10. Nuovo
inizio.
La lettera che era giunta ad Areal da zia Matilde
riportava il seguente testo:
Cara Areal, sei davvero sicura di voler restare ad Hogwarts?
Lo
so che ne abbiamo parlato per tutta l’estate, ma se hai cambiato
idea
puoi dirlo in qualsiasi momento, e noi ti veniamo a riprendere.
Non
è sicuro stare ad Hogwarts quest’anno, quel folle si Sirius
Black
è evaso da Azkaban e
nessuno può dire cosa farà.
Lo
sai anche tu le voci che girano.
Stai
attenta almeno, anche se so che sei una brava ragazza,
ma
mi preoccupo ugualmente per te.
Ti
voglio bene, zia Matilde.
Areal accartocciò la lettera con un
sospiro, mentre posizionata allo scrittoio della sua camera, prendeva piuma e
pergamena per rispondere alla zia. Era da quando era uscito sui giornali che Sirius Black era evaso da Azkaban che sua zia non aveva fatto altro che pregarla di
starsene a casa al sicuro. Ma come biasimarla d’altronde? molti altri genitori
amici di sua zia avevano preso in considerazione l’idea di lasciare i figli al
sicuro delle loro case. Ma come aveva fatto
per gli ultimi due mesi, Areal avrebbe ribadito la sua volontà di
rimanere ad Hogwarts anche per quel terzo anno, così iniziò pazientemente a
scrivere la lettera di risposta alla zia.
“:Ancora a scrivere a tua zia, Areal?
Insomma nessuno può davvero pensare che Sirius Black metta piede ad Hogwarts, è ridicolo!:” fece Canni,
sdraiata sul proprio letto, con la pallida gatta Cleopatra che le dormiva in
grembo.
“:Purtroppo non tutti sono di ampie vedute…:”
fu la sua risposta sbuffata, mentre continuava a scrivere la sua lettera.
“:… Tu stai scherzando, spero!:” strillò
Jude, correndo di corsa fuori dal bagno, con i capelli ramati legati in una
coda di cavallo, e il pigiama indosso.
“:Andiamo!:” la rincorreva Emma “:Ho
imparato a farlo, fammi provare!:”
“:Di che parlate?:”chiese Canni.
“:Tua cugina continua a dire che ha imparato
un incantesimo per cambiare il colore dei capelli, e non capisco perché debba
usarmi come cavia!:”.
Mentre alle sue spalle, le tre ragazze
discutevano animatamente, Areal terminò la sua lettera, la sigillò, la mise sul
becco della sua fidata civetta Nira, l’accarezzò sulla testa, e mettendosela
sul braccio la guidò fuori dalla finestra lasciandola volare via. Si lasciò
trasportare dalla brezza leggera delle notte, e mentre il suo sguardo osservava
le vette di Hogwarts, la sua mente tornava a poco prima, alla prima cena a
scuola.
…
…I quattro tavoli erano come da copione
affollati di ragazzi vivaci, quando il preside raggiunse un leggio al centro
della pedana dei professori.
“:Benvenuti
ad un altro anno ad Hogwarts:” iniziò “:Ora, vorrei dire due parole prima che
ci intontisca tutti troppo il nostro ottimo banchetto. Per prima cosa, do il
benvenuto al professor R. J. Lupin, che ha gentilmente aggettato il ruolo di
insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure. Buona fortuna professore…:” e
quando un ometto smilzo si alzò in piedi dal tavolo degli insegnanti, tutti
applaudirono. Poi Silente spiegò che l’insegnante di Cura delle Creature
Magiche era andato in pensione, ma che sarebbe stato sostituito dal guardiacaccia
Rubeus Hagrid. Areal restò
sorpresa da quella novità, ma tuttavia ne era contenta.
“:…Infine passiamo a cose più inquietanti:
su richiesta del ministero della magia, Hogwarts, almeno fino a nuovo avviso,
ospiterà i Dissenatori di Azkaban, fino al momento
della cattura di Sirius Black.
I Dissennatori saranno di guardi ad ogni accesso alla scuola. Ora, pur se
rassicurato che la loro presenza non disturberà le nostre normali attività, un
avvertimento: I Dissennatori sono creature malvagie, non faranno differenza fra
colui a cui danno la caccia e coloro che si trovano sul loro cammino, per tanto
devo avvertire tutti, intendo ognuno di voi, di non dar loro alcun motivo di
farvi del male. Non è nella natura di un Dissennatore
perdonare…:”
Alle ultime parole di Silente Areal deglutì
a vuoto, e pensò alla faccia di sua zia se avesse saputo dei Dissennatori.
“:Ma sapete, la felicità la si può trovare
anche negli attimi più tenebrosi:” e passando la mano su una delle candele
davanti a lui, questa si spense “:Se solo uno si ricorda, di accendere la luce…:”
e ripassando la mano su quella stessa candela, quella si riaccese…
Areal, ancora affacciata alla finestra del
suo dormitorio, ripensava a quella candela che si era accesa a spenta senza che
Silente usasse la bacchetta.
“:È normale usare la magia senza la
bacchetta?:” chiese spensieratamente, e le sue compagne si stupirono.
“:Certo!:” rispose Emma “:Mio padre fa molte
cose senza bacchetta, ma bada, solo cose semplici. Anche noi in teoria ne siamo
capaci, ma non sappiamo come farlo. Pensa a quando eri piccola e non avevi
ancora una bacchetta, c’erano comunque molte cose strane che facevi, giusto?:”
Areal continuò a guardare oltre la
finestra, e un sorriso le piegò le labbra: entro la fine dell’anno avrebbe
potenziato se stessa. Non era possibile che i Dissennatori fossero in giro
fuori da scuola, che i bambini facessero magia senza bacchette, mentre lei era
una qualsiasi inetta del terzo anno. No, aveva voglia di crescere, di imparare
il doppio delle cose, e ci sarebbe riuscita.
Forse,
un giorno lontano, avrebbe dovuto proteggere qualcuno…
Poiché era al terzo anno, in cui si potevano
frequentare anche le materie facoltative, capitò raramente che Areal avesse
lezione con troppa gente che conosceva. Ad ogni lezione c’erano massimo quattro
persone che lei conosceva. Quel giorno ad Incantesimi, era affiancata da Emma
ed un’ altra ragazza Tassorosso che aveva conosciuto l’anno scorso. Vitious
aveva fatto alzare tutti gli studenti mentre lui era al centro dell’aula a
spiegare: “:Oggi vedremo gli incantesimi di Pietrificazione. Esistono due tipi
di incantesimi, uno è Immobilus che abbiamo visto il primo anno e che
viene utilizzato per le cose inanimate. Mentre l’altro è il Petrificus Totalus , che vedremo oggi e che si usa sugli esseri viventi.:”
Tutti si scambiarono vari sguardi curiosi.
“:Ora, chi vuole provare? Mi servono due
volontari…:” Fece Vitious, con quel suo sorriso fiducioso. Ed Areal, da brava
secchiona che si rispetti in quella materia, scese subito verso l’insegnante. “:Io!:”
disse, e nel vederla il professore sorrise.
Poco dopo, per cavalleria forse, un altro
ragazzo della casa del Corvonero scese e si posizionò di fronte ad Areal. Il ragazzo
era Erick McDallas, alto con folti capelli neri ed
occhi chiari, sicuramente di bell’aspetto.
“:Molto bene, Erick, comincia tu:” e Vitious si avvicinò al braccio con cui il ragazzo teneva la
bacchetta. “:La formula è esattamente: Petrificus
Totalus. Punta la bacchetta con decisione, e non avere timori, forza! Al
mio tre: uno due tre!:”
Ma quando il ragazzo provò a lanciare
l’incantesimo, nella fretta gli sfuggì la bacchetta di mano, e mentre lui la
recuperava desolato, mezza classe rideva.
“:Non importa, non importa. Andrà meglio la
prossima volta. Signorina Foreberth, è il suo turno!:” Sorrise Vitious, ed
Areal impugnò la bacchetta, tirò un profondo respiro, e con decisione disse: “:Petrificus Totalus!:”.
Areal non si aspettava qualcosa del genere,
ma Erick si irrigidì totalmente, e cadde steso a terra come una statua di marmo
con gli occhi spalancati.
“:Molto bene! Molto bene davvero Areal!:” esultava
il piccolo professore, ed Areal ancora incredula sorrise appena. Vedendo il suo
povero compagno steso a terra, pensò che era meglio farlo tornare normale, e quando
agitò la bacchetta il ragazzo a terra riprese vita e si rimise in piedi. Quello
che però non si aspettava assolutamente, fu la reazione dell’insegnante.
“:Come ha fatto?:” le chiese Vitious serio.
Areal deglutì “:Io… io non lo so professore.
Volevo solo farlo tornare normale, e, insomma ci sono riuscita, credo…:”
Vitious scoppiò a
ridere “:Magari la prossima volta mi dia il tempo di spiegare come annullare un
incantesimo del genere, prima di eseguirlo alla perfezione! 10 punti a Corvonero
per la brillante esibizione!:”.
A fine lezione Areal era molto soddisfatta
di se stessa, a Trasfigurazione riuscì a trasformare la sua civetta Nira in un
topo e in una colomba senza mai sbagliare.
“:…Sbaglia il modo in cui tiene la
pacchetta, signorina Longus. Ecco, la signorina Foreberth ha indovinato invece!:”
aveva detto ad un certo punto la McGranitt a Canni, che non impugnava con
decisione la sua bacchetta. Areal sorrise quando Canni le fece una linguaccia.
A dire il vero Areal non era abituata ad
avere la vita scolastica tanto facile. Aveva parecchie amiche ed anche amici,
le materie le sembravano una passeggiata da affrontare, e ogni giorno era
sempre sorridente. Se quella fosse una calma solo apparente che preannunciava
un temporale, questo non lo sapeva, ma per il momento le andava bene così.
Per quanto riguardava il buon proposito che
si era fatta ad inizio anno, ovvero quello di avanzare di livello, tutto
prometteva bene, anche se non si era applicata come voleva. Un pomeriggio però,
rimasta sola nella sala comune dei Corvonero, ricordò come aveva annullato
l’incantesimo di pietrificazione dal suo compagno senza che nessuno le avesse
spiegato come fare. Poi ricordò la McGranitt che ammoniva gli altri perché non
tenevano bene in mano la bacchetta. Ora che ci pensava con più attenzione, al
primo anno, Vitious si era complimento con lei per il modo in cui teneva la
bacchetta nonostante fosse solo una ragazzina alle prime armi.
Areal si dondolò un po’ sulla sedia,
fissando il cielo a cupola stellato, e chiedendosi come far combaciare quegli
elementi che aveva. Mentre osservava le stelle, Areal rivide la candela che
Silente aveva riacceso senza bacchetta al banchetto di inizio anno, e tutto le
fu chiaro.
Areal aveva un legame con la propria
bacchetta, ormai ne era certa. Sin dal principio si era qualificata per il modo
in cui la adoperava, ovvero senza mai sbagliare, avendo sempre polso fermo o
azzeccando i giusti movimenti da compiere prima di scagliare l’incantesimo in
ogni situazione. E questo già di per se le aveva garantito la riuscita di molti
dei suoi incantesimi durante l’anno. E per finire c’era quello che era successo
ad Incantesimi, quando aveva praticando un contro incantesimo senza averlo
imparato, ma anche per quell’avvenimento c’era una spiegazione.
Senza batter ciglio si alzò dalla sua sedia,
si avvicinò alla parete-libreria che aveva dietro ed iniziò a vagare con lo
sguardo sui libri alla sua altezza. Dopo qualche minuto ricordò dove aveva
visto il libro che cercava l’ultima volta, e purtroppo per lei era su uno
scaffale troppo in alto. Senza perdersi d’animo tirò fuori la bacchetta e la
puntò contro il libro che aveva individuato.
“:Descendo:” sussurrò, e il libro fluttuò verso le sue
braccia.
Una volta preso il libro iniziò a
sfogliarlo, mentre si avvicinava alla statua della fondatrice della sua casa, e
senza accorgersene si sedeva ai suoi piedi.
Quando trovò la pagina che cerva iniziò a
leggere di come la signora Agatha Corvonero -usando il nome che aveva da
sposata- avesse fatto parlare di se per la sua teoria “del mago e dalla bacchetta”.
La strega in questione era niente di meno che la madre di Priscilla
Corvonero, e la sua teoria diceva che se un mago entrava in piena sintonia con
la propria bacchetta, riusciva a fare grandi cose e a sfruttare a pieno la
magia che possedeva. Per Agatha Corvonero il legame con la bacchetta era tutto
per un mago, chi aveva quel legame era a metà dell’opera. Chi usava quel legame
poteva richiamare più magia da se stesso, e soprattutto, scoprire di saper fare
incantesimi mai imparati prima…
A gambe incrociate e con il libro in
braccio, Areal ghignò soddisfatta.
Se era vero quello che diceva Agatha Corvonero,
e se lei rientrava in quella teoria, allora prevedeva grandi cose...
Continua…
Mi scuso per la cortezza del capitolo, ma per quanto noioso sia stato era importante. L’ultimo anno da bambini, perché al quarto… okay la smetto u.u !
Grazie a chi ha pazientemente seguito fino ad ora, spero vogliate lasciare un vostro parere.
Un saluto speciale a JuliaSnape che mi fa sempre sapere cosa ne pensa XD