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Autore: Frafra9    14/08/2010    4 recensioni
In questa storia i personaggi di Twiligh sono tutti umani.
Reneesme, è una ragazza adolescente e come tutti i ragazzi della sua età vuole divertirsi e non pensare a niente..secondo lei, i suoi genitori non la capiscono. In tutto questo, però c'è Jacob, il suo lupacchiotto e con lui fa la prima esperienza della sua vita, quella che le cambierà la vita..
Questa è la mia prima storia OS su personaggi di Twilight già grandi
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jacob Black, Renesmee Cullen
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight
Capitoli:
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La storia "Amore e famiglia" era nata come One - shot, ma leggendo i vostri commenti che vi ringrazio mi avete convinto a farne una seconda parte e potete capire già dal titolo di cosa e chi parlerà..
Alla prima parte o primo capitolo, ho cambiato nome e si chiama Nessie, "Amore e famiglia" è il titolo di tutta la mini - ff
Prima di farvi leggere il capitolo volevo dirvi che ci sarà una terza e ultima parte ma voi dovete capire di cosa si tratta...sono curiosa di sapere se avete indovinato o no. Buona lettura


Lupacchiotto & Lupacchiotta


Sono davanti allo specchio di camera mia a litigare con i miei capelli, non so come sistemarli
< Mammaaaaaaaaa!!! > urlo disperata e lei corre
< Cos'è successo?! >
< Non so come mettere i capelli! > - le dico disperata e lei ridacchia - < Non c'è niente da ridere! Devo andare da Jake e sono in ritardo! > sto per mettermi a piangere.
< Tranquilla, ora li sistemiamo... > mi fa sedere sulla sedia della scrivania e inizia a sistemare quel cespuglio rosso di capelli che mi ritrovo.
Dopo circa mezz'ora sono pronta, i capelli li ho raccolti in una coda di cavallo lasciando libere alcune ciocche di capelli ai lati e arricciati leggermente con l'arriccia capelli. Il vestito è quello che mi ha regalato zia Alice, le scarpe argentate che ho comprato l'altro giorno con mamma, la borsetta nera e sono pronta.
< Nessieeeeeeee! > mio fratello, tutto sporco di terra che corre verso di me perchè vuole abbracciarmi e papà, sporco di terra anche lui (un pò meno del figlio) che se la ride
< Non osare avvicinarti mostriciattolo! > - gli dico afferrando un pupazzo "Gormiti" e facendo segno di romperlo e lui si ferma - < Tu, monta in macchina e accompagnami a La Push! > ordino a mio padre
< Non potrei farmi prima una doccia?! >
< No, è in ritardo! > mamma dalle scale con in mano il suo copri spalla bianco perla, quello che indossò al ballo della scuola quando si fidanzò con papà - < Nessie, tieni. Lo sapevo che un giorno ti sarebbe servito.. >
Papà sorride gongolante, poi appena gli passo accanto < Non uscirai certo vestita cosi tu, eh?! >
< Certo, che esco cosi. Perchè sto male? >chiedo preoccupata, mi fido del parere di mio padre.
< No, stai benissimo..ma non mi piace che i ragazzi ti mettono gli occhi addosso! >
< Papà ma sto con Jacob e ti assicuro che nessuno si avvicina.. > dico mentre in macchina controllo, dallo specchietto davanti a me, il lip gloss è apposto
< Appunto Jacob! Spero che tu... lui...non... > vedere papà impacciato era divertente
< Non capisco...cosa vuoi dirmi... > avevo capito benissimo, ma facevo la vaga
< Tu, sei ancora la mia Princepessina che quando si fa male, viene a farsi coccolare da me, vero? > l'epoca in cui mi sbucciavo le ginocchia e andavo a piangere da lui è passata da un pezzo!
< Papà, tranquillo sono ancora vergine! > il mentire e non farsi sgamare è una caratteristica Cullen. Non mi piace mentire, ma se è per farlo stare tranquillo mi sta bene.
Davanti casa di Jake, dove è seduto in veranda e mi aspetta < Signor Cullen > saluta venendoci incontro
< Jacob > - lo saluta lui - < Mi raccomando divertitevi e non fate troppo tardi ok? >
< Ok! Ciao papo > monta in macchina
< Lupacchiotta, guarda cosa sono riuscito a costruire... > mi porta nel suo capannone, dove passa la maggior parte delle giornate, è molto grande che qualche volta ci organizza delle feste, il capanno non è vicino alla casa.
Arrivati al capanno, mi fa chiudere gli occhi e mi porge una scatolina in mano la apro... < Ma è...è... bellissimo! > è un braccialetto con il ciondolo scolpiti due lupi che si baciano
< Lupacchiotta & Lupacchiotto... > - mi dice mentre mi sfila il braccialetto dalle mano e me lo allaccia al mio polso sinistro
< Lo hai fatt tu? > chiedo
< Si, con le mie mani e ci mancava poco che mi tagliavo un dito... > non lo faccio finire di parlare che inizio a baciarlo, gli mordicchio e succhio il labbro inferiore
< Mmmmmh... mi fai impazzire... > mi sussurra all'orecchio e infila le sue mani sotto al vestito stringendo le mie natiche
< Tu mi fa morire... > con voce rotta dal piacere, bastava una sua carezza a farmi impazzire, inclinando la testa all'indietro.
Con una mano mi abba la bretellina del vestito portandola a metà braccio, con una mano cerco di arrivare alla lampo dietro la mia schiena ma me lo impedisce < Ci penso io... > mi dice continuando a baciarmi.
Le mie mani, veloci, gli sbottonano la camicia senza maniche che cade a terra e gli bacio i suoi addominali che si stanno formando...
Mi prende in braccio e mi porta sul divanetto, sotto la finestra e facciamo l'amore, senza più paura, timidezza o malizia che c'era durante le nostre prime volte è passato quasi un mese da quel giorno ma il ricordo è vivo dentro di noi...

Jake, mi dice che una notte di queste mi riporterà su quella spiaggia, su quella torretta e faremo di nuovo l'amore e poi abbracciati riguarderemo l'alba...ma è impossibile, perchè ho promesso ai miei che non sarei più andata la sera a Port Angeles.

A svegliarci dal nostro sonno, è il clacson della macchina di Paul, il fidanzato di Rachel, la sorella di Jacob. Ci vestiamo, in fretta e furia e come se niente fosse usciamo da li < Lupacchiotta, ti va se andiamo a piedi alla festa? > - io annuisco - < Sai, è qui vicino e prenderla e stare tre ore a cercare parcheggio mi scoccia.. > mi dice guardandomi con la faccia da cucciolotto tenerone
< Tranquillo... >
Scendiamo giù verso il mare dove tutti i Quileute erano radunati per festeggiare il patrono di La Push, dalla leggenda che mi raccontò una sera il papà di Jake

Secoli fa, la tribù di La Push, fu attacata da diversi e molti nemici. Un giorno, un grosso lupo argentato venne in loro aiuto, salvandoli dalla morte certa perchè stavano perdendo, avevano perso tutto. Per ringraziarlo decisero di tenerlo con loro...fino a che non morì.

I miei occhi cominciarono a brillare alla vista di tantissime bancarelle, piene zeppe di ogni cosa dai dolciumi ai giocattoli fatti a mano, passando per i vestiti, borse, scarpe e oggettini vari < Lupacchiotto...guarda che bella borsa! > davanti ad una borsa fatta a mano tutta colorata che con la maglietta arancione...una favola
< Uhm carina! > il solito gusto degli uomini
< Scusa.. > - chiedo al "commesso" - < potrei vedere quel vestito a righe? > indico il vestitino attaccato in alto accanto a lui.
Lo provo, poggiandolo con le mani sopra di me, non stando in un negozio non c'è il camerino di prova, vedo che è più corto di quello che indosso. Mi giro verso Jacob e gli sorrido
< No, è troppo corto e poi ti guardano tutti... >
< Tranquillo, non ho intenzione di comprarlo... volevo solo vederlo > in realtà mi piaceva ma era troppo corto per i miei gusti. Abiti troppo corti li uso solo per andare al mare o per dentro casa e quel vestito non era fatto per nessuna delle due cose..
Alla bancarella con il tiro al bersaglio < Lupacchiotta, voglio prenderti quel peluche di lupo >
< Grazie! Ma devi fare centro al primo colpo, c'è scritto >
< Tu, non preoccuparti ai tiri sono un mostro di bravura! > sorride e lo stesso anche io
< Allora prendilo > lo bacio
Un tiro, la palla va fuori;
Secondo tiro, la palla tocca il bersaglio ma cade non rimane attaccata;
Terzo tiro, la palla va fuori ancora;
Arriviamo al quindicesimo tiro che la palla rimbalza da pertutto ma centrare il bersaglio è fuori discussione.
Ed io rido < Jake, dai rinuncia...lo vedi che non ci riesci? > dico con le lacrime agli occhi
< No, ho detto che ti prendevo quel lupo e te lo prenderò! > è inremovibile...
Alla fine, dopo il ventesimo tiro, il padrone del gioco esasperato ci regala questo benedetto lupo. < Hai esasperato quel povero signore! > affermo sorridendo poggiando poi la mia testa sul suo braccio
< Ma ne è valsa la pena! Ho fame che ne dici se ci fermiamo a mangiare qualcosa? >
Ad un banco ci fermiamo a comprare dei panini, patatine fritte e due lattine di coca cola e andiamo a mangiare su alla scogliera. Li non c'è nessuno e possiamo stare soli, lontano dalla confusione.

Nessie, sto sulla scogliera
con una ragazza bellissima e non so cosa fare..
cosa mi consigli?


Mi è appena arrivato un sms, leggo chi è il mittente "Lupacchiotto" e sorrido ma quando leggo il suo contenuto ci rimango male

Stronzo!


Solo dopo averlo inviato, mi rendo conto di dove mi trovo e che la "ragazza bellissima" sono io...mi mordicchio il labbro inferiore
< Come?! Io ti dico che sto qui con te e tu che fai mi dai dello stronzo?! > si è offeso. Incrocia le braccia al petto e mi da le spalle
< Scusa... non pensavo a dove stiamo... > - mi avvicino mettendomi in ginocchio dietro di lui prima gli bacio il collo e poi salendo gli mordicchio il lobo dell'orecchio - < Stavo pensando ad oggi pomeriggio... >
Gira la testa e il suo broncio è sparito sorride, mi sposto indietro e mi mi sdraio a pancia in su poggiando la testa sul lupo appena vinto e gli sorrido maliziosa...
Lui, si avvicina...mi scansa una ciocca di capelli dal viso e inizia a baciarmi mentre le mie mani gli accarezzano i capelli. Mise una sua mano sotto il vestito, accarezzandomi piano e gambe fino ad arrivare li, nella mia intimità < Ahhh... > - continua ad accarezzare.. - < Toglimi gli slip > gli dico in preda al piacere e lui me le toglie..
E' in ginocchio davanti a me, io mi siedo e gli slaccio i pantaloni insieme ai suoi boxer finchè il suo "amichetto" non è davanti a me. Dalla tasca dei suoi pantaloni, prendo un profilattico, ho voglia di sentirlo ancora dentro di me....
< Mio padre, crede che io e te non abbiamo mai fatto niente... > dico abbracciata a lui mentre osserviamo le stelle
< Non glielo hai detto? >
< No, perchè è una cosa mia...nostra personale e poi gli prenderebbe un coccolone! Fa tanto il giovanile, ma sotto sotto è antico, vecchio stampo! > ride
< Mi sembra di vedere mio padre.. per lui, una ragazza anzi sua figlia deve fidanzarsi a vent'anni mentre io a sedicianni va bene..>
< Quindi Rachel, frequenta di nascosto Paul? >
< Esatto! >
Siamo abbracciati stretti stretti quando mi squilla il telefonino < Nessie, sono le due e mezza, quando hai intenzione di tornare a casa? >
< Stiamo andando a prendere la macchina... >
In auto, davanti casa mia < Lupacchiotto, grazie della serata... > lo bacio leccandogli le labbra e lui fa lo stesso.
Entro in casa, con le scarpe in mano e il lupo nell'altra mano < Non c'è bisogno che ti toglievi le scarpe > papà accendendo la luce
< Pensavo dormivate.. > mi giustifico, che poi pensavo che solo mamma fosse sveglia
< Uh che bel lupo! > mamma uscendo dalla cucina con una tazza contenente una tisana.
< Ancora quei doloretti allo stomaco? > chiede papà preoccupato.
< Si, ma ora passano.. > mamma sempre tranquilla...
E' da qualche giorni che mamma accusa dolori alla pancia, ma lei è tranquilla dice che non è niente ma intanto fa preoccupare me e papà.
< Domani mattina, vieni in ospedale con me e ti fai visitare.. >
< Ma... >
< Non vado in piscina con Nene o se no, Jay viene con me > dico mentre nella mia testa già sto rinunciando ad andare in piscina e portarmelo appresso
< Visto problema risolto! > papà alzando le spalle - < Buona notte bellezze mie > ci saluta così e va in camera sua. Io faccio lo stesso andando nella mia.
Nene, mi ha dato buca deve andare con i suoi per qualche giorno a Miami a casa di amici di famiglia. Mamma e papà sono usciti, già da un pò ed io nel frattempo che aspetto il mio lupacchiotto metto apposto la casa ma quel dispettoso di Jason si diverte a mettere in disordine < Jay bastaaaaaaaaaa!!!! > urlo in preda ad una crisi di nervi.
Fortuna che mamma ha telefonato a zia Rose e lo zio Emmett, insieme a Nicolas, il mio cuginetto di cinque anni sono venuti a prendere il teppista di casa e lo portano alle giostre con loro ed io ho casa libera.
Con Jake passiamo la mattinata nella piscina di casa a farci il bagno e a coccolarci < Questo costume bianco ti sta da Dio... > dice mentre una sua mano cerca di slacciarmi il reggiseno
< Non ci provare... > sorrido
< Perchè? Siamo soli ed io ho voglia di te >
< Prima di devi prendere.. > iniziamo cosi a giocare a rincorrerci e a spruzzarci l'acqua addosso
< Presa! > grida abbracciandomi da dietro baciandomi una spalla
< Non vale! > dico ridendo mentre cerco di sfuggire alla sua presa
< Vale eccome, non hai specificato niente hai detto solo prendimi > mi gira verso di se
< Puoi prendermi come e quando vuoi.. > gli sussurro sulle labbra
Usciamo dall'acqua per continuare quella piccola e dolce effusione quando sento la ghiaia scricchiolare, segno che mamma è tornata, mi lego l'asciugamano addosso e vado a salutarla con lei c'è nonna Esme. Entrambe sorridono ma nessuna delle due vuole dirmi il motivo < Ragazzi perchè non andate a pranzo al Mc donald's? > ci dice mamma.
Io e il mio lupacchiotto andiamo al Mc di Port Angeles, di giorno posso andarci, e poi al cinema dove vediamo "Remember Me", il film con il mio attore preferito.
   
 
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