Stanotte il letto
è molto scomodo,
oppure sono i pensieri che ingombrano la mia mente a rendermi
impossibile stare
semplicemente stesa a dormire?
Non ho parole per
descrivere la giornata ad Hogsmeade,
perché ho provato sensazioni nuove e meravigliose!
Neanche Malfoy,
con la sua arroganza, è riuscito a gettare
un’ombra su questa giornata a dir
poco perfetta!
Ma ora ho bisogno
di alzarmi,
di camminare,
mi sento euforica,
frenetica,
impaziente,
e per cosa?
Mi alzo cercando
di non fare rumore, ma inciampo nelle scarpe, incontrando la
disapprovazione
della mia compagna di camera Calì, che, molto seccata e
perentoria, mi dice:
“ Non osare
metterti a studiare ora in questa camera che voglio dormire!”
Sono troppo
prevedibile!
Eppure lei si
sbaglia stavolta, ma non mi sembra il caso di farglielo notare, e con
un
semplice
“ Ok!
“
infilo le
pantofole, lego la vestaglia alla vita ed esco dalla stanza!
Il castello di
notte è un luogo tanto incantevole quanto misterioso, molto
di più di quanto
non lo sia di giorno!
Perché di
notte
prende vita l’oscurità!
Si anima tutto
ciò
che è rimasto addormentato o taciuto durante il giorno!
La notte è
il
rifugio degli audaci, che vogliono infrangere le regole e dimostrare la
loro
forza,
ma anche dei timorosi, che approfittano del buio per compiere azioni
troppo
ardite per loro!
E io cosa sono?
Scendo nella Sala
Comune cercando una risposta alla mia domanda, quando mi accorgo di non
essere
la sola sveglia alle due di notte!
Una coppietta
è
seduta su una poltrona intenta a baciarsi appassionatamente, ignorando
la
presenza di un gruppo di ragazzini che si divertono a giocare agli
scacchi dei
maghi, e di un ragazzo solitario seduto davanti al fuoco.
Potrei
distinguerlo dovunque,
di spalle,
di profilo,
tra mille persone,
anche se bevesse la Pozione Polisucco!
Mi avvicino a lui
e lo trovo con gli occhi fissi sul fuoco!
“ Ce ne hai
messo
di tempo! “
Mi dice senza
guardarmi:
“ Avevamo
per caso
un appuntamento? “
Gli dico, un
po’
disorientata!
“ Ero sicuro
che
saresti scesa:
questo è il sesto anno che scendi in Sala Comune per
aspettare l’alba del 26
Dicembre, e ancora non mi hai mai spiegato perché!
“
Ha ragione!
Era una cosa che
facevo sempre con mia nonna materna, ma ora me ne ero totalmente
dimenticata! :
dopo la cena di Natale, rimanevamo sveglie fino all’alba a
raccontarci storie,
a parlarci di noi, a confidarci le speranze che riponevamo
nell’anno che
sarebbe venuto!
E da quando sono
ad Hogwarts, scendo sempre nella Sala Comune e aspetto pazientemente
l’alba,
per sentirmi più vicina a lei!
“
È per onorare
una tradizione che avevo con mia nonna!
Ma perché
sei qui?
Qualche tradizione da rispettare? “
Mi mordo la lingua
per quello che ho detto!
Harry non ha avuto una vera famiglia con cui condividere tradizioni, se
non
quella di cucinare, sparecchiare ed apparecchiare per i pasti!
Ma lui non sembra
farci caso, e con mio grande sollievo si volta a guardarmi:
“ In
realtà non
riuscivo a dormire!
Ho preferito scendere qui a godermi un po’ di pace; Seamus
è un trattore quando
dorme! “
E accenna una
risata sincera, che contagia anche me!
Iniziamo a ridere
senza
distogliere lo sguardo l’uno dall’altra!
“ Che ne
dici se
prendo il posto di tua nonna stanotte?
Sarà felice di sapere che quest’anno non sei da
sola! “
Cerco di
mascherare il rossore delle mie guance con una risata gentile, mentre
gli dico:
“ Non so se
puoi
sostituirti a lei, ma posso fare uno sforzo! “
“
Addirittura?
Se non è gradita la mia presenza, non ci metto niente ad
andarmene! “
Temendo che abbia
serie intenzioni di andarsene, faccio come per trattenerlo:
“ Stavo
scherzando!
Mi piacerebbe se rimanessi con me stasera! “
Con
me? Ma ti ha dato di volta il cervello?
Ormai non posso
più tirarmi indietro, dal momento che mi ha afferrato le
mani e le serra tra le
sue:
“ Anche a
me! “
E rimaniamo
così per
qualche secondo,
minuto,
ora?
Veniamo distratti
dalle scintille del fuoco che sta per spegnersi e dai ragazzini che,
tra
sbadigli e risate alquanto sonore, si avviano ai dormitori.
La coppietta se
n’era già andata:
e ora che facciamo?
“ Che ti va
di fare?
Ci manca ancora un bel po’ prima dell’alba!
“
Cercando un
barlume di razionalità guardo il tavolino e, come
illuminata, gli dico:
“ Mi
piacerebbe
imparare a giocare a scacchi! “
“ Facciamo
una
cosa:
io ti insegno, e quando ti senti pronta, ci facciamo una bella partita!
Così passiamo la nottata!! “
“ Mi sembra
un’ottima idea! “
E così ci
sediamo.
TRE
ORE DOPO
“
Complimenti
Hermione!
Cavolo sei diventata più brava di me! “
“ Avevi
forse
dubbi? “
Dico io,
chiaramente orgogliosa di me stessa!
E ride nuovamente,
come aveva fatto per le ultime tre ore!
“ Guarda,
Harry,
il sole! “
È arrivata
l’alba
senza che io mi rendessi conto del tempo che è passato!
Nonna sarebbe
davvero contenta se lo sapesse!
Ci avviciniamo
alla finestra e Harry si gira a guardarmi:
“ Finalmente
possiamo stare un po’ soli! “
Sorpresa dalle sue
parole, e anche un po’ imbarazzata, gli dico:
“ Ma siamo
stati
le ultime tre ore da soli! “
Mi guarda con
un’intensità strana, che non avevo mai percepito;
mi prende la mano e mi accarezza i capelli, portandomeli dietro le
orecchie:
“ Si, ma
prima tra
noi c’era un tavolino che non mi permetteva di fare questo!
“
Totalmente persa
nei suoi occhi,
senza aver capito cos’abbia detto,
sentendo le gambe cedere,
il cuore scoppiare nel petto,
la testa completamente svuotata,
si
avvicina sempre
di più a me, fino a fermare le sue labbra sulle mie!