~ Fears
Running
over the same old ground.
What have we found?
The
same old fears,
Wish you were here
Wish you were here – Pink Floyd
Una
delle mie convinzioni negli ultimi mesi era stata quella di non poter
reprimere quei sentimenti così forti e nuovi che provavo per
Robert
ed i fatti non mi avevano dato torto; ma da quando la nostra
situazione è cambiata ho imparato qualcos'altro.
Si
può mentire a noi stessi ancora più facilmente
che agli altri; si
può far finta che qualcosa non ci tocchi ed andare avanti
con la
nostra maschera, senza mai provare a pensare a quanto in
realtà
rimpiangiamo ciò che è stato.
Nelle
due settimane successive a quei giorni così pieni di dolore
mi stavo
cominciando ad adattare alla nuova condizione in cui mi trovavo;
perché ci si adatta anche al vuoto, alla mancanza dell'unica
persona
che sapeva dare senso alla parola amore.
Cercavo
solo di non vedere realmente la figura al fianco di Robert come,
molto probabilmente faceva lui con me; Erika per me era inesistente,
qualcuno che sapevo esistere ma che non concepivo.
Solo
in questo modo sono riuscita a portare avanti il mio lavoro in quelle
due settimane, a dovermi avvicinare molte volte a lui, o peggio a
loro due, a toccarlo e secondo le diverse circostanze anche
sorridergli.
Ma
entrambi sapevamo che dietro quel nostro comportamento pubblico c'era
il silenzio di chi sta imparando a guardare i gesti e le parole con
un'ottica diversa, mentre quello che è stato lentamente se
ne va.
Lisa
era ripartita praticamente subito e non averla al mio fianco in
quella situazione mi faceva sentire ancora più sola;
ovviamente le
ragazze provarono a più riprese a cercare di tirarmi su il
morale,
ma il loro aiuto, se pur apprezzato, non dava grandi risultati.
In
tutto questo il mio rapporto con Ryan era tornato di nuovo normale.
Nel
senso che avevo ripreso a fare le classiche cose da fidanzata con lui
che si sforzava come al solito di essere perfetto per me; il problema
è che abbiamo due concetti di perfezione diversi.
Vedeva
il mio nuovo cambiamento e ne era completamente felice.
Me
lo aveva detto anche una sera mentre eravamo a letto.
“Kylie
non so cosa ti era successo ma ora ti sento di nuovo. Era come se per
un po' ti avessi persa”.
Non
aveva idea della verità delle sue parole.
Ma
non so fino a che punto mi ha ritrovata.
Il
mio cuore continua a battere d'amore soltanto per il ricordo di
ciò
che è stato con Robert.
“Tesoro
non hai idea di quanto sia contenta che sei tornata!” mi dice
Lisa
una volta scesa dall'aereo.
Non
mi sembra vero respirare di nuovo l'aria di casa.
Per
un momento riesco a sperare che quelle settime a Vancouver siano
state soltanto un brutto incubo; purtroppo la mia illusione viene
spazzata via quando noto dei paparazzi appostati fuori l'aeroporto.
“Non
puoi capire quanto per me sia la stessa cosa” dico passandole
un
braccio attorno la vita e posando la testa sulla sua spalla.
Ryan
è rimasto in Canada; tornerà non appena le
riprese degli altri
attori finiranno, mentre io continuerò con i protagonisti
negli
studios di Los Angeles.
“Quindi
la situazione è rimasta la stessa?” mi chiede Lisa
una volta
entrate in macchina cercando di nascondere il suo disappunto.
“Si.
Io sto con Ryan e lui con Erika” dico
provando ad essere
convinta della decisione presa.
“Non
riesco proprio a capire come tu abbia potuto guardare negli occhi
entrambi. Voglio dire sei una persona molto forte in fondo”
Sorrido
alle sue parole e vorrei davvero crederci.
Ma
semplicemente sono brava a nascondere i miei sentimenti; questa non
è
forza è voler vivere in una finzione.
Quando
metto piede dentro casa mia riesco un po' a rilassarmi, buttandomi
subito sul mio letto.
“Non
ho dubbi. Lui ti è mancato più di
tutti!” esclama Lisa ironica
indicando il mio accogliente letto.
“Assolutamente
si!” le dico facendole la linguaccia.
“Forza
riposati che avrai parecchio sonno da recuperare! Io vado a
prepararti una bella cenetta di ben tornato!” sorridente
chiude la
porta alle sue spalle lasciandomi sola.
Ci
metto poco prima di abbandonare tutti i pensieri che ormai erano di
casa nella mia mente ed addormentarmi.
“Buon
giorno Ash” esclamo entrando nel suo camerino.
Ormai
vado sempre da lei, Kristen e Nikki; Robert e tutti gli altri non mi
vedono più così spesso.
Principalmente
lo faccio per me; loro tre sono le uniche a sapere tutto quello che
è
successo oltre che le uniche a sapere come distrarmi.
“Tesoro
mi sei mancata! Mi è dispiaciuto non prendere il tuo stesso
aereo
ieri!” mi dice abbracciandomi velocemente.
“Tranquilla
tanto mi sono estraniata per tutto il viaggio con musica e film. Non
credo sarei stata molto di compagnia!”
La
aiuto con i vestiti passando poi da Kristen a ripetere lo stesso
lavoro.
Decido
di uscire a fumare una sigaretta evitando accuratamente quella che
una volta era la nostra uscita di sicurezza.
“Kylie!”
urla una voce alle mie spalle che riconosco essere quella di Jason,
quando rientro. “Ho bisogno del tuo aiuto prima di fare
qualche
cavolata!”
“Ehi
Jason calma cos'è successo?” gli chiedo notando il
panico nella
sua voce.
“Vieni
ti faccio vedere” mi fa cenno di seguirlo.
Quasi
non riesco a stargli dietro per la velocità con cui scivola
per i
corridoi.
Si
ferma davanti ad una porta mentre io sono troppo intenta a riprendere
fiato per rendermi conto di dove siamo.
“Ciao
Kylie” la voce di Robert mi arriva come un pugno allo stomaco.
“Ciao”
dico abbassando lo sguardo.
Ormai
guardarlo negli occhi è un'impresa titanica.
“Non
so come sia potuto accadere ma quando ho aperto la sacca ho trovato
in queste condizioni l'abito” mi dice cacciando il vestito
che
Robert avrebbe dovuto indossare per quel giorno di riprese.
Diciamo
che del vestito c'è rimasto ben poco; sembra che qualcuno si
sia
messo d'impegno a tagliuzzarlo in diverse parti.
“Ma
come è possibile?” chiedo spalancando gli occhi ed
avvicinandomi
per accertare il danno.
Cavolo
è ridotto proprio male.
“Non
lo so, la cosa più probabile è che durante il
trasporto aereo lo
abbiano fatto passare in mezzo a qualcosa o schiacciato, non lo
so!”
dice Jason in evidente panico.
Ed
ha ragione!
Quel
vestivo serve fra poche ore; evidentemente sarebbe stato meglio
lasciarlo qui invece di portarlo a Vancouver dove era rimasto
inutilizzato.
“Ok,
ci penso io” dico provando a concentrarmi per trovare una
soluzione.
Chiamo
subito l'azienda e dopo vari minuti d'attesa riesco finalmente a
parlare con James, il padre di Ryan.
Riesco
anche a trovare una scappatoia che però deve ottenere il
permesso
del regista.
“Aspettatemi
qui” dico a Robert e Jason andando a cercare per mezzo
edifico
Chris.
Quando
finalmente lo trovo gli spiego la situazione e, solo perché
quell'uomo è un santo, riesco ad avere cinque ore per
recuperare al
danno.
Il
problema però è la persona con la quale
dovrò passare queste
cinque ore.
“Robert
dovresti venire con me” gli dico con lo sguardo basso una
volta
tornata nel suo camerino.
“Dove?”
mi chiede stralunato.
“Dobbiamo
andare in azienda per farti rifare al volo il vestito: fortunatamente
hanno conservato la stoffa ed i modelli, quindi si sono già
messi
all'opera per farne un altro velocemente. Però serve che te
lo provi
di persona per non perdere ulteriore tempo. Quindi all'incirca fra
cinque ore dobbiamo tornare qui con il vestito per girare le scene
nelle quali devi comparire” spiego continuando a guardare i
miei
piedi.
“Ok”
si limita a dire lui.
Usciamo
in silenzio dagli studios dove ci attende una macchina che
tempestivamente Chris aveva chiamato per portarci all'azienda che
dista circa un'ora da dove ci troviamo.
Sento
la tensione aumentare nel momento in cui chiudiamo gli sportelli e
rimaniamo soli in quell'auto gigante che in quel momento sembra
improvvisamente diventare minuscola.
Ormai
pare passata una vita dall'ultima volta che io e lui siamo rimasti
soli.
In
un altro momento avrei gioito per fortuna di avere del tempo solo per
noi, ma ora, anche se una parte di me conserva in qualche modo quella
felicità, sento tutto il peso dei ricordi schiacciarmi.
“E'
strano vero?” spezza il silenzio dopo un tempo imprecisato
Robert.
“Si”
capisco cosa voglia dire e non posso fare a meno di dargli ragione.
In
fondo le nostre emozioni non possono essere così diverse.
“Fino
a poche settimane fa, anche solo immaginare noi due in questa
condizione mi sembrava la cosa più assurda da poter
pensare” dice
in un sospiro e sembra parlare più a se stesso che a me.
“Già”
mi limito a sussurrare passandomi una mano fra i capelli.
“Vorrei
solo che continuassi a fare una cosa; mi sembra passata
un'eternità
dall'ultima volta che mi hai guardato negli occhi” sento il
suo
sguardo su di me pur non incrociandolo.
È
vero; mi sono impegnata a non guardarlo mai realmente negli occhi; ma
quelli sono il mio punto debole. In loro trovo racchiuso tutto quello
che ho perso e non sono sicura di riuscire a riemergere dal mare di
ricordi nel quale sprofonderei.
“Credo
che continuare a comportarmi come penso sia meglio per me stessa
è
ciò di cui ho bisogno ora, quindi non chiedermelo
più per favore”
dico provando a conservare un tono sicuro.
Ma
so che non potrei mai ingannarlo; lui conosce la parte più
profonda
di me e con essa ogni mio tentennamento, paura e sa quindi anche
quanto io stia provando a salvarmi in questo momento.
“Scusami.
Però mi manca il mondo in cui mi guardavi; probabilmente ora
vorrei
solo tranquillizzarmi vedendo che non è cambiato niente in
quello
sguardo che in qualche modo era solo mio”
Sono
sicura di aver sentito dentro di me ogni singola spina che si andava
a conficcare nelle profondità del mio cuore; ne sono certa
perché
ogni sua parola era accompagnata da un istantaneo dolore che sapeva
far male più di qualsiasi cosa conoscessi fino ad ora.
Forse
avrei preferito non ascoltare le parole che aveva appena detto.
Forse.
Sento
il mio cuore urlare di gioia se pur incatenato in una soffocante
morsa; perché lo so come si sente il mio cuore.
Contemporaneamente
affogato nel dolore e sollevato dal sapere che il suo battere
continua per chi in questo momento sta parlando ancora di quell'amore
che lo tiene in vita.
“Robert
io vorrei riuscire a guardarti e non solo; vorrei riuscire anche a
parlare normalmente con te, a saperti al mio fianco e non avere
voglia di scappare per la paura dell'effetto che mi fa la tua
presenza. Ma ci sono cose che purtroppo cambiano e non so quanto
possano aggiustarsi. Se il mio sentimento nei tuoi confronti non
fosse stato così vero ora riuscirei senza problemi a fare
tutte
queste cose. Ma il punto è proprio questo. Non riesco ad
ignorare
chi mi ha permesso di scoprire un mondo nuovo” con calma
lascio che
i miei pensieri prendano voce.
So
quanto la cosa possa essere sbagliata, eppure non riesco a far meno
di parlare.
Perché
è quello che il mio cuore chiede di fare; anzi forse lui
vorrebbe
urlare tutto l'amore che sto provando a far morire dentro di lui.
“Kylie”
sento la sua mano posarsi sulla mia gamba ed istintivamente mi volto
a guardarlo.
I
suoi occhi mi colpiscono in pieno e non riesco a trattenere le
lacrime che subito mi rigano le guance.
“Almeno
sei riuscito a farti guardare. Cosa vedi?” chiedo e non so
nemmeno
come faccio.
“Amore”
dice e subito mi affretto a girarmi dall'altra parte ed allontanarmi
il più possibile da lui in quello spazio che mi stava ormai
soffocando.
“Robert
lasciami stare per favore” sento il tono supplichevole nella
mia
voce, al punto che mi viene ancora più voglia di piangere.
E
così passo il restante tempo del viaggio.
Lo
sguardo fuori il finestrino, la mente ormai svuotata e gli occhi
pieni di lacrime.
Solo
il mio cuore, lo sento chiaramente, si allontana da me, per prendere
posto accanto a chi ormai ne è il proprietario unico.
Sorpresaa!
Si
ragazze mie, mi sentivo tremendamente in colpa!
Perché
cavolo questa era la prima storia che ho pubblicato e lasciarla
così,
incompleta, mi tormentava le giornate.
Ok,
forse ho esagerato, però mi dispiaceva davvero!
Allora
visto che avevo questo capitolo scritto a metà ho deciso di
finirlo
ed inserirlo prima di cambiare idea (perché si non mi piace
per
niente)
Comunque
lascio a voi il giudizio.
Spero
davvero che sia uscito qualcosa di decente.
Ora
ringraziamo le donzelle che non posso di certo dimenticare:
RiceGrain:
amore mio so
che te ci tenevi a
questa storia e già solo per questo sapevo che valeva la
pena
continuare, anche se il risultato non è di certo dei
migliori.
Insomma
che dire? Spero che ti piaccia xD
Oggi
sono di poche parole (ma quando mai!)
Grazie
per il sostegno che mi dai sempre! Tu rimani comunque il mio idolo
<3
Ti
amooooo!:*
Piccola
Ketty: si
sono passati diversi
mesi ma ce l'ho fatta e spero che ti piaccia il continuo! Cavolo mi
mancava questa storia! Grazie, grazie e grazie!
Un
bacio grande!
_Camillalice_:
ahahahaha si
il sindacato
apposito si è già adoperato per aumentare lo
stipendio al povero
Jason! In effetti non ci ho fatto caso a quanto facciano sgobbare
questo poveretto xD Grazie per la recensione e spero che continuerai
a seguire la storia!
Piaciuque:
già
dovrebbero fare un bel
“mannaggia al diavoletto che ci ha fatto litigare”
xD
Grazie
carissima un bacio grande!
Eli87:
cara che
dolce che sei! *__*
Certo
sembro una bastardona che tu mi dici una cosa del genere ed io non
continuo per una vita però dai se non ti
dispiacerà troppo ora ce
l'ho fatta!
Grazie
di cuore sei stata troppo carina! Un bacio grande!
Ryry:
ahahahahahhaah
sei troppo
forte! XD
Mi
state facendo venire i sensi di colpa per Jason, dovrò
dargli prima
o poi il premio per “Miglior impiegato del mese” xD
Comunque
graaaazie e un bacio enorme!
NeverThink:
tesoro cavolo
è una vita che
non ti sento T_T
Comunque se tu non hai recensito per tanto io non
ho continuato per tanto, quindi stiamo pari ahahahaha! Spero che il
capitolo ti piaccia :D
Un
bacio grande e cavolo riusciremo a beccarci prima o poi! (intanto mi
gusto le tue citazioni su facebook ahahaha)
Ed
ora ragazze, forse, ma dico proprio forse, prenderò in mano
un libro
e comincerò a studiare.......dolce illusione xD
Vaa
bene!
Ovviamente
non conosco nessuno di tutti codesti baldi giovani!
P.s
se a qualcuno interessa continuerò anche Believe Me Natalie
presto:)
Un bacio a tutte! <3