8. La
camera dei segreti.
Lo sconvolgimento di Hogwarts era dietro
l’angolo, appostato come una pantera nel buio e pronto a scattare al primo
momento di distrazione della vittima. Tuttavia nessuno poteva immaginare che il
primo avvenimento catastrofico di una lunga serie, si sarebbe verificato quella
stessa sera.
Areal aveva terminato la sua cena, e come
tutti gli altri studenti di tutte le case, si alzò seguita dalle sue amiche per
raggiungere la propria sala comune. Senza poterne in alcun modo farne a meno,
tutti gli studenti dovettero passare dal corridoio del primo piano. Quando
Areal, Canni, Emma e Jude lo raggiunsero, vi era già posizionata una folla di
spettatori da entrambe i lati del corridoio. Tutti mormoravano, ma il clima
predominante era quello cupo e frizzante del terrore. C’era chi aveva la bocca
spalancata e chi rimaneva immobile come una statua di sale. Il brusio proseguì
fin quando la figura del preside non si fece largo, e insieme ai professori
mancanti, visionarono con i propri occhi lo spettacolo raccapricciante. Sul
muro di marmo chiaro, a caratteri grandi e tremolanti con del sangue rosso
usato come inchiostro, era scritto: La
camera dei segreti è stata aperta. Nemici dell’erede temete.
Tuttavia c’era altro, infatti il pavimento
sembrava allagato, e una gatta dal folto pelo marrone era appesa a testa in
giù, e appariva più morta che viva. La gatta in questione apparteneva al
guardiano di Hogwarts ovvero il signor Gazza, che si agitava piagnucolando, ma
il preside Silente lo rassicurò avvertendolo che la gatta non era morta ma solo
pietrificata, e che le piante della professoressa Sprite avrebbero rimediato.
Poi lo stesso Silente mandò tutti i ragazzi ai loro dormitori, e senza la
benché miniva voglia di rimanere ancora lì, Areal seguì le sue amiche in cima
alla torre dei Corvonero.
Tutti riuniti nella sala comune, i Corvonero
parlavano fra di loro e tutti erano ansiosi o terrorizzati.
“:Tu ne sai qualcosa?:” chiese Emma alla
cugina, che scosse il capo.
“:Di qualunque cosa si tratti, ti garantisco
che non mi piaceva per niente…:” intervenne Areal, che si sedette sul pavimento
sotto la finestra. Tutti gli altri Corvonero erano appostati sui divani, fra le
poltrone, ai tavoli e ovunque fosse rimasto uno spazio libero.
Pochi
sapevano cosa significava realmente quel messaggio, ma trovare una gatta
pietrificata, un corridoio allagato e imbrattato con scritte minacciose fatte
con il sangue, di certo aveva fatto andare la cena di traverso a tutti.
“:La camera dei segreti era stata creata da
Serpeverde:” iniziò un ragazzo del terzo anno “:Mio padre diceva sempre che non
era niente di buono…:”.
Areal rimase in silenzio, a mordicchiarsi le
labbra e con le gambe strette al petto. Le sue amiche si erano sedute sulle
sedie vicino a lei, solo Jude rimaneva in piedi davanti alla finestra.
Improvvisamente la porta della sala si aprì,
e ne entrò un ometto alto meno di un metro, tutto di fretta e dell’aria
ansiosa.
“:Ragazzi, state tutti bene? Manca qualcuno
all’appello?:” chiese il professor Vitious appena
entrato, e tutti si guardarono intorno, ma non mancava nessuno.
“:Bene:” continuò il capo della casa dei
Corvonero “:Per stasera andatevene tutti a letto e non uscite da qui per
favore. Non sappiamo cosa sia accaduto realmente, ma è meglio non correre
rischi. Vi raccomando la massima prudenza:”
“:Professore, ma la Camera dei Segreti,
voglio dire, è veramente…:” stava per chiedere un giovanotto del sesto anno, ma
il professore parlò prima che terminasse la frase.
“:Non
lo sappiamo Crutic, non lo sappiamo:”.
L’indomani mattina Areal era ancora
sconvolta. Rivedeva quelle scritte di sangue e risentiva la voce di Vitious preoccupata mentre tentava di nascondersi dietro
l’autorità. Qualcosa di brutto c’era di sicuro e presto lo avrebbero scoperto
tutti.
Nessuno sembrava aver dimenticato lo
spiacevole avvenimento della sera prima, e proprio quell’indomani mattina, a
Trasfigurazioni con la professoressa McGranitt, si
affrontò l’argomento.
“:Professoressa, mi chiedevo se poteva
parlarci della camera dei Segreti…:”
Disse la Grenger,
e la McGranitt si incupì, ma notando l’irreale
silenzio che era piombato in aula, l’insegnante capì di non potersi sottrarre
alla domanda.
“:Molto bene…:” fece, prendendo fiato e
facendosi seria “:Tutti sapete naturalmente che Hogwarts è stata fondata più di
mille anni fa da i due maghi e le due streghe più famosi dell’epoca: Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso, Cosetta Corvonero e Salasar
Serpeverde.
Ora, tre vivevano in grande armonia fra
loro. Uno invece no:”
“:Indovina quale!:” cantilenò Wesley, e la McGranitt si concesse mezzo segno d’approvazione. Poi
riprese, mentre nella classe regnava il silenzio, e tutti erano coinvolti nel
racconto.
“:Salasar
Serpeverde voleva essere più selettivo sugli alunni da ammettere ad Hogwarts.
Era convinto che il sapere magico andasse custodito nelle famiglie di soli
maghi. In altre parole: i purosangue. Decise di lasciare la scuola.:” La voce
dell’insegnante cambiò “:Ora, secondo la leggenda, Serpeverde aveva costruito
in questo castello una camera nascosta nota come La camera Dei Segreti, In
attesa del giorno in cui fosse arrivato nella scuola il suo vero erede, solo
l’erede sarebbe stato capace di aprire la camera e di farne scaturire gli
orrori contenuti, e così facendo epurare la scuola da tutti coloro che, secondo
Serpeverde, erano indegni di studiare la magia:”
“:I figli di Babbani:”
completò per lei la Grenger.
“:Bene naturalmente la scuola è stata
controllata molte volte: nessuna camera del genere è mai stata trovata:”
concluse la McGranitt, ma Hermione fece una nuova
domanda: “:Professoressa, secondo la leggenda, che cosa racchiude la camera?:”
La professoressa si tolse gli occhiali
“:Ecco si dice che la Camera dei Segreti sia la dimora di qualcosa che solo
l’erede di Serpeverde sa controllare. Si dice sia la dimora di un mostro…:”
Le settimane che seguirono furono segnate da
una novità: Areal e Canni avevano espanso le loro amicizie. Tutto era iniziato
quando ad una lezione di Incantesimi le due Corvonero erano state affiancate da
una ragazza della casa del Tassorosso, molto gentile,
educata e disponibile. Questa si chiamava Susan Bonnes,
e dal quel giorno sedava vicino a loro a tutte le lezioni di Incantesimi, e ben
presto anche alla altre lezioni che condividevano. In poco tempo, come era
prevedibile, le loro amicizie si mischiarono, ed Areal si ritrovava con
parecchie conoscenze fra i Tassorosso con cui
chiacchierare e incontrarsi in biblioteca. Ma proprio un pomeriggio in
biblioteca, al loro gruppo di studio, si unì una ragazza del Grifondoro, che con la scusa di parlare con Susan, rimase
lì dando ripetizioni di Trasfigurazioni. Quella ragazza era Hermione Grenger. Hermione
era conosciuta per essere la secchiona per eccellenza, ma più che altro era
nota come la migliore amica di Harry Potter. Areal trovava abbastanza piacevole
la sua compagnia, e di fatti apprezzò molto un pomeriggio in cortile con la
stessa Hermione e alcune Tassorosso. Con loro c’era
anche un’altra Corvonero, a cui però nessuno badava, e si trattava di Luna Lovegood.
Areal scoprì che oltre alle lezioni fra lei
e Draco, c’era tutto un altro mondo. Aveva nuovi amici e nuove cose da fare, ma
in questo nuovo mondo, non c’era posto per Draco. Dopo il loro litigio non si
erano più rivolti la parola, solo qualche sguardo fugace durante le
lezioni.
I corridoi di Hogwarts non erano mai stati
così freddi, gelidi, anonimi e vuoti in tutta la storia della prestigiosa
scuola di magie e stregonerie. Non si erano mai viste le sale comuni, la sala
grande, le aule di studio, tanto vuote e sgombre come in quel primo pomeriggio.
Nessuno studente passeggiava nel cortile o sedeva ai tavoli della biblioteca.
No, tutti i ragazzi ancora in giro erano troppo impegnati a correre nelle
rispettive sale comuni delle loro case.
Quando Areal ed Emma raggiunsero la torre di
Corvonero, corsero direttamente nell’ampio salone dalla moquette blu stellata
come il soffitto a cupola. La statua di Priscilla Corvonero era ovviamente
immobile al suo posto davanti la porta per i dormitori, e qualche studente la
stava fissando, come se in quel bel volto di donna si celassero le risposte che
tutti cercavano. Altri erano seduti al tavolo centrare, ma nessuno badava ai
compiti o ai libri, altri ancora avevano trovato posto dove ce ne era, mentre
qualcuno rimaneva in piedi.
Areal ed Emma avevano già raggiunto Canni e
Jude, e si erano posizionate sull’ampio divano quasi al centro della sala. Fu
poco dopo, quando tutti erano caduti in un religioso silenzio, che dalla porta
si vide entrare un ometto alto al massimo un metro, che tutto di fretta si
posizionò al centro della sala osservando distrattamente i volti che lo
circondavano. Il piccolo professor Vitious iniziò a
marciare su è giù sulla moquette blu, e nessuno osava richiamare la sua
attenzione. Pochi istanti dopo fecero il loro ingresso nella sala altre due
ragazze Corvonero, seguite poco dopo da un ultimo ragazzo.
“:Bene, ci siete tutti?:” esordì autoritario
Vitious, e dopo un cenno da tutti i presenti iniziò
il discorso “:Spero voi siate a conoscenza degli spiacevoli avvenimenti che
hanno caratterizzato questo periodo…:” a quelle parole tutti si fecero ancora
più seri, mentre Areal ricordava a suo modo ciò che era realmente accaduto.
La camera dei segreti era veramente stata
aperta, ma non si sapeva ancora da chi. E come se non bastasse, il famoso
mostro imprigionato nella camera aveva già agito, pietrificando diversi
studenti della scuola, che ora giacevano in infermeria attendendo che la
pozione di Mandracole fosse pronta per farli
ritornare normali.
“:Un’altra ragazza è stata pietrificata:
Hermione Grenger:” Disse Vitious,
guardando tutti addolorato.
Areal e le sue amiche si scambiarono
un’occhiata terrorizzata e sconvolta, loro conoscevano bene quella ragazza.
“:Alla luce di ciò che è avvenuto, da ora in
poi ci saranno nuove regole per tutti gli studenti. Ve le leggo…:” e detto ciò Vitious srotolò una pergamena che a conti fatti era lunga
quando lui “:Tanto per cominciare tutti
gli studenti dovranno ritornare nelle proprie sale comuni entro e non oltre le
diciotto. Secondo punto: tutti gli studenti verranno accompagni a lezione, o in
altri eventuali luoghi scolastici, da un docente:” in breve riavvolse la pergamena,
e guardando in faccia i suoi alunni iniziò solenne “:Non voglio spaventarvi
ragazzi miei, ma chiunque con un minimo di sale in zucca capirebbe quanto
pericoloso potrebbe essere avventurarsi per Hogwarts da soli con i tempi che
corrono. Per questo vi chiedo di non trascurare le regole.:” e detto ciò stava
per andarsene, ma un ragazzo si alzò in piedi.
“:Professore aspetti, ci dica la verità:
siamo in pericolo?:”
Vitious arrestò i
suoi passi e sospirò profondamente, prima di voltarsi verso il ragazzo “:Le
regole sono state messe per evitare che qualcun altro si faccia male. Tuttavia
sarò sincero: la scuola rischia di chiudere. Se Hogwarts non riesce a garantire
a pieno l’incolumità dei suoi studenti, non le rimane altro che togliere le
tende:” e con l’espressione più desolata che conosceva, il professore di
incantesimi lasciò la sala comune della sua Casa.
Continua….
Grazie
a chi legge, mi scuso per i capitoli noiosi, spero continuerete a leggere fino
agli anni più interessanti.
Grazie
tante a JuliaSnape per aver recensito ^^