Abito abbandonato
Bianco
abito,
di
seta e lino forgiato,
l'effimere voglie
accontentar
volendo,
le
delicate tue fibre
mani
bramose più volte
hanno
accarezzato,
te
lieto lasciando.
D'invidia
e malizia
esempio
chiaro
sei
tu che comprato
fosti
per diletto e gioco.
Ma,
alla più giovane
tua
età uscendo,
più
diventasti
d'un
semplice abito,
opprimente
ombra
sul
muro della libertà.
Allora
si dissolse
la
malizia e divenne
l'invidia
tristezza,
del
tuo destino amaro
premonitrice
nota.
Così
di odore vetusto
s'impregnò
l'anima tua,
finora
scherzosa e
di
gioia portatrice.
Tu,
da gran vanto,
a
peso sulla gioia
sei
cambiato e
abbandonato
finito
nel
mobile dei deposti
sentimenti
a ricordar
le
ore scivolate celeri
e
silenziose.