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Autore: SmartiesYO    15/08/2010    0 recensioni
Ho scritto questa fic per sfogarmi dopo tutto quello che è successo con mio fratello, sì, è triste, ma è quello che mi è successo. E' tutto così... brutto. E le lacrime escono ancora :( Non vedo l'ora che piova, piangerò insieme alle nuvole, mi riempirò di acqua, percorrerà il mio viso, e piangerò insieme a quella compagna che ho accanto, la vita. Quella che, senza, non avrei assolutamente dir questo. Scrivere. E ricordare tutto con un sorriso che sforzo di sprigionare.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sento il pesante mondo cadermi alle spalle, e il dolore non fa che impormi di sgorgare le mie miti e innocenti lacrime.
Fratellino mio, mi hai tradita. Ho sentito tutto crollarmi addosso. All'improvviso. I miei occhi increduli guardano l'infinito vuoto, e tutto ciò che tu, giovane uomo, mi hai fatto, raffiora nella mia mente.
Più dolori. Più ricordi che si uniscono con il doloroso istante. Più difficilmente riesco a fermarmi. So che non potrò più riabbracciarti, sentire il tuo corpo, anzi, posso, ma non voglio. Per tutti questi anni mi hai tradita. Qualcosa dice di respingerti per sempre. Non posso crederci. Le due dolci parole "ti perdono" non escono dalla mia bocca, che trema e i miei dentini mordono le mie labbra umide per non farmi sentire da nessuno.
Anche i muri percorrono un brivido della mia sofferenza. Sei riuscito a gettare i miei sogni, ciò che provavo... Sul margine. Mi trovo vuota, isolata da un crudele e cattivo mondo che mi guarda con gli occhi pieni di odio, e chissà, avranno anche loro pianto e sofferto come me?
Avranno anche loro provato un vuoto che sembra che digerisca il tuo cuore? Non so.
Ma cosa ho fatto? Niente. E mi merito questa sofferenza, così? In questo momento, preferisco piangere le mie lacrime decentemente. Vorrei qualcuno che un affilato coltello mi trafigga, e che il tuo ricordo cadda dai miei pensieri, dalla mia essere, dal mio io. Il mio cuore, però, non riesce a buttarti via. Perchè mi è così difficile? Perchè, scrivendo, il fogliettino inutile in cui scrivo si bagna sempre più? Sembra che abbia passeggiato in un laghetto, e che la sua sorte abbia deciso di ucciderlo per sempre.
Mi accorgo che il tempo è acqua, una cosa inutile che ci porta a capire il nostro destino. Preferisco l'illusione, rimanere bloccati nel tempo, e non desiderare altro. Perchè? Chiedo troppo? L'umanità preferisce me illusa, ma felice e speranziosa, o una me che piange con il desiderio di libertà, e, soprattutto, immersa dal senso di abbandono che ho provato troppo spesso, anzi, sempre, nella mia vita? Fratello mio, sai bene che mi hanno abbandonata, ma sono riuscita a vivere. Ma ora sono senza speranze. Dario, non sai che impazzirò senza i tuoi baci e abbracci fraterni. Quando mi chiedevi di poggiarti la testa sul tuo petto, se sentire il mio respiro.
Non vedo l'ora che piova, piangerò insieme alle nuvole, mi riempirò di acqua, percorrerà il mio viso, e piangerò insieme a quella compagna che ho accanto, la vita. Quella che, senza, non avrei assolutamente dir questo. Scrivere. E ricordare tutto con un sorriso che sforzo di sprigionare.
Fratello mio, la mia striscia di lacrime ha lasciato il segno sulla nostra Terra. Mi trascino speranziosa sabbia, che sento scivolare dalle mie mani. I miei capelli bagnati davanti i miei occhi ti guardano, e sorrido senza un perchè. Forse divertita da questo maledetto mondo.

Ricorda, fratellino, ti adoro. Mi mancherai tantissimo, ma non hai mantenuto la promessa. E non perdonerò, forse. Ti voglio troppo bene. Addio.

 

                                                                                                                                                    Martina.
  
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