Invidia.
Eccola lì.
Seduta su un masso che io e lei ben conosciamo.
Il freddo non mi sclafisce più di tanto, ma immagino che lei stia tremando di freddo da molto tempo.
Non ha nemmeno la giacca.
Embry è rimasto sotto forma di lupo, penso che stia comunicando agli altri il ritrovamento della mogliettina di Sam.
Avrei preferito andarmene, ma c'è qualcosa che non va in lei, oggi.
Di solito non fugge, senza dirlo ad anima viva, per poi rifugiarsi in una vecchia grotta piena di ricordi.
Di solito lei affronta le cose e sembra sempre pronta al rischio.
D'altronde è la moglie del Traditore.
-Che succede?- domando avvicinandomi appena a lei.
Lei si volta lentamente e fa cenno di avvicinarmi. Faccio qualche passo ma mi fermo.
Non ci riesco. I
o non riesco ad avvicinarmi a lei.
E' come se tentassi di toccare il fuoco, prima o poi l'istinto di sopravvivenza mi suggerisce di allontanarmi.
Mi venne quasi da ridere.
-Sono incinta.-
Una folata di vento spazzò qualche foglia.
Ho sentito le mie vene ghiacciarsi e per un momento persi l'equilibrio.
Un figlio.
Un vero bambino.
Il figlio di quei due fra poco avrebbe visto la luce della riserva. Avrebbe giocato all'asilo nido di Forks.
Tremai.
Non per la felicità o per la rabbia.
Ma per l'invidia.
Io...Io non avrei mai potuto avere un figlio.
Non avrei mai potuto vedere il mio ventre ingrossarsi e soffrire le mille voglie di cui sono colpite le future madri.
E questo era uno dei motivi che mi convincevano nella difficile operazione di allontanare Embry da me.
Non si meritava una vita senza la gioia di avere dei figli.
Una cosa così naturale, ma nemmeno così scontata.
Trasformandomi in un mostro, ho perso quel gene che mi avrebbe permesso di essere madre.
Buffa la vita, no?
-Auguroni!- esclamai. -Ma non mi sembra un motivo valido per fuggire via e mettere in allarme l'intera riserva. Sono sicura che mia madre avrà già chiamato l'FBI, a causa tua.-
Stavo perdendo letteralmente il controllo.
Avrei voluto schiaffeggiarla per esempio, ma cercavo di reprimere quell'istinto.
-Tu...Non puoi capire. Io...Non mi sento pronta per avere un figlio. Non saprei come crescerlo, nè come fare.-
-Facile, vogliono solo latte, giochi ed amore. Non mi sembra così difficile!- ringhiai.
Mi accorsi di essere stata aggressiva quando sentì la mano di Embry toccarmi la spalla.
-Ti prego, non farti altro male Leah.- disse gentilmente, non so come mi convinse a lasciar perdere.
Me ne andai seguita dall'ombra fedele di Embry, mentre vedevo un trafelato Sam Uley sottoforma di lupo, avvicinarsi a Emily.
Ero tornata ad essere il mostro-Leah.
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Breve ritorno.
Aggiornerò presto.
Un bacio e un grazie a fede e a Mr Darcy.
Grazie ragazzuole.