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Autore: Hermione Hale    16/08/2010    1 recensioni
questa storia si svolge sempre nel mondo della magia, ma è un pò diverso rispetto al mondo magico di Harry Potter, ci sono anche altri personaggi, i protagonisti sono tre ragazzi.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Avanzava nell’erba bagnata del primo mattino, il mantello accarezzava i soffici fili d’erba, il cappuccio tirato sogli occhi, davanti a lui un castello, sapeva benissimo chi doveva trovare dentro quel castello e qual’era le sua missione, uccidere i portatori delle pietre. Erano stati sguinzagliati i tre predatori più potenti, ed erano già sulle tracce dei ragazzi, li avrebbero trovati e eliminati, altrimenti la profezia si sarebbe avverata, e loro non potevano permetterlo, il loro padrone era stato chiaro…. *Trovate i ragazzi e eliminateli* Avanzava con passo lento mentre gli occhi due occhi grigi, controllavano che intorno a lui fosse tutto apposto e che non ci fossero occhi indiscreti… Sapeva quale ragazza trovare, la ragazza che possedeva la pietra rosa….una pietra che permetteva alla ragazza di aumentare notevolmente la sua forza magica. Sentì un rumore dietro di sé e si voltò alzando un pugnale, all’apparenza normale, ma che poteva distruggere dieci persone insieme, per la grande mai nera che era al suo interno, sulla lama del pugnale era incisa un pezzo della profezia… La pietra del tempo trovata sarà…la pietra dell’oscurità nel vuoto resterà…la pietra della vita tra i morti andrà Rimase fermò un istante e poi rimise il pugnale nella fodera sotto il mantello, sistemò il cappuccio e continuò a camminare….sapeva perfettamente che anche l’altro uomo si era messo in cammino…era diretto alla pietra del tempo…la regina aveva sguinzagliato il più cattivo di tutti per quella pietra…un uomo assetato di sangue…desideroso di soddisfare ogni desiderio della sua regina…. …………………………………………………………………… Il dottore tolse gli occhiali e fece cenno all’infermiera di venire… -sembra che ora dormi tranquilla, non trova?- disse indicando la figura di una ragazza nel letto, i capelli biondi le ricadevano sul viso come se fossero di seta e la pelle pallida faceva risaltare ancora di più quel contrasto con gli occhi che ora erano chiusi… Il dottore pulì minuziosamente gli occhiali e si voltò verso l’infermiera -non possiamo fare niente per lei…non so che cosa abbia…- affermò mentre guardava la pietra rosa che era sempre accanto alla ragazza… Tacquero…il dottore si alzò e lasciò la stanza chiudendosi la porta alle spalle. Nella camera non si sentiva altro che il rumore del carion aperto accanto alla ragazza… Aprì lentamente gli occhi…si guardò intorno non capendo dov’era… Voltandosi verso la pietra, ricordò tutto….il bosco…il ragazzo… Si alzò posando la schiena sul cuscino… *chi era….e che cosa voleva dire con quella frase* Si sistemò i capelli mandandoli dietro la schiena, si alzò dirigendosi verso la finestra. Grandi gocce cadevano dalle nuvole nere, bagnando l’erba del parco, e sbattendo sul vetro della sua stanza… Si voltò verso la pietra e per la prima volta dopo tanto tempo la lasciò nella sua stanza, non voleva di nuovo fare sogni strani e nemmeno incontrare persone che non aveva mai visto. -Rose!!!- La voce di Evelyn risuonava fuori dalla sua porta… -Il grande saggio ti vuole….Rose sei sveglia?- Quella voce squillante entrava nella sua testa come un martello…tornò a guardare il parco davanti a lei e sospirando si diresse verso la porta aprendola e senza dire una parola cominciò a camminare nei grandi corridoi, dove tutto sembrava fermò all’epoche dei cavalieri e delle damigelle… Non si ricordava di quanti arazzi conteneva solamente quel corridoio… Arrivò davanti la porta e senza bussare l’aprì delicatamente… Non c’era mai stata in quella stanza…non sapeva chi fosse il grande saggio, sapeva solamente che quando qualche persona era in percolo, lui la chiamava per metterla al corrente… Si guardò intorno, grandi librerie in legno con scritte in una lingua che non conosceva circondavano la stanza, al centro un fuoco scoppiettava illuminando la poltrona posta davanti a lui…. Un’immensa scrivania era accanto alla poltrona piena di libri e pergamene.. -Vieni avanti…Rose..- disse il grande saggio, alzando la mano dalla poltrona dove era seduto… Rose si avvicinò a passi lenti verso la poltrona da dove proveniva la voce, si ritrovò davanti un vecchio, all’apparenza normale, i capelli bianchi e le rughe sul suo viso delineavano il passare lento del tempo e gli anni che scorrevano… Si mise seduta alla poltrona accanto alla sua… -Mi voleva parlare?..- chiese con voce debole, non sapeva ma quel vecchio le metteva una certa paura… -ti devo raccontare una storia….- disse senza voltarsi e continuando a guardare il fuoco… -Molti anni fa…esistevano tre grandi reami…il reame del tempo, quello dell’oscurità e quello della vita…le persone che abitavano in questi tre regni, vivevano in armonia tra di loro…ogni regno possedeva una pietra che era il proprio simbolo e dentro di essa era raccolta tutta la forza, la magia e il sapere di ogni regno. Così andò avanti per molto tempo, quando una strega decise di impossessarsi di tutti e tre i regni, diventando la regina incontrastata di tutto e di tutti…- Rose seguiva il racconto del vecchio senza capire che cosa volesse dire… *tre regni…tre pietre…* pensò… -Gli abitanti di ogni regno capendo il pericolo che correvano le loro pietre decisero di donarla a tre ragazzi…tre persone dall’animo puro…che le avrebbero custodite fino a quando non fossero pronti per combattere e per aiutarli a riconquistare i loro regni…le tre pietre erano anzi sono…la pietra rosa della vita…la pietra nera dell’oscurità e la pietra blu del tempo..- Quando ebbe finito si voltò verso Rose, la guardò negli occhi sapendo perfettamente che dentro di lei qualche cosa stava emergendo e stava capendo… Prese una pergamena e la passò alla ragazza… -Questa che c’è scritta qui sopra è la profezia…- Non capiva…la sua pietra era collegata ad un regno…aveva dei poteri…. *non è possibile* pensò mentre con mano tremante prendeva la pergamena e cominciava leggere… Sotto un cielo stellato, nella prateria della foresta fiorita, sotto l’albero dalle foglie che non cadono mai,i tre portatori delle pietre si incontreranno…la pietra del tempo…la pietra della vita…la pietra della oscurità…le tre pietre unite saranno…e i loro poteri uniranno…le grandi aquile richiameranno..e il nemico sconfiggeranno…ma se questo non avverrà…la pietra del tempo trovata sarà…la pietra dell’oscurità nel vuoto resterà…la pietra della vita tra i morti andrà…e la popolazione nell’oscurità vivrà Alzò gli occhi verso il saggio…come poteva….lei..una ragazzina di soli 16 anni combattere contro un nemico con il solo utilizzo di una pietra rosa… *è uno scherzo…ti sta prendendo in giro* pensò mentre posava la pergamena sulle ginocchia, guardò il vecchio saggio e capì che non era come pensava lei….il suo cuore smise di battere, il sangue che scorreva nelle sue vene era come se si fosse fermato…il respiro che prima era regolare ora diventava affannato…quel secondo le sembrò interminabile…. Chiuse gli occhi…. -Cosa devo fare?- chiese mentre i suoi occhi indugiavano sulla pergamena… -Devi partire….devi incontrare gli altri ragazzi sotto l’albero eterno…dovete unire le pietre e le vostre forze…saranno loro a guidarvi…ad indicarvi la strada che dovrete percorrere…- le disse increspando le labbra in un sorriso gentile ma al tempo stesso preoccupato… -Ma dove li trovo…e come sapranno che devono venire anche loro sotto l’albero…io non li conosco..non so come mettermi in contatto con loro….- disse, mentre sentiva stringeva il pugno, voleva aiutare queste popolazioni ma non sapeva che cosa doveva fare… Il vecchio si alzò dalla poltrona e facendo alzare Rose la condusse verso la porta…. -usa la pietra..sarà lei che ti consiglierà e ti dirà cosa devi fare…- le disse semplicemente facendola uscire e chiudendo la porta dietro di lei… Rose si voltò dando dei pugni sulla porta che ora sembrava chiusa a chiave… -Aspetti!...mi deve dire come devo fare per usare la pietra!...- disse angosciata da quel macigno che le era cascato addosso… Il vecchio non rispose…corse verso la sua stanza…doveva provare…e se non ci fosse riuscita almeno non poteva dire di non averci provato…Spalancò la porta della sua stanza e corse verso la pietra, la prese in mano e la guardò per un secondo…come poteva una piccola pietra avere tutto quel potere…. Chiuse gli occhi, tra lei e la pietra si formò un legame…sembrava comunicare, confondersi con lei….era una cosa sola e nello stesso tempo migliaia di cose….a poco a poco un’immagine prese forma nella sua mente, un’immagine sconosciuta e complessa. Fluttuò per lunghi minuti, e poi si dissolse…doveva seguire quel disegno, quel simbolo strano, fatto di spirali, curve e arabeschi….apparvero due volti, un ragazzo e una ragazza…il ragazzo era in una biblioteca chino sui libri, mentre la ragazza era nella sua stanza….cerco di parlare loro dell’albero e che dovevano incontrarsi li… L’immagine sparì all’istante, Rose cadde a terra priva di sensi, la pietra le scivolò dalla mano rotolando a pochi centimetri da lei.
  
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