidditch dei Corvonero e quella dei Grifondoro, ti manca solamente mio fratello. Ma lui è impegnato, mi dispiace per te!! >> sbottò con poca finezza la rossa.

<< Come.. come osi? >> disse quella indignata, alzandosi di scatto.

Ginevra vide con la coda dell'occhio la Mcgranitt avvicinarsi con la bocca tesa in una linea sottilissima.

<< E' la verità. Lo sanno tutti, quindi giù le zampacce e va' a scoparti qualcun altro!! >> Sbraitò.

Detto questo, fece ondeggiare i suoi lunghi capelli, e se ne andò, lasciando la Mcgranitt con un traverso di bile e una punizione sulla punta della lingua.

Ritornò nell'infermeria, ignorò Madama Chips, e si diresse verso il lettino dove riposava Hermione.

La vide con il volto soffocato dal cuscino, così glielo tolse dal viso e la guardò con le mani sui fianchi.

<< Finiscila di piagnucolare!! >> sbottò facendole alzare gli occhi rossi e gonfi.

<< Sei o non sei Hermione Jane Granger, la Grifondoro so-tutto-io?? >> disse con tono sostenuto.

<< Fred si è fatto vedere con quella per farti ingelosire, e noi faremo lo stesso. Ci siamo capiti? >> sibilò astiosa.

<< E come?? nessuno mi vuole!! >> ribatte' amareggiata la riccia.

<< Sì che ti vogliono, ora esci da qui e costruiremo un piano!! >> disse annuendo la rossa.

Dopo parecchi scalpiccii, finalmente la rossa portò la Grifoncina nella sua stanza.

La buttò sotto la doccia, poi la fece vestire decentemente.

La truccò leggermente e poi le aggiustò i capelli.

<< Scusa ma dove andiamo? >> disse la riccia guardandosi ammirata allo specchio.

<< Festa. >> Disse la rossa annuendo.

<< Festa? >> disse alzando un sopracciglio.

<< Sì, nella stanza delle necessità. Vedrai ci divertiremo, e ci sarà anche lui. >> disse Ginny annuendo e sorridendo.

Quando si ritrovarono nei corridoi, Hermione cominciò a bestemmiare a tutta forza.

Come aveva fatto quella piccoletta a convincerla??

In quel momento camminavano quatte quatte con alcuno gruppetti di ragazze e ragazzi starnazzanti.

<< Solo io non vengo invitata a queste feste per caso? >> sibilò contrita la ragazza.

<< Scusa. >> Borbottò con disinvoltura l'ultima dei fratelli Weasley.

Quando arrivarono finalmente nella stanza delle necessità, Hermione dovette ammettere che avevano fatto un ottimo lavoro.

L'intera stanza era stata insonorizzata, alle finestre c'era un incantesimo che faceva vedere un muro e nient'altro.

La musica si espandeva a palla, le luci psicadeliche accecavano e le bevande giravano a fiotti.

Ginny la trascinò al centro della pista, mise una gamba tra le sue e cominciò a muoversi.

Hermione all'inizio si muoveva impacciata, poi cominciò a prendere gusto.

Cominciò a muovere lentamente i fianchi, le sue gambe scoperte cozzavano vicino a quelle fasciate dai jeans di Ginny, i lunghi capelli ricci danzavano insieme ai movimenti dei fianchi, rendendo il resto estremamente sensuale.

Quasi tutti si fermarono sbigottiti, vedere Ginevra Weasley ad una festa era una cosa fin troppo normale, ma vederci la Granger era tutt'altra cosa.

Hermione indossava una maglia lunga che arrivava sopra le ginocchia, era abbastanza scollata ma non troppo.

Il tacco alto sembrava non turbare il suo equilibrio mentre il suo profumo di mandorle mandò in visibilio gli altri ragazzi presenti.

E quando Fred finalmente la vide, rimase letteralmente senza fiato.

La vide ondeggiare con delicatezza, con i capelli al vento e rimase letteralmente di sasso.

Il suo cuore da malandrino cominciò a battere all'impazzata, scandendo i passi che lo separavano da lei.

Quando finalmente sentì il suo profumo, la frenesia gli fece girare il capo.

La prese per i fianchi, allontanandola dalla sorella e dagli altri allupati.

E quando furono l'altra tra le braccia dell'altro, il mondo sembrò sparire.

I bacini a contatto sfregarono e le loro labbra s'incontrarono.

Deliziosamente dolci.

Tormentate e dolorose, le loro lingue si incontrarono, danzarono, si persero in quel piacere torbido.

<< Mai più. >> Sussurrò lui quando si fu staccato da lei.

<< Mai più. >> Ripete' lei incantata.

<< Mia... >> Disse lui dolcemente.

<< Per sempre.. >> Ridacchiò lei.

<< Nulla è per sempre... >> Sussurrò lui tristemente.

<< Il nostro amore sì.. >> Disse sorridendo la Grifoncina.

Non sapeva quando si sbagliava....

***

<< Cariniiiiiiiiiiiiii.. >> Cinguettò Rosie saltellando.

<< Lo erano.. >> Ridacchiò George.

<< Però l'ultima frase non la dovevi dire, ha rovinato tutto!! >> sbottò la bimba.

<< Ma è così!! ora vai a nanna, è tardi!! >> disse sorridendo George.

<< Notte zio.. >> Disse la bella rossa.

<< Notte Rosie.. >> Sussurrò George, vedendola correre via.


   
 
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