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Autore: Isyde    24/08/2010    1 recensioni
-Non c'è nulla di male nell'amare, Severus.- rispose, con voce rotta.
-Io so cosa voglio dalla vita.-
-E cosa sentiamo?- ora si stava decisamente divertendo.
-Voglio poter scegliere. L'idea di dipendere dalle decisioni altrui, mi fa rabbrividire. Sarò io a stabilire cosa fare o meno.
"Quinta Classificata al Contest Severus'Love di Ranerottola"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo Due.




La primavera aveva sciolto i numerosi pupazzi danzanti che popolavano il parco di Hogwarts. La stagione del Quidditch era alle porte e i giovani studenti si preparavano alle future giornate di sole ed allegria, scherzando e cominciando a sostituire i pesanti abiti della divisa invernale con quelli estivi. Le studentesse sfogliavano con attenzione le varie riviste di moda, Babbana e Magica, per capire quale trucco o quale pettinatura dovevano scegliere per stupire se stesse e i propri corteggiatori.

Severus Piton non apprezzava particolarmente quella leggerezza che s'impossessava di tutti, compresi compagni di scuola come Malfoy e Nott che sembravano completamente impazziti.

Il primo aveva deciso che avrebbe conquistato a tutti costi l'altezzosa Narcissa Black, l'altro ignorava di avere degli obblighi scolastici.

Ormai in biblioteca trovava solamente Rabastan Lestrange e Regulus Black, gli unici studenti di Serpeverde interessati a finire con profitto gli studi.

Ma un'altra presenza lo distraeva ogni tanto. Non si era mai accorto di Emmeline Vance fino a quella disastrosa gita ad Hogsmede.

Non che si parlassero o che si salutassero più di tanto, alla sola idea di socializzare con chiunque non fosse della sua casa ed in particolare circostanze, lo faceva rabbrividire.

Ma non riusciva ad ignorare quella massa di capelli castani, quegli occhi azzurri e quello sguardo concentrato sui libri.

Teneva la testa piegata da un lato, le dite della mano che giocherellavano con le pagine ingiallite dei volumi che leggeva con grande pazienza. La bocca era storta in una smorfia di noia, il piede molto spesso batteva ritmicamente contro il pavimento.

Non capiva se lo faceva per distrarre gli altri o se era del tutto incosciente di quell'abitudine.

Distolse lo sguardo da lei e riprese a scrivere il tema di Pozioni.

Proprio in quel momento, Emmeline alzò il viso e si mise a fissare i giochi di luce che facevano brillare le ciocche nere di Severus.

Si mangiucchiò distrattamente la coda della penna.

Ogni qualvolta si distraeva dai compiti e dalle lezioni, la sua mente vagava sempre su Severus Piton.

Ne era quasi ossessionata e questo non le era mai capitato.

Nemmeno per il suo odiatissimo futuro marito, Ludovic Bagman, l'essere più stupido a questo mondo, dopo suo cugino Malfoy e quella sciroccata di Bellatrix Black.

Avendo poca esperienza in materia di affari sentimentali, aveva deciso di aspettare qualche sua mossa.

Da quel poco che sapeva, Severus Piton non era assolutamente interessato a lei.

Anzi, non la riteneva degna nemmeno di essere una sua amica o conoscente con il quale scambiare qualche parola.

Un semplice “ciao” non le sembrava un accenno a qualcosa di più.

Sospirò sconfitta. Forse avrebbe dovuto ascoltare quella chiacchierona di Danielle Hugman.

Severus odiava le donne, dopo che Lily Evans lo aveva pubblicamente offeso, l'anno prima.

Pensandoci, si disse, Lily era mille volte più carina di lei.

Occhi verdi, capelli rossi, sguardo dolce e gentile, sempre sorridente e tremendamente popolare. Anche grazie a quell'idiota del suo fidanzato, James Potter.

Lei non aveva nulla di ciò.

Era bruttina, gli occhi erano di un colore non definito, come i capelli del resto. E poi le sue guance erano costantemente rosse per l'imbarazzo ed aveva grosse difficoltà a parlare e a socializzare.

Emmeline mise giù la penna e iniziò a raccogliere i suoi libri, dopo tutto quel pensare, la sua testa si ribellava di memorizzare altro.

Infilò con cura tutto nella borsa e s'incamminò verso i dormitori di Tassorosso.

Solo quando imboccò il piccolo corridoio verso i sotterranei, si accorse di una presenza che la seguiva. Si voltò di scattò, convinta che fosse uno degli idioti dei Malandrini e sfoderò pronta la bacchetta, ma rimase sorpresa nell'incontrare lo sguardo corrucciato di Severus.

-Non credi di esagerare? Potresti fare male a qualcuno.- commentò seccamente il ragazzo riprendendo a camminare.

-E' nelle mie intenzioni- rispose Emmeline, rimettendo a posto la bacchetta. Si osservarono a lungo.

-Non dovresti perdere tempo con gente del genere. Noi...siamo superiori a loro.-

Emmeline Vance annuì e lo seguì, rimanendo al suo fianco, per un poco. Sentiva chiaramente le mani tremare e sudare nelle tasche, il cuore le batteva, facendola respirare più velocemente del solito. Non era nuova a quei discorsi. La superiorità dei Puri di Sangue e l'inferiorità di tutti gli altri.

I Black ci credevano fermamente e secondo i deliri di Bellatrix, il mondo doveva essere governato dai Purosangue. I Malfoy seguivano con interesse la cosa, mentre i Vance se ne stavano in disparte annuendo. Sapeva che suo fratello aveva abbandonato gli studi superiori per unirsi “a colui che avrebbe donato un futuro nuovo al Mondo Magico”.

Rabbrividì di colpo, sperò solamente che Severus non fosse così estremista, così, respirando a fondo, decise di affrontarlo.

-Piton...Tu credi veramente che...Il nostro mondo debba essere governato solamente dai Purosangue?- gli chiese fermandosi.

Il Serpeverde alzò un sopracciglio. -Ne sono convinto.- rispose solamente. -E dovresti esserlo anche tu. Non vedi come sono Potter e compagnia? Inutili rifiuti umani che sprecano il loro tempo a prendere in giro gli altri.-

-Se la metti in questo piano, hai perfettamente ragione.- si affrettò a rispondere Emmeline, improvvisamente spaventata da quelle parole così dure.

-Io devo andare, Vance. Buona serata.- disse solamente mentre si voltava e continuava il percorso che l'avrebbe portato nella sua Sala Comune.

La ragazza rimase bloccata in quella posizione.

Allora era vero.

Qualcosa stava cambiando.

Fu il rumore lontano di passi a farle riprendere coscienza e riprendere a camminare.

Una volta salita in camera, trovò sulla sua scrivania privata, una lettera e una rosa.

Chiuse gli occhi e posando la sua roba sul suo letto, sapendo benissimo di avere su di sé, gli occhi curiosi delle sue compagne, si avvicinò al tavolo.

Per un solo secondo sperò che la lettera fosse firmata da un Piton.

L'aprì lentamente e lesse solamente la firma: Ludo Bagman.

Toccò i lunghi petali della rosa rossa, con qualche incantesimo Ludo aveva congelato le gocce di rugiada sul fiore, regalandole un'aria di freddezza.

Una lacrima le cadde dall'occhio sinistro e solcò la sua guancia cadendo a Terra.

Sentiva sempre più vicina, un'ombra oscura che si avvicinava, più minacciosa che mai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

_________________________

 

Grazie mille per l'accoglienza e le tante visite/seguite.

 

Piccola Vero: Grazie mille per aver recensito. In effetti il personaggio di Emmeline Vance è praticamente non utilizzato, anzi molti non sanno che ruolo abbia nella saga. Sono contenta nel sapere che comunque ti incuriosisce. Un bacio e al prossimo aggiornamento.

 

Mizar: Accetto la tiratina per aver sminuito il tuo licantropo preferito U.U Grazie mille per i complimenti e spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo.

 

Ranerottola: Grazie. Grazie. Grazie. Comunque, sto correggendo!! Sono contenta che il pairing e la storia ti sia piaciuta. Il mio intento era scrivere qualcosa di leggero ma nemmeno troppo "allegro". Sono felicissima di sapere che ti è piaciuto il mio modo di caratterizzare i personaggi. Un bacione!!

 

JuliaSnape: Da buona Tassorosso, colgo sempree l'occasione per descrivere la mia cara Casa e i miei personaggi preferiti!Poi solo una mente brillante come quella di Vance, può stare dietro a Severus.

 

Un bacione a tutti.

 

   
 
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