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Autore: Vivien L    24/08/2010    12 recensioni
Isabella Swan, una ragazza semplice e anonima, che abita nella periferia di Washington, ha una vita perfetta. Dei genitori affettuosi, un lavoro affermato, un uomo che l'ama. E poi c'è lui, Edward Cullen,l'uomo dalla bellezza irraggiungibile, che nutre un odio profondo e sviscerale nei suoi confronti. Un odio nato dalle origini più meschine,un odio insormontabile per entrambi,un odio che stravolgerà le loro vite. Due anime divise dal destino, ma un grande dolore riuscirà ad avvicinarli, finchè l'odio non si trasformerà in amore. E dall'amore, Edward e Bella lo sanno, non si può fuggire.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I GIORNI DELL'ABBANDONO'
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"I giorni dell'abbandono"
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capitolo 3
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Capitolo betato da Yara89
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Disclaimer: questi personaggi non mi appartengono, ma sono di proprietà di Stephenie Meyer. Questa storia è stata scritta senza alcuno scopro di lucro.
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Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.

T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore  vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti


che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno.

Pablo Neruda

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Attraversai la grande navata della cappella con un sorriso estatico in volto; i miei passi erano lenti e cadenzati, gli occhi lucenti e le guance rosse. L'abito di organza bianca mi fasciava il corpo dalle curve poco pronunciate, il corpetto di seta evidenziava la  modesta scollatura dei miei seni.  Osservai i volti sorridenti degli ospiti, che guardavano il mio viso solcato da lacrime invisibili con curiosità. Mi sentivo a disagio, la maggior parte dei presenti erano amici di Edward, non conoscevo nessuno oltre mia madre e mio padre, che mi erano stati accanto per i preparativi del matrimonio. La famiglia di Edward, invece, aveva dichiarato di non voler presenziare al nostro matrimonio...e quel pensiero mi metteva tristezza.

 La madre di Edward, Esme Cullen, non aveva approvato la sua separazione da Rosalie Hale, e sosteneva che io non ero la donna adatta a suo figlio. Anche il resto dei suoi cari non volevano accettare la nostra unione, e avevano fatto di tutto per dissuadere Edward dallo sposarmi. Eppure, ancora una volta Edward aveva dimostrato la forza del suo amore per me, rinunciando a una parte importantissima della sua vita: la sua famiglia. Aveva deciso di interrompere i rapporti con loro finchè non mi avessero accettata e, a sua detta, apprezzata come meritavo, e di conseguenza i suoi genitori, troppo orgogliosi per sottostare alle decisioni del figlio maggiore, avevano declinato l'invito al nostro matrimonio. Mi ero sentita  in colpa per aver allontanato Edward dai suoi cari, e spesso avevo provato, inutilmente, a indurlo a riavvicinarsi a loro.

Ma lui era stato irremovibile: non avrebbe rinunciato a me per un loro capriccio. Spesso temevo che Edward fosse infelice, che si fosse pentito di aver rinunciato alla sua splendida sua moglie, ai suoi amici, alla sua famiglia ma ora, osservando il suo sorriso estatico e i suoi occhi luminosi, non scorgevo alcun ripensamento nei suoi lineamenti perfetti. Edward mi attendeva di fronte al pulpito della cappella, lo sguardo fisso sul mio volto, l'abito nero fasciava il suo corpo scultoreo sensualmente, i capelli corti e scompigliati, gli occhi luccicanti di felicità. Quando lo raggiunsi il battito del mio cuore accelerò. In quel momento, mentre le note delicate della  marcia nuziale salivano dall'imponente pianoforte situato al centro della chiesa, ero felice. Avevo un uomo che mi amava alla follia, che avrebbe fatto di tutto per me , che aveva accettato di sposarmi sapendo che il mio cuore sanguinava ancora per un altro.

E, in questi lunghi mesi, avevo imparato ad amare Edward, ad essergli riconoscente per tutto il bene che ha portato nella mia vita, ed ero riuscita, giorno dopo giorno, ad abbandonare il pallido ricordo di un amore che avevo scoperto essere fasullo, debole e volubile. Avevo spesso pensato a Jacob in quei mesi lontani, alla nostra relazione, al sentimento che mi legava a lui, e avevo paragonato il mio primo amore a ciò che mi legava a Edward.L'amore per Jacob era nato come un turbine impetuoso, scoppiato nel mio animo come un fuoco immortale; violento, improvviso mi aveva travolta, riducendo a brandelli la mia anima, e si era logorato giorno dopo giorno per  poi cessare di esistere. L'amore per Edward era nato lentamente, era sbocciato come una rosa preziosa in un giardino fertile, era un sentimento ancor più forte e duraturo, perchè il mio cuore aveva avuto il tempo di abituarsi alla sua intrusione.

Ciò che mi legava all'uomo che mi aveva salvata dal baratro della disperazione era una gratitudine sconfinata, la condivisione del dolore che mi aveva trascinata in un vortice di sofferenza da cui non sarei mai riuscita ad emergere, se non mi avesse aiutata lui. Il mio amore per Edward era disinteressato e sincero, perchè lui si era donato a me con tutto stesso, mi aveva affidato il suo cuore e la sua anima, mi aveva amata come mai nessuno era stato in grado di fare. E quando tese la mano destra verso di me, gli occhi luccicanti di una felicità acuta, quasi irreale, capii che Edward Cullen era davvero l'uomo con cui avrei condiviso gioie e dolori, nel bene e nel male, in salute e in malattia, per il resto dell'eternità.

 

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- Sei felice?- mi sussurrò Edward, baciandomi con delicatezza i capelli.

Sorrisi, aggrappandomi al suo collo, e lui mi sollevò, prendendomi fra le sue braccia e varcando la porta del nostro appartamento.

- Non immagini quanto- risposi, e vidi i suoi occhi illuminarsi.

Risi, senza alcun motivo, semplicemente volevo assaporare a pieno la felicità che aveva avvolto la mia vita, sentendomi leggera e libera da qualsiasi pensiero che non fosse Edward. Questa sarebbe stata la nostra prima notte di nozze, la prima notte in cui io e Edward saremmo stati finalmente marito e moglie, in cui ci saremmo appartenuti, nel corpo e nell'anima. Edward mi trascinò nella nostra camera, che avevo arredato personalmente dopo le innumerevoli suppliche con cui mi aveva pregato di rimodernare la sua casa e liberarla dai ricordi del suo precedente matrimonio. All'inizio avevo protestato, Rosalie era stata una parte importante della sua vita, non era giusto che seppellisse la loro vita passata per colpa mia, ma poi mi ero lasciata traviare dai suoi occhi innamorati e dall'espressione seria con cui mi aveva giurato che la felicità che provava nel rendermi sua moglie sarebbe stata offuscata dal ricordo della sua vecchia vita.

- Io vado a farmi una doccia...- sussurrò Edward con voce tremante, dopo avermi posata delicatamente sul letto a baldacchino che occupava buona parte della camera. Lo guardai, confusa, e lui mi restituì uno sguardo penetrante, gli occhi luminosi fissi sul mio viso . Si voltò, dirigendosi in bagno ma io, con uno scatto secco mi alzai, raggiungendolo e posando le mani sulle sue spalle.

Lo sentii tremare a quel contatto, come se il mio tocco lo mandasse in confusione.

- Edward...- sussurrai con voce ansiosa, e lui si voltò. Ciò che vidi nel suo sguardo mi travolse come un mare in tempesta. I suoi occhi bruciavano nei miei, vi scorgevo dentro una passione infinita che mi fece tremare le gambe. L'amore che intravedevo nel suo sguardo era qualcosa di indescrivibile; la devozione con cui guardava il mio volto segnato dal dolore era qualcosa di reale, tangibile e al tempo stesso etereo come le ali di una farfalla.

Mi prese il viso fra le mani, la sua pelle bruciava al contatto con la mia, sentivo il suo respiro sulla punta della lingua. Sensuale, eccitante, preludio del momento in cui i nostri corpi si sarebbero uniti in una danza passionale che sarebbe stata per sempre impressa a fuoco nei nostri ricordi.

Le sue dita accarezzarono con docezza il profilo delle mie guance, che si infuocarono al loro passaggio.

Chiusi gli occhi, e sentii il nostro respiro accelerare, unico testimone dell'eccitazione che permeava l'aria, già satura di tensione.

Le sue labbra si posarono sull'angolo della mia bocca, per poi risalire con dolcezza la mia guancia e posarsi sul mio orecchio destro.

- Non voglio obbligarti a fare nulla, Bella- sussurrò, e quando parlò di nuovo, la sua voce era roca e spezzata - tu lo ami ancora, e io ti ho giurato che avrei aspettato. Non importa quanto tempo dovrà passare, ma ti prometto che ti farò innamorare di me- mi baciò il collo con devozione, e io chiusi gli occhi - ti aspetterò, amore mio.-

Fece per allontanarsi, il suo doloroso sussurro si sparse nell'aria, etereo, irreale, ma io lo bloccai, afferrando le sue mani e stringendole forte fra le mie. Mi guardò confuso, sorpreso dal mio gesto, e io mi avvicinai a lui, posando  il capo sul suo petto. Una pallida lacrima traboccò dai miei occhi, seguita da un altra e un altra ancora. Edward mi sollevò il viso, osservando con espressione tormentata le piccole gocce di perla che mi rigavano le guance, e si chinò su di me, asciugando con dei piccoli baci i segni del mio dolore.

Sospirai, guardandolo intensamente.

- Ho sofferto molto in questi mesi- soffiai con voce inesistente, e i suoi occhi divennero lucidi - mi sono rifugiata dietro il ricordo di un utopia, perché la realtà è che consideravo Jacob Black  l'uomo perfetto, per me.Era un sogno, un illusione.  Ma il passato non conta, Edward, ciò che conta è che io e te, adesso, siamo insieme,e  ci amiamo. Mi hai aiutata a ricominciare a vivere, mi hai fatta uscire dal  baratro del dolore e dei ricordi, mi hai dimostrato che l'amore  non è sempre qualcosa di istintivo e improvviso, ma un sentimento che può maturare nel tempo, diventare giorno dopo giorno più forte, duraturo.- gli sfiorai il collo con il mio naso, e lo sentii tremare. Rialzai lo sguardo su di lui, che mi osservava con occhi lucidi e innamorati. Era lui la mia vita, adesso. E la ferita del mio primo amore sarebbe persistita, l'avrei sempre portata nel mio cuore, ma il tempo avrebbe lenito il dolore dei ricordi, e l'amore di Edward avrebbe rafforzato il sentimento che nutrivo per lui. Strinsi forte le sue mani fra le mie, il suo calore era rassicurante. Mi faceva sentire protetta, al sicuro. - Sono pronta, Edward. Mi hai donato un amore incondizionato, non hai mai chiesto nulla in cambio. E adesso sono pronta per abbandonarmi ad esso. Amami Edward,  ora e per sempre- il suo sguardo si accese, mentre con lentezza mi avvicinai a lui, sbottonando con delicatezza la camicia del suo completo.

Lo sentii trattenere il fiato, i nostri respiri erano accelerati, il mio cuore rimbombava nella cassa toracica a velocità inaudita. Ci avvicinammo al letto, e Edward mi fece sdraiare sul comodo baldacchino in ferro battuto, posizionandosi a cavalcioni sopra di me. Si chinò sul mio volto, la sua bocca sfiorò con dolcezza la mia, sembrava quasi timoroso di farmi del male. Strinsi le sue mani, e il nostro bacio si approfondì. I nostri respiri si confondevano in quel turbine di sensazioni che ci stava lacerando l'anima, sentivo il desiderio aleggiare fra noi, etereo e invisibile. Le sue mani corsero al corpetto dell'abito da sposa, ma all'improvviso si fermò, staccandosi da me e osservando il mio viso con occhi resi scuri dall'eccitazione. Nel suo sguardo scorgevo una punta di venerazione e un amore che mi fecero tremare le gambe; nessun uomo mi aveva mai guardata come lui guardava me. Posò una mano sulle mie guance, gli occhi bruciavano nei miei, una scintilla di devozione illuminava il suo volto dal lineamenti perfetti. E le sue mani tremavano, l'emozione che scorgevo nei suoi occhi avvolse anche me, irreversibile nella sua morsa intensa e dolorosa.

Si avvicinò al mio viso, sfiorando con dolcezza il mio collo, per poi risalire e accostarsi al mio orecchio destro.

- Ti amo, Isabella - sorrise, ma una pallida lacrima luccicò nel suo sguardo - ti amo, e ti amerò per sempre, qualunque cosa accada.-

Sorrisi, depositando un casto bacio sulle sue labbra, e il mio cuore sembrò fondersi con la sua anima quando, con uno scatto impaziente, mi tirò a se, seppellendo il viso nel mio petto.

Quella notte ci amammo per la prima volta, ogni nostro gesto era intriso di una dolcezza sconfinata, i suoi baci e le sue carezze mi penetravano l'anima a fondo, trascinandomi in un vortice di amore e passione che sarebbero per sempre rimasti impressi a fuoco nei miei ricordi, per l'eternità.

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--------Sei mesi dopo---------

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- Edward smettila!!!- strillai con voce acuta, e lui scoppiò in una fragorosa risata. Cominciai a correre, scorazzando allegramente fra gli arbusti del giardino di Villa Cullen, sentivo l'aria colpirmi con violenza il viso, il profumo degli alberi mi giungeva alle narici come la più delicata delle fragranze. Ma la mia fuga durò poco, dato che all'improvviso sentii due braccia forti e delicate stringermi con dolcezza la vita. Cercai di dibattermi fra le sue braccia ma lui, con uno scatto improvviso, mi fece girare nella sue direzione, e il mio viso si scontrò con il suo petto ampio e rassicurante. Alzai lo sguardo, fulminando il viso sorridente di mio marito, e lui ridacchiò. All'improvviso sentii uno spostamento d'aria, e mi ritrovai stesa sul prato, con Edward che sovrastava il mio corpo, stringendo con dolcezza i miei polsi.

- Ritira quello che hai detto!!- sillabò caustico, e io strinsi gli occhi, guardando il suo sorriso ironico con espressione accigliata.

- Scordatelo!!!- trillai, e lui ridacchiò.

Una luce particolare si accese nel suo sguardo, e le sue mani iniziarono a farmi il solletico, consapevoli di ottenere l'effetto desiderato.

Iniziai a ridere, felice, pregandolo di smetterla di torturarmi.

Erano passati sei mesi dal giorno del nostro matrimonio. Sei mesi in cui la nostra vita era stata segnata da momenti indimenticabili, da un amore e una devozione tali che mi facevano spesso sentire la donna più fortunata del mondo. Edward era davvero l'uomo ideale: sempre attento ai miei bisogni, mi trattava come una principessa, viziandomi e vezzeggiandomi, pensando sempre alla mia felicità, trascurando i suoi amici, la sua vita e il suo lavoro, prendendosi cura di me come un devoto al cospetto di una Dea. La nostra vita era perfetta,scandita da eventi felici, dalla gioia e dal dolore di un amore che ci aveva travolto entrambi come la forza delle più potenti passioni. Lo guardai negli occhi, felice, respirando il suo profumo di uomo, e le sue mani si immobilizzarono, mentre una scintilla di eccitazione attraversò il suo sguardo.   Lentamente si avvicinò al mio viso, pregustando il momento in cui le nostre labbra si sarebbero unite in un vortice di passione, e il nostro respiro accelerò, mentre le sue mani presero a sfiorare il mio fianco con delicatezza.

Il suo tocco scottava sulla mia pelle, lasciava un segno indelebile che mi sconvolgeva l'anima, la devozione che leggevo nei suoi occhi mi confondeva, mi rendeva vittima di un amore che non riuscivo a cogliere nella sua interezza. Quando le sue labbra stavano per sfiorare le mie, un suono stridulo e insistente ci fece voltare la testa di scatto.

Guardammo verso il cancello d'entrata, dove una donna elegantemente vestita, la postura rigida  e l'espressione impenetrabile, suonava con solerzia il campanello.

Impallidii, e Edward mi strinse forte fra le sue braccia, percependo il mio disagio,  e aiutandomi ad alzarmi da quella scomoda posizione.

Ci avvicinammo mano nella mano al cancello, le braccia di Edward mi circondarono la vita con fare protettivo.

-Andrà tutto bene, ci sono io con te-mi sussurrò Edward, mentre io non riuscivo a distogliere lo sguardo dagli occhi chiari e lucenti della donna, che osservava il mio viso con palese disgusto. Esme Cullen si ergeva in tutto il suo splendore, i capelli raccolti in un elegante chignon sulla nuca, le braccia rigide lungo il corpo e l'espressione torva e concentrata.

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- Che ci fai qui, Mamma?- sibilò Edward, stringendo con forza la mia mano. Impallidii per il tono brusco con il quale si era rivolto alla madre, ma Esme ridacchiò,  osservando con espressione amorosa il suo unico figlio.

- Sono venuta a trovarti- sussurrò accavallando elegantemente le gambe e appoggiandosi al divano in pelle del soggiorno, ignorando platealmente la mia presenza - non credo che possano arrestarmi per questo- sibilò, lanciandomi un occhiata fulminante. Mi strinsi nella spalle, come a proteggermi dalla sue parole beffarde, e Edward mi baciò la fronte, osservando con espressione torva il sorriso di sua madre.

- E' solo per questo che sei qui??- sbottò lui, e sua madre divenne improvvisamente seria.

- No, non è solo per questo- ammise con voce tagliente - ma non ho mai mancato di trascurare le buone maniere, Edward, e dovresti farlo anche tu-la sua voce era dura, gelida, mentre con perizia estraeva una cartellina bianca dalla sua borsa. La lanciò sul tavolo con malagrazia, facendomi sobbalzare.

-Ti ho portato i documenti di successione, tuo padre ha deciso di affidarti anche gli uffici di New York, ma non è voluto venire...come ben sai, il tuo comportamento lo ha molto deluso- continuò, lanciandomi uno sguardo disgustato. Tacqui, sapevo che la famiglia di Edward non approvava il nostro matrimonio, e che non erano mai riusciti a capire il motivo per cui Edward aveva lasciato Rosalie per me. D'altronde non avevano tutti i torti: Rosalie era una donna fantastica, e lei ed Edward erano nati per stare insieme.

Edward afferrò il plico di carta, scorgendo i fogli e iniziando a sfogliarli, mentre il silenzio si cristallizzava fra noi. Un silenzio carico di tensione, perchè non mi sfuggivano gli occhi di Esme, innaturalmente statici, insistentemente fissi sul mio viso. Ero a disagio, sicuramente le mie guance stavano andando a fuoco, ma non potevo fare a meno di percepire l'imbarazzo che aleggiava fra noi.

Fu Edward a rompere il silenzio.

- Isabella- sussurrò, e io mi voltai a guardarlo. Lui non notò il mio movimento brusco, continuò a fissare la madre con occhi pieni di rabbia.

- Non ho letto il nome di mia moglie- e calcò con forza sull'ultima parola - sul lascito che mi è stato pervenuto- sibilò, e il volto di Esme divenne improvvisamente livido.

- Non penserai che avremmo affidato la nostra società anche a lei!- disse con voce furiosa, e io impallidii.

Edward si alzò, sovrastando la madre con la sua altezza.

- Isabella è mia moglie- ripetè con voce tagliente - e come tale ha anche lei il diritto di usufruire delle azioni dell'azienda!- a quel punto anche Esme si alzò, avvicinandosi a lui e puntando un dito contro il suo petto.

- Non affideremo la nostra società ad una sgualdrina che ti ha sposato soltanto per il tuo denaro- ringhiò, e vidi Edward stringere i pugni - la tua segretaria- disse con derisione, guardandomi con odio - hai lasciato tua moglie per una segretaria, e adesso pretendi anche che diventi nostra socia. Sei per caso impazzito, Edward??- le lacrime mi salirono agli occhi nel sentire quelle parole crudeli pronunciate con tanta acredine e Edward, accorgendosi del dolore che mi aveva causato sua madre,  sibilò, con voce dura e gelida - Fuori da casa mia- ringhiò, e Esme spalancò gli occhi , sorpresa.

- Mi stai cacciando per quella sguattera??- sillabò sbalordita, e io mi alzai, guardandola con espressione furiosa e dispiaciuta.

- Non ti permetto di insultarla in questo modo!!- ringhiò Edward, strattonandola verso la porta e io, turbata da quella scena grottesca, mi rifugiai in camera mia, sdraiandomi sul letto e versando tutte le mie lacrime, finchè gli occhi non  mi divennero pesti e gonfi dal troppo pianto.

Le parole di Esme mi risuonarono in mente come il peggiore dei tormenti.

Davvero pensava quelle cose orribili di me? Credeva che avessi sposato suo figlio soltanto per il suo denaro??  Io non ero una sguattera, non lo avevo sedotto con inutili sotterfugi...noi ci amavamo, ci amavamo davvero, ma se sua madre avesse ragione? Se Edward avesse aperto gli occhi e mi avesse vista per quello che ero davvero?? Una ragazzina sciocca e insignificante, una persona debole, che non era in grado nemmeno di difendersi da tutti quegli insulti gratuiti...

Le lacrime mi rigavano le guance, uniche testimoni delle mie paure.

E, cullata dal dolore che mi aveva travolto cuore e anima mi addormentai, abbandonandomi al torpore che aveva invaso il mio corpo e la mia mente.

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Aprii gli occhi, mentre una sensazione di calore  e protezione mi invase il corpo. Un profumo familiare e piacevole mi giunse alle narici e, voltandomi , vidi il viso di Edward a pochi centimetri dal mio.

- Sei sveglia?- sussurrò con dolcezza,  e io annuii, mentre le sue braccia calde e protettive mi avvolsero in un abbraccio soffocante. Sospirai, respirando il suo profumo, e il suo sguardo corse alle lacrime che si erano cristallizzate sul mio volto.

- Mi dispiace per quello che è successo oggi- disse con voce spezzata - non succederà più- sussurrò immergendo il viso nei miei capelli, e io sospirai, scostandomi da lui.

Alzò la testa di scatto, ferito, e i suoi occhi divennero lucidi.

- Bella?- chiese confuso, e io trattenni il respiro. Quando parlai, la mia voce era roca e dispiaciuta.

- Hai litigato con tua madre per colpa mia- esitai, per poi distogliere lo sguardo e puntarlo sulle mie mani - di nuovo-.

I suoi occhi si addolcirono, ma scorgevo del dolore nell'espressione tirata del viso. Mi afferrò per la vita, abbracciandomi e alzandomi il mento per costringermi a guardarlo negli occhi.

- Ascoltami bene- sillabò con voce dura - sono mesi che te lo ripeto, ma non mi stancherò mai di dirtelo. Non mi importa di mia madre, della mia famiglia, del mio lavoro, dei miei amici. Io ti amo- ringhiò, la rabbia prese possesso dei suoi lineamenti -ho giurato davanti a Dio di proteggerti da tutto e da tutti, e non permetterò alla crudeltà di mia madre di dividerci- prese fiato, sembrava agitato, le mie parole lo avevano turbato. Il terrore che scorgevo nel suo sguardo si acuì quando non risposi. - Non lasciarmi Bella, non potrei sopportarlo- disse con voce tremante, accarezzandomi una guancia -non mi interessa di ciò che pensano gli altri. Io so che tu non mi hai sposato per il mio denaro, o per le mie ricchezze. Io ti ho vista, Isabella. Ho visto la tua anima, ho vissuto con te il dolore che hai provato per amore, e so che non avresti mai potuto fare una cosa del genere. Guardami, Bella- disse con voce tormentata, e io lo accontentai.

Il suo sguardo era disperato, gli occhi erano lucidi e vacui, fissi sul mio volto come se fossi la sua unica certezza, la sua unica ragione di vita.

Posò una mano sul mio viso, catturando una lacrima che era sfuggita dai miei occhi.

- Voglio vederti felice- disse, la voce intensa ed emozionata - voglio vederti sorridere, voglio sentire la tua risata, voglio osservare i tuoi occhi illuminarsi di gioia. Non piangere,amore mio- sussurrò sfiorando le mie lacrime con le labbra, e io sorrisi, ma il mio fu un sorriso stanco e tirato.

Le sua parole mi risuonarono in mente, l'intensità racchiusa nella sua voce mi sconvolse. Era vero, lui mi amava, e io amavo lui. E allora perchè l'insicurezza e la paura di essere abbandonata mi tormentavano giorno e notte?.

Gli accarezzai una guancia, osservando il suo volto dalla  straordinaria bellezza con devozione. Lo baciai, un bacio casto e delicato, e strinsi le sue mani fra le mie. La sua felicità sarebbe diventata la mia, non sopportavo che soffrisse in quel modo.

- Ma io sono felice, Edward- sussurrai con voce lieve, e le sue braccia si strinsero intorno al mio corpo. - Sono felice- ripetei - ed è tutto merito tuo-. Mi accoccolai sul suo petto, e cullata dal suo abbraccio protettivo, risprofondai nell'oblio di sogni sereni, rassicurata dal profumo familiare della sua pelle e dalla dolcezza delle sue parole d'amore sussurrate.

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Mie care ragazze, credo di non aver mai scritto un capitolo più puccioso di questo XD!!!!! Vi verranno le carie se non fate attenzione!!!Hihihihihi!! Il mio livello di glicemia in questo momento è a mille!!!Invece,la poesia di Pablo Neruda è davvero...wow!!! Pensate che la prima volta che l'ho letta sono rimasta letteralmente senza fiato, e ci tenevo ad inserirla in questo capitolo perchè mi sembrano le parole più adatte per descivere l'amore che Edward prova per Bella.

Una piccola parentesi la voglio dedicare a Rosalie: è inevitabile, nella vita, che la felicità di alcuni rechi dolore ad altri. Può essere ingiusto, amorale, crudele, ma è la verità. Sono consapevole che le mie storie d'amore sono tutte piuttosto complicate, ma sarebbe inverosimile se io , in una fic, rendessi tutti i personaggi, anche quelli fittizi ( come in questo caso lo è Rosalie..) felici e contenti.E, tra parentesi, ve lo sta dicendo una a cui Rose, nella saga originale, piace un sacco. Ma nella vita il dolore è inevitabile, e la felicità di alcuni causa irreversibilmente l'infelicità di altri.

Chiedo venia per il ritardo con cui ho postato, ormai in ogni capitolo ci sono le mie scuse a voi lettori, che attendete pazientemente i miei aggiornamenti!!! Siete davvero fantastiche, ragazze!!! Eppure, ho due notizie, una brutta e l'altra bella. Quale volete sentire prima???Quella brutta, vero??Com'è che  si dice? Via il dente via il dolore!!! Ebbene, ho un blocco pauroso per quanto rguarda Il mondo intorno a te, sono a corto di idee e non riesco più a scrivere nulla di decente!!! Mi dispiace tantissimo, anche perchè avevo promesso che avrei aggiornato prestissimo, ma che ci volete fare?? L'ispirazione va e viene, e la mia in questo momento, è molto limitata, soprattutto per quanto riguarda quella fic!!!Ma non preoccupatevi, questa sera proverò a scrivere un capitolo quanto meno decente, e se riesco a pubblicarlo, vi prometto che lo farò!!!

 La notizia buona è che questo non è l'ultimo capitolo della fic ( lettrici: e a noi che ce frega!?  me: Sigh!!!!!), ma scriverò un altro capitolo, più il prologo conclusivo!!!Spero che questo capitolo vi sia piciuto, perchè nel prossimo arriveranno i guai con la G maiuscola!!!!Per quanto riguarda i personaggi, sapete che a me piace da matti stravolgere i caratteri dei protagonisti della Twilight Saga, per cui non sorprendetevi se non ho descritto la solita Esme, amorevole e premurosa con tutti...detesto i soliti clichè. Vi ricordo che sul mio blog ( trovate il link nella mia pagnia autore...) troverete uno spoiler del nuovo capitolo de La Duchessa, e un anticipazione del secondo capitolo di Salvami!!! Un bacio, elisa.

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Un pò di pubblicità!!

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PAROLE FALSE, di Yara89. Altra one shot. Bella è una scrittrice alle prese con una crisi che riguarda il suo lavoro, riuscirà ad uscirne? PS: tutti umani.

UN'ALTRA OCCASIONE PER AMARE, di Isabelle 91. Bella è la ricca e intraprendente figlia maggiore di Aro Volturi, in procinto di sposarsi con Christian, l'uomo della sua vita, quando ad un tratto .....

GUERRA E PACE, di Sassy86. Edward, giovane soldato inglese appena approdato in un paese sconosciuto, si trova,quasi per errore, a passare una notte con una prostituta. Una donna fragile e forte al tempo stesso, che con il suo amore gli stravolgerà la vita. Un amore nato per caso, un amore in cui nessuno dei due crede, ma che li travolgerà entrambi, come la forza delle più potenti passioni...

ALLA RICERCA DEL MIO PASSATO...E DEL MIO FUTURO, di Yara89Nell'oscurità della notte si aggirano esseri che si credevano essere un mito, di giorno se ne aggirano altri, sempre appartenenti alla mitologia. Tutto inizia a Volterra. Luogo in cui vive Isabella, nascosta agli occhi di tutti, perché lei è "diversa" da qualsiasi altra razza sia mai esistita. Riuscirà a scoprire le sue origini ed anche il suo futuro?

SCOMPARSA, di Yara89.Storia ambientata dieci anni dopo gli eventi di breaking dawn... la famiglia dei Cullen viene distrutta da una tragedia, che era pianificata ancor prima della nascita di Isabella Swan. Nuovi misteri, eventi ed esseri soprannaturali sconvolgeranno il mondo degli attuali immortali... una nuova era dove i Volturi non risulteranno più il clan più potente, ma solo il braccio di esseri che adoperano all'ombra persino degli immortali stessi.

IMPERFETTO, di Yara89. One-shot sui pensieri di Edward in Eclipse, mentre attende in camera l'arrivo di Bella, che si trova alla riunione del consiglio nella riserva.

ULTIMA DESTINAZIONE, di Yara89.One-shot sui pensieri di Edward, dopo la chiamata di Rosalie, interpretata dal mio punto di vista.
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Risposte alle recensioni

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NIK81 ciao, sono contenta che lo scorso capitolo sia stato più chiaro. Spero che questo ti sia piaciuto, ho deciso di prolungare la storia per un altro capitolo. Un bacio, elisa

BO19 Ciao, per me è un vero piacere rispondere alle vostre recensioni!! Bè, hai ragione, l'amore di Edward è qualcosa che, ad essere sincera, ho faticato anche io a descrivere nella sua totalità, è un sentimento forte, ancor più duraturo, perchè è nato dalla condivisione del dolore, che è ciò che , più di ogni altra cosa al mondo, riesce ad avvicinare le persone. Ho deciso di prolungare la fic di un altro capitolo, più il prologo finale, perchè non cel'ho fatta a trasmettere tutto ciò che volevo dire con quattro capitoli. Spero che ti faccia piacere. Un bacio,elisa

VITTORIAKF Ciao, sono contenta che lo scorso capitolo ti abbia emozionata, sono soddisfatta perchè il mio obbiettivo è stato raggiunto, e non c'è soddisfazione più gratificante, per me, del sapere che con le miei storie io riesca a trasmettere qualcosa. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto. Un bacio, elisa

ARTEMIDE88 Ciao Sara!!! Sono daccordo con te, a quell'ora della notte non si riesce a pensare molto lucidamente, te lo dico perchè spesso io soffro di insonnia e , per non stare sdraiata sul letto a guardare il soffitto studio, guardo la tv, o scrivo, ma il mio criceto ( pardon, ti ho rubato il termine...) a quell'ora non funziona al cento per cento!!!Ammetto che il secondo capitolo sia stato molto confusionario, ma spero che adesso le cose saranno un po' più chiare. Prima di passare alla recensione volevo dirti che ho letto la tua mail, non ho risposto perchè purtroppo ero alle prese con una tesi di psicologia che mi teneva occupata e non ho avuto abbastanza tempo. Ti ringrazio tantissimo per avermi fatto presente quell'errore, probabilmente la mia beta non se ne è accorta, ma sarà stato un errore di distrazione, almeno da parte sua!! Da parte mia non credo, dato che lo ripeto spesso e che non me ne accorgo nemmeno. Comunque ti ringrazio, in futuro starò più attenta. hai lasciato una recensione molto interessante, davvero, che mi ha fatto riflettere. Sai, la percezione dell'amore è , a mio parere, molto soggettiva. Non credo dipenda soltanto dalla portata dei sentimenti che una persona nutre dentro di sè. Secondo me elementi come il carattere e il livello di sopportazione emotiva hanno un ruolo fondamentale in quest'ambito. Ci sono persone deboli che non sopportano di vivere in solitudine, e che arrivano anche a commettere follie per amore, ma la vera causa scatenante, come nel caso di Bella, non è la perdita dell'uomo che amava, ma la sua straziante paura di essere abbandonata, di restare sola. Perchè, stenterai a crederlo, ma ci sono persone, nel mondo, che necessitano dell'amore in sè, non importa verso chi è indirizzato, tutto ciò che conta, per loro, è il non sentirsi vuoti, privi di uno scopo nella vita, e riempono le loro mancanze con l'amore. Ma in quel caso non è un amore benefico, che innalza l'uomo ad una condizione migliore. Il loro è un amore malato e narcisistico, che conduce inevitabilmente alla distruzione. Sono persone deboli di spirito e di carattere, ma perchè non parlarne? Ciò che provava bella per jacob era una sorta di malsana dipendenza dall'amore, e nel momento in cui quel sentimento è venuto a mancare nella sua vita, sono morte tutte le sue certezze. La questione, con Edward, è diversa, perchè Isabella ha iniziato a provare affetto per lui per un motivo valido: la gratitudine. Lui l'ha protetta, l'ha amata senza chiedere nulla in cambio, e i sentimenti di lei pian piano stanno diventando più forti, duraturi, perchè fra loro ci sono tutte le condizioni per far sbocciare una bellissima storia d'amore. Questa fic è molto diversa dalle mie solite storie, perchè parla di un amore nato gradualmente, in cui l'istinto non prevale sulla ragione, ma si affiancano mantenendosi in equilibrio. Hai ragione, probabilmente ho reso i personaggi della fic, in maniera del tutto involontaria, dei personaggi fittizi, che contornano una storia in cui l'amore in sè è il protagonista assoluto. E la tua recensione è stata utile proprio perchè io non me ne ero resa affatto conto!!L'idea non mi è venuta da new moon, anche se il libro ha contribuito, in maniera indiretta, alla stesura della fic.Nel senso che quando ho avuto l'idea stavo ascoltando una canzone inserita nel film ( la canzone iniziale), e pensavo a dei problemi che da mesi affliggevano una mia cara amica. Questa ragazza ha sofferto molto per amore, e continua a soffrire tutt'oggi, a rifugiarsi dietro l'immagine utopica di un uomo che, in realtà non l'ha mai meritata. Poi, verso il secondo capitolo, mi sono resa conto che la trama assomigliava a new moon, ma a quel punto non potevo farci più nulla, dato che l'idea era già delineata nella mia mente. E comunuque ciò che prova bella nel libro della Meyer , tralasciando il contorno fantasy, è reale, nel senso che molte ragazze hanno sofferto per amore come ha sofferto lei. Un bacio, elisa

ED4E Ciao!! Si, hai davvero ragione, non è una cosa molto bella o gratificante, ma la gratitudine spesso pone la basi per un sentimento complesso qualè l'amore.Hihihi, anche tu sei team Edward? Tranquilla, anche lui si riscatterà e farà capire ad isabella che merita di essere amato come lui ama lei!! Un bacio, elisa

ROSELLA Ciao, sono contenta di trovari anche qui!! Hai ragione, dipendenza non è amore, ma ciò che bella prova per edward è soprattutto gratitudine.E dalla gratitudine spesso sboccia l'amore. Invece, il rapporto che la legava a jake era una vera e propria dipendenza. Un bacio,eli

NICOSIA Ciao, non preoccuparti, anche la mia connessione è spesso ballerina!!!Hai perfettamente ragione, bella è rimasta attaccata a un utopia, ad un sognoche è stato infranto, al ricordo del primo uomo che ha amato.Hai ragione, edward inq uesta storia è molo coraggios, non è facile amare una persona e sapere che non si è ricambiati!! Un bacio, elisa

ELLEH Ciao, benvenuta!!! Sono davvero felice che lo scorso cap ti sia piaciuto. Hai ragione, non è giusto donare la felictià a una persona e sottrarla a una ltra, ma purtroppo nella vita è inevitabile che la gioia di alcuni causi il dolore di altri. Spero comunque che continuerai a seguirmi! Un bacio, elisa

   
 
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