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Autore: Vapidity    10/08/2010    1 recensioni
"Amare è il verbo del termine amore. E qual è il verbo che indica il rendere sacro? Semplice, è sacrificare. E' il sacrificio a rendere sacro qualcosa. Sapete? Spesso il diavolo non è così brutto come si dipinge.."
dunque.. la storia è ambientata appena dopo Thriller Bark. Prima di incontrare Pappagu, Kisame etc. Naturalmente dopo l'uscita dei volumi successivi ho preso degli spunti dai fatti originali. Potrete notare sicuramente anche spunti presi dal altri anime/manga/film/libri.. Buona lettura!! =)
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Per Giove!- esclamò Ben, non appena le onde cessarono di colpo di scuotere le navi, andando subito a cercare con lo sguardo il suo capitano, che assieme al loro ospite guardava preoccupato le navi all’orizzonte. –Ehi, Shanks!! Che facciamo? Cominciamo l’attacco subito?- chiese poi, non appena ebbe lo sguardo del rosso.

-Mmm.. no.. correggimi se sbaglio, Yasopp.. ma i nostri cannoni non possono arrivare a sparare così lontano, vero?- rispose il capitano, girando la domanda al capo cannoniere, poco distante dal suo collega.

-No, capitano.. no.. siamo troppo distanti.. dovremmo avvicinarci di almeno un miglio ancora..- rispose l’infallibile cecchino, calcolando in maniera straordinaria, seppur a occhio, le traiettorie, i venti e qualsiasi altra variabile che avrebbe potuto influire sui colpi dei cannoni.

-Lo immaginavo,- sospirò il rosso, strisciandosi sul viso sfregiato la mano, -non ci possiamo nemmeno avvicinare, finche Mir non finisce.. non voglio rischiare che ci travolga con l’ondata..- disse poi quasi spiegando a Rayleigh il perché di quello stazionamento a cui erano costretti, inermi e attaccabili, essendo loro una delle navi che facevano da capo colonna. –Pensiamo a proteggere la nave da eventuali colpi, per il momento.. dopo ci muoveremo..- concluse, guardando le nuvole nere che coprivano il cielo.

-Che dio mi renda vegetariano se quello che vedo non è reale!!- biascicò Lou, che era unico assieme al vecchio re oscuro che in quel momento guardava dalla parte opposta del resto del gruppetto. –Che diavolo succede laggiù?!- disse indicando la spiaggia che si allungava sempre di più verso di loro, mentre le acque si ritiravano silenziose sotto le navi.

-Ah ah!! Ragazzo! Preparati a vedere una cosa talmente sconvolgente che raramente te ne capiteranno di pari nella vita! Il mare: crudele come la morte, e affamato come la tomba.- disse il canuto pirata, sistemandosi gli occhialetti tondi sul naso, e sapendo bene a cosa andavano incontro.

-Speriamo che anche i cuccioli siano fuori dalla portata dell’onda..- disse poi Shanks buttando un occhio verso la Sunny, seguito a ruota da Yasopp, altrettanto preoccupato.

-Secondo me non c’è rischio..- Rispose Ben, usando il fucile come appoggio sotto al gomito, - la bambolina rossa sembrava sapere bene il fatto suo, in quanto a mare.. poi male che vada noi siamo ad un tiro di schiop..- ma venne sovrastato dal fulmine che cadde fragoroso sull’isola.

-Diamine!!- sbottò Rayleigh, -non c’è la piazza, più o meno in quel punto?- chiese poi, cercando conferma, che trovò nei volti del gruppetto che annuivano in risposta alla sua domanda senza distogliere lo sguardo dall’isola. –Che diavolo sta combinando quell’insensata?!- ringhiò, più guidato dalla preoccupazione che dalla rabbia, non appena le assi delle navi vibrarono al boato del secondo fulmine che infierì sulla carcassa martoriata di Rocky Island.

-Per Diana!! Allora è vero quello che si racconta in giro.. guardate un po’ là!- esclamò Ben che nel voltarsi a guardare il re oscuro aveva inevitabilmente buttato l’occhio alle navi della marina. Il gruppetto si girò all’esclamazione del moro. Non che avrebbero potuto fare diversamente, viste le urla che si alzarono dall’intera ciurma di lì a qualche istante. Ma quello che si trovarono a fronteggiare era qualcosa di semplicemente incredibile, e all’improvviso capirono perché erano ormai quasi arenati nella spiaggia, e persino dove era finita l’acqua. Nonostante il mare sotto di loro fosse liscio e piatto come una tavola, dietro le navi da guerra avanzava un muro, perché non poteva essere definito diversamente, di acqua talmente imponente che avrebbe tranquillamente potuto scavalcare l’intera isola e mantenere invariata la sua portata. Ai più si drizzarono i capelli in testa, al solo pensiero di chi era stato a scatenare tanta potenza distruttiva, non riuscendo a produrre altro se non suoni difficilmente assimilabili a parole sensate. Il capitano e l’ex vice re dei pirati guardavano in silenzio quello spettacolo allucinante, tenendo per loro il fatto che, questa volta, la portata distruttiva che aveva scatenato la ragazza era per lo meno il doppio di quello che loro stessi si erano trovati a vedere anni prima, e soprattutto la preoccupazione che la ragazza non controllasse il potere.

-Quella stupida ha fatto di testa sua!! Ha circondato l’isola.. altro che varco.. che dici? ce la fa?- chiese il re oscuro sottovoce al suo ex compagno di ciurma , seguendo con gli occhi, fin dove riusciva, la linea del muro d’acqua.

-Non lo so, Ray.. non lo so.. speriamo che sia in grado di controllarsi o qui finiamo tutti a fare compagnia a Davy Jones..- rispose il rosso sospirando, mentre anche lui guardava il muro d’acqua che pian piano avanzava, prendendo velocità.

-Bon, alors.. che gli dei del mare abbiano grazia di noi..- mormorò sorridendo i vecchio vice-re dei pirati, pensando alle incisioni all’ingresso della città più grande dell’isola. Il rosso gli rispose ridacchiando. In fondo in fondo non accettavano di doversi preoccupare dell’operato dell’alchimista. Non li aveva mai messi in difficoltà.. speravano solo di non dover affrontare conseguenze disastrose, per loro o per la ragazza.

Voltarono lo sguardo verso la nave a fianco a loro. Il suo enorme capitano e il comandante della sua prima flotta guardavano assorti quella scena surreale davanti a loro, con le facce segnate da un ghigno strafottente come a sottolineare che, questa volta, il governo aveva scelto decisamente male a chi mettere i bastoni tra le ruote. E forse sì.. anche sollevati dal fatto che tanta potenza, di cui avevano sentito parlare solo da racconti e che i più tra loro avevano sottovalutato scettici, fosse in loro grazia.

  
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