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Autore: LaMiry    13/08/2010    4 recensioni
tutte le ragazze hanno un diario, no? e tutte le ragazze si innamorano. e se hermione granger avesse un diario segreto? e se hermione granger si innamorasse lentamente di draco malfoy? cosa scriverebbe sul suo diario? leggete per scoprirlo
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Ginny Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro diario,
sono confusa. Non capisco perche mai Draco mi fissi così. Già è stato strano quando mi si è avvicinato durante l’ora di Trasfigurazione, due settimane fa, chiedendomi se potevo aiutarlo nei compiti. Ne sono rimasta profondamente stupita. Certo, ora che voldemort non c’è più, non c’è bisogno di odiarsi, ma c’è sempre un po’ di acrimonia tra le due case, e pensavo che lui più di tutti non volesse cambiare le cose.
Invece mi ha stupito. Si è avvicinato davanti a tutti, senza problemi, e mi ha simbolicamente teso una mano. Mi ha chiesto amicizia, in qualche modo. Spacciandola per aiuto a scuola, ma tutti e due sappiamo che la vera cosa che chiedeva era amicizia.
Così ho accettato. “perché no” gli ho risposto. E lui ha sorriso. dolcemente. Non con il suo solito disprezzo, non con disgusto. Ha sorriso come se la notizia lo rendesse felice. Ha sorriso come se io non fossi più io e lui non fosse più lui, ma come se fossimo due amici. E basta. E la cosa mi è piaciuta. Amici. Mi è sempre piaciuto il suono di questa parola. Ad Harry e a Ron invece la cosa non piace molto… dicevano che poteva essere un tranello, solo Ginny mi ha sostenuta. Ha detto a tutti che era ora che qualcuno sotterrasse l’ascia di guerra, e che iniziassimo a fare amici anche in altre case. Harry le ha detto che eravamo già amici di Luna e di Cho, e anche amici di altri Tassorosso, ma Ginny ha detto che proprio per quello dovevamo avere amici anche nei serpe verde, e che per questo motivo sarebbe venuta anche lei in biblioteca. Harry e Ron invece si sono rifiutati, ma Luna è venuta volentieri, e così siamo andate noi tre, e abbiamo trovato ad aspettarci Draco, Blasie e Teo. Tutti lo chiamano Nott, per cognome, ma io ho deciso di chiamarlo Teo. È più simpatica come cosa.
Da quel giorno siamo diventati tutti amici. Ovviamente la cosa all’inizio ha dato un po’ di scalpore, ma a me non interessava.
Amici, che problema c’era? Ero sicura che avremmo dato il buon esempio, e così è stato. Oltre a loro tre ho legato anche con Tiger (lui mi ha chiesto di non chiamarlo Vincent, perché così lo chiama solo sua madre), con Dafne e con Astoria. Credo che Astoria sia quella che mi piace di meno. È un po’ un’ochetta, come se credesse di poter avere tutto solo sbattendo le ciglia.
È bella senza dubbio, ma ho capito perche sia Blasie che Draco sbuffano quando viene in biblioteca con noi. Non fa altro che ridere e chiacchierare, è impossibile farla stare zitta. Quando viene lei, studiamo poco.
La sorella, Dafne, invece mi piace molto di più. È un po’ timida, e parla poco. All’inizio credevo mi avesse in antipatia, perché mi aveva a mala pena salutata quando era venuta con noi a studiare la prima volta. Invece è molto intelligente, ma un po’ schiacciata dall’’ego di sua sorella, credo. È anche silenziosa, e le piace la biblioteca. Ho cominciato a parlare con lei solo dopo qualche uscita, quando con voce timida e lieve mi ha chiesto se avevo mai letto un libro babbano, per lei semisconosciuto.
“a-..as--Austen…”
Mi ero stupita che una nobile purosangue come lei si interessasse alla letteratura babbana, ma lei, arrossendo, ha detto che la appassionava molto. Riteneva quei romanzi fantastici, un luogo in cui la magia era un sogno e anche lei poteva sognare. Sono ben presto diventata la sua spacciatrice, ci scambiamo i libri in biblioteca ogni volta che tutti gli altri se ne vanno. Grazie a me ha scoperto che esistono altri generi oltre ai libri rosa. Legge di tutto, senza problemi. Follet, King, Salinger, Hemingway, Dickens, Wilde, Brown e altri. Anche se non ama molto la poesia. In cambio lei mi ha dato grandi e antichi libri scritti da importanti maghi e streghe. La biblioteca di casa sua è molto fornita, e contiene spesso libri rari, se non unici, libri che nemmeno a scuola potrei trovare. Ho trovato anche interessanti libri di storia della magia, che a scuola sono nella sezione proibita perché raccontano senza alcun problema quali incantesimi proibiti venivano usati in passato.
Dafne maneggiava quei volumi con aria terrorizzata e quasi disgustata, ma io li trovavo affascinanti e misteriosi. Erano anche molto utili per fare pratica riguardo incantesimi di rivelazione, dato che alcune pagine erano occultate con pozioni ed incantesimi, in modo che solo i “degni” potessero leggere. Aveva fatto un grande esercizio per scoprire antiche quanto orripilanti procedure, su cui il professor Ruf aveva placidamente glissato.
Non ero invece riuscita a legare minimamente con Goile. Mi è sembrato da sempre ottuso, ma quando Blasie me l’ha presentato lui non si è nemmeno degnato di dirmi ciao. Mi fissa sempre con odio, come se gli avessi ucciso un genitore, cosa che non ho mai fatto.
Forse è il mio sangue, che lui definisce sporco. Forse è anche il fatto che sono una grifondoro, o forse perché io durante la guerra ero nettamente contro voldemort e i mangia morte. La ragione non la sapevo, e Blasie mi aveva detto semplicemente che era uno sciocco. Teo mi ha detto che è perché voldemort ha perso. Lui era fermamente dalla sua parte, ed è stato un vero colpo quando Harry è riuscito a sconfiggerlo. Si è ritrovato allo sbando, nessuno sapeva però cosa avesse veramente fatto, si era allontanato da tutti i suoi vecchi amici, e anche ora a scuola ne sta abbastanza distante, bazzicando solo con alcuni tipi loschi, che speravano di vedere tornare in signore oscuro, prima o poi. Immagino che sia così antipatico con me perché non vuole legare con un’amica di chi ha sconfitto voldemort, in fondo. Ma non ne sono sicura. Sembra quasi abbia un motivo per odiarmi personalmente, ma dev’essere una sciocchezza. Sono stupida ad avere queste manie da protagonismo. Non sono di certo io a non andargli giù. O almeno non io direttamente.
Però sto divagando, caro diario. Volevo raccontarti di quello che è successo oggi, non farti una sintesi degli ultimi tempi. Solo perché ti ho aggiornato oggi, non credo di dover per forza scrivere tutto il mio passato. Anche perché sarebbe lungo e noioso, temo. Torniamo ad oggi: Draco mi fissava. Ma con un aria strana. Altre volte mi ha guardato, da quando siamo amici. Quando magari spiegavo qualcosa in biblioteca a bassa voce, o quando chiacchieravamo tutti insieme nel cortile del castello, oppure quando per i corridoi parlavo con qualcuno, o lui o un altro serpe verde. Ma oggi mi fissava diversamente. Non se se riesco a descriverlo. Stavo spiegando l’uso della luparia nella pozione restringente a Tiger, e perché deve metterla assolutamente dopo le punte di radicchio (eravamo impantanati da almeno due ore con il tema per Lumacorno, mentre Ginny e Luna sbuffavano, dato che avevano finito da due ore i loro compiti.) e prima dell’aceto (se avesse scritto diversamente avrebbe preso come minimo una T) quando Ginny e Luna mi hanno avvertito che loro, avendo finito da un pezzo, se ne sarebbero andate a fare un giro per il castello, e di raggiungerle magari in cortile se finivamo presto, oppure direttamente in Sala Grande, dove sicuramente Ron ed Harry ci avrebbero sgridate per il ritardo.
Stavo appunto salutando Ginny e Luna con un sorriso quando mi sono voltata. Le mie intenzioni erano di guardare Tiger in faccia per spiegargli per bene il suo errore, ma il mio sguardo è scivolato su Draco. Mi guardava direttamente, ma quando i sono girata si è voltato leggermente, come se non volesse incontrare il mio sguardo.
I suoi occhi erano dolci. Non sono degli occhi normalmente dolci; essendo grigi di solito sembrano più misteriosi, o a volte anche irrispettosi e beffardi. Ma in quel momento… beh erano dolci, dolcissimi. Mi accarezzava letteralmente con lo sguardo, una mano leggermente tesa nella mia direzione. Cosa voleva dire? Non sono riuscita a capirlo. Draco in teoria stava aiutando Astoria a finire il suo tema, aveva forse bisogno di aiuto? Non credo fosse questo. È bravissimo in pozioni, quanto me, se non di più.
Che si fosse stancato degli occhi dolci che gli rivolgeva Astoria? Questo era più comprensibile, e anche probabile. Ma allora perché non si era inventato una scusa per cambiare compiti? E perché aveva subito distolto lo sguardo, senza nemmeno rispondere? Cinque minuti dopo ha sgridato Astoria, solo perché gli aveva sfiorato un braccio con una mano. Non è una cosa nuova. Astoria non è nuova ai tentativi di seduzione con Draco, ma lui l’ha sempre allontanata con molto garbo; che avesse solo perso la pazienza? Non sono riuscita a capire niente. Subito dopo la sfuriata ho notato Dafne che mi fissava sorridendo. Appena le ho fatto un cenno interrogativo ha scosso la testa, come a rassicurarmi, per poi fare un sorriso complice a Blasie. Che mi stiano nascondendo qualcosa? Non sono proprio riuscita a capirlo. Penso che domani parlerò con Dafne, anche se non c’è in programma un gruppo studio. Camminiamo spesso insieme.
Buonanotte, caro diario.
   
 
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