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Autore: Lolli1    16/08/2010    1 recensioni
Rose non era bella nel vero senso della parola, però aveva qualcosa. Aveva una vitalità e un entusiasmo che conquistavano le persone che si trovavano a lavorare con lei, e il suo sguardo era luminoso e intelligente. Oltretutto era dotata di spirito e acume, due qualità che le fornivano fascino e la aiutavano a suscitare la simpatia della gente attorno a lei.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando aprì gli occhi capì subito che qualcosa non andava

Quando aprì gli occhi capì subito che qualcosa non andava. Dopo i pochi secondi necessari a svegliarsi completamente capì anche cos’era. Non era appoggiata al suo cuscino, ma a qualcos’altro. O meglio,  a qualcun altro. Improvvisamente le tornò in mente tutto quello che era successo quella notte: la paura, la discussione e lui, che era rimasto dopo che lei lo aveva pregato. Evidentemente non se ne era andato, dopo che si era addormentata. Con lentezza, temendo di svegliarlo, si mosse leggermente: voleva guardarlo in faccia, ma non lo voleva svegliare. Tutti i suoi sforzi risultarono comunque superflui quando incontrò i suoi occhi scuri. Sentì subito le sue guance farsi rosse ma non si mosse. Lui, dal canto suo, continuava a fissarla con un’espressione neutra. Il suo sguardo era impenetrabile, controllatissimo. Alla fine si decise a dire qualcosa.

-Visto che sei sveglia, ti dispiacerebbe…Sai, il braccio su cui stai appoggiando tutto il tuo peso ha perso sensibilità-

-Scusa!-

Diventando ancora più rossa si affrettò a staccarsi da lui. Ora poteva vederlo bene, disteso con grazia sul letto. Era elegante anche quando cercava di riacquistare la sensibilità nel suo braccio. Il che la portò a pensare che probabilmente il suo aspetto doveva essere disastroso. Girandosi verso la parete, occupata da un grande specchio, ne ebbe la conferma. I suoi capelli somigliavano a una palla di stoppa e le incorniciavano il viso, su cui spiccavano gli occhi grandi e un po’ segnati dal sonno. Si passò una mano tra i capelli, cercando di farli stare un po’ in ordine, peggiorando così la situazione. Con un sospiro si concentrò sull’altra figura riflessa. Era ancora tutto concentrato sul suo braccio, perfetto in tutto. Capelli in ordine, vestiti ordinati…Tranne dove si era appoggiata lei: lì la camicia nera era un po’ sgualcita.

Improvvisamente lui alzò gli occhi, incontrando il suo sguardo nello specchio. Lei, imbarazzata, distolse subito il suo e si concentrò sull’insieme. E un sorriso le fiorì sulle labbra, perché già una volta aveva osservato loro due insieme riflessi in uno specchio, e già quella volta aveva pensato che quello che vedeva le piaceva da morire!

 

˜

 

-Ahi! Lily, fa piano! Mi fai male!-

-Ma smettila, ho solo tirato un pochino! Non posso averti fatto così male!-

-E certo! Intanto la testa che hai tra le mani è la mia e i capelli che stai quasi strappando pure!-

-Basta lamentarti! Ancora un paio di forcine e ho finito!-

-Lo sai vero che se me le pianti nel cervello poi difficilmente riuscirò a togliermele?-

-Fatto. E adesso vai a guardarti e dimmi se non ne è valsa la pena soffrire un pochino!-

Girandosi verso lo specchio del bagno Rose rimase senza parole. Lily aveva fatto un miracolo! I suoi capelli erano raccolti sopra la testa e, chissà come, i riccioli erano definiti e lucidissimi. Alcune ciocche però sfuggivano ribelli all’acconciatura, rendendo il tutto anche migliore.

-Mi dispiace, ma quelli proprio non ci vogliono stare…Però non stanno male!-

-Penso di non avere mai avuto dei capelli così belli! Come hai fatto a farli diventare così?-

-Non ha importanza, è troppo lungo da spiegare e io devo ancora truccarti!-

-Ok, però poco Lily, lo sai che non mi piace sembrare una bambola giapponese!-

-Si si, siediti e zitta. Ho già in mente tutto, e se non ti piacerà…beh, te lo farai piacere perché se non ti dispiace devo prepararmi  anche io!-

Dopo un tempo che a Rose sembrò infinito Lily le permise di aprire gli occhi e di andarsi a vedere. Era perfetta. Per una volta si vedeva bella e doveva ringraziare solo sua cugina e la sua fissa per la moda e tutto il resto! Promise a sé stessa che non l’avrebbe mai più criticata!

-Lily, io davvero non so come ringraziarti!-

-Ma figurati! Vorrà dire che se avrò bisogno di una mano con i compiti saprò a chi chiedere!-

-Ma certo! Ora corro a vestirmi!-

Il suo vestito era semplice: un corpetto appena rigido di colo re viola chiaro che all’altezza della vita si apriva in una gonna di colore appena più chiaro che scendeva morbida fino ai piedi. A sceglierlo l’aveva aiutata Dom, esperta in abiti eleganti quanto Lily lo era di abiti alla moda. Anche le scarpe, abbinate al vestito, le aveva scelte lei, con grande disappunto di Rose. Erano bellissime, senza ombra di dubbio, me erano anche pericolosamente alte e lei non c’era abituata. Ma ormai era tardi per reclamare così indossò il tutto. Non poté fare a meno di pensare che quelle scarpe erano tanto scomode quanto efficaci: la slanciavano notevolmente e la facevano sembrare una modella.

-Lily! Io vado da Al! Ci vediamo dopo!-

-Ferma! Non puoi gironzolare per la scuola vestita così! Rovinerai l’effetto sorpresa!-

-Prendo in prestito il mantello dell’invisibilità allora!-

-Ok! E non essere troppo puntuale. Dobbiamo arrivare almeno cinque minuti in ritardo!-

-E perché?-

-Perché così attireremo l’attenzione di tutta la sala no?-

Scuotendo la testa Rose prese il mantello e si avviò vero la sala dei Serpeverde alla massima velocità consentita dalle sue scarpe.

Arrivata lì in si ricordava più la parola d’ordine e mentre imprecava contro il muro che non la lasciava entrare incontrò LUI. Bello da svenire nel suo smoking, elegante e affascinante.

-Rose? Sei tu?-

-Si, cavolo! Ho il mantello dell’invisibilità addosso e non avrei dovuto dirti che ho questo mantello. Che idiota!-

-Cosa stai facendo?-

-Voglio entrare, ma questa stupida porta non è d’accordo!-

-Direi! Sei una grifondoro!-

-Come se non ci fossi mai entrata! E come se non ci fosse un viavai di ragazze di ogni casa che entrano ed escono da qui e dal letto di Scorpius!-

-Ok…Perché ti urge così tanto entrare?-

-Devo vedere Albus. Ne ho estremamente bisogno!-

-E perché porti il mantello?-

-Perché non voglio essere vista da tutti!-

-Perché?-

-Perché sotto sono nuda, ovviamente!-

-…-

-Sto scherzando! Ma ti pare? Sono già pronta per il ballo e ho bisogno di sapere cosa ne pensa Albus!-

-E non c’è nessuno nel tuo dormitorio che possa darti un parere?-

-Non voglio l’opinione di uno a caso. Voglio la sua! Lui mi dice sempre la verità!-

-Mi dispiace, lo sai che non ti posso far entrare…-

-Grazie! E ora che faccio?-

-Se ti interessa, io non dico bugie, a meno che non abbia qualcosa da guadagnarci…-

-Ok…La verità però…Magari con tatto…-

E lasciò scivolare via il mantello, che tornò visibile ai suoi piedi. In lui non ci fu alcuna reazione, ameno apparentemente. La fissava e basta, senza proferire parola.

-Blaise?-

-Sei…Stai bene!-

-Non mi sembri convinto. La verità, me lo hai promesso!-

-Vieni con me, visto che non mi credi-

La prese per un braccio con delicatezza e la condusse di fronte ad una porta chiusa.

-Chiudi gli occhi-

-Dove siamo?-

-La sala degli ospiti. Avanti, fidati e chiudi gli occhi-

Lo assecondò subito e lo seguì obbediente. Alla fine si fermarono e lui le disse che poteva guardare. Erano davanti a uno specchio che incorniciava le loro immagini riflesse, come in una fotografia gigantesca.

-Avevi ragione, ho detto una bugia. Guardati: stai molto più che bene!-

Ma ormai lei non guardava più sé stessa e non le interessava più del vestito. Guardava loro due, chiusi in quella cornice dorata, eleganti e sorridenti. Per lei quell’immagine era ciò che più si avvicinava alla perfezione: Le sarebbe tanto piaciuto fermare il tempo in quell’istante, mentre lui le teneva un braccio sulle spalle e le sorrideva. Era proprio ciò che avrebbe desiderato per la vita…

 

˜

 

 

-Sta per venirti una crisi epilettica?-

-Cosa?-

-Eri persa nel vuoto…Alcune crisi iniziano così…-

-No idiota, stavo solo pensando?-

-A cosa?-

-Niente di particolare. Ora mi vesto e scendo a fare colazione tu vieni?-

-Preferirei non far sapere al tuo amico che sono stato qui!-

-E perché ti sei fermato allora?-

-Perché miss “Solo fino a che non mi addormento” ha pensato bene di utilizzarmi come cuscino-

-Scusa…-

-Lasciamo perdere su! Io comunque non sono mai stato qui.-

-Devo comunque dire a Scorpius che sei passato…-

-Prego?-

-Non vorrai davvero che lo lasci allo scuro del fatto che il suo sistema di sicurezza è fallato?-

-Non c’è nessuna falla-

-Si invece, tu sei entrato…Lo hai detto tu stesso…-

-D’accordo! Non era vero! Per me il sistema non funziona, posso andare e venire come mi pare!-

-Mi hai mentito! E terrorizzato!-

-Volevo convincerti a trasferirti!-

-Non serve farmi morire di paura per convincermi a trasferirmi! Basta solo chiederlo per favore!-

- L’ho fatto!-

-No! Me lo hai ordinato! Io vado a vestirmi, tu fai come ti pare!-

La guardò sparire dietro la porta del bagno. Restò seduto sul letto ancora per qualche minuto poi, con un sospiro, si smaterializzò a casa sua per una doccia veloce. Doveva tornare dai Malfoy.

 

Dopo una ventina di minuti era di fronte al grande portone della casa, aspettando che gli aprissero.

-Blaise! Da quando suoni?-

-Di solito non vengo qui spontaneamente ma su invito di tuo padre, quindi mi materializzo…Oggi no-

-Vieni, entra. Hai già fatto colazione?-

-Prendo solo un caffè. Amaro. Grazie.-

-Vieni, siamo di là-

Entrando nella sala individuò subito Rose. Sedeva impettita a un capo del tavolo sorseggiando qualcosa. Nonostante tutto, a Blaise venne da sorridere guardandola.

-Buongiorno!-

-Buongiorno a te! Cosa ti porta qui?-

-Tregua ok? Mi dispiace per come mi sono comportato!-

-Immagino che volere delle scuse sia pretendere troppo…-

-Cerca di accontentarti…E di non essere aggressiva ora…-

-D’accordo!-

Aspettò che tutti finissero di fare colazione poi fece l’unica cosa che poteva fare per convincere quella testona a farsi proteggere adeguatamente. Gli costava moltissimo: lui era abituato a ordinare, non a chiedere, ma infondo sapeva anche lui che per una volta poteva sacrificarsi e che ne valeva la pena.

-Rose?-

-Si?-

-Vorresti prendere in considerazione l’idea di trasferirti da me? Per favore?-

-Perché ci tieni così tanto?-

-Perché se qualcuno ti facesse del male per colpire me non me lo perdonerei mai-

Vide un lampo di delusione nei suoi occhi…Evidentemente non era quella la risposta che si aspettava. E sicuramente non era quella la risposta che lui avrebbe dato se fosse stato sincero. Ma sapeva che lei aveva ancora una cotta per lui e non voleva alimentarla. Era sbagliato, era come approfittarsi di lei…

-Va bene…-

-Come?-

-Ho detto che va bene…Vengo da te…-

-Finalmente!-

 

˜

 

Alla fine sono riuscita a postare un capitolino…Mi impegnerò per essere un po’ più costante! Adesso viene il bello comunque: Rose e Blaise inizieranno a vivere insieme! Vedremo come andrà a finire…E come verrà questa storia di cui confesso, non sono poi così soddisfatta per ora…

I commenti sono sempre graditi, le critiche anche di più!

Grazie a chi legge e a Zia_Addy (ho aggiunto un nuovo flash back!!!) che è la mia recensitrice (non so come si dice) di fiducia!

Baci

 

Ale

  
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