Tentare
di conoscersi
Harry era seduto da ben 10 minuti e fissava
il vuoto davanti a se, accanto a lui Draco faceva la stessa cosa. Avevano 6
anni in sospeso, ma non riuscivano a parlare. Nessuno dei due si sentiva di
fare la prima mossa, parlare significava mollare ogni difesa che avevano
costruito in tutto quel tempo. Si
fissarono, Harry poteva leggere nei suoi pensieri, era nervoso, spaventato e si
sentiva tremendamente in colpa per sua zia, per il suo
nome, per quei sei anni passati a fingere di odiarlo. Stava male per suo padre
che era in prigione, stava male per Severus… si sentiva in colpa per essere
stato così bastardo per tutto quel tempo. Harry si sentiva
vicino a lui, e non perché poteva leggere nei suoi pensieri, ma perché lo
capiva, aveva passato quasi tutta l’estate ad odiarsi per Sirius.
-
Sto male…
Draco, sto male talmente tanto che non riesco nemmeno
ad insultarti.
-
Potter, ora siamo passati a Draco… e poi non
credere, sto male anche io, mi sento uno schifo per quello che mia zia ti… vi
ha fatto, mi sento in colpa per non aver ubbidito a mio padre e non averti
impedito in tutti i modi di andare all’ufficio misteri… ma tu e gli altri non avete fatto un bel niente per impedire che tutto quello
accadesse…
-
Lo so, tuo padre mi ha dato questa…- detto questo gli porse la
lettera
Figlio
mio,
mi
spiace se per avere mie notizie dovrai attendere di incontrare Harry, ma lui si
trova nel luogo più sicuro che conosca e
così mi materializzerò da lui gli darò
questa.
Sappi
Draco che ti ho sempre voluto bene, anche se non sono riuscito a dimostrartelo,
ho tentato di proteggerti per quanto ho potuto, ma ti ho mentito, lasciato
credere di avere un padre orribile e cattivo, ma non potevo
fare altrimenti. So di potermi fidare di te, per questo ti
scriverò queste righe. Ricordati, tu e Harry siete
la chiave per sconfiggere Voldemort , insieme a
Stella riuscirete laddove noi abbiamo fallito. Io sono un membro dell’ordine e
tu farai lo stesso se è questo quello che vorrai ,
Harry ti aiuterà, proteggi Stella, lei è tua sorella e ringrazia Remus da parte
mia per averla accudita. Sì, lo so tu pensi che un mannaro non possa essere un
buon padre, ma lui è fantastico. Aiuta Sev,
lui è il più debole di tutti noi. Ti voglio bene
Draco, ti voglio bene e non dimenticarlo.
Lucius Malfoy.
-
Ho una
sorella – mormorò a bassa voce il biondino – io
pensavo che Star fosse morta 9 anni fa.
-
No caro mio,
Stella è viva, anche troppo direi… è bellissima
credimi, è una bambina matura, pensa che sgrida me e Remus in continuazione.
-
Potter… cos’è l’ordine? Perché io te e Stella siamo la chiave per sconfiggere il Lord Bastardo e i suoi mangiatorte?
-
Wow, questa
mi mancava… pensavo che solo nominare o pensare a Voldemort
ti facesse tremare, ma invece lo nomini e lo insulti e
insulti anche i bastardi suoi seguaci.
-
Non mi conosci, lui ha ucciso… almeno credevo avesse ucciso Star…
-
No, qualcuno,
a dir la verità non ho idea si chi, l’ha portata a Rem, lui l’ha spedita in Italia. È cresciuta, ha 11 anni, è
bellissima… poi, andiamo con ordine, io non sono autorizzato a parlarti
dell’Ordine e non so nulla della chiave…una cosa però
posso dirtela, NON è COLPA TUA. Ne per me, ne per
Sirius ne per Severus. Noi abbiamo fatto le nostre scelte tanto tempo fa. Tutti
ci sentiamo in colpa per Sirius. Io, Remus, il
professore… tutti. È stata tua zia Bellatrix ad
ucciderlo, nessun altro.
-
Potter, mi odi?
-
No, dopo
l’ufficio misteri il mio odio, oltre che a me stesso
per aver smesso di prendere lezioni da Piton, si è riversato su Bellatrix. La odio più di Voldemort.
Vedi Sirius era come se fosse mio padre, e invece… chiunque amo
muore.
Harry abbassò gli occhi, aveva ancora voglia di piangere, ma
non poteva, una cosa era parlare civilmente con lui, un’altra era frignare come
una ragazzina davanti alla sua vecchia nemesi. Ma
Draco fu più veloce e gli passò un braccio intorno al collo, lo strinse per un
secondo a se. Sapeva quanto dovesse soffrire. Aveva
creduto di perdere Star e la sua vita era stata distrutta. Odiava Voldemort e sua madre. Odiava tutti. Vedere Harry sempre
così sereno, sempre così vivo, ridotto ad uno straccio gli faceva un male cane,
nessuno, Severus a parte, lo aveva mai confortato e quindi non sapeva se il suo
gesto potesse essere frainteso, ma Harry restò accoccolato come un bambino tra
e sue braccia.
Intanto Lupin era
andato a ripescare Severus, sapeva che Stella poteva essere una rompipalle
terrificante,quando però era passato davanti ai due
ragazzi li aveva visti abbracciati… sorrise.
-
Sev, puoi venire un momento?
Il vampiro uscì dalla stanza di Stella e
chiuse la porta. Aveva gli occhi lucidi, era
arrossito… era felice.
-
Remus, è la
bambina più bella che io abbia mai visto. Grazie per
averla protetta e cresciuta… grazie…
-
Lei mi ha
salvato. Lei ed Harry, non so se te lo ha detto, ma ho tentato di uccidermi…
sono solo un perdente… ho fatto soffrire tutti quelli che avevo giurato di proteggere
e amare…Sirius, Harry… t… tutti gli altri che contavano su di me… io li ho
delusi e ho deluso anche te. Ti ho
visto il giorno dopo l’ufficio misteri, tu mi hai guardato con
disprezzo…
-
Cosa?! Ma che dici, io non ti ho guardato con disprezzo, volevo
solo leggere nei tuoi pensieri, ma tu me lo hai impedito, tu me lo impedisci
sempre…
-
Non mi
disprezzi?
-
No brutto idiota… io volevo solo starti
vicino, esserti amico, ma tu no me lo hai mai permesso…
-
Io… io… non
credo che sia il momento di parlarne, senti Sev, ora
dobbiamo raccogliere i pezzi dei cuori di quei due ragazzi lì fuori… sono a
pezzi e serve un adulto per farli stare su…
-
Sai, credevo
che si sarebbero uccisi e invece guardali, sono così
carini…
-
Harry e Draco
sono simili, non per niente sono la chiave. Stella avrà il coraggio necessario
per stare dalla loro parte qualsiasi cosa decideranno
di fare.
-
Credi che…
-
Non lo so,
spero che riescano a fare ciò per cui sono stati
chiamati…