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Autore: vanessa_puccio    22/08/2010    4 recensioni
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Genere: Romantico, Triste, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Vedi Bella come posso spiegarti...io no faccio questo "lavoro" solo per soldi o per fama o per gratitudine...ho cominciato ad essere il paladino parecchi anni fa per un scopo preciso..."
Flashback
Io e mio fratello Emmet stavamo camminando tranquillamente per le vie del paese mentre lui mi raccontava di come Rosalie Hale l' avesse stregato.
Esatto mio fratello si era innamorato.
Lui mi diceva che solo a pensarla gli venivano i brividi e che aveva avuto quelli che tutti chiamano il colpo di fulmine.
Io non credevo molto in queste cose...certo le donne che scodinzolavano quando passavano c'è le avevo ma io non ero interessato a loro.
Stavamo per salire sui nostri cavalli per rientrare alla tenuta quando delle urla ci bloccarono.
Spaventati corsero nella direzione di quest'ultime e ciò che vedemmo ci fece sbarrare gli occhi e boccheggiare per riprendere fiato.
Il conte Black rideva alla vista dell' uomo che aveva impiccato sotto lo sguardo disperato di una donna che dedussi essere sua moglie e della sua bambina che piangeva aggrappata disperatamente alla madre.
Quello che disse poi ci fece raggelare il sangue nelle vene: "E che questo vi serva di lezione a tutti.Guai a chi osa solo guardarmi negli occhi senza inchinarsi a me!Sono stato chiaro?"
La gente attorno a lui lo guardava terrorizzata e annuirono contro la loro volontà.
Dopo un altro ghigno salì sul suo cavallo e insieme ai suoi soldati sparì dietro ad una casa.
Io ed Emmet ci avvicinammo e facendo attenzione sciogliemmo il laccio di corda legato al collo dell' uomo ormai senza vita e lo posammo su una coperta messa da sua moglie lì vicino.
Preferimmo non parlare per non peggiorare la situazione e quando eravamo sul punto di andarcene mi senti afferrare delicatamente la giacca.
Mi girai e abbassando lo sguardo vidi la bambina che poco prima piangeva tra le braccia della madre guardarmi con occhi imploranti.
"Vi prego signore rendete giustizia a mio padre"mi disse ricominciando a piangere.
"Te lo giuro piccolina,TE LO GIURO"
Fine flashback
"Ora capisci Bella?Capisci perchè ho dovuto mentirti e nascondermi con questa maschera anche di fronte a te?" Il mio cuore perse dei battiti per l' ansia.
Se Bella non avrebbe capito,se mi avrebbe lasciato il mio mondo sarebbe crollato e si sarebbe spaccato in piccoli milioni di pezzi.
Senza di lei la mia vita non avrebbe avuto senso perchè io ero nato per lei,per stare con lei per vivere di lei.
Lei lei lei e solo lei.
Ormai il mio cuore e la mia anima le appartenevano.
"Si,ti capisco Edward.So che hai fatto tutto questo per una buona causa e apprezzo molto ciò che stai facendo per mantenere la promessa fatta a quella bambina...ma perchè mi hai rapita?A cosa ti servo?"mi chiese incerta.
"Bhe vedi Bella la sera prima del matrimonio di tuo fratello camminando indisturbato per i corridoi ho sentito da una porta lasciata socchiusa la conversazione tra il conte Black e il conte James.Parlavano di oro rubato ai marchesi di Torino che avrebbero dovuto barattare in cambio di esplosivi per far esplodere le case dei contadini leggendo la disperazione nei loro occhi e divertendosi a vederli morire.Ti ho rapita per barattare te in cambio degli esplosivi e dell' oro"
Nel rivelargli quelle cose l' ansia si trasformò in agitazione.
Non volevo che pensasse che l' avevo rapita solo per barattarla con altre cose.
NO!
Bhe si forse in parte ma dall' altra per poter stare con lei.
"Ah ALLORA HO CAPITO MI VOVEVI SOLO PER USARMI COME UN OGGETTO DA PORTARE DA UNA PARTE ALL' ALTRA?"ecco come non detto..."BHE TI SBAGLI CARO MIO IO..."non la lasciai finire si parlare tappandole la bacca con un bacio passionale.
Quanto mi erano mancate quelle labbra,il loro sapore...mi era mancato tutto di lei."
Comincia a diventare sempre più esigente nei baci e lei rispose con sospiri vogliosi cominciando a slacciarmi la camicia.
Sapevo dove saremmo andati a parare e allora mi staccai cercando i suoi occhi.
Li trovai fiducisiosi e pieni di risposte alle mie domande.
Ricominciai a baciarla e la feci stendere sul letto mettendomi a cavalcioni suo si lei.
Non avevo mai desiderato nessuno quanto desideravo lei e la mia erezione gonfia glielo fece capire e sorrise maliziosa.
Dopo aver dato piacere l' uno al' altro la feci mia e la senti tremare tra le mie braccia.
Sentendola rilassata presi a muovermi in lei dolcemente e poi sempre più forte.
Ormai gemevamo ansimavamo insieme e quando fui ad un passo dal culmine le urlai "TI AMO"
Accasciato sul suo corpo cercavamo entrambi di riprendere il fiato e quando il sonno ci colpì all' improvviso sentì solo: "ANCHE IO TI AMO EDWARD."
Poi caddi nell' incoscenza.
  
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