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Autore: Dita d_Inchiostro    06/08/2010    1 recensioni
E se qualcosa fosse andato storto, in Breaking Dawn? Se ad esempio Bella fosse morta, come l'avrebbe presa Edward? Come sarebbe andata avanti la sua vita? Un finale un po' diverso di Breaking Dawn, per esplorare i pensieri e le emozioni di Edward Cullen.
*
Isabella Swan non aveva mai pensato molto a come sarebbe morta. Ma morire al posto di qualcuno che amava, morire al posto di Renesmee, di sua figlia, era decisamente un buon modo per andarsene. Sorrise Bella Swan, mentre esalava l’ultimo respiro.
Storia interrotta a tempo indeterminato
Genere: Malinconico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Breaking Dawn
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Capitolo secondo


Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta.


Vidi il sole tramontare e sorgere di nuovo. Diverse volte.

Non so quanto tempo rimasi lì, fermo e immobile, accanto al corpo di Bella. Forse un mese, forse, a causa di uno scherzo della mia immaginazione solo pochi minuti.

Ricordo che fu portato via il corpo, per il funerale. Non reagii quando Emmett e Jasper la portarono via. Rimasi immobile, seduto sul pavimento, lo sguardo perso nel vuoto; la morte negli occhi. Un nuovo inquietante dettaglio si aggiunse al mio incubo: non avrei più rivisto il suo viso.

Non andai al funerale. Sapevo bene che nessuno sarebbe riuscito a spiegare l’assenza del marito ma non avevo la forza di andarci. Vedere il dolore della sua famiglia, dei suoi amici, la rabbia di Charlie perché non ero stato in grado di proteggerla… sarebbe stato troppo.

Nei giorni seguenti rimasi fermo in quella stanza, la stanza dov’era morta Bella e dove potevo ancora avvertire il suo odore, sebbene Esme avesse provveduto ad eliminarne ogni traccia. Lo facevano per me, era chiaro, volevano che dimenticassi in fretta. Ma sapevano che non l’avrei mai dimenticata.

Non mi muovevo, non mi nutrivo; a dire la verità non sentivo nemmeno il bisogno di bere sangue. Avvertivo Carlisle entrare nella stanza ad intervalli regolari, per controllare le mie condizioni. Ma non disse mai niente; nonostante la sua esperienza non sapeva quali parole utilizzare. E io, sebbene volessi restare solo, non avevo la forza di scacciarlo.

Non vedevo un motivo per fare qualcosa che non fosse restare seduto a terra, a pensare, nonostante fosse doloroso, ai momenti in cui eravamo stati assieme. Ogni singolo momento, dalla prima volta che l’avevo vista, nella mensa della scuola, al nostro primo bacio, quel giorno che lei non era voluta andare al ballo di primavera. E poi la prima volta che avevo assaggiato il suo sangue, a Phoenix, per salvarla. E quando l’avevo abbandonata, l’errore più grande della mia vita; e quando poi l’avevo vista di nuovo, ed ogni cosa era tornata al proprio posto. I mesi passati senza di lei non erano nulla rispetto a ciò che stavo passando in quel momento.


Fu Alice a risvegliarmi dal torpore in cui ero caduto.

Edward…”

Avvertii appena la sua presenza. La stanza era immersa nella penombra, rischiarata solo dalla debole luce della luna che trapelava dalle tende.
Non alzai nemmeno lo sguardo, non m’interessava sapere cosa aveva da dirmi.

Lei mosse qualche passo incerto verso di me. “Edward, io penso che… tu dovresti conoscere tua figlia.”

Furono queste le prime parole che udii dopo la morte di Bella. Non una parola di conforto, di consolazione. I miei familiari sapevano bene che non sarebbe servito a nulla.

Ma conoscere mia figlia… conoscere il mostro che aveva ucciso il mio amore, no, questo non potevo accettarlo. Sebbene non avessi ancora visto la creatura, sapevo che sarebbe stato qualcosa di mostruoso, disumano.

Confesso che il mio primo pensiero dopo le parole di Alice fu quello di prenotare un volo per l’Italia e dirigermi dai Volturi. Sapevo che anche supplicandoli non mi avrebbero concesso di morire, Aro mi considerava un esemplare troppo prezioso, ma dopo la precedente esperienza sapevo come agire. Era strano pensare che solo qualche mese prima avevo avuto, e messo in pratica, lo stesso pensiero. Ma era stato soltanto un malinteso: Bella era venuta, per salvarmi, fino in Italia. Mentre ora non si trattava affatto di un malinteso.

Edward, no.” Pronunciò Alice, decisa e autoritaria. Alzai lentamente gli occhi. La sguardo color onice di mia sorella era alterato da un’ombra di paura. Naturale, come potevo programmare la mia morte con Alice accanto?

Alice.” la mia voce risuonava strana, dopo tutti quei giorni di silenzio. Ricordo che Bella la definiva vellutata, celestiale, semplicemente perfetta. Ora assomigliava solo ad un pianoforte scordato “Per favore, non opporti.” mormorai con un tono roco.

So che stai soffrendo, Edward.” Sentirlo dire da lei ebbe solo l’effetto di rendere il dolore più intenso. “Ma non puoi lasciarti andare così; so che lei era importante per te…”

Non l’ascoltai più, ero disgustato dalla compassione di Alice. Ora gli facevo pena, addirittura. Lei sapeva bene quanto odiassi tutto questo.

“… Ma hai ancora delle ragioni per vivere, per esempio…”

Per esempio mia figlia?!” sbottai, alzandomi in piedi. Non avevo bisogno di leggere i suoi pensieri per conoscere le sue intenzioni. Alice, spaventata dal mio repentino cambio d’umore, arretrò. Ma il suo viso, al pensiero della bambina, parve illuminarsi.

Renesmee,” Renesmee… avevano usato per la bambina il nome che aveva scelto Bella “è una creatura davvero straordinaria, una bambina meravigliosa. E poi dovresti vedere di cosa è capace e…”

Lei ha ucciso Bella!” ringhiai, liberando la mia frustrazione.

Ma perché, perché nessuno nella mia famiglia riusciva a comprenderlo? Perché tutti vedevano quella creatura, qualsiasi cosa fosse, come qualcosa di straordinario, come un angelo? Possibile che non capissero che era quella la causa della morte di Bella, la causa del mio dolore?

Edward, cerca di capire…” cercò di farmi ragionare lei.

Non devo essere io a capire!”

Strinsi i pugni, per trattenere la tensione, fino a conficcarmi le unghie nella carne. La disperazione che portavo nel cuore da ormai diverse settimane si stava rapidamente tramutando in rabbia. Cercai di contenermi, Alice era pur sempre mia sorella.

Oppure… si, doveva essere così: a loro, alla mia famiglia non importava nulla di me. A loro interessava solo che quella cosa crescesse felice, nella sua famiglia e circondata da tutto l’amore possibile.

Trema, improvvisamente mi sentii circondato da estranei, in una casa non più mia. Persino il dolce viso di Alice, contornato dal caschetto scuro, mi apparve ostile.

Dovevo andarmene, immediatamente.

Ma qualcosa mi fermò.

Un cuore, il palpitare di un piccolo cuore, al piano inferiore. Non era quello del licantropo, che nelle settimane precedenti alla morte di Bella avevo visto girare troppo spesso per casa. No, era qualcosa di diverso, qualcosa di non del tutto umano. Alice intuì il mio pensiero.

E’ lei, è la bambina… il suo cuore batte come quello di un’umana, però…”

Le sue parole continuarono a scivolare fluide dalla sua bocca ma io non ascoltai altro. Un’idea, una pazza idea si era fatta strada nella mia mente. Mi precipitai fuori dalla stanza, ignorando lo sguardo stupefatto di Alice.

Scivolai giù dalle scale; non mi parve nemmeno di correre, tanto ero veloce.

Pazzo Edward, sei pazzo.

Eppure dovevo vedere… quella bambina era umana, o perlomeno aveva qualcosa di umano e doveva pur assomigliare in qualche modo alla madre. L’idea di poter rivedere Bella, nonostante fosse un pensiero infantile, mi riempì di gioia.

Mi ritrovai in salotto. Rosalie era seduta sul divano, con un fagottino in braccio.

Edward!” esclamò sorridente. Non avevo mai visto Rosalie così felice, così luminosa, nemmeno quando l’anno precedente eravamo andati via da Forks.

Cercai di contenere la mia rabbia. Aveva dimenticato in fretta la morte di Bella, lei. Era felice, finalmente aveva il suo bambino da coccolare come fosse suo figlio. Ma non era il momento di pensare all’egoismo di Rosalie. La mia attenzione era attirata da ciò che aveva tra le braccia. Il battito del cuore era regolare, il sangue fluiva nelle vene… poteva benissimo essere scambiata per un’umana.

Fammi vedere…” mormorai, incapace di dire altro.

Rosalie, sempre sorridendo, mi avvicinò il fagottino, scostando la coperta.

E ciò che vidi mi lasciò sconvolto.


Innanzitutto sembrava molto più grande della sua età.

Nonostante nell’ultimo periodo non avessi avuto una grande percezione del tempo sapevo che non doveva essere passato più di un mese dalla morte di Bella, mentre la bambina dimostrava circa sei mesi.

Il volto era pallido come quello di un vampiro, ma le guance rosee. Intuii che anche Bella avesse avuto lo stesso aspetto da bambina. I capelli erano ramati, esattamente della stessa sfumatura dei miei, e disegnavano piccoli boccoli intorno al viso a forma di cuore della bambina. Era bella, della bellezza innaturale dei vampiri. I tratti del viso erano dolci, rotondi, come quelli di tutti i bambini, ma allo stesso tempo avevano anche qualcosa di adulto, di maturo.

Ma ciò che mi colpì davvero, ciò che mi strinse il petto in una morsa d’acciaio furono gli occhi. Erano castani. Ma non solo castani, piatti e anonimi ma di una precisa gradazione castana tendente al cioccolato, dunque un marrone molto intenso, e screziati d’oro attorno alla pupilla. Profondi, intelligenti, ma anche timidi e dolci. I suoi occhi.

Quella bambina era lei. Era la mia Bella. E allo stesso tempo era ciò che l’aveva portata alla morte.

Edward, anche lei è speciale come te, possiede un grande potere! Avanti, toccala!” esclamò Rosalie, come se stesse mostrando il suo nuovo animaletto.

No, io…” balbettavo frasi sconnesse, non capivo più nulla. Tutto pareva girare attorno a me, il dolore al petto si era fatto più forte, così forte da dovermi piegare in due, per non cadere a terra.

Io, non posso… Lei è… è come…” le mie parole erano poco più di un bisbiglio. Nemmeno Rosalie fu in grado di sentirle. Poi, incontrai di nuovo lo sguardo della bambina.

NO!” urlai.

E allora feci la cosa che in quel momento mi parve più sensata.

Mi avventai sulla bambina.

 


Angolo autrice:

Ciao!! Ecco qua un nuovo capitolo, spero possa piacervi. Ringrazio moltissimo patatapiccolina per aver commentato!! Wow, non pensavo che la ff potesse adirittura essere considerata la migliore, grazie!!!!

Ringrazio anche NarutoCullen per aver inserito la storia tra le preferite e Moon Light e shashley94 per averla inserita tra le seguite!

E grazie mille anche alle persone che hanno letto questa storia senza recensire!!! <3 Un bacione, alla prossima!



  
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