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Autore: Vals Fanwriter    24/08/2010    2 recensioni
[Lily X James]
First! Marriage Proposal!
Second! The Wedding!
Third! The honeymoon!
Fourth! Tunia's boyfriend!
Fifth! Marauder's rebirth!
Sixth! The Last Joke!
Seventh! Life inside me!
Eighth! To be dad!
Ninth! A name!
Tenth! Birthmarks? No way!
Eleventh! Harry's birth!
Twelfth! Harry’s crazy uncles!
Thirteenth! The Fidelius Charm!
Fourteenth! Happy Birthday, Harry!
Fifteenth! Sacrifice!
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dreaming the Marauders'
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Piccoli momenti di vita quotidiana

--»«-♥- • --»«-♥-

Fifteenth! Sacrifice!

 

«Can you help me?
Hold me.
Whisper to me, softly.
Move your hands across me.
Take my worries from me.
I will sacrifice.»

(Sacrificet.a.t.u.)

 

         Di casa Potter non era rimasto più nulla, solo una gran quantità di macerie. Questo vide un grosso gigante con indosso un enorme pastrano di seconda mano. Strinse i pugni, cercando in tutti i modi di trattenere una gran quantità di lacrime, che non appena tentarono di scendere lungo le sue guance, furono asciugate da una sua tozza mano. Si fece coraggio ed avanzò verso quello che rimaneva della casa. Cercò di vedere qualcosa in quell’enorme polverone. Sperava vivamente di trovare qualche sopravvissuto. Era davvero demoralizzato, ma d’un tratto udì quella voce. La voce di un bambino che piangeva. Il piccolo Harry doveva essere ancora lì. Si mise ad afferrare e a lanciare alla rinfusa i pezzi di mattone e i calcinacci che gli impedivano la ricerca. Continuò a cercare, ascoltando il pianto del bambino. Cambiò luogo di ricerca un paio di volte, finché non lo trovò. Lo prese in braccio, mostrando un’espressione intenerita. Notò una piccola ferita sulla fronte del bimbo e, scuotendo un po’ il suo ombrello, nel quale era contenuta la sua bacchetta, gliela rimarginò.

         “Ecco fatto, marmocchio. Ora non piangere più”, disse, poi tirò su col naso, cercando di evitare di rimettersi a piangere “E’… E’ tutto passato”.

         Il bambino finalmente si calmò e gli rivolse un piccolo sorriso. Il gigante diede un’ultima occhiata ai resti di casa Potter, poi si avviò verso una motocicletta parcheggiata nel vialetto. Posizionò con cura il piccolo tra le sue braccia e inforcò il mezzo di trasporto. Un rombo assordante scaturì dal motore e poi la motocicletta si alzò in volo. Il gigante dopo una decina di minuti diede uno sguardo al bambino. Harry dormiva beato tra le sue braccia.

--»«-- • --»«--

         La motocicletta sfrecciò nel buio di Privet Drive e atterrò sull’asfalto nei pressi di due persone anziane, un uomo e una donna.

         Hagrid!”, esclamò con tono di sollievo l’uomo, che aveva una lunga barba bianca infilata nella cintura, degli occhiali a mezza luna e uno strambo abbigliamento “Finalmente! Ma dove hai preso quel veicolo?”.

         “Un prestito, professor Silente”, disse Hagrid, scendendo con circospezione dalla motocicletta “Del giovane Sirius Black”.

         “Ci sono stati dei problemi?”.

         “No, signore. Il marmocchio si è addormentato, mentre volavamo su Bristol. Cerchi di non svegliarlo”, rispose Hagrid, deponendo l’involto di coperte tra le braccia di Silente, che cominciò a camminare in direzione di quella che d’ora in poi sarebbe stata la casa del piccolo Harry.

         La donna che era con lui lo seguì, insieme al gigante, e guardò con aria preoccupata, prima il piccolo e poi l’uomo anziano. “Albus, crede davvero che sia il caso di lasciarlo con queste persone? Li ho osservati tutto il giorno. Sono la peggior specie di babbani immaginabile”, disse storcendo la bocca in un espressione che rasentava il disgusto.

         “Sono i soli parenti che ha, Minerva”, le spiegò Albus.

         “Questo piccino diventerà famoso. Non ci sarà bambino nel nostro mondo che non conoscerà il suo nome”, obiettò lei.

         “Esatto”, annuì l’altro, mentre Hagrid assisteva alla scena, trattenendo a stento le lacrime “Sarà molto meglio per lui crescere lontano da tutto questo, finché non sarà pronto”. Detto questo, Albus Silente si fermò e poggiò il fagotto davanti all’ingresso del numero 4 di Privet Drive. Hagrid intanto si schiarì la voce, il viso coperto di lacrime. “Suvvia, Hagrid! Questo non è un vero addio dopotutto”, lo consolò l’uomo anziano.

         Hagrid annuì, asciugandosi i lacrimoni, mentre Silente gli posizionava accuratamente una lettera tra le coperte. I tre guardarono ancora per qualche istante il piccolo addormentato. “Buona fortuna, Harry”, sussurrò Silente, mentre in tutto il mondo magico c’era gente che si riuniva in segreto e levava i calici per brindare a Harry Potter, il bambino che è sopravvissuto.

FINE

 

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ANGOLINO DELL’AUTRICE

Salve a tutti, ragazzi. Eccomi qui con questo tristissimo ultimo capitolo, dopo secoli di assenza. E’ incredibile quanto mi ci sia voluto per completarlo, ma, del resto, la stessa sorte è toccata alle altre fan fiction.

Vorrei passare subito ai vari ringraziamenti. Grazie:

  • Ai recensori: TOTTIKUN; ale03; ginny_potter94; ThePirateSDaughter; AikoSenoo; Ookami_90; Scribak.
  • Alle persone che hanno preferito e seguito la fan fiction: 23 e 28 persone.
  • E a coloro che l’hanno letta di nascosto.

Detto questo vi lascio ai vostri affarucci (come sempre). Alla prossima! Baci!

Vale-chan

   
 
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