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Autore: Sereko    23/08/2010    10 recensioni
Edward Cullen,figlio di uno dei più ricchi banchieri d'America,ha una vita perfetta:Un lavoro che ama;una donna stupenda;una casa fantastica e auto lussuose.Edward Cullen ha una vita perfetta.Eppure non è felice.
Bella Swan,figlia di un noto avvocato,ha una vita perfetta :un lavoro che ama;un uomo che adora e amici stupendi.Bella Swan ha una vita perfetta. E non potrebbe chiedere di più.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo tre

 
 
 
 
 
 
 
BPOV
 
 
I miei genitori erano dei lavoratori instancabili.
 
Mio padre aveva iniziato a guadagnarsi da vivere quando aveva appena tredici anni : aveva iniziato in un lavaggio auto,poi era passato a distribuire i giornali e così via,fino a quando era riuscito finalmente a varcare il confine e stabilirsi in California. Una volta arrivato qui si era dato molto da fare per riuscire a proseguire gli studi ed entrare nella polizia. L’iscrizione all’albo degli avvocati era infine il coronamento del sogno di una vita,e non era certo stato facile per lui.
 
Scrollarsi di dosso lo stereotipo tipico del messicano era dura, e nonostante gli Stati Uniti si vantassero di essere lo stato multietnico per eccellenza,questo non gli aveva risparmiato diversi grattacapi. Sorprendentemente ,un accento americano ed un nome inglese gli avevano consentito di percorrere strade più agevoli. Sebbene a discapito della simpatia dei suoi connazionali. Ma Charlie “Carlos” Swan era un tipo tosto, e le gratificazioni in tribunale erano tutto ciò che gli occorreva. Era specializzato in diritto di famiglia, ma spesso faceva anche volontariato legale, difendendo gli immigrati che si trovavano in difficoltà.
 
Il diritto di famiglia era una delle cose che accomunavano mio padre con mia madre,Renée Atwood  , assistente sociale . L’altra era il fatto di essere entrambi immigrati,anche se a mia madre le cose andarono sicuramente meglio. I canadesi era molto ben visti in confronto agli “sporchi messicani” .
 
I miei genitori erano dunque due lavoratori instancabili ,ma non mancavano mai di trovare un po’ di tempo per i loro figli. Soprattutto se in mezzo c’era qualche fidanzato da conoscere.
 
<< E con Edward come va? >>
 
Sospirai e feci dondolare i piedi sotto di me mentre fissavo la schiena di mia madre,curva sul cespuglio di rose che stava curando. Era domenica, e da due giorni non avevo sue notizie. Non che la cosa fosse strana o altro,spesso capitava che non ci sentissimo per giorni per via del lavoro, ma non potevo fare a meno di sentire la sua mancanza. Anche se in questo caso la colpa era solo mia.
 
Mi sistemai meglio sul tavolo e scrollai le spalle,anche se sapevo che lei non poteva vedermi.
 
<< Tutto okay. Ci siamo visti Venerdì. >>
 
<< Mh mh >> disse lei spostandosi un po’ di lato << e quando ti deciderai a farcelo conoscere? >>
 
Roteai gli occhi. Dritta al punto,come sempre.
 
<< Quando sarò pronta. Stiamo insieme da poco >>
 
Sentii un suono soffocato e poi una risata. Mia madre si girò verso di me ridendo << Da poco? Santo cielo Bell, da quant’è che state insieme? Emmett ci ha presentato Rosalie dopo neanche un mese! >>
 
Storsi la bocca << Questo perché Emmett è più impulsivo >>
 
<< Questo è perché tu sei una gran fifona >>
 
<< Non è vero. Non capisco perché siate tutti così fissati con la storia dei genitori,è così strano il fatto che noi stiamo bene anche così? Che fretta c’è? >>
 
<< Chi sarebbe quel tutti? >> chiese curiosa
 
Scossi la testa << Niente ,lascia perdere >>
 
<< Beh >> incalzò << sta di fatto che Emmett non ci ha fatti penare quanto te >>
 
Sbuffai << Se ti può far stare meglio,neanche io ho incontrato i suoi genitori. Come vedi non facciamo particolarismi >>
 
Mi guardò meditabonda per un istante prima di parlare << State facendo le cose seriamente Bells? Non ho nulla da obiettare se mi dirai che si tratta solo di una storia senza impegno,in fondo sei ancora molto giovane … >>
 
<< No mamma, siamo seri al cento per cento. È solo che … >> feci vagare lo sguardo per il giardino cercando le parole giuste << stiamo prendendo le cose lentamente. Vogliamo vedere come procedono le cose tra di noi prima di mettere in mezzo le famiglie. >>
 
Annuì comprensiva << D’accordo. Però vedi di spicciarti,sai che non mi piace non sapere le cose. >> aggiunse dopo un istante << voglio conoscere questo fantomatico Edward . Ed anche tuo padre. >>
 
Feci una smorfia << Si ,sono felice che non lavori più per la polizia. Sono certa che avrebbe iniziato ad indagare se ne avesse avuta l’opportunità >>
 
Mia madre mi sorrise sardonica << Oh,ma ha i suoi contatti. Oltretutto Jasper lavora nell’FBI, sai che è sempre felice di dare una mano a tuo padre >>
 
La fissai inorridita fino a che il vocione di mio padre non ci interruppe << Spero che quello che stiate facendo abbia a che fare con il pranzo,perché sto morendo di fame >>
 
Mi voltai a guardarlo e gli feci una smorfia << Oggi Rose e Begonie per pranzo, te gusta? >>
 
Roteò gli occhi e senza rispondermi rientrò in casa. Mi girai verso mia madre << Hai visto? Non mi ha nemmeno risposto! >>
 
Lei rise togliendosi i guanti da giardinaggio << Ho visto,ho visto. Andiamo prima che si metta a brontolare,sai che diventa intrattabile quando ha fame >>
 
<< Povera Rose, credo che dovrò informarla sul concreto rischio che corre sposando Em. Potrebbe anche ritenermi colpevole per non averla informata del fatto che la mia famiglia discende dagli orsi >>
 
Mia madre rise entrando in cucina << dopo  sei anni penso che se ne sarà già resa conto. Tuo fratello non è proprio capace a mantenere un segreto >>
 
Mi dichiarai d’accordo con lei ed iniziammo a preparare il pranzo.
 
<< Allora Bells >> esordì mio padre dopo il primo boccone << Quando intendi portare a casa il tuo ragazzo ? >>


Sbuffai e lo guardai storto,addentando una generosa porzione di pasticcio di carne << Vi siete messi d’accordo tu e la mamma? Scommetto che è colpa tua se anche Rose mi tormenta a riguardo,vero? >>
 
Mi scoccò un’occhiata severa << Isabella , dopo sei mesi ho tutto il diritto di conoscere il ragazzo con cui passi il tuo tempo. >>
 
<< Beh,quando sarò pronta lo conoscerai. Ho tutto il diritto di decidere come gestire le mie relazioni >>
 
Lo vidi serrare la mascella ed i suoi baffi ebbero un fremito. Mi feci internamente piccola piccola. Nonostante non fossi più una bambina il suo sguardo mi metteva ancora in soggezione. E la vena pulsante sul collo prometteva tutt’altro che bene.
 
Mia madre però s’intromise prima che mio padre iniziasse a sbraitare in messicano.
 
<< Ne abbiamo già parlato in giardino Carlos >> disse calma. Usava il suo nome  di battesimo solo quando voleva rabbonirlo,o erano in intimità … ma questo non era un pensiero sul quale mi andava soffermarmi ora. Né mai a dire la verità.
 
<< E mi ha assicurato che presto lo porterà a casa. Hanno deciso di procedere lentamente e con giudizio >> Disse lanciandomi una breve occhiata.
 
Renéè santa subito!
 
<< è così Bells? >>
 
Cercai di mantenere un’espressione controllata << Si papà. Non è mia intenzione fare nulla di nascosto,o altro. >>
 
Annuì assorto continuando a mangiare. Sospirai internamente e ringraziai mia madre con uno sguardo. Lei mi rispose strizzando l’occhio.
 
<< Quando ti decidi a farmelo conoscere >> aggiunse mio padre dopo un istante << Avvertimi. Devo lucidare la pistola >>
 
Lo fissai concertata,a bocca aperta << Papà! >>
 
<< Cosa? Voglio solo mettere in chiaro che non deve pasticciare con la mia bambina >>
 
<< E poi ti chiedi perché non te l’ho ancora presentato >> borbottai.
 
Mio padre finì di mangiare il suo pasticcio con un sorriso soddisfatto sul volto.
 
 
 

§

 




Quando mi richiusi la porta alle spalle tirai un sospiro di sollievo. Amavo i miei genitori,davvero. Ma dopo una giornata intera con loro era bello ritornare a casa propria,riavere un po’ di libertà e soprattutto,non dover subire un terzo grado coi fiocchi.
 
Poggiai la borsa sull’attaccapanni e mi diressi in cucina strisciando i piedi,accendendo le luci mentre attraversavo le stanze. Non avevo paura del buio,ma non mi piaceva nemmeno l’oscurità completa. Mi metteva una strana ansia addosso.
 
Scossi la testa quando vidi sul tavolo della cucina il lavoro che avevo lasciato incompiuto. Era la parte che più detestavo della Libreria,il dover avere a che fare con fatture ,annessi e connessi. Dovevo decidermi a contattare un commercialista,almeno avrebbe fatto lui tutto il lavoro sporco.
 
Presi una bottiglietta dal frigo e bevvi un po’ d’acqua,mentre ripassavo mentalmente quanto ancora avrei dovuto fare prima del bilancio definitivo di fine mese. Dannate scadenze. Maledetta burocrazia.
 
Sentii un leggero tonfo e dopo un attimo la chioma bionda di Rosalie apparve in cucina. Appoggiò una mano sullo stipite della porta e mi sorrise esitante.
 
<< Ciao >>
 
<< Ehy >>
 
<< Giornata stancante? >>
 
Mi strinsi nelle spalle << Il solito. Pensavo fossi da Emmett >>
 
<< Sono tornata oggi pomeriggio. Bella,senti … >> si passò una mano fra i capelli << mi dispiace. Sono stata una vera stronza l’altra sera. Una vipera totale e ho pure infranto la promessa che ti avevo fatto. E … beh mi dispiace. Davvero >> Mi guardò da sotto le lunghe ciglia ed io sospirai. Senza dire nulla mi diressi verso il frigo e posai la bottiglietta d’acqua. Poi ritornai al lavello e mi ci appoggiai contro riportando lo sguardo su Rosalie.
 
<< Scuse accettate >> dissi dopo un istante. Lei parve sollevata e mi sorrise incerta.
 
<< Non vuoi dirmi quanto il mio comportamento sia stato disgustosamente riprovevole e cose così? Che se lo faccio ancora mi staccherai la testa a morsi? Che al matrimonio mi butterai addosso tutto lo champagne? >>
 
Scrollai le spalle << No,vedo che sai già tutto,perché sprecare fiato per ripetere cose che già conosci? >>
 
<< Sei ancora arrabbiata con me ,vero? >> domandò seria.
 
Mi stropicciai gli occhi. << Un po’,ma non tanto. Domani avrò già dimenticato tutto,tranquilla. Ora però sono un po’ stanca,ti dispiace se vado a letto? >>
 
Scosse il capo e si sposto di lato come per farmi passare. Le sorrisi stancamente e quando le fui vicino le diedi un bacio sulla guancia.
 
<< Non angustiarti troppo Rosie, o ti verranno le rughe >>
 
La sentii ridacchiare << Buona notte Bell >>
 
<< Buona notte >>
 
Mi chiusi la porta della camera da letto alle spalle ed iniziai a spogliarmi.  Mi sentivo troppo stanca per fare una doccia,così presi il pigiama e me lo infilai . Scostai le coperte e mi buttai a peso morto sul materasso distendendo le gambe. Mi lasciai sfuggire un gemito soddisfatto. Mi sentivo a pezzi.
 
Non erano passati che una manciata di minuti quando sentii che mi era arrivato un messaggio. Avevo dimenticato di spegnere il telefono . Borbottai infastidita e mentre scendevo dal letto diedi una rapida occhiata alla sveglia. 22.17
 
Ripescai il cellulare dalla tasca dei jeans e sorrisi leggendo il mittente.
 
Mi sei mancata in questi giorni. Ci vediamo domani? E
 
Alle 17.00 in Libreria? Mi sei mancato anche tu. B xox
 
Perfetto! Ti amo. E  xxx
 
Ti amo anche io. A domani. B
 
A domani amore mio. Sogni d’oro. E
 
 
 
 
 
 
 
Capitolo veramente minuscolo,lo so. Ma nella mia testa andava così e quindi eccolo qua. Il prossimo dovrebbe essere più lungo,e sarà un Edward pov.
E parlando proprio di Edward, ho notato dai vostri commenti che non è proprio ben visto. Poveretto,mi fa veramente pena,se devo essere sincera.
Siete veramente sicure che la vittima,in quel matrimonio,sia Kate?
Non voglio giustificare il tradimento,né le menzogne, ma è anche vero che per arrivare ad avere certi comportamenti,deve pur essere successo qualcosa,no?
Chissà,si vedrà.
Per quel che riguarda la domanda “Edward lascerà Kate?” rispondo che Edward vuole mettere fine al suo matrimonio,ma le cose sono più complicate di così. O forse in realtà sono semplicissime ed è lui che si complica la vita,che si fa troppi problemi.,chi lo sa? Come ho già detto una volta però Edward è rimasto vittima della sua ragnatela di menzogne,ha costruito una torre troppo alta e se non sta attento,un solo mattoncino sbagliato e puff,crolla tutto.
 
Spero che come risposta sia abbastanza esauriente,oggi non ho avuto tempo di rispondere a tutti uno per uno,scusate.
 
Prima di lasciarvi vi lascio un paio di indirizzi : Fanwriter Forum    (interamente dedicato al mondo delle fanfiction) ed il mio blog.
 
A presto ^^
 
  
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