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Autore: mafalda    30/09/2005    1 recensioni
ecco un'altra creazione....
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Solo

Solo

Draco rimase solo in camera, davanti a lui uno specchio. Non si era mai visto in tutti quegli anni, era cambiato. Aveva la barba lunga e folta, era emaciato, e i capelli un tempo biondi erano raccolti in dei dred naturali, che non davano l’idea di una capigliatura particolarmente sexi, ma sembravano solo molto sporchi. Il corpo era magro e sull’avambraccio sinistro spiccava il tatuaggio. Non ricordava nemmeno più perché se lo fosse fatto fare, era tutto così confuso. Il padre lo aveva torturato per giorni e poi lo aveva spinto al cospetto dell’Oscuro… da quel momento Draco era diventato un assassino e i suoi occhi privi di ogni tipo di sentimento lo confermavano. Non riusciva ancora a capire cosa ci facesse in quella casa. Non meritava nessuno,non meritava niente, meritava solo di morire, ma era troppo vigliacco per provarci. Fu per questo che decise di fare del suo meglio, di dimostrare al mondo e soprattutto ad Harry che era veramente cambiato. Andò in bagno e lì trovò Dobby con il vassoio da barbiere, vestito da maggiordomo che gli stava preparando il bagno.

-         Signorino Draco- esordì l’esserino – le ho preparato il bagno, le taglio i capelli e la medico io, ma poi dovrà mangiare da solo. Padron Severus mi vuole a cena.

-         Grazie Dobby.

Si fece lavare e tagliare i capelli, indossò una tunica  verde bottiglia e un paio di soffici pantofole e si diresse in camera.

-         Signor Draco, signore, la cena è di suo gradimento?

Draco sorrise, a Malfoy Manor niente era abbastanza per il rampollo reale, tutto era sua disposizione, ora si trovava a ringraziare per il cibo. Mangiò lentamente, gustandosi ogni sapore. Erano sette anni che non mangiava così. Potter aveva fatto preparare i suoi piatti preferiti, bistecca, patate, piselli e funghi, non pensava che oltre ad essere il salvatore del mondo magico Harry fosse anche una persona così premurosa. Mentre mangiava si guardava intorno, c’erano molti oggetti babbani ( almeno lui pensava lo fossero): una scatola con un vetro, un oggetto non meglio identificato che somigliava ad un libro, ma una volta aperto mostrava tasti e nuovamente un vetro, delle cose buffe e tonde pendevano dal lampadario… non erano candele, ma Draco non sapeva cosa fossero. Poi c’era un’altra scatola con tanti pulsanti e un affare verde che segnava dei numeri. Non si azzardò a toccare niente. Non lo aveva mai detto a nessuno, ma le cose babbane gli facevano paura.

“ La paura genera odio, disse una volta Silente” e lui aveva odiato il mondo.

 

All’improvviso nella stanza entrò di corsa una bambina, non doveva avere più di nove o dieci anni; aveva i capelli lunghi, biondi e gli occhi verde giada, solo una persona li aveva così…

-         Ciao, io mi chiamo Luna Potter, tu chi sei?

-         Mi chiamo Draco… Malfoy. Sei la figlia di Harry?

-         Sì, è il mio papà, tu invece sei il figlio di Lucius… lui è cattivo, lui ha ucciso la mia mamma.

-         Quanti anni hai Luna?- chiese l’uomo cercando di sviare il discorso.

-         Ho 7 anni e so volare, faccio le magie e… ma non lo dire a zio Sev, so leggere nel pensiero… sono più brava di papà…

-         Beh, ma allora sei una strega potente, non lo dire a nessuno, ma io alla tua età sembravo un magonò.

-         Sì, ma il mio papà ha sconfitto Voldemort, io sono la figlia dello Sfregiato Salvatore del Mondo Magico…

Draco sussultò nel sentire la piccola pronunciare con noncuranza il nome del mago più cattivo della storia, lui nemmeno da adulto lo aveva mai chiamato così. Dall’esterno sentì la voce di Harry che la chiamava.

-         Scusa, ma papà mi cerca.

-         Sapevo di trovarti qui, piccola impicciona, lascia stare il nostro ospite…

-         Uffa… è simpatico anche se il suo papà ha ucciso la mamma… io pensavo che avesse la coda, i demoni non ce l’hanno.

-         Luna chi ti ha detto che Malfoy è un demone?

-         Zio Sev- rispose innocentemente la bambina

-         Ora vai a dormire, domani devi studiare.

-         Uffa, ma perché io devo cominciare quest’anno le lezioni a scuola?

-         Perché tu sei mia figlia.

La bambina fece la linguaccia al padre e uscì dalla camera.  

-         Scusala Malfoy, è piuttosto diretta e leggermente invadente.

-         Non sapevo avessi una figlia. Quanti anni ha?

-         Sette. Ho sposato sua madre…

-         Ma scusa tu non sei… beh… ecco… insomma…

-         Omosessuale? Sì, infatti Luna è l’unica donna che io abbia mai amato… tuo padre l’ha uccisa davanti ai miei occhi… io ero distrutto, credo che senza Sev e tutti gli altri io sarei morto con lei. L’amavo, solo questo posso dirti. Pensa che Luna ha il nome di sua madre, ma solo perché io gliel’ho cambiato… prima si chiamava Lily.

-         Mi dispiace Potter, mi dispiace immensamente, mi ci volesse tutta la vita, ma rimedierò a tutto questo dolore.

-         Sai è la prima cosa che mi ha detto anche Sev.

Detto questo gli sorrise, un sorriso caldo e carico di un sentimento che Draco non fu in grado di decifrare. Si sentì scaldato nel cuore, così gli aveva sorriso solo una volta sua madre. Sapeva che ci sarebbe voluto molto tempo, che Severus non lo avrebbe mai accettato, ma avesse dovuto passare l’inferno avrebbe dimostrato a tutti che si meritava quella seconda opportunità. Salutò nuovamente Harry che gli sorrise di nuovo e gli augurò buona notte. Da anni non aveva nessuno con cui parlare così. Certo c’era il suo misterioso corrispondente che per 7 anni gli aveva tenuto compagnia scrivendogli ogni giorno, ma non sapeva chi fosse. Si firmava Solo, ma lui non conosceva nessuno tanto triste da avere un soprannome del genere. Decise di scrivergli per raccontargli di quella strana giornata. Ma poi si accorse che non aveva nulla per poter redigere la lettera. Non aveva pergamena e non aveva penne. Decise di scendere per chiedere a Dobby tutto l’occorrente. Mentre scendeva le scale sentì Severus parlare.

-         Io proprio non lo capisco…

-         Sev, sei troppo duro con lui, Harry non meritava tutto il veleno che gli avete sputato addosso tu e quelli che si suppone siano i suoi amici. Ha 26 anni è solo con una bambina da crescere… visto che tu hai scelto di stare con me…

-         Senti, il mio rapporto con Harry era finito da tempo e lo sai, ci siamo amati, ma poi è tornato… e io sono passato in secondo piano… ok, forse abbiamo iniziato io e te a tradirlo, ma sicuramente lui non ha fatto nulla per tenermi legato a lui.

-         Sev, lui è così, vuole che tu sia felice e sì, hai ragione, ne è innamorato, ancoa dopo tutto questo tempo, ma non credere, ci metterà un bel po’ prima di rendersene conto, e ancora di più prima di dirglielo. Hai idea di quanto ci abbia messo prima di legarsi a te?

-         Sì…

-         Ora lasciagli salvare Draco. E cerca anche tu di salvare il salvabile con quel povero ragazzo. Sev, cosa credi che non sappia quanto hai sofferto quando si è fatto fare il tatuaggio? Quando è diventato un mangiatorte

-         Ah, ah, ah… mi fai morire quando li chiami così… io gli volevo bene…

-         E allora cerca di accettarlo come hai fatto con lei…

-         Lei, caro il mio sapientone, era sotto imperius, quindi inconsapevole delle sue azioni!!!

-         Già, ma Draco è cresciuto con un pezzo di merda come Lucius… gli ha fatto il lavaggio del cervello a suon di maledizioni e di botte… ti prego cerca di non torturare Harry, fallo almeno per me, accetta le sue decisioni.

-         Non lo torturerò, ma non voglio avere niente a che fare con quella serpe…

Draco decise che sarebbe stato meglio chiamare Dobby. L’elfo gli portò l’occorrente e si mise a scrivere.

 

Ciao Solo,

non puoi immaginarti quello che mi è successo… sono libero, non ci posso credere, sono libero… sai in tutti questi anni ho sempre creduto che nessuno si sarebbe degnato di venirmi a tirare fuori, i miei… non so, credo siano morti, i miei amici mi avevano abbandonato già l’ultimo anno di scuola… ero solo… un po’ come te. Ho fatto tanti errori nella mia vita, ho fatto soffrire più di una persona e ora grazie a un vecchio nemico posso respirare finalmente l’aria pulita del mattino. Ti starai chiedendo chi sia… eccoti accontentato Harry Potter…già, proprio lui, il salvatore del mondo magico ha garantito per me e mi ha fatto uscire. Te ne ho parlato fino all’esaurimento, a parte Severus lui è stato l’unico che si sia interessato a me, mi ha chiesto di stare dalla parte giusta, ma io avevo troppa paura… io ho sempre avuto troppa paura e “ la paura genera odio”. Sai Solo, tu mi hai aiutato in tutti questi anni, mi hai scritto e mi hai parlato senza mai giudicarmi o odiarmi… grazie, non sai quanto questo sia significato per me…

Hai una vaga idea di quanto Harry sia diventato affascinante in questi anni? Lo so sono uno scemo, ma non ci posso fare nulla se mi è sempre piaciuto… sono un patetico uomo di 26 anni ancora vergine…

Scusami. Tu come te la passi? I tuoi studi vanno bene? Poi non mi hai più parlato di quel progetto che avevi iniziato, procede bene?

Con affetto

                                                        Draco Malfoy.

Chiamò Dobby per l’ennesima volta e gli diede la lettera chiedendola di mandarla all’indirizzo che c’era scritto sulla busta. Poi si sdraiò sul letto, ma incapace di dormire, si rigirò nelle coperte, fece una passeggiata e infine si mise a meditare sul tappeto, dove, inspiegabilmente riuscì a riposare.

 

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