Una
sola parola...
Mi guardò
accennando un sorriso.
-“ oh.
Scusa.” Sussurrò dolcemente. Mi voltai, per andare
nella
stanza dalla quale proveniva il rumore, ma lui mi afferrò il
braccio.
-“ Bruno,
per favore, devo controllare una cosa.” Dissi infastidita.
Abbassò lo sguardo, e mi liberò dalla sua presa.
Sembrava triste. Mi si strinse
lo stomaco e provai un forte senso di colpa, ma ciò
andò via in fretta, perché mi
resi conto che l’unico che doveva soffrire era lui. Infondo
era stato Bruno ad
avermi tradito con Pia, non io. Mi girai di scatto, e mi mossi verso la
stanza.
Non mi voltai per controllare se era andato via, perché
sapevo che non l’avrebbe
fatto, e poi non avevo sentito il rumore dei suoi passi.
Mi fermai davanti la
porta. Sentii delle voci dall’interno, e non so
come ma mi ritrovai a tremare e sudare freddo dalla paura.
Oltre a Fabio e
Bruno, non c’era nessuno in casa. Chi stava parlando
nella camera di mia madre?
-“
Antonella cos’hai?” mi chiese Bruno che aveva
notato la mia
preoccupazione e si era avvicinato.
Ero completamente
immobile e non riuscivo a muovere un muscolo. La
paura mi giocava realmente brutti scherzi.
-“ sento
d-delle voci.” Balbettai e senza rendermene conto feci un
passo indietro sbattendo di nuovo contro di lui. Mi fissò
per alcuni secondi,
mentre io tenevo lo sguardo sulla porta. Mi scansò e fece
qualche passo in
avanti, poi mise la mano sulla maniglia e con un scatto
l’aprì.
Guardandolo negli
occhi notai che anche lui stava provando le mie
stesse sensazioni: stupore misto a paura.
Nella camera
c’era il televisore acceso che trasmetteva un film. Ecco
il perché delle voci.
Bruno
sospirò, mentre io però non riuscivo a calmarmi.
Mi posizionai davanti
la televisione per spegnerla, ma alla
visuale del film rimasi senza fiato. Poi tirai fuori un urlo, e Bruno
spaventato venne dietro di me.
-“
Cos’hai? È un film Antonella!”
gridò anche lui per farsi
sentire, visto che le mie urla coprivano ogni suono.
-“
quel… film… io l’ho g-già
visto. Proprio questa scena.” Mormorai.
-“ e
allora?” mi chiese.
-“ vedi,
è quasi uguale a un mio sogno… un sogno che
faccio tutte
le notti.” Spiegai tremando ancora. –“ e
poi, io prima ho sentito un rumore… un
boato, no so.”
-“ io non
ho sentito nulla.” Disse, gesticolando con le mani.
-“ oh,
cavolo, Bruno. Non vuoi credermi? Bè fa un po’
come ti
pare. Io non ho bisogno di te.” Mi calmai. Ora più
che paura provavo rabbia.
-“
cos’è successo? Perché hai gridato
Anto?” domandò mio fratello
salendo di corsa le scale.
-“ nulla,
Fabio. Antonella si è spaventata per la scena di questo
stupido film.” Rise Bruno, poi si girò e mi fece
l’occhiolino. Mi stava
coprendo.
-“ oh, mi
hai fatto prendere un colpo, sorellina.” Sorrisi, Fabio
ci era cascato in pieno. –“ però aspetta
un attimo.” Disse voltandosi di nuovo.
-“ cosa
c’è?” chiesi.
-“ la
televisione in questa stanza non era rotta?” spalancai gli
occhi. –“ bah.” Sbuffò e
tornò in cucina.
guardai Bruno, e lui
fece lo stesso. Qualcosa non andava. Ora era
sicuro.
Il ragazzo mi
seguì in camera senza fiatare, voleva spiegazioni
sicuramente, e dopo quello che era successo non avrei esitato a
dargliele.
Parlare con lui era
sempre la cosa più facile del mondo… anche se
i nostri rapporti nell’ultimo periodo non erano rose e fiori.
Desideravo con
tutto il cuore che rimanesse con me, che mi aiutasse, e che non mi
lasciasse
mai da sola. E forse lui mi avrebbe anche accontentato, ma il mio
orgoglio mi
impediva di dire qualsiasi cosa in quel momento.
Il silenzio era
diventato davvero irritante.
-“ mi
spieghi cosa succede?” ruppe lui il ghiaccio dopo alcuni
minuti.
Mi sedetti sul letto
e iniziai a raccontare tutto ciò di strano
che mi stava accadendo in questi giorni. Gli raccontai della voglia di
latte,
alimento che avevo sempre odiato, del film, e infine dei sogni. Quando
gli
dissi che l’incubo si ripeteva tutte le notti la sua
espressione cambiò da
pensierosa a incredula.
-“
Antonella, anche io faccio un sogno tutte le notti.” Mi
confidò.
-“ ah si? E
quale?”
-“ Sono in
un corridoio buio. Corro perché devo trovare qualcosa,
o qualcuno. E sento la voce di una bambina che mi chiama… e
che dice che lei e
la persona che amo sono in pericolo.” Sospirò.
-“ chi
è quella persona?”
-“ non lo
so, il sogno termina sempre lì. Sai, sembra che il mio e
il tuo siano come collegati.” Sorride, ma gli si legge in
faccia la confusione
e anche un po’ di paura.
-“da quando
fai questo sogno?” domandai interessata.
-“ da un
po’. Ma non mi ero mai spaventato del fatto di fare
sempre lo stesso sogno, perché la cosa mi accadeva anche
prima.” Sussurrò avvicinandosi
a me, e sedendosi sul letto.
-“ e cosa
sognavi?” era incredibilmente vicino, tanto da sentire
sulla pelle il suo respiro. Alzai lo sguardo per guardarlo negli occhi
verdi.
-“
te.”
♥
Angolo
Autrice ^^
Saaalve ^^
Tornato
il
mio amore x il mondo di Patty, sono tornate anche le mie ff su questo
sito xD
questa nn l’aggiornavo da Febbraio… O.O
così ho deciso di continuarla.
Ringrazio
chi ha recensito, e chi ha aggiunto la storia ai preferiti.. ;)
Se vi
piace,
fatemelo sapere nelle recensioni xD altrimenti nn la continuo
ç.ç
Baci
Barby