8

- Hmmm.... accidenti, questa non ci voleva. Hai visto, Korin? Il ponte è rotto...
- Purtroppo. Dunque Valeria è irraggiungibile.
Nella parte nord del ponte, sul ciglio della scogliera opposta a quella dove il gruppo di Chiara si era così brevemente disgregato, una ragazza e un bambino osservavano amareggiati il mare in tempesta.
- Come fa ad essere così, se non c'è vento? - si domandò il bambino. Aveva corti capelli rossi e occhi verdi. Indossava abiti nobili: una canotta di lino, e calzoni corti viola chiaro. La pelle era rosa e senza calli, di chi non fatica. Aveva l'aspetto di un ragazzino attorno ai dieci anni e arrivava appena al torace della ragazza che accompagnava. - E ad ogni modo, che facciamo ora? L'unico altro posto da cui partono delle navi è Centeolt, e da lì sei appena fuggita...
La ragazza, Korin, ci pensò un pò su prima di rispondere. Gli occhi scarlatti indugiavano sulle onde furiose. Aveva lunghi capelli argentati, a coprirle le piccole spalle per poi riunirsi in una breve treccia sulla ponta, alla fine della schiena, avvolta in un nastro verde. Anche il suo vestiario aveva varie tonalità verdi e bianche, con dettagli in rosso. Stivali alti, una gonna lunga fino alle ginocchia e una camicetta sormontata da una blusa, il tutto in preziosa seta. Sospirò, - Il mio spirito del Vento non può aiutarci in questo caso, Cody?
Cody scosse vigorosamente la testa. - No. Ci vorrebbe il Volo, o almeno il Galleggiamento.
- Uff... Questo viaggio è finito ancor prima di cominciare...
- Non prendertela, Korin. Sei ancora alle prime armi, e hai un solo spirito. Che è già tanto!
- E' così?
- Certo! - Il bambino la guardò sorridente. - Vento è uno dei quattro spiriti più potenti! Ti sarà utile, vedrai. Anzi, sai che ti dico? Non torniamo subito a casa, esploriamo un pò. E chissà che non troviamo una soluzione.
Korin annuì. - Sì, e poi è più saggio far calmare un pò le acque a Centeolt. Mi staranno ancora cercando.
Cody rise e saltò in groppa a Vento. Lo spirito di Korin era un enorme cavallo bianco, coi crini verdi che danzavano mossi da una brezza perenne, che circondava la creatura, intensificandosi a seconda del suo umore. Korin non l'aveva mai visto infuriato, ma poteva immaginare l'uragano che si sarebbe scatenato se ciò fosse accaduto, e perciò stava bene attenta a non mettersi in pericolo. Come fu sopra, anche gli abiti e i capelli del bambino presero a svolazzare. - Sai? A nord ho sentito una presenza mistica. Proviamo ad andare?
Korin annuì di nuovo e, effettuata una riverenza verso il mare, si aiutò col bastone a salire sul suo spirito, davanti a Cody.
Al suo orecchio destro pendeva una biglia di cristallo opaco come quelli di Dante e Chiara.