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Autore: Kaimy_11    17/08/2010    1 recensioni
[Era la ragazza più antipatica, viziata, odiosa e saputella che avessi mai conosciuto. Mi batteva nei duelli, era più furba di me. Era migliore di me. Tuttavia, quando capiva di non aver speranza, di aver perso, usava l'arma più crudele, eppure più potente, che conosceva: Le sue lacrime. Anche adesso, io sono qui a dirle che me ne devo andare, che sono un assassino e che non posso stare con lei, ma lei piange. Ed io come faccio a dirle che la amo? Come faccio a dirle che non vorrei lasciarla ma che devo, per il suo bene... Mi basta un suo sorriso per capire che non sono altro che un satellite attratto dalla forza di gravita che esercita su di me il pianete che lei è...] Storia già pubblicata ma cancellata durante un momento di follia. Ovviamente revisionata, spero che vi piaccia rivivere i setti anni ad Hogwarts visti da una ragazza che seguirà la vita di…Draco! Se amate questo personaggio e volete vedere come sono stati i suoi anni a scuola e come ha vissuto la battaglia contro Voldemort…leggete!. (la storia segue i Film e i libri)
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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8. La camera dei segreti.

 

 

 

 

    Lo sconvolgimento di Hogwarts era dietro l’angolo, appostato come una pantera nel buio e pronto a scattare al primo momento di distrazione della vittima. Tuttavia nessuno poteva immaginare che il primo avvenimento catastrofico di una lunga serie, si sarebbe verificato quella stessa sera.

   Areal aveva terminato la sua cena, e come tutti gli altri studenti di tutte le case, si alzò seguita dalle sue amiche per raggiungere la propria sala comune. Senza poterne in alcun modo farne a meno, tutti gli studenti dovettero passare dal corridoio del primo piano. Quando Areal, Canni, Emma e Jude lo raggiunsero, vi era già posizionata una folla di spettatori da entrambe i lati del corridoio. Tutti mormoravano, ma il clima predominante era quello cupo e frizzante del terrore. C’era chi aveva la bocca spalancata e chi rimaneva immobile come una statua di sale. Il brusio proseguì fin quando la figura del preside non si fece largo, e insieme ai professori mancanti, visionarono con i propri occhi lo spettacolo raccapricciante. Sul muro di marmo chiaro, a caratteri grandi e tremolanti con del sangue rosso usato come inchiostro, era scritto: La camera dei segreti è stata aperta. Nemici dell’erede temete.

   Tuttavia c’era altro, infatti il pavimento sembrava allagato, e una gatta dal folto pelo marrone era appesa a testa in giù, e appariva più morta che viva. La gatta in questione apparteneva al guardiano di Hogwarts ovvero il signor Gazza, che si agitava piagnucolando, ma il preside Silente lo rassicurò avvertendolo che la gatta non era morta ma solo pietrificata, e che le piante della professoressa Sprite avrebbero rimediato. Poi lo stesso Silente mandò tutti i ragazzi ai loro dormitori, e senza la benché miniva voglia di rimanere ancora lì, Areal seguì le sue amiche in cima alla torre dei Corvonero.

   Tutti riuniti nella sala comune, i Corvonero parlavano fra di loro e tutti erano ansiosi o terrorizzati.

   “:Tu ne sai qualcosa?:” chiese Emma alla cugina, che scosse il capo.

   “:Di qualunque cosa si tratti, ti garantisco che non mi piaceva per niente…:” intervenne Areal, che si sedette sul pavimento sotto la finestra. Tutti gli altri Corvonero erano appostati sui divani, fra le poltrone, ai tavoli e ovunque fosse rimasto uno spazio libero.

    Pochi sapevano cosa significava realmente quel messaggio, ma trovare una gatta pietrificata, un corridoio allagato e imbrattato con scritte minacciose fatte con il sangue, di certo aveva fatto andare la cena di traverso a tutti.

    “:La camera dei segreti era stata creata da Serpeverde:” iniziò un ragazzo del terzo anno “:Mio padre diceva sempre che non era niente di buono…:”.

   Areal rimase in silenzio, a mordicchiarsi le labbra e con le gambe strette al petto. Le sue amiche si erano sedute sulle sedie vicino a lei, solo Jude rimaneva in piedi davanti alla finestra.

   Improvvisamente la porta della sala si aprì, e ne entrò un ometto alto meno di un metro, tutto di fretta e dell’aria ansiosa.

   “:Ragazzi, state tutti bene? Manca qualcuno all’appello?:” chiese il professor Vitious appena entrato, e tutti si guardarono intorno, ma non mancava nessuno.

   “:Bene:” continuò il capo della casa dei Corvonero “:Per stasera andatevene tutti a letto e non uscite da qui per favore. Non sappiamo cosa sia accaduto realmente, ma è meglio non correre rischi. Vi raccomando la massima prudenza:”

   “:Professore, ma la Camera dei Segreti, voglio dire, è veramente…:” stava per chiedere un giovanotto del sesto anno, ma il professore parlò prima che terminasse la frase.

   “:Non lo sappiamo Crutic, non lo sappiamo:”.

 

 

   L’indomani mattina Areal era ancora sconvolta. Rivedeva quelle scritte di sangue e risentiva la voce di Vitious preoccupata mentre tentava di nascondersi dietro l’autorità. Qualcosa di brutto c’era di sicuro e presto lo avrebbero scoperto tutti.

   Nessuno sembrava aver dimenticato lo spiacevole avvenimento della sera prima, e proprio quell’indomani mattina, a Trasfigurazioni con la professoressa McGranitt, si affrontò l’argomento.

   “:Professoressa, mi chiedevo se poteva parlarci della camera dei Segreti…:”

   Disse la Grenger, e la McGranitt si incupì, ma notando l’irreale silenzio che era piombato in aula, l’insegnante capì di non potersi sottrarre alla domanda.

   “:Molto bene…:” fece, prendendo fiato e facendosi seria “:Tutti sapete naturalmente che Hogwarts è stata fondata più di mille anni fa da i due maghi e le due streghe più famosi dell’epoca: Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso, Cosetta Corvonero e Salasar Serpeverde.

   Ora, tre vivevano in grande armonia fra loro. Uno invece no:”

   “:Indovina quale!:” cantilenò Wesley, e la McGranitt si concesse mezzo segno d’approvazione. Poi riprese, mentre nella classe regnava il silenzio, e tutti erano coinvolti nel racconto.

   “:Salasar Serpeverde voleva essere più selettivo sugli alunni da ammettere ad Hogwarts. Era convinto che il sapere magico andasse custodito nelle famiglie di soli maghi. In altre parole: i purosangue. Decise di lasciare la scuola.:” La voce dell’insegnante cambiò “:Ora, secondo la leggenda, Serpeverde aveva costruito in questo castello una camera nascosta nota come La camera Dei Segreti, In attesa del giorno in cui fosse arrivato nella scuola il suo vero erede, solo l’erede sarebbe stato capace di aprire la camera e di farne scaturire gli orrori contenuti, e così facendo epurare la scuola da tutti coloro che, secondo Serpeverde, erano indegni di studiare la magia:”

   “:I figli di Babbani:” completò per lei la Grenger.

   “:Bene naturalmente la scuola è stata controllata molte volte: nessuna camera del genere è mai stata trovata:” concluse la McGranitt, ma Hermione fece una nuova domanda: “:Professoressa, secondo la leggenda, che cosa racchiude la camera?:”

    La professoressa si tolse gli occhiali “:Ecco si dice che la Camera dei Segreti sia la dimora di qualcosa che solo l’erede di Serpeverde sa controllare. Si dice sia la dimora di un mostro…:”

 

   Le settimane che seguirono furono segnate da una novità: Areal e Canni avevano espanso le loro amicizie. Tutto era iniziato quando ad una lezione di Incantesimi le due Corvonero erano state affiancate da una ragazza della casa del Tassorosso, molto gentile, educata e disponibile. Questa si chiamava Susan Bonnes, e dal quel giorno sedava vicino a loro a tutte le lezioni di Incantesimi, e ben presto anche alla altre lezioni che condividevano. In poco tempo, come era prevedibile, le loro amicizie si mischiarono, ed Areal si ritrovava con parecchie conoscenze fra i Tassorosso con cui chiacchierare e incontrarsi in biblioteca. Ma proprio un pomeriggio in biblioteca, al loro gruppo di studio, si unì una ragazza del Grifondoro, che con la scusa di parlare con Susan, rimase lì dando ripetizioni di Trasfigurazioni. Quella ragazza era Hermione Grenger.  Hermione era conosciuta per essere la secchiona per eccellenza, ma più che altro era nota come la migliore amica di Harry Potter. Areal trovava abbastanza piacevole la sua compagnia, e di fatti apprezzò molto un pomeriggio in cortile con la stessa Hermione e alcune Tassorosso. Con loro c’era anche un’altra Corvonero, a cui però nessuno badava, e si trattava di Luna Lovegood.

   Areal scoprì che oltre alle lezioni fra lei e Draco, c’era tutto un altro mondo. Aveva nuovi amici e nuove cose da fare, ma in questo nuovo mondo, non c’era posto per Draco. Dopo il loro litigio non si erano più rivolti la parola, solo qualche sguardo fugace durante le lezioni.    

 

   I corridoi di Hogwarts non erano mai stati così freddi, gelidi, anonimi e vuoti in tutta la storia della prestigiosa scuola di magie e stregonerie. Non si erano mai viste le sale comuni, la sala grande, le aule di studio, tanto vuote e sgombre come in quel primo pomeriggio. Nessuno studente passeggiava nel cortile o sedeva ai tavoli della biblioteca. No, tutti i ragazzi ancora in giro erano troppo impegnati a correre nelle rispettive sale comuni delle loro case.

   Quando Areal ed Emma raggiunsero la torre di Corvonero, corsero direttamente nell’ampio salone dalla moquette blu stellata come il soffitto a cupola. La statua di Priscilla Corvonero era ovviamente immobile al suo posto davanti la porta per i dormitori, e qualche studente la stava fissando, come se in quel bel volto di donna si celassero le risposte che tutti cercavano. Altri erano seduti al tavolo centrare, ma nessuno badava ai compiti o ai libri, altri ancora avevano trovato posto dove ce ne era, mentre qualcuno rimaneva in piedi.

   Areal ed Emma avevano già raggiunto Canni e Jude, e si erano posizionate sull’ampio divano quasi al centro della sala. Fu poco dopo, quando tutti erano caduti in un religioso silenzio, che dalla porta si vide entrare un ometto alto al massimo un metro, che tutto di fretta si posizionò al centro della sala osservando distrattamente i volti che lo circondavano. Il piccolo professor Vitious iniziò a marciare su è giù sulla moquette blu, e nessuno osava richiamare la sua attenzione. Pochi istanti dopo fecero il loro ingresso nella sala altre due ragazze Corvonero, seguite poco dopo da un ultimo ragazzo.

   “:Bene, ci siete tutti?:” esordì autoritario Vitious, e dopo un cenno da tutti i presenti iniziò il discorso “:Spero voi siate a conoscenza degli spiacevoli avvenimenti che hanno caratterizzato questo periodo…:” a quelle parole tutti si fecero ancora più seri, mentre Areal ricordava a suo modo ciò che era realmente accaduto.

   La camera dei segreti era veramente stata aperta, ma non si sapeva ancora da chi. E come se non bastasse, il famoso mostro imprigionato nella camera aveva già agito, pietrificando diversi studenti della scuola, che ora giacevano in infermeria attendendo che la pozione di Mandracole fosse pronta per farli ritornare normali.

   “:Un’altra ragazza è stata pietrificata: Hermione Grenger:” Disse Vitious, guardando tutti addolorato.

   Areal e le sue amiche si scambiarono un’occhiata terrorizzata e sconvolta, loro conoscevano bene quella ragazza.

   “:Alla luce di ciò che è avvenuto, da ora in poi ci saranno nuove regole per tutti gli studenti. Ve le leggo…:” e detto ciò Vitious srotolò una pergamena che a conti fatti era lunga quando lui  “:Tanto per cominciare tutti gli studenti dovranno ritornare nelle proprie sale comuni entro e non oltre le diciotto. Secondo punto: tutti gli studenti verranno accompagni a lezione, o in altri eventuali luoghi scolastici, da un docente:” in breve riavvolse la pergamena, e guardando in faccia i suoi alunni iniziò solenne “:Non voglio spaventarvi ragazzi miei, ma chiunque con un minimo di sale in zucca capirebbe quanto pericoloso potrebbe essere avventurarsi per Hogwarts da soli con i tempi che corrono. Per questo vi chiedo di non trascurare le regole.:” e detto ciò stava per andarsene, ma un ragazzo si alzò in piedi.

   “:Professore aspetti, ci dica la verità: siamo in pericolo?:”

   Vitious arrestò i suoi passi e sospirò profondamente, prima di voltarsi verso il ragazzo “:Le regole sono state messe per evitare che qualcun altro si faccia male. Tuttavia sarò sincero: la scuola rischia di chiudere. Se Hogwarts non riesce a garantire a pieno l’incolumità dei suoi studenti, non le rimane altro che togliere le tende:” e con l’espressione più desolata che conosceva, il professore di incantesimi lasciò la sala comune della sua Casa.

 

 

 

Continua….

 

 

 

Grazie a chi legge, mi scuso per i capitoli noiosi, spero continuerete a leggere fino agli anni più interessanti.

Grazie tante a JuliaSnape per aver recensito ^^

   
 
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