Edward
entrò in casa e si precipitò su per le scale,
verso lo studio di Carlisle.
“Abbiamo
un problema…” disse il ragazzo irrompendo nella
stanza. Insieme a suo padre c’erano
anche Alice e Jasper. Sua sorella era in una specie di trance,
e fissava il vuoto ad occhi sbarrati. “Lo
sappiamo”
sussurrò Jasper. “C’è un
nuovo tipo di vampiro…” osservò Edward.
“Un… nuovo
tipo?” domandò suo padre.
“Sì, ha gli occhi viola… ed
è… un parente di Bella”
“Edward
ma di cosa stai parlando?” domandò Alice
risvegliata dalla visione. “Del
problema!” “Beh, in questo caso ne abbiamo due di
problemi…” “Cosa volete dire?”
“Victoria è tornata… e vuole te,
Edward” lui sapeva già cosa volesse dire il
padre con questo. Doveva tornare con Victoria, perché faceva
parte del patto. “Ma
non mi interessa Edward. Ho preso una decisione: quando
verrà il momento sarò
io a trasformare Rose... Tu ami Bella, non posso vederti soffrire
ancora” disse
tutto d’un fiato Carlisle. Edward lo abbracciò,
seriamente commosso. “Però
Edward, devi sapere che lei farà di tutto per
riaverti… Per lei tu sei parte di
una collezione” disse Alice solenne.
“Però noi siamo con te… Siamo la tua
famiglia. E ora spiegaci il secondo problema” disse Jasper
velocemente. “Non ne
so molto, ma è il nuovo tutore di Bella… dicono
che è il suo unico parente. Ha
gli occhi viola e dentro ci si agita qualcosa… e poi ho
motivo di pensare che
possa leggere nel pensiero” disse d’un fiato.
“Nient’altro?” domandò Alice.
“Beh…
niente di importante. Ah… ha una cicatrice che gli
attraversa il viso” Carlisle
sbarrò gli occhi. “Edward, qual è il
cognome di Bella?” “Swan…
perché?” suo
padre sembrò ancora più turbato. “Bella
non deve essere trasformata in vampiro
per nessun motivo al mondo…”
“Cosa?” “Perché in quel
caso…” continuò Carlisle:
“…
la sua anima sarà persa per sempre”.
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Si
era seduto ai piedi del suo letto e la guardava dormire.
Era
incredibile quanto le somigliasse.
Eppure
non era lei. Perché lei era morta anni fa. Il dolore gli
attanagliò lo stomaco. Solo pensare a Lisbeth faceva
risvegliare
Le
aveva detto che avrebbe trovato un’agente immobiliare, ma lui
poteva fare di
meglio. Aveva una grande casa vicino al centro di Londra: era di suo
padre. Certo,
c’era un po’ da fare, ma nulla che lui non potesse
fare in qualche oretta di
lavoro. Però per farle avere una bella sorpresa aveva
bisogno di un po’ di
tempo, quindi lei non si sarebbe dovuta svegliare. Tornò nel
monolocale e
recitò una breve litania. La avrebbe fatta dormire fino a
mezzogiorno.
Arrivò
alla casa poco dopo. Era in decadenza, ma lui aveva portato con
sé il materiale
per rimetterla in sesto…
Ricordati
che lo fai per lei, Liam…
BASTA!
Continuava a pensare a Isabella Swan… Smettila
con queste cazzate e torna a lavoro! Sì, era
quello che avrebbe fatto.
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Il
sole mattutino non arrivò. Un’altra giornata
fredda e nuvolosa a Londra.
Bella
guardò l’orologio: era già mezzogiorno!
Non aveva mai dormito così tanto in
vita sua. Qualcuno bussava alla porta. Andò ad aprire e
trovò un Edward
preoccupatissimo davanti alla porta.
“Buongiorno…” “Ho bussato per
tanto tempo,
dov’eri?” “Oh, scusa. Io stavo
dormendo…” disse lei imbarazzata.
“E
quel tizio di ieri sera?” “Sinceramente non lo
so… Entra dentro, fa freddo là
fuori” lo prese per mano per trascinarlo dentro e si accorse
che le sue mani
erano due pezzi di ghiaccio. “Oddio, stai male!”
“No, perché?” “Hai le mani
così fredde…” “Non
è niente, non ti preoccupare…” detto
questo entrò in casa.
Si
sedettero sul piccolo divanetto e Edward la baciò.
Bella
non era abituata a ricevere così tante
attenzioni… Soprattutto da un ragazzo
così perfetto. “Quindi… diciamo
che… ufficiosamente siamo fidanzati?”
“Da
domani non solo ufficiosamente, ma anche ufficialmente… se
per te va bene” lei
sgranò gli occhi. “C… cosa?”
“Sì lo so che non ci vedevamo da sette anni, ma io
ti amo Bells. Ti amo più di qualsiasi altra cosa”
le prese le mani. Lei non
poteva credere che le stesse succedendo tutto questo. “Stai
scherzando? Io sono
felicissima! Non ci posso credere!” lo abbracciò
stretto.
Edward
non voleva che il fidanzamento fosse così repentino, ma le
attenzioni erano l’unico
modo per non farle sospettare di lui e di tutta la sua famiglia.
Del
resto Bella non poteva sapere che erano vampiri, o sarebbe voluta stare
con
Edward per l’eternità…
“BUONGIORNO
BELLA!” la voce proveniva dalla porta. Era Liam che le
sorrideva come un ebete.
Quando si accorse che c’era Edward si incupì.
“Ah c’è anche lui…”
“Sì ci sono
anch’io” disse Edward ostile. “E sei
arrivato in tempo per sapere la grande
notizia…” continuò Edward, ma la
ragazza lo interruppe. “Domani io e Edward ci
fidanziamo!” esclamò. Un’ombra scura
passò sul volto di Liam, ma poi si ravvivò
subito e disse: “Beh… forse domani non
sarà possibile dato che Bella sarà
impegnata… Del resto dobbiamo comprare i mobili per la casa
nuova” “COSA?” domandò
Bella euforica. “Oddio! Come hai fatto a trovarla
così in fretta?” lo
abbracciò. Edward sapeva che era un abbraccio familiare, ma
non poteva fare a
meno di essere invidioso. Liam rise sotto i baffi.
Tra
i due era iniziata la guerra.
Nota
dell’autrice:
MUAHAHAHAH!!
In questo caso io direi semplicemente… il triangolo
sì! E voi che ne pensate??
Lasciatemi una recensione su questo capitolo, mi raccomando!