15/08/2010
3 recensioniThe Hope of the Tragedy
- Capitolo 4 -
La Bambina
Colei che Manterrà la Storia
Non è una lieta novella, quella che sto per narrare:
ma ormai nessuno la può più cambiare.
Solo sul futuro ormai si può contare,
un futuro che in qualsiasi momento potrebbe mutare.
Un futuro che mai potrà terminare
finché un'eredità vogliamo lasciare...
E forse anche voi potrete sentire
che la nostra Storia non potrà mai finire.
- Capitolo 4 -
La Bambina
Colei che Manterrà la Storia
Non è una lieta novella, quella che sto per narrare:
ma ormai nessuno la può più cambiare.
Solo sul futuro ormai si può contare,
un futuro che in qualsiasi momento potrebbe mutare.
Un futuro che mai potrà terminare
finché un'eredità vogliamo lasciare...
E forse anche voi potrete sentire
che la nostra Storia non potrà mai finire.
***
Joanne si sveglia
all'improvviso, nel suo letto, infastidita dai continui richiami di sua
figlia Jessica. La bambina continua a scuoterla con insistenza,
chiamando, quasi urlando, "Maaaaaamma! Maaaaaammaaaaaa!"
Joanne si alza sulla schiena e osserva la figlia, un po' arrabbiata.
"Jessy..." mormora la donna, sfregandosi gli occhi "cosa succede? Perché mi hai svegliato?"
"Maaammaaa!" ripete per la millesima volta Jessica, battendo i piedi "mamma, hai dormito per taaaanto tempo! E' mezzogiorno, e ho faaaame!"
Joanne si risveglia del tutto. "Mezzogiorno? Ma... come?!"
Jessica annuisce con vigore. "E' ora di pranzo!"
Joanne sbatte gli occhi, sorpresa, e si alza di scatto dal letto. "Ma... non è possibile! Ieri sera sono andata a letto presto!"
"No, mamma!" replica Jessica, osservando la mamma con i grandi occhi da bambina "ieri notte non riuscivamo a dormire! Ti ho sentito parlare da sola, e io sono venuta a chiederti una storia!"
"Uhm... sì?" risponde Joanne, fingendo di stare al gioco: probabilmente la bimba aveva sognato tutto. "E te l'ho raccontata?"
"Sì, era una storia bellissima e lunghissima!" esclama Jessica, con un sorriso larghissimo "e hai promesso che a merenda avresti finito di raccontarmela!"
"Oh... davvero?" dice Joanne, pensierosa. Si sente come se nel suo cervello si sia insidiato uno sciame d'api: in effetti, sente che c'è qualcosa di strano, nel resoconto di sua figlia... Bè, poco male: al massimo dovrà inventarsi un finale per una storia che non conosce "che ne dici se, mentre cucino, me la racconti?"
Jessica rimane un po' spiazzata. "Cosa?"
"Sì, raccontami la storia che ti ho raccontato ieri: così mi rinfresco la memoria".
Jessica osserva la madre, dubbiosa. "Mamma, sei molto strana".
Joanne sorride e la prende in braccio. "Su, andiamo in cucina! E intanto comincia a raccontare!"
"Va beeene" esclama Jessica "allora, c'era una volta un bambino di undici anni che viveva con i suoi due zii antipaticissimi e un cugino ancora più antipatico..."
Joanne resta ad ascoltare tutta la storia della figlia, stupendosi della florida fantasia della bambina. In effetti, quel racconto è così appassionante che la donna rischia addirittura di far bruciare il pranzo del giorno. A volte Jessica non si ricorda alcune parte della storia, e Joanne le suggerisce come continuare, andando per tentativi: e, sorprendentemente, ogni suo consiglio si rivela esatto. In effetti, quella storia non le sembra poi così estranea, come se l'avesse già sentita, tanto tempo fa... eppure non riesce a capire quando.
"La tomba di Albus Silente era bianchissima" continua ad un certo punto Jessica "e al suo funerale c'era tanta, tantissima gente, anche Harry e i suoi amici".
"E poi?" chiede Joanne, sinceramente interessata.
"E poi... non lo so" risponde la bimba "ora devi continuare tu".
"Io? Uhm..." Joanne cerca di riflettere, ma non le viene in mente nessuna idea immediata "sai una cosa, Jessy? Credo che prima la trascriverò, questa storia: è parecchio lunga, e potremmo dimenticarcela".
"E quando mi dirai il finale?" chiede la bambina, supplicante.
"Spero presto, Jessy" dice Joanne, un sorriso "molto presto".
Pochi anni dopo, Joanne K. Rowling avrebbe scritto la sua versione dei fatti su quella notte sanguinosa che costituì la fine della guerra tra l'Ordine della Fenice e i Mangiamorte di Voldemort. Probabilmente non corrisponde esattamente alla verità, ma ognungo può credere al finale che ritiene più degno: anche se, ovviamente, la realtà è sempre di maggiore impatto.
Il Ministero non ritenne necessario eliminare quel libro ancora semi-sconosciuto, anche perché, tempo pochi mesi, e sarebbe stato obbligato a cancellare la memoria a milioni di lettori: cosa non necessaria, per una saga che tutti i Babbani avrebbero creduto di fantasia.
Joanne K. Rowling non ricordò mai più - o forse non ricordò per molto tempo - i fatti di quella notte. Tuttavia, se non si fosse dimenticata di Ginny Weasley, l'avrebbe ricordata proprio come era nel suo libro: timida ma decisa, titubante ma coraggiosa, con il lieto fine che sarebbe dovuto toccarle.
Joanne si alza sulla schiena e osserva la figlia, un po' arrabbiata.
"Jessy..." mormora la donna, sfregandosi gli occhi "cosa succede? Perché mi hai svegliato?"
"Maaammaaa!" ripete per la millesima volta Jessica, battendo i piedi "mamma, hai dormito per taaaanto tempo! E' mezzogiorno, e ho faaaame!"
Joanne si risveglia del tutto. "Mezzogiorno? Ma... come?!"
Jessica annuisce con vigore. "E' ora di pranzo!"
Joanne sbatte gli occhi, sorpresa, e si alza di scatto dal letto. "Ma... non è possibile! Ieri sera sono andata a letto presto!"
"No, mamma!" replica Jessica, osservando la mamma con i grandi occhi da bambina "ieri notte non riuscivamo a dormire! Ti ho sentito parlare da sola, e io sono venuta a chiederti una storia!"
"Uhm... sì?" risponde Joanne, fingendo di stare al gioco: probabilmente la bimba aveva sognato tutto. "E te l'ho raccontata?"
"Sì, era una storia bellissima e lunghissima!" esclama Jessica, con un sorriso larghissimo "e hai promesso che a merenda avresti finito di raccontarmela!"
"Oh... davvero?" dice Joanne, pensierosa. Si sente come se nel suo cervello si sia insidiato uno sciame d'api: in effetti, sente che c'è qualcosa di strano, nel resoconto di sua figlia... Bè, poco male: al massimo dovrà inventarsi un finale per una storia che non conosce "che ne dici se, mentre cucino, me la racconti?"
Jessica rimane un po' spiazzata. "Cosa?"
"Sì, raccontami la storia che ti ho raccontato ieri: così mi rinfresco la memoria".
Jessica osserva la madre, dubbiosa. "Mamma, sei molto strana".
Joanne sorride e la prende in braccio. "Su, andiamo in cucina! E intanto comincia a raccontare!"
"Va beeene" esclama Jessica "allora, c'era una volta un bambino di undici anni che viveva con i suoi due zii antipaticissimi e un cugino ancora più antipatico..."
Joanne resta ad ascoltare tutta la storia della figlia, stupendosi della florida fantasia della bambina. In effetti, quel racconto è così appassionante che la donna rischia addirittura di far bruciare il pranzo del giorno. A volte Jessica non si ricorda alcune parte della storia, e Joanne le suggerisce come continuare, andando per tentativi: e, sorprendentemente, ogni suo consiglio si rivela esatto. In effetti, quella storia non le sembra poi così estranea, come se l'avesse già sentita, tanto tempo fa... eppure non riesce a capire quando.
"La tomba di Albus Silente era bianchissima" continua ad un certo punto Jessica "e al suo funerale c'era tanta, tantissima gente, anche Harry e i suoi amici".
"E poi?" chiede Joanne, sinceramente interessata.
"E poi... non lo so" risponde la bimba "ora devi continuare tu".
"Io? Uhm..." Joanne cerca di riflettere, ma non le viene in mente nessuna idea immediata "sai una cosa, Jessy? Credo che prima la trascriverò, questa storia: è parecchio lunga, e potremmo dimenticarcela".
"E quando mi dirai il finale?" chiede la bambina, supplicante.
"Spero presto, Jessy" dice Joanne, un sorriso "molto presto".
***
Pochi anni dopo, Joanne K. Rowling avrebbe scritto la sua versione dei fatti su quella notte sanguinosa che costituì la fine della guerra tra l'Ordine della Fenice e i Mangiamorte di Voldemort. Probabilmente non corrisponde esattamente alla verità, ma ognungo può credere al finale che ritiene più degno: anche se, ovviamente, la realtà è sempre di maggiore impatto.
Il Ministero non ritenne necessario eliminare quel libro ancora semi-sconosciuto, anche perché, tempo pochi mesi, e sarebbe stato obbligato a cancellare la memoria a milioni di lettori: cosa non necessaria, per una saga che tutti i Babbani avrebbero creduto di fantasia.
Joanne K. Rowling non ricordò mai più - o forse non ricordò per molto tempo - i fatti di quella notte. Tuttavia, se non si fosse dimenticata di Ginny Weasley, l'avrebbe ricordata proprio come era nel suo libro: timida ma decisa, titubante ma coraggiosa, con il lieto fine che sarebbe dovuto toccarle.
Fine
(per ora...)
(per ora...)
Thanks, Thanks, Thanks...
Finalmente ho finito questa ff, la prima che ho postato =) Spero che tutti coloro (o almeno buona parte) che l'hanno letta, anche un solo capitolo, anche una sola riga, non si siano annoiati... e spero che nessuno si metterà le mani nei capelli quando dirò che spero (quanti "spero" xD) che questa ff abbia un seguito, molto più lungo e molto più articolato... con protagonista la stessa Jessicaa Rowling. Ma passerà molto tempo prima che la posti, almeno fino a quando non ho scritto già un bel po' di capitoli...
Nell'attesa, sto terminando due fanfiction demenziali: una, "Nomi - Che Ossessione!" ha per protagonisti i quattro Malandrini (li adoro *___* in particolar modo Remus =)), mentre invece l'altra, "(improbabili) Angeli Custodi", è incentrata sui personaggi di Lily, James e Harry Potter (i primi due da defunti xD). Non so quale delle due posterò per prima, dipende da quale riuscirò a finire più in fretta...
Ma ora, poche ciance, passiamo ai ringraziamenti!!
Ringrazio, come sempre Daydreamer per recensire sempre!! xD Ma ormai sono banale!! Comunque sì, il punto di tutta la ff sta proprio nel fatto che la figlia della Rowling non è stata scoperta da Scrimgeour: e anche da questo punto, in parte, partirà il seguito... ma ci vorrà molto tempo prima che avrò finito di scriverlo '^^ grazie per avermi sempre seguita, e buon ferragosto!!
E ringrazio di nuovo tutti coloro che hanno recensito, ricordato, preferito, seguito, letto o anche solo aperto (xD) questa fanfiction... grazie di cuore!! E alla prossima... spero!
BUON FERRAGOSTO A TUTTI!!
Finalmente ho finito questa ff, la prima che ho postato =) Spero che tutti coloro (o almeno buona parte) che l'hanno letta, anche un solo capitolo, anche una sola riga, non si siano annoiati... e spero che nessuno si metterà le mani nei capelli quando dirò che spero (quanti "spero" xD) che questa ff abbia un seguito, molto più lungo e molto più articolato... con protagonista la stessa Jessicaa Rowling. Ma passerà molto tempo prima che la posti, almeno fino a quando non ho scritto già un bel po' di capitoli...
Nell'attesa, sto terminando due fanfiction demenziali: una, "Nomi - Che Ossessione!" ha per protagonisti i quattro Malandrini (li adoro *___* in particolar modo Remus =)), mentre invece l'altra, "(improbabili) Angeli Custodi", è incentrata sui personaggi di Lily, James e Harry Potter (i primi due da defunti xD). Non so quale delle due posterò per prima, dipende da quale riuscirò a finire più in fretta...
Ma ora, poche ciance, passiamo ai ringraziamenti!!
Ringrazio, come sempre Daydreamer per recensire sempre!! xD Ma ormai sono banale!! Comunque sì, il punto di tutta la ff sta proprio nel fatto che la figlia della Rowling non è stata scoperta da Scrimgeour: e anche da questo punto, in parte, partirà il seguito... ma ci vorrà molto tempo prima che avrò finito di scriverlo '^^ grazie per avermi sempre seguita, e buon ferragosto!!
E ringrazio di nuovo tutti coloro che hanno recensito, ricordato, preferito, seguito, letto o anche solo aperto (xD) questa fanfiction... grazie di cuore!! E alla prossima... spero!
BUON FERRAGOSTO A TUTTI!!