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Autore: orgrish desirae    19/08/2010    3 recensioni
E se Sana prima di restituire ad Heric la foto che lo ritraeva in mutande lo costringesse ad un ultimo ricatto?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Altro Personaggio, Sana Kurata/Rossana Smith, Tsuyoshi Sasaki/Terence
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scusate il tremendo ritardo ma le vacanze sono una tentazione...Cercherò di farmi perdonare con questo capitolo che mette fine (finalmente direte voi) a "Lezioni di cucina".
Parto con una premessa, questo capitolo l'ho rivisto almeno un miliardo di volte ed è completamente differente dall'originale che ha partecipato al contest, la prima versione era stata scritta in tutta fretta a causa della vicina consegna perciò ho voluto modificarla.
Spero sia di vostro gradimento anche se sono sicura troverete errori a non finire.
Finisco col dire che posso considerarmi contenta per essere riuscita a terminare finalmente una storia e ad averle affibbiato un finale quanto meno decente. Di solito sono così piena di idee all'inizio e finisco poi per perdere l'ispirazione alla fine, spero che "Lezioni di cucina" sia solo la prima di una serie di storie che riuscirò a finire...Spero che sia stata di vostro gradimento, che vi siate divertite a leggere e che i miei Sana e Akito abbiano almeno qualcosa degli originali di cui sono letteralmente innamorata. Ringrazio chi ha letto la storia, chi l'ha inserita tra le seguite, le preferite e quelle da ricordare. Ringrazio in particolare  RYANFOREVER e JULIA WEASLEY che hanno immancabilmente commentato ogni capitolo e infine LILLIXSANA che si è aggiunta alle lettrici nell'ultimo capitolo. Grazieinfinite e buona lettura!!!

orgrish desirae


5.Tutto si risolve



Dopo lo scontro con il signor Kobayashi che mi aveva letteralmente buttato fuori dal suo ristorante, mio padre era venuto a prendermi e si era fatto raccontare nei minimi dettagli cosa fosse successo.

Nonostante lo sbraitare incessante del mio capo mio padre sorpendentemente mi credette.

Non avrei mai pensato che alla fine sarebbe stato l'unico che avrebbe preso per veritiera la mia versione dei fatti.

Sana, infatti il giorno dopo, venendo a conoscenza della situazione, si precipitò di prima mattina a casa mia con il suo solito sguardo omicida stampato sulla faccia.

-Non posso credere che tu abbia potuto fare una cosa del genere-

-Non ti ho neanche detto come sono andate le cose-

-Non serve, Adam mi ha raccontato tutto. Mi ha detto che l'hai quasi picchiato e che per questo ha chiesto a suo zio di potersene andare per non cedere alle tue provocazioni. E come se non bastasse hai riempito di spezie piccanti le portate destinate agli ospiti importanti tanto attesi dal signor Kobayashi-

Mi sentii mancare la terra sotto i piedi, Adam aveva ragione, Sana non provava realmente affetto per me altrimenti avrebbe almeno ascoltato quello che avevo da dirle prima di saltare a conclusioni decisamente troppo affrettate.

-Vedo che non hai esitato a credere a lui invece che a me, eppure pensavo mi conoscessi abbastanza per capire che non avrei mai potuto fare una cosa simile-

-Vuoi forse dire che non è vero?-

-No, non lo è affatto. Si è inventato tutto per mettermi i bastoni tra le ruote, è stato lui a rovinare le portate mentre io ne ero totalmente all'oscuro. Ma non preoccuparti so che non puoi credermi visto che non mi consideri un amico ma semplicemente una persona per cui provare compassione, credevi che alla fine non ci sarei arrivato?-

Parlai di getto senza neanche pensarci due volte, quello che Adam mi aveva detto non aveva fatto altro che tormentarmi, non ero il tipo da lasciarsi sfuggire parole di troppo ma in quel momento era come se la mia bocca si fosse scollegata dal cervello che invece non avrebbe mai permesso di lasciar trasparire informazioni di quel tipo.

Sana era rimasta allibita davanti a quello sfogo perchè il fiume di parole che di solito seguiva un mio rimprovero tardò ad arrivare, pensai anche si stesse sentendo male per quanto fosse pallida, mi schiarii la gola imbarazzato e spostai lo sguardo dai suoi occhi che ricacciavano a stento le lacrime. Cercai di non dare peso al fastidio che mi cresceva dentro nel vederla in quello stato, non vi poteva essere altra spiegazione, non trovavo nessun altro appiglio se non credere alle parole di Adam e per quanto mi facesse male dovevo mantenere l'arrabbiatura.

-Come puoi pensare una cosa del genere?-

Sana aveva ripreso a parlare con il capo chino, nel sentire quella voce increspata dal dispiacere mi sentii in colpa ma cercai di non darlo a vedere.

-é stato lui a metterti in testa queste sciocchezze?-

-Che importa? Non cambierebbe nulla-

-Pensi davvero che la mia sia solo compassione? Perchè se è così non capisco che ci faccio ancora quì a parlare con te-

Sospirai arrendevole

-Se non è così lasciamo perdere-

Qualcosa che potesse avvicinarsi a delle scuse vere e proprie, non sarei mai riuscito a fare di meglio, Sana però parve capire il mio patetico tentativo di fare pace perchè sorrise, sollevata che la discussione finisse lì.

-No certo che non è così! Se è vero quello che dici, Adam non deve nutrire molta simpatia nei tuoi confronti, dopo quello che ha fatto non dovresti dare ascolto alle sue parole perchè sono solo menzogne non potrebbe essere altrimenti.

Sollevai lo sguardo e rimasi sconcertato di come Sana potesse cambiare umore da un momento all'altro, se fino a poco prima era triste per le accuse infondate che le avevo rivolto ora aveva tutt'altra espressione in viso. Oh Oh Sana era arrabbiata e questa volta, per la prima volta non lo era con me. Non potei che gioire tra mè e mè di quell'inatteso sviluppo.

-Credo che per Adam non si prospetti una giornata delle migliori, abbiamo un piccolo conto in sospeso. Oh vedrai gliela farò pagare!-

E quando Sana si mette in testa qualcosa è risaputo che           non c'è niente che possa farle cambiare idea, e in quel              caso ne ero ben felice.

Ci recammo spediti al ristorante cercando di eludere il signor Kobayashi che altrimenti mi avrebbe impedito di entrare.

Adam era intento a pulire le pentole che in altre circostanze sarebbero toccate anche a me, provai una soddisfazione immensa nel vederlo tanto indaffarato.

-Bene, bene, bene ecco quì il caro Adam. Come te la passi amico?-

Sana gli diede una sonora pacca sulle spalle prima che si voltasse e si accorgesse anche della mia presenza.

-Ehi! Che diavolo ci fai tu quì?-

Mi guardò con il suo solito sguardo rancoroso, di risposta feci spallucce noncurante e lasciai che Sana proseguisse, era la prima volta che fremevo nel volerla sentire parlare, altre volte avrei preferito scappare a gambe levate di fronte ad uno dei sui discorsetti.

-Ebbene Adam, ho come la sensazione che tu non mi abbia detto del tutto la verità stamattina o che forse tu abbia omesso una buona parte della vicenda!-

Lo vidi sbiancare in evidente difficoltà.

-Ma che dici Sana? -

-Heric non mente mai o almeno credo. Comunque so per certo che in questa storia lui non centra, anche se devo ammettere che ne ha combinate parecchie negli ultimi mesi...-

Ma che cavolo stava facendo? Non ero io quello condannato al patibolo...

-Ehi vuoi farla finita?-

-Ah si Heric scusa...Dove ero rimasta? Ah già! Ebbene Adam smettiamola con questa farsa. Perchè l'hai fatto? É evidente che Heric non ti sta simpatico ma non ti sembra esagerato comportarti in questo modo?-

Sorrise amareggiato e sospirò.

-Quindi non ho alcuna possibilità di farla franca eh?-

Sana sgranò gli occhi sorpresa.

-Ehi ma allora è vero! Avevi ragione Heric! Perchè hai fatto una cosa del genere Adam?-

Possibile che ancora non avesse capito che le avevo detto la verità? Incredibile.

Adam si lasciò cadere su una sedia e si grattò la testa imbarazzato, sembrava così vulnerabile, pronto a far cadere la corazza e ad esporsi definitivamente.

-Ecco in realtà l'ho fatto per te Sana, tu mi piaci molto e considero Heric un mio rivale, volevo semplicemente metterlo fuori gioco-

Sana mi guardò sgranando gli occhi e arrossì imbarazzata, cosa che immancabilmente feci anch'io. Mi schiarii la gola eludendo il suo sguardo interrogativo.

-Andiamo Adam non può essere solo questo il motivo, mi odi così tanto?-

-No non è solo questo. L'ho fatto per mio zio, mi odia a morte, non mi ha mai capito veramente, il suo unico scopo è quello di vedermi rinchiuso a vita in questo suo stupido ristorante a sgobbare per lui, come se io volessi realmente fare questo!!! Heric tu eri così a portata di mano, era così semplice far ricadere la colpa tutta su di te-

Sana gli rivolse uno sguardo più comprensivo.

-Perchè non hai pensato di dircelo?-

-Non volevo annoiarvi con i miei problemi anche se il nostro difficile rapporto salta subito all'occhio, è impossibile nasconderlo, quell'uomo mi detesta. Sono undici anni che ho a che fare con lui e non ho mai capito perchè mai si è sempre comportato in quel modo con me-

-é sempre tuo zio, non può che volerti bene, è impensabile che possa odiarti-

-é così ti dico! Se vuole sostituire la figura di mio padre si sbaglia, non ho bisogno di un padre nè di una madre, so benissimo cavarmela da solo-

Sana rimase di sasso, si avvicinò ad Adam e si sedette accanto a lui.

-Che vuoi dire?-

-Vedi...mio padre è in prigione da parecchi anni, non mi ricordo neanche che faccia abbia e mia madre non ci sta più con la testa, ha riscontrato una brutta depressione da quando mio padre ci ha lasciati e tra psicofarmaci e case di cura non ha avuto tutto questo tempo per farmi da madre, poi cè mio zio, cè sempre stato, non posso dire altrimenti ma non come vorrei, è sempre duro con me, è come se fossi un peso per lui per questo non ho mai accettato la sua proposta di trasferirmi da lui, preferisco vivere con mia madre e trascorrere quel poco tempo in cui sta meglio con lei-

Deglutii a fatica quando sentii quelle parole, forse non eravamo così diversi in fondo, ripensai a poche settimane prima, all'aria irrespirabile che aleggiava in casa, a quanto la mancanza di comprensione potesse far soffrire. Ma in confronto non mi sarei potuto lamentare neanche allora, ora capivo la sua rabbia fino a poco prima inspiegabile.

Sana era senza parole come anch'io del resto, sentimmo la porta cigolare alle nostre spalle, mi voltai e mi accorsi del signor Kobayashi sul ciglio. Che avesse sentito tutto? Dall'espressione del viso non poteva essere altrimenti, aveva gli occhi lucidi sul volto pallido come un lenzuolo. Adam rimase di sasso quando incontrò quegli occhi tanto simili ai suoi.

-Zio...-

-Adam...-

-Mi dispiace zio, non pensavo avresti sentito tutto-

-Come puoi pensare che io ti odi a morte? Ho sempre cercato di fare quello che è più giusto per te, volevo solo tirarti fuori dai guai, sei come un figlio, il figlio che non ho mai avuto, tutto fuorchè un peso. Perdonami se sono stato duro con te, la vita è già stata ingiusta nei tuoi confronti, non desidero altro che tu e tua madre possiate venire a vivere da me, ti prometto che mi prenderò cura di entrambi nel miglior modo possibile-

Rimasi sorpreso di fronte ad un Adam completamente diverso da quello spavaldo che conoscevo, non riuscì a scacciare le lacrime che presto gli bagnarono il viso e si gettò tra le braccia di suo zio davanti allo sguardo commosso di Sana.

Rimasi interdetto nel sentire un sonoro singhiozzo a me familiare, Sana si voltò a guardare chi mai stesse assistendo come noi a quella scena, anche se avevamo un'idea di chi potesse essere.

Terence piangeva a dirotto sul ciglio della porta.

-Ma da dove diavolo sei saltato fuori?-

5.5 Dejà vu


Mia sorella finalmente era tornata dalla gita e io potei nuovamente mangiare in modo decente, non avrei mai pensato che quella settimana sarebbe stata così lunga.

-Heric non scordarti la merenda, l'ho lasciata sul tavolino-

Raccolsi il mio pranzo e uscii svelto da casa, non feci in tempo a mettere piede fuori dalla porta che Sana e Terence mi furono alle calcagna.

-Buongiorno Heric!!!! Ho una splendida notizia!-

-Un'altra?-

-Mi hanno proposto un programma interamente musicale, dovrò ballare e cantare, Robby mi ha chiesto di prendere lezioni di canto, a proposito Heric mi hanno detto che sei piuttosto stonato-



The end



  
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