Quando aprì gli occhi
capì subito che qualcosa non andava. Dopo i pochi secondi necessari a
svegliarsi completamente capì anche cos’era. Non era appoggiata al
suo cuscino, ma a qualcos’altro. O meglio, a qualcun altro. Improvvisamente
le tornò in mente tutto quello che era successo quella notte: la paura,
la discussione e lui, che era rimasto dopo che lei lo aveva pregato.
Evidentemente non se ne era andato, dopo che si era addormentata. Con lentezza,
temendo di svegliarlo, si mosse leggermente: voleva guardarlo in faccia, ma non
lo voleva svegliare. Tutti i suoi sforzi risultarono comunque superflui quando
incontrò i suoi occhi scuri. Sentì subito le sue guance farsi
rosse ma non si mosse. Lui, dal canto suo, continuava a fissarla con
un’espressione neutra. Il suo sguardo era impenetrabile,
controllatissimo. Alla fine si decise a dire qualcosa.
-Visto che sei sveglia, ti
dispiacerebbe…Sai, il braccio su cui stai appoggiando tutto il tuo peso
ha perso sensibilità-
-Scusa!-
Diventando ancora più
rossa si affrettò a staccarsi da lui. Ora poteva vederlo bene, disteso
con grazia sul letto. Era elegante anche quando cercava di riacquistare la
sensibilità nel suo braccio. Il che la portò a pensare che
probabilmente il suo aspetto doveva essere disastroso.
Girandosi verso la parete, occupata da un grande specchio, ne ebbe la conferma.
I suoi capelli somigliavano a una palla di stoppa e le incorniciavano il viso,
su cui spiccavano gli occhi grandi e un po’ segnati dal sonno. Si
passò una mano tra i capelli, cercando di farli stare un po’ in
ordine, peggiorando così la situazione. Con un sospiro si
concentrò sull’altra figura riflessa. Era ancora tutto concentrato
sul suo braccio, perfetto in tutto. Capelli in ordine, vestiti
ordinati…Tranne dove si era appoggiata lei: lì la camicia nera era
un po’ sgualcita.
Improvvisamente lui
alzò gli occhi, incontrando il suo sguardo nello specchio. Lei,
imbarazzata, distolse subito il suo e si concentrò sull’insieme. E
un sorriso le fiorì sulle labbra, perché già una volta
aveva osservato loro due insieme riflessi in uno
specchio, e già quella volta aveva pensato che quello che vedeva le
piaceva da morire!
–˜™—
-Ahi! Lily,
fa piano! Mi fai male!-
-Ma smettila, ho solo tirato
un pochino! Non posso averti fatto così male!-
-E certo! Intanto la testa
che hai tra le mani è la mia e i capelli che stai quasi strappando pure!-
-Basta lamentarti! Ancora un
paio di forcine e ho finito!-
-Lo sai vero che se me le
pianti nel cervello poi difficilmente riuscirò a togliermele?-
-Fatto. E adesso vai a
guardarti e dimmi se non ne è valsa la pena soffrire un pochino!-
Girandosi verso lo specchio
del bagno Rose rimase senza parole. Lily aveva fatto un miracolo! I suoi
capelli erano raccolti sopra la testa e, chissà come, i riccioli erano
definiti e lucidissimi. Alcune ciocche però sfuggivano ribelli
all’acconciatura, rendendo il tutto anche migliore.
-Mi dispiace, ma quelli
proprio non ci vogliono stare…Però non stanno male!-
-Penso di non avere mai
avuto dei capelli così belli! Come hai fatto a farli diventare
così?-
-Non ha importanza, è
troppo lungo da spiegare e io devo ancora truccarti!-
-Ok, però poco Lily, lo sai che non mi piace sembrare una bambola
giapponese!-
-Si si,
siediti e zitta. Ho già in mente tutto, e se non ti
piacerà…beh, te lo farai piacere perché se non ti dispiace
devo prepararmi anche
io!-
Dopo un tempo che a Rose
sembrò infinito Lily le permise di aprire gli
occhi e di andarsi a vedere. Era perfetta. Per una volta si vedeva bella e
doveva ringraziare solo sua cugina e la sua fissa per la moda e tutto il resto!
Promise a sé stessa che non l’avrebbe mai più criticata!
-Lily, io davvero non so come ringraziarti!-
-Ma figurati! Vorrà
dire che se avrò bisogno di una mano con i compiti saprò a chi
chiedere!-
-Ma certo! Ora corro a vestirmi!-
Il suo vestito era semplice:
un corpetto appena rigido di colo re viola chiaro che all’altezza della
vita si apriva in una gonna di colore appena più chiaro che scendeva
morbida fino ai piedi. A sceglierlo l’aveva aiutata Dom,
esperta in abiti eleganti quanto Lily lo era di abiti
alla moda. Anche le scarpe, abbinate al vestito, le aveva scelte lei, con
grande disappunto di Rose. Erano bellissime, senza ombra di dubbio, me erano anche pericolosamente alte e lei non c’era
abituata. Ma ormai era tardi per reclamare così indossò il tutto.
Non poté fare a meno di pensare che quelle scarpe erano
tanto scomode quanto efficaci: la slanciavano notevolmente e la facevano
sembrare una modella.
-Lily! Io vado da Al! Ci vediamo dopo!-
-Ferma! Non puoi gironzolare
per la scuola vestita così! Rovinerai l’effetto sorpresa!-
-Prendo in prestito il
mantello dell’invisibilità allora!-
-Ok! E non essere troppo
puntuale. Dobbiamo arrivare almeno cinque minuti in ritardo!-
-E perché?-
-Perché così
attireremo l’attenzione di tutta la sala no?-
Scuotendo la testa Rose
prese il mantello e si avviò vero la sala dei Serpeverde
alla massima velocità consentita dalle sue scarpe.
Arrivata lì in si
ricordava più la parola d’ordine e mentre imprecava contro il muro
che non la lasciava entrare incontrò LUI. Bello da svenire nel suo
smoking, elegante e affascinante.
-Rose? Sei tu?-
-Si, cavolo! Ho il mantello
dell’invisibilità addosso e non avrei dovuto dirti che ho questo
mantello. Che idiota!-
-Cosa stai facendo?-
-Voglio entrare, ma questa
stupida porta non è d’accordo!-
-Direi! Sei una grifondoro!-
-Come se non ci fossi mai
entrata! E come se non ci fosse un viavai di ragazze di ogni casa che entrano
ed escono da qui e dal letto di Scorpius!-
-Ok…Perché ti
urge così tanto entrare?-
-Devo vedere Albus. Ne ho estremamente bisogno!-
-E perché porti il
mantello?-
-Perché non voglio
essere vista da tutti!-
-Perché?-
-Perché sotto sono
nuda, ovviamente!-
-…-
-Sto scherzando! Ma ti pare?
Sono già pronta per il ballo e ho bisogno di sapere cosa ne pensa Albus!-
-E non c’è
nessuno nel tuo dormitorio che possa darti un parere?-
-Non voglio l’opinione
di uno a caso. Voglio la sua! Lui mi dice sempre la verità!-
-Mi dispiace, lo sai che non
ti posso far entrare…-
-Grazie! E ora che faccio?-
-Se ti interessa, io non
dico bugie, a meno che non abbia qualcosa da guadagnarci…-
-Ok…La verità
però…Magari con tatto…-
E lasciò scivolare
via il mantello, che tornò visibile ai suoi piedi. In lui non ci fu
alcuna reazione, ameno apparentemente. La fissava e
basta, senza proferire parola.
-Blaise?-
-Sei…Stai bene!-
-Non mi sembri convinto. La
verità, me lo hai promesso!-
-Vieni con me, visto che non
mi credi-
La prese per un braccio con
delicatezza e la condusse di fronte ad una porta chiusa.
-Chiudi gli occhi-
-Dove siamo?-
-La sala degli ospiti.
Avanti, fidati e chiudi gli occhi-
Lo assecondò subito e
lo seguì obbediente. Alla fine si fermarono e lui le disse che poteva
guardare. Erano davanti a uno specchio che incorniciava le loro immagini
riflesse, come in una fotografia gigantesca.
-Avevi ragione, ho detto una
bugia. Guardati: stai molto più che bene!-
Ma ormai lei non guardava
più sé stessa e non le interessava più del vestito. Guardava
loro due, chiusi in quella cornice dorata, eleganti e sorridenti. Per lei quell’immagine
era ciò che più si avvicinava alla perfezione: Le sarebbe tanto
piaciuto fermare il tempo in quell’istante, mentre lui le teneva un braccio
sulle spalle e le sorrideva. Era proprio ciò che avrebbe desiderato per
la vita…
–˜™—
-Sta per venirti una crisi
epilettica?-
-Cosa?-
-Eri persa nel vuoto…Alcune
crisi iniziano così…-
-No idiota, stavo solo
pensando?-
-A cosa?-
-Niente di particolare. Ora
mi vesto e scendo a fare colazione tu vieni?-
-Preferirei non far sapere
al tuo amico che sono stato qui!-
-E perché ti sei
fermato allora?-
-Perché miss “Solo
fino a che non mi addormento” ha pensato bene di utilizzarmi come
cuscino-
-Scusa…-
-Lasciamo perdere su! Io
comunque non sono mai stato qui.-
-Devo comunque dire a Scorpius che sei passato…-
-Prego?-
-Non vorrai davvero che lo
lasci allo scuro del fatto che il suo sistema di sicurezza è fallato?-
-Non c’è
nessuna falla-
-Si invece, tu sei entrato…Lo
hai detto tu stesso…-
-D’accordo! Non era
vero! Per me il sistema non funziona, posso andare e venire come mi pare!-
-Mi hai mentito! E
terrorizzato!-
-Volevo convincerti a
trasferirti!-
-Non serve farmi morire di
paura per convincermi a trasferirmi! Basta solo chiederlo per favore!-
- L’ho fatto!-
-No! Me lo hai ordinato! Io
vado a vestirmi, tu fai come ti pare!-
La guardò sparire
dietro la porta del bagno. Restò seduto sul letto ancora per qualche
minuto poi, con un sospiro, si smaterializzò a casa sua per una doccia
veloce. Doveva tornare dai Malfoy.
Dopo una ventina di minuti
era di fronte al grande portone della casa, aspettando che gli aprissero.
-Blaise! Da quando suoni?-
-Di solito non vengo qui spontaneamente ma su invito di tuo padre, quindi mi
materializzo…Oggi no-
-Vieni, entra. Hai
già fatto colazione?-
-Prendo solo un
caffè. Amaro. Grazie.-
-Vieni, siamo di là-
Entrando nella sala
individuò subito Rose. Sedeva impettita a un capo del tavolo
sorseggiando qualcosa. Nonostante tutto, a Blaise
venne da sorridere guardandola.
-Buongiorno!-
-Buongiorno a te! Cosa ti
porta qui?-
-Tregua ok? Mi dispiace per
come mi sono comportato!-
-Immagino che volere delle
scuse sia pretendere troppo…-
-Cerca di accontentarti…E
di non essere aggressiva ora…-
-D’accordo!-
Aspettò che tutti
finissero di fare colazione poi fece l’unica cosa che poteva fare per
convincere quella testona a farsi proteggere adeguatamente. Gli costava
moltissimo: lui era abituato a ordinare, non a chiedere, ma infondo sapeva
anche lui che per una volta poteva sacrificarsi e che ne valeva la pena.
-Rose?-
-Si?-
-Vorresti prendere in
considerazione l’idea di trasferirti da me? Per favore?-
-Perché ci tieni
così tanto?-
-Perché se qualcuno
ti facesse del male per colpire me non me lo perdonerei mai-
Vide un lampo di delusione
nei suoi occhi…Evidentemente non era quella la risposta che si aspettava.
E sicuramente non era quella la risposta che lui avrebbe dato se fosse stato
sincero. Ma sapeva che lei aveva ancora una cotta per lui e non voleva alimentarla.
Era sbagliato, era come approfittarsi di lei…
-Va bene…-
-Come?-
-Ho detto che va bene…Vengo
da te…-
-Finalmente!-
–˜™—
Alla fine sono riuscita a
postare un capitolino…Mi impegnerò per essere un po’ più
costante! Adesso viene il bello comunque: Rose e Blaise
inizieranno a vivere insieme! Vedremo come andrà a finire…E come
verrà questa storia di cui confesso, non sono poi così
soddisfatta per ora…
I commenti sono sempre graditi,
le critiche anche di più!
Grazie a chi legge e a Zia_Addy (ho aggiunto un nuovo flash back!!!) che è la mia recensitrice
(non so come si dice) di fiducia!
Baci
Ale