9.
Cattivo.
Mentre le quattro amiche salivano le scale
dei dormitori per raggiungere la propria stanza, Jude era strana, fin troppo
strana. Sembrava che non respirasse, aveva gli occhi azzurrini totalmente
spalancati che fissavano chissà cosa, tremava e nessuno sapeva spiegarlo. Non
appena arrivarono nella loro camera, Jude si sedette subito ai piedi del
proprio letto, con le mani si torturava i capelli rossi, mentre il labbro
inferiore aveva preso a tremare convulsamente.
“:Jude, ma si può sapere che cosa hai?:”chiese
Emma, apprensiva, correndo a sedersi al fianco della sua amica.
“:Io… io:” iniziò a balbettare Jude, ed
infine puntò i suoi occhi umidi contro le amiche “:Io sono una nata Babbana!:”
Calò il silenzio, ed Areal deglutì.
“:Ma perché non ce lo hai detto subito?:”
protestò Emma.
“:Bé:” iniziò l’altra “:L’anno scorso non ce
stata l’occasione, e quest’anno avrei voluto dirvelo, ma dopo tutto quello che
è successo, io… io… avevo paura anche solo di dirlo ad alta voce!:” e scoppiò a
piangere, mentre Emma l’abbracciava.
Canni ed Areal si scambiarono un’occhiata,
poi quest’ultima raggiunse la finestra ed iniziò a guardare fuori, pensierosa.
“:Ho paura ragazze!:” ammise Jude fra i
singhiozzii “:Il mostro attacca tutti i nati Babbani,
ha già iniziato e di certo non si fermerà. Io ho paura a rimanere qui. Non
voglio finire pietrificata!:”
“:Ma che dici Jude?:” iniziò Emma, senza
smettere di accarezzarle una spalla “:Hai sentito Vitious, no? Saremo sempre
scortati da qualcuno oppure saremo al sicuro nella nostra sala comune. Il
mostro non prenderà più nessuno, Silente non lo permetterà…:”
Jude stava quasi per farsi forza, ma nella
mente di Areal si affollarono vari pensieri. Stringendo le labbra e corrugando
la fronte, ricordò il volto di Hermione Grenger, l’ultima vittima del mostro.
Hermione era in gamba, bravissima in tutte le materie, esperta di incantesimi
di disarmo e non solo, lei era una Grifondoro così impavida, era l’amica di
Harry Potter… Se nemmeno lei era riuscita a sottrarsi al mostro, chi poteva
farlo? Senza capire come o perché, mentre osservava il paesaggio fuori dalla
finestra, Areal parò con gelida sincerità.
“:Ha ragione!”;
“:Hai visto!:” trillò Emma a Jude “:Sei al
sicuro qui:”
“:Non intendevo questo!:” precisò Areal,
sempre fredda con gli occhi fissi sulle colline coperte di nebbia oltre la
finestra “:Ha ragione Jude: Hogwarts è pericolosa per tutti i figli di Babbani. È meglio che se ne vada, e subito.:”
Canni fissò la schiena di Areal da prima con
stupore, ma poi fece più cenni con il capo, continuando a rimanere nel suo
silenzio.
“:Ma non puoi dire questo!:” protestò Emma “:Vitious ha detto che…:”
“:Che le regole dovrebbero proteggerci, ma ha
anche detto che Hogwarts potrebbe chiudere da un momento all’altro, dato che al
momento non riesce a fare altro per proteggere i figli di Babbani.:”
Riprese Areal “:Nessun professore pensa
più che la Camera dei Segreti sia uno scherzo. Hanno preso tutti sul serio la
faccenda, sanno che se non trovano quella camera, il mostro continuerà nel suo
intento di ripulire la scuola:”
Fra tutte calò il silenzio, ma poi a parlare
fu Jude, che fra le lacrime si fissava i piedi “:Avevo già pensato di andarmene
da un po’, insomma questa scuola potrebbe davvero trasformarsi nella tomba di
tutti i nati Babbani.:”
“:No Jude, non è giusto!:” si lamentò Emma,
ormai in lacrime.
“:Lasciala andare, è più saggio così. Meglio
salutarla per un po’ che rischiare… insomma di perderla….:” affermò Canni,
prendendo parola per la prima volta.
Mentre Jude ed Emma si sforzavano di non
piangere, Areal continuava ostinatamente a guardare oltre la finestra. Dentro
di lei vi era una strana rabbia che non riusciva ne a spiegare ne a
controllare. Perché qualcuno doveva credere alle superiorità della razza o al
fatto che chi non fosse un mago Purosangue non meritasse di vivere? Areal
rabbrividiva di rabbia al sol pensiero, stava vivendo la storia di Jude, di una
ragazza buona e simpatica, brava a scuola, che si trovava costretta a dover
fuggire per salvare la pelle, avendo come unica colpa l’essere nata da gente
senza magia. No, questo non le stava bene, per niente! Ed era tutta colpa di
Salazar Serpeverde e di tutti i suoi svitati seguaci. Lei odiava quella gente,
odiava tutti i Serpeverde, e questo le fece ricordare, che nel suo albero
genealogico erano tutti Serpeverde.
“:Mio padre è un Longus, quindi viene da un
lunga discendenza di maghi. Però ha sposato una Babbana!
Se non sbaglio mio nonno aveva minacciato di diseredarlo o qualcosa di simile,
ma alla fine ha preso tutto con filosofia e ha accettato di ampliare le sue
conoscenze lasciando entrare nella sua famiglia una Babbana.
Quindi io sono una Mezzosangue, ma non ci avevo mai pensato prima, io mi sento
una strega e questo basta!:” Esordì Emma, allentando la tensione.
“:Giusto!:” convenne Canni, che si era
appena seduta ai piedi del suo letto “:Mio padre è il fratello maggiore del
padre di Emma, ed è quindi un Longus. Solo che lui, a differenza di mio zio, ha
sposato un’altra Purosangue, ovvero mia madre.:”
“:E tu Areal? Qual è la tua storia?:” chiese
dolcemente Jude.
Areal continuava a tenere l’espressione
severa, la fronte corrugata e le labbra strette. “:Purosangue…:”.
Chissà come le tre amiche capirono che era
meglio non approfondire l’argomento.
“:Quindi che farai?:” tagliò corto Canni,
chiedendo a Jude.
“:I miei genitori non sono coinvolti neanche
minimamente nel mondo magico, e dato che io non gli ho detto assolutamente
nulla sulla Camera dei Segreti per non terrorizzarli, non sanno che sono in
pericolo. Comunque sia domani stesso gli scriverò che torno a casa, e dopo gli
spiegherò tutto quando saremo faccia a faccia…:”
Tutto sembrava annebbiato dalla realtà che
gravava su di loro come una condanna. Jude stava già preparando le valigie, ed
Areal aveva bisogno di un po’ di serenità, per questo adesso si trovava in
cortile insieme ad altri ragazzi sparsi qua e la, sotto la stretta sorveglianza
del signor Gazza. Era seduta sul muretto sotto i portici, con i piedi che
penzolavano a pochi centimetri da terra, persa nei suoi pensieri.
Tutta quella faccenda l’aveva sconvolta, non
tollerava che il mostro di Serpeverde potesse far certi danni con tanta
felicità, ma quello che era realmente disgustoso era che qualcuno aveva aperto
quella camera, che un Serpeverde avesse aizzato il mostro contro suoi compagni
innocenti.
Strinse convulsamente i pungi, e non si
accorse della lacrima che le inumidì una guancia. Lei odiava i Serpeverde, e si
odiava per averne avuti nella sua famiglia. E pensare che aveva rischiato di finire in quella casa, e al
sol pensiero si sentiva girare la testa. No, Areal aveva sempre difeso i più
deboli, e quell’unico parente Serpeverde che le era rimasto, era ormai lontano
anni luce da lei.
“:Perché piangi?:” chiese una voce acuta
dietro di lei. Quando Areal sollevò la testa, vide chiaramente la testa bionda
di Draco Malfoy che faceva capolino dalla sua spalla.
“:Una mia amica vuole lasciare la scuola…:”
ammise a testa bassa, ed il biondo scavalcò il basso muretto per sedersi come
Areal con i piedi a penzoloni. Era passato parecchio tempo dalla loro ultima
lite, forse poteva tornare tutto come prima.
“:E perché?:”
Areal sospirò senza sollevare la testa. “:È
una nata Babbana, ha paura per la sua incolumità:”
“:Capisco:” fece Malfoy alzando le spalle “:Una
sanguesporco in meno!:”
“:Prego?:” strillò Areal fissando Malfoy
negli occhi “:Una ragazza è costretta a lasciare la scuola, altri si trovano pietrificati,
e tu sei contento?:” era indignata.
“:E con questo? I Babbani
sono nostri nemici, e quelli che nascono da loro non saranno mai al livello dei
Purosangue. La mia famiglia è Purosangue da secoli, quelli con il sangue sporco
non dovrebbero stare tra di noi come se niente fosse:”.
“:Draco ma di che diamine parli? Siamo
tutti fatti di carne ed ossa. Cosa ti hanno fatto quelli con il sangue sporco?
non è colpa loro, non hanno fatto niente di male! Ti posso garantire che sono
maghi quanto lo siamo noi due!:”
Draco sghignazzò “:Stai scherzando
Foreberth? I Babbani! sono loro che ci costringono a
rimanere nascosti, sono loro che se ci scoprissero non ci accetterebbero e ci
costringerebbero a sparire. Quei maghi che si uniscono a loro, o che nascono da
loro, non sono degni di essere qui ad Hogwarts come lo siamo noi Purosangue…:”
Areal fissava Draco in modo truce “:Chi ti
dice che i superiori siamo noi? Magari sono i Babbani
e noi neanche lo sappiamo…:”
“:Dimmi una cosa Areal:” e Draco si
avvicinò minacciosamente al viso della ragazza “:Se ad ogni singolo Babbano venisse permesso di diventare un mago, pensi che
rifiuterebbero? O credi che accetterebbero una bella bacchetta e tante grazie!:”
“:Accetterebbero, e con questo?:”
“:Questo Areal, è quello che ci rende
superiori! Noi siamo quello che tutti vorrebbero essere, siamo maghi. E quegli
insulsi Babbani buoni a nulla non sono degni nemmeno
di lustrarci le scarpe!:”
Areal tratteneva a stento la rabbia
leggendo tutta l’arroganza intrappolata nel volto di Malfoy. Avevano solo
dodici anni, ma entrambi stavano già facendo scelte importanti.
“:Se non ci fossero i più deboli non ci
sarebbero i più forti. Se il più forte dovesse sempre prevalere sul debole, che
razza di mondo sarebbe? Quindi niente più agnelli sulla faccia della terra,
perché tanto ci sono i lupi? Ma se spariscono tutti gli agnelli, ai lupi cosa
rimane? Su chi avranno la meglio? Draco i più deboli, se è così che vuoi
chiamarli, devono sempre esistere. Fa parte del mondo, è giusto così. È in pace
che dobbiamo vivere!:” Areal si sforzava di essere calma, ma il ghigno sul
volto di Draco mandava in fumo tutti i suoi buoni propositi.
“:Foreberth io non so cosa ti passi per
quella testa che ti ritrovi, ma stai dicendo un mucchio di fesserie che solo
voi Corvonero potete pensare. Non girarci attorno e non tirare in ballo gli
agnelli. Noi Purosangue siamo superiori, fine!:”
“:Ti garantisco che Jude è bravissima in
qualsiasi cosa che fa, e che se ti sfidassi con un nato Babbano
del quinto anno, stai tranquillo che ti batterebbe, non sarebbe di certo il tuo
stato di Purosangue a salvarti…:”
“:Lo vedi? Lo vedi? Non è assurdo che degli
spregevoli Mezzosangue si affermino davanti ad un Purosangue? È questo che
voleva Salazar Serpeverde: ripulire la scuola dagli indegni, e fare largo a chi
invece lo meritava.:”
I due si fissavano negli occhi, entrambi
furibondi.
“:Sai Draco:” fece Areal “:C’è chi dice che
sia stato tu ad aprire la Camera…:”
Malfoy sghignazzò “:No, purtroppo no:”
“:Purtroppo?:”
Areal era sempre più indignata. “:Mi stai dicendo che sei contento di quello
che è successo ai ragazzi pietrificati? Che ti fa piacere sapere che i nati Babbani ancora interi stanno scappando via:”.
Sul volto pallido e beffardo di Draco, si
delineò un ghigno profondo e sfrontato “:È così che deve andare, Foreberth. Per
me, non avrebbero dovuto mai nascere!:” e terminò la frase con un tono di voce
serpentesco e minaccioso.
Areal rimase sul muretto a fissare Draco, e
Draco fissava lei. Quando vide che la ragazza rimaneva in silenzio, Draco
iniziò ad armeggiare distrattamente con qualcosa dentro la sua tasca del
mantello, ma senza preavviso Areal saltò giù dal muretto e iniziò a marciare
nel cortile.
“:Dove diamine vai ora?:” fece Malfoy.
Areal si fermò, si voltò lentamente,
ricacciò indietro con una mano le ciocche di capelli lunghi che le erano finite
sul collo, e con gli occhi ridotti a due fessure disse: “:Me ne vado, Draco. Ho
scoperto chi sei veramente, e scusa la franchezza, ma mi fai schifo! Ho passato
la vita ad odiare quelli come te, gente spregevole e omicida! Non voglio più avere
niente a che fare con te! Addio!:” e stava quasi per andarsene, quando Malfoy,
con falsa serenità ringhiò: “:Sei una traditrice del sangue o cosa?:”
Areal si rivoltò facendo spallucce “:Non
importa quello che sono, ma sono più che soddisfatta di essere me stessa!:” e
senza degnarlo di un altro solo sguardo gli diede le spalle e se ne tornò in
sala Grande, dove due professori sorvegliavano i ragazzi che facevano
colazione.
Non erano passate neppure 24 ore da quando
Jude aveva pensato di lasciare la scuola, ma in quel momento era ancora ad
Hogwarts seduta al tavolo dei Corvonero con Areal, Emma e Canni per la cena di
fine anno.
Harry Potter era entrato nella Camera dei
Segreti, aveva ucciso il mostro –che altri non era che un Basilisco- e salvato
la ragazza che vi era stata imprigionata senza che nessuno lo sapesse. La
ragazza in questione era Ginny Weasley.
Anche Ronald Weasley aveva aiutato Harry
nell’impresa, ma ad Harry erano giustamente andati più meriti. Ad esempio si
diceva che il giovane Grifondoro avesse estratto la
spada del celebre Godric Grifondoro
dal cappello parlante, e che la fenice di Silente fosse corsa in suo aiuto.
Ma come altre notizie delle ultimissime ore
c’èra l’improvvisa perdita di memoria del professor Gilderoy
Allock, e il preside Silente, che era stato
inspiegabilmente cacciato perché non ritenuto in grado di gestire Hogwarts dopo
gli ultimi avvenimenti, era stato riassegnato al suo posto.
Quando qualcuno chiedeva chi fosse stato ad
aprire la camera, qualcuno rispondeva “Voldemort” che si era servito di uno
studente misterioso. E quindi per il secondo anno si finiva col dire che Harry
Potter avesse salvato la scuola dal ritorno dell’Oscuro signore o da qualcosa
di simile.
Tutti i ragazzi chiacchieravano felici,
quando dalla porta della sala Grande entrò Hermione Grenger,
che corse fra le braccia del suo amico Harry e di Ron Weasley.
“:Potrei avere la vostra attenzione per
favore?:” Esordì la McGranitt, e tutti si misero
composti a guardare il preside che prese parola poco dopo.
“:Prima di iniziare i festeggiamenti,
facciamo tutti un bell’applauso alla professoressa Sprite e a madama Chips, che con il succo di Mandracole
hanno brillantemente curato coloro che erano stati pietrificati:” e da li
partirono gli applausi da parte di tutti “:In oltre, alla luce degli ultimi
avvenimenti, tutti gli esami sono stati annullati!:” e se prima erano stati
applausi, e quelle ultime parole di Silente si scatenarono ancora più grida di
esultanza. Areal, che sedeva al fianco di Canni, si sentiva felicissima,
totalmente integrata con quell’atmosfera festante.
Tuttavia tutti si zittirono quando dal
portone principale entrò un omone alto alto con i
capelli neri arruffati e la folta barba: Rubeus Hagrid il guardiacaccia.
“:Scusate il ritardo:” tuonò tossendo per
schiarirsi la voce, ed iniziò a spiegare di come il gufo che doveva portare i
suoi documenti di scarcerazione ad Azkaban si fosse
perso, poi però, si fermò davanti ad Harry, Ron ed Hermione, e con gli occhi
lucidi di commozione parve ringraziarli per quello che avevano fatto per lui e
non solo. Come tocco finale di quella scena commovente, si vide Harry Potter
alzarsi, dire qualcosa, e abbracciare Hagrid.
Silente si alzò in piedi per applaudire, e
tutti gli studenti lo seguirono, applaudendo, esultando, fin quando non si
perse totalmente il controllo e tutti gli studenti si ammassarono verso Hagrid per stringergli la mano o anche solo per toccarlo.
Areal aveva gli occhi lucidi, e se la rideva
ad osservare Canni in piedi sulla panca che applaudiva ed esultava gridando il
nome del guardiacaccia. Jude ed Emma si tenevano per mano, e stavano andando
verso il centro della sala dove tutti affluivano.
Areal sospirò felice, mentre un sorriso le
decorava il grazioso viso, ed in cuor suo regnava la felicità più grande.
Esisteva forse un luogo più magico,
emozionante, fantastico e mitico di Hogwarts?
Continua….
Grazie a chi legge, spero vogliate lasciare un commento, ma soprattutto a JuliaSnape: un altro anno è finito, che ne pensi?? ^^