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Autore: sasyherm    26/08/2010    3 recensioni
Draco e Pansy sono sposati, con continui tradimenti da parte di lui. Ma la sua stessa moglie, in un impeto di sincerità, gli narra la storia di un amore, che custodisce dentro di se , e che la rende ancora felice, nonostante non si sia potuto concretizzare. "Aveva aperto il cassetto con la chiave della sua mente, e ora l’effluvio del suo amore, aveva invase le loro menti"
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Pansy Parkinson | Coppie: Harry/Pansy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il Cassetto



VI






L’affermazione arrivò inaspettata. Pochi giorni dopo la dichiarazione di Harry.

- Vorrei presentarti a Hermione e Ron.-
Ok, pensai io.
Sarebbe successo, si sapeva.
Uno non può scampare alla morte così tante volte ed essere sano di mente.
Stavamo studiando normalmente, la sua mano che ogni tanto si posava sulle mie spalle, e un lieve bacio sul collo.
- Vuoi presentarmi i tuoi amici?Harry…-
Eh no, non può guardarmi con quegli occhi adesso. Lo sa, che non resisto!
- Lo sanno che in teoria stai con Malfoy…e sanno che non ci sposeremo, o cose simili…ma mi vedono felice, e io non so dire bugie, lo sai.-
- Cioè hai sconfitto Voldemort e non puoi mentire?-
Harry rise.
- Inoltre, come pensi di farmi passare inosservata?un branco di Grifondoro e Pansy, la fidanzata di Malfoy…-
Ecco, il solito errore. Eppure, avrei dovuto evitarlo.
Quell’appellativo, maledetto.
Harry si alzò, gli occhi verdi vuoti.
Cominciò a riporre i libri nella borsa, senza guardarmi.
- Harry è così, e lo sai anche tu. Lo sposerò…-
Il solo pensiero mi faceva morire dentro, ogni volta.
Ogni volta, un piccolo pezzetto di me, si staccava e volava chissà dove.
- La fidanzata di Malfoy…che sta con il suo nemico di nascosto. Non avrei mai pensato di essere la Vergogna di qualcuno…-
Non potevo tollerare che se ne andasse.
Lo seguii, mentre lasciava la Biblioteca.
- Harry…-
- No, Pansy. Ora devo andare dai miei amici, e tu dai tuoi.-
Mi bloccai paralizzata al centro del corridoio, mentre lo vedevo allontanarsi.
Non sarebbe stata l’ultima volta.
- Ah…Serpeverde codarda…-
Era Sir Nicholas, il fantasma di Grifondoro. Mi superò senza toccarmi, girandosi a guardarmi con pietà.
- Quel ragazzo è innamorato di te…è un onore. E tu lo lasci , proprio come hanno fatto tutte le persone a cui voleva donare un po’ di amore...pare che nessuno lo voglia, è come una maledizione.-
Mi voltai e me ne andai.
Non volevo sentire nessuno.

Mi rigirai nel letto. Non volevo piangere, ma non ci riuscivo.
Mi meritavo quello che avevo.  E ora, mi stava cadendo addosso, tutto il peso della mia vigliaccheria.
Sarei potuta essere felice. Sarei stata la madre perfetta dei suoi figli, invece che una stupida, vuota, moglie Purosangue che non ama nemmeno più suo marito.
Io ti ho perso. Ti ho perso, nel momento in cui non ho avuto il coraggio di fare la mia scelta.
Eppure, non chiedevi molto. Chiedevi che avessi il giusto coraggio, di lasciare Draco , mandare al diavolo le regole dei miei genitori, e essere felice con te.
Chiedevi la luce del sole, per la nostra storia.
Dopo una vita che avevi passato a combattere il male oscuro , la luce te la meritavi proprio.
E io, ero finalmente la tua principessa. Ho sempre desiderato esserlo, e tu…
Tu, mi hai amata.
Io, ti ho amato.
Ci siamo amati completamente.
Ma non bastava.  Stavolta, non potevi più salvarmi…dovevo pensarci da sola.
E mi sono lasciata annegare…una sola domanda ora mi pongo.
È troppo tardi, per risalire alla mano che non  mi hai teso?

Ingerisco la pozione tutta d’un sorso. Divento la fidanzata di Draco.
Le nostre camere sono comunicanti, e quando entro nella sua, vedo che mi aspetta nudo sotto le lenzuola.
Sorrido, e lo sento sogghignare compiaciuto.
Draco è il miglior amante che ho avuto. Peccato che lui non sappia con chi va a letto, davvero.
Non sono innamorata di lui, come tutte le ragazze della scuola.
Voglio e cerco solo appagamento sessuale, e lui me ne da tanto, e bello.
L’amore…quello l’ho già avuto. Mi basta, anche se è finito.

“ Se non posso averti… farò un bel falò della brava ragazza Purosangue."


Svegliarmi con il tepido fruscio delle lenzuola vuote, non è piacevole.
Sono impregnate del suo odore, o delle mie illusioni.
Ho voglia di uscire, improvvisamente. Mi vesto in fretta e mi dirigo sul ponte.
IL rumore del mare risuona come in una conchiglia , compresso e fastidioso.
Forse sono io.
Mi accorgo di una figura, appoggiata al parapetto.
Il vestito rosa pallido svolazzante, i capelli nerissimi di mia moglie.
Non mi ha sentito.
Cercando di non far rumore,  poso le mani sui fianchi morbidi.
Si volta di scatto, e mi scosta subito dopo.
Ma so che ha visto il lampo di dispiacere che ha attraversato i miei occhi, e se ne è fregata.
Perché fa così male, quando vieni ignorato?
Non mi era mai successo.
- Draco, che ci fai qui?Mi pareva fosse chiaro…il resto della vacanza lo passeremo separati. Quando torneremo a Londra, io mi trasferirò da Daphne e avvieremo le pratiche del divorzio.-
No, non  mi era affatto chiaro.
Non avevo capito, che facesse sul serio.
Che facesse così dannatamente male, e soprattutto, che è tutto vero, non un brutto sogno, per cui Narcissa ti avrebbe consolato.
Pansy sospirò, e continuò con lo stesso tono, di una che ti ha appena confessato di amare un altro uomo, e di volere il divorzio.
Un tono da cosa normalissima, da tutti i giorni.
- Forse, visto che non abbiamo fatto mai sesso, ci metteremo poco tempo.  E tutto sarà come prima…a parte la benevolenza che i miei genitori mi portano. Sarò diseredata, non avrò un briciolo di denaro…ah, ci metteremo d’accordo per i soldi. Se non ti dispiace, li vorrei indietro…i miei non mi daranno un centesimo , e mi serviranno i soldi, in futuro.-
- Va bene, certo…sono tuoi, certo.-
Sono un perfetto coglione. È tutto quello che so dire?
Lei ti sta lasciando senza un ombra di ripensamento, e tu sai dire solo questo?
Il Grande Malfoy che non sa fermare una ragazza che lo sta lasciando?
Pansy sospirò e lui capì che lei lo pensava un coglione.
Alzò le mani, in un gesto di resa, completa.
- Va bene, ci siamo detti tutto, credo…bhe, buona fortuna, Draco…spero solo che tu possa essere felice, qualunque sarà la tua felicità.-
C’ era una lieve nota di sarcasmo, nella sua voce.
Si voltò per andarsene, ma allora, solo allora, lui seppe cosa dirle.
Cosa dire a se stesso.
- Tu lo sarai, dopo il nostro divorzio, Pansy?-
Lei lo guardò, lo guardò come se non lo vedesse, e guardasse oltre, nelle onde del mare, raschiando la superfice schiumosa.
- Non lo so, Draco. Ma so cosa posso fare, per esserlo.-
Doveva avere sempre l’ultima parola, si rese conto, lui, prima di lasciarla andare.
E nelle orecchie, il frastuono del mare che rombava furioso, fastidioso, irritante.
Mai così furioso come con me stesso, in questo istante.

Cercavo Harry ovunque. Avevo evitato tutti, perfino Daphne.
Lo trovai nel Parco, accanto ai suoi amici.
Mi fermai dietro una colonna, aspettando di trovare il coraggio.
O la va, o la spacca, Pans.
Non volevo fermarmi…dopo non sarebbe tornato, questo momento.
Avanzai verso di loro, e vidi Ginny Weasley perforarmi gli occhi.
Sbaglio, o era leggermente disturbata della mia presenza.
- Parkinson, che ci fai qui?-
Non puoi permettere ad una Weasley di zittirti.
- Volevo parlarti, Harry…-
Harry si alzò dall’erba in cui era steso e mi tese la mano, sorridendomi.
Capii che era contento.
Quando Harry sorrideva, era come un bambino. Ogni cosa si illuminava, e tu ti sentivi importante…
Sentivo ancora gli occhi di Ginevra fissi su di me, e poi su di lui.
Parvero oscurarsi, quando lo videro felice.
Improvvisamente, la Granger si alzò e mi tese la mano.
- Pansy…bhe non siamo state proprio amiche in questi anni…ma credo che potremo sorvolare.-
Weasley annuì e mi tese la mano anche lui, impacciato.
Toccava a me, parlare, e un sorriso di Harry mi incoraggiò.
- Bhe, io sono pronta a sorvolare, per quanto mi riguarda…-dissi, abbassando gli occhi.
La Weasley si alzò, e mi fulminò con lo sguardo.
Cercai di sorriderle, ma voltò la faccia con espressione offesa.
Gelosia, ecco cosa le vedevo negli occhi.
- La fidanzata di Draco Malfoy non potrà mai essere una mia amica. Non mi fiderò mai di una Serpe malevola.-
Però si fidava molto del mio ragazzo, quando si trattava di lenzuola.
Mi mangiai la frecciatina, e arrossii.
La vidi allontanarsi sbuffando.
Guardai Harry, che mi fissò a lungo, per capire se ero ferita.
La Granger, gentile, posò una mano sulla spalla.
- Non preoccuparti, si abituerà presto…-
- Infatti…-le fece eco Weasley.
Capii che avevo un altro problema, enorme, dai capelli rossi.

Quando i suoi amici se ne furono andati, Harry mi strinse la mano, sorridendomi.
Mi abbracciò e inspirai il suo profumo, e la sua dolcezza.
Era così gentile Harry, così buono, ma anche così protettivo.
Nelle sue braccia, mi sembrava di respirare, dopo una lunga attesa.
- Sono contento che hai fatto questo sforzo, Pans…-disse, massaggiandomi la schiena e inanellando un capello.
- L’ho fatto per te, Harry… soltanto.-
Harry mi guardò, accarezzandomi ancora i capelli.
- Ti adoreranno subito, lo so…e non devi temere che parlino.-disse Harry,
baciandomi sulle labbra, fugacemente.
- Anche per la Weasley? Ha una storia con Draco.-risposi, evitando il tono pauroso.
- Non sa nulla lei…pensa semplicemente che siamo amici.- disse Harry, stendendosi sull’erba e portandomi con se.
La schiena contro il suo petto, la testa abbandonata sulla spalla, e lui mi cullava.
Eccolo, il mio personale Salvatore.
Baciò lievemente il collo, scostando i capelli.
- Troppe cose contro di noi, Harry…Ginny, Draco, la mia famiglia…Blaise.-
Harry sussurrò all’orecchio, accarezzandomi il collo con trasporto.
- Pensi che non ne valga la pena, Pansy?-
- Conosco il finale, stavolta, e non è lieto.-
Harry mi voltò verso di lui , e mi perforò con lo sguardo.
Gli occhi di Harry, erano trasparenti. Vi scorrevano dentro tutti i suoi pensieri.
Harry non fingeva nulla, mai, a nessuno.
Ma non avevo il coraggio di approfittarmi di lui…perché mi aveva conquistata.
- Per quanto mi riguarda, ne vale la pena, continuare, Pans…ma non voglio costringerti…se non te la senti, ti lascerò tornare da Malfoy seduta stante.-
Le sue parole non mi ferirono.
Lui era pronto a lasciarmi andare via, da lui, dai suoi problemi.
Ma perché è così coraggioso?
Allentò la presa sulle braccia stese contro il suo petto.
- Ti chiedo solo di cercare di essere felice. Solo questo, tentare sempre, di essere felice.-
Lo guardai e in quell’attimo, capii che lo amavo.
Era presto, certo. Ma tutto sommato, credo che fosse vero, e fosse lì in quel momento.
E che sarebbe stata lui, la mia felicità futura.
- Io non troverò mai il coraggio di sfidare la mia famiglia, Harry.-
- Non te lo sto chiedendo. Ti sto chiedendo solo di scegliere, ora. Ne vale la pena?-
Lo guardai. Si, ne valeva la pena.
Lui era quello che avevo sempre sognato.
Ogni notte, nella mia bella stanza da bambina che credeva nelle fiabe e nei finali felici…da adolescente che sapeva che il suo principe aveva tante principesse, oltre lei.
 Ora, che aveva la possibilità decisiva.
“ L’amore sconfigge la morte e la lontananza…è il sogno che ci  culla in mille notti senza stelle”
Mi avrebbe protetta, lui, questi momenti, la nostra storia.
Forse sarei stata infelice, ma di notte, lui ci sarebbe stato, e mi avrebbe stretta tra le sue braccia, come in questo istante.
- Si, ne vale la pena. Anche se passerò mille giorni senza luce…tu apparirai in mille sogni…-
Harry mi sorrise, e capii che era quello che intendeva.
 
Mentre mi stavo avviando nei sotterranei, sulle labbra avevo ancora i baci di Harry.
Il suo profumo non scompariva dai miei vestiti.
Era sotto la pelle, e non volevo che se ne andasse.
“ Io non me ne andrò mai via da te…”
Harry Potter manteneva le promesse. Le manteneva anche se gli costavano la vita.
Immersa in questi pensieri, non mi accorsi di Ginny.
- Parkinson…felicemente innamorata e sulle nuvole…chissà cosa direbbe Malfoy.-fece, malignamente.
La guardai con disprezzo, lei non meritava nemmeno la mia considerazione.
- Intendi dirglielo, Weasley?-
- Certo. Harry è mio. Sono la sorella del suo migliore amico…e tu non puoi averlo.-sorrise lei, tirandosi un liscio capello rosso.
- Fossi in te, non ci giurerei, non credo che il Salvatore del Mondo Magico, voglia mischiarsi con una stracciona, che va con tutti…se io sono indegna, tu non sei da meno.-sorrisi io, dolcemente.
Sapevo bene quale era la sua fama, a scuola. Avevo visto con i miei occhi le occhiatine che lanciava non solo a Draco,  ma anche a Blaise e Theo.
La Weasley divenne più rossa dei suoi capelli, e mi guardò con odio.
- Attenta, Parkinson, giochi con il fuoco. Non ci metto nulla a dire tutto a Malfoy.-
Una parte di me, voleva tanto che lei parlasse. Così sarei stata diseredata, Draco non mi avrebbe più sposato, e finalmente sarei stata libera.
Ma non potevo dargliela vinta. Non sarebbe stata una Weasley a rovinarmi.
Se devo cadere, lo voglio fare con le mie stesse mani.
- Bene. Io non ci metto nulla a dire tutto alla tua famiglia, con tanto di foto che ti ritraggono in atteggiamenti intimi con tre Serpeverdi di mia conoscenza.-
Lo buttai lì, e feci centro.
Ginevra divenne cerea. Scomparve tutto il colore dal suo viso.
- Per inciso-continuai-pensavi di essere l’unica, per Draco?ne cambia una al giorno, anzi, forse anche di più. Povera, ingenua, Virginia Weasley…-
La lasciai lì, con il mio migliore sorriso, dolce e pietoso.

Busso alla porta della camera di mia moglie. Una compiacente segretaria mi ha dato il numero.
Pansy mi apre sbuffando.
Mi chiedo se le ha sempre dato fastidio la mia presenza oppure me ne accorgo io solo ora.
- Malfoy, che c’è?Mi sembra che ci siamo detti tutto.-
Mi chiama per cognome, ora?Cioè non la sento pronunciare il mio cognome dal primo anno.
Pansy mi guarda fermo sulla porta, nella mia migliore postura sexy.
Sembra che non le faccia effetto, però.
- Innanzitutto, sono ancora tuo marito e dovresti portarmi rispetto.-dico, nel mio tono più gentile, ma fermo.
Pansy spalanca gli occhi. Hanno striature pervinca, solo ora me ne accorgo.
Sono belli, i suoi occhi. Luminosi, grandi, di forma un po’ allungata.
- Inoltre gradirei che mi facessi entrare, per favore.-
Senza dirmi nulla, guardandomi con sospetto, Pansy mi fa spazio nella stanza.
È diversa dalla nostra. Più piccola, meno principesca, ma accogliente.
Mi fa cenno di accomodarmi sulla poltrona della scrivania.
Mi siedo, accavallando le gambe.
- Draco, i tuoi tentativi di seduzione sono esilaranti, quanto ridicoli. Che vuoi?-
- Parlare un po’. Chiederti scusa, sapere se c’è qualcosa che posso fare…-cedo il tono verso la fine.
- Non ti preoccupare, non ti lancerò piatti e bicchieri, quando torneremo a casa…e diremo a tutti che il matrimonio non ha funzionato.-
- Così che tu possa correre indisturbata tra le braccia di Potter?-
Pansy mi guarda, i suoi occhi brillano.
Mi alzo, e la fisso seriamente.
- Intendi fare qualcosa perché non sia così?Sei talmente infelice che vuoi che lo sai anche io?bhe se preferisci non concedere il divorzio, e passare per cornuto…vedrai, è una bella esperienza. Io la conosco bene, grazie a te.-
Mia moglie è fantastica. Solo ora me ne accorgo. La sua ironia, il suo sarcasmo però fanno male.
È una vera Serpeverde. Nell’anima, proprio.
Perché mi fanno capire che non gliene importa nulla, di me e di quello che le ho fatto passare.
È andata avanti, senza di te.
Mi risiedo, e comprendo che non posso minacciarla. Non ora e mai più.
Mi è difficile.
Anche quando me la sono presa con lei, subito dopo, ho sentito una tremenda fitta nel petto.
Il mio cuore, sanguinava.
 Che cosa mi hai fatto, Pansy?
- Non sono invidioso…geloso, è la parola più esatta.-
Lo dico piano, tristemente. Un sussurro, un amara consapevolezza.
Non voglio che se ne vada. Non voglio che sia lui a baciarla, averla, mentre coccola i loro figli.
Sono io suo marito.
Pansy non mi ha sentito. L’ho detto più a me stesso, che a lei.
Alza gli occhi, e chiede
- Scusa non ti ho sentito. Puoi ripetere?-
Tutte le volte che vuoi. Basta che non te ne vai, e lasci che io sia tuo marito.
Davvero.
Posso amarti meglio io di Potter. Molto di più, credo.
Lui è un maledetto vincitore, Silente ha mosso i fili, e lui ha vinto.
- Ho detto che sono geloso, Pansy…di te, e di lui.-
Un secondo.
Due secondi.
Pansy apre la bocca, ma le parole non escono.
I suoi occhi si velano di…pietà.
Lei ha pietà di te. Tu le fai pena, principino.
Si, è vero. Ma non mi interessa che mezzi devo usare.
Lei è mia, ora che l’ho vista, non posso lasciarla andare via, dal mio nemico.
Mi inchino ai suoi piedi, le prendo la mano, baciandola con ardore.
Mia principessa, lascia che ti conquisti e che lotti per te.
- Mi dispiace di quello che ti ho detto. Ma ero geloso e ti ho sminuita. Non penso che basti fare sesso con te…io lo so, che non sei più mia…-
Lo devo dire. Quando lo dirò, lei capirà che sono sincero.
Prendo un respiro, accarezzandole la mano. Non l’ha ancora spostata dalla mia, è un buon segno.
- Vorrei riconquistarti, se me lo permetti. Vorrei cercare di far funzionare le cose, questo matrimonio, prima che ti perda per sempre…voglio solo un occasione, Pansy.-
Alzo gli occhi verso di lei, e mi rialzo, dalla mia posizione.
La sto perforando con gli occhi, li ho piantati nei suoi e non voglio lasciarli andare.
Come lei.
- Insegnami ad amarti, Pansy…ci stai già riuscendo.-
Unisco le nostre labbra, e non fa resistenza.

Spazio autrice:
E con questo dubbio, concludo anche un altro capitolo.
Risponderà al bacio di Draco, la nostra Pans?
Lo ha finalmente lasciato, ma Draco non  ne vuole sapere, di mollare ogni diritto su di lei.
Intende lottare per averla...e sarà un bella lotta.
Riuscirà a conquistarla?Molte fan di Malfoy giurano che lui è un conquistatore e un seduttore nato...ma ricordate che qui, il nostro Draco è un pò diverso.
E Harry,....credo che lo amo. Non è infinitamente dolce?
Aggiunto anche un particolare al Segreto di Astoria...quali sono le vostre ipotesi?
Ecco le mie risposte alle recensioni:

Penny Black:  No, mi disp, ma Pansy non voleva proprio sposarsi con Draco...io terrei d'occhio un personaggio, che in questo capitolo ha delle mire su Harry. Ho la bocca cucita, per il resto!
Harry vuole la felicità di Pansy. E vuole che sia lei a scegliere da che parte stare.
Neanche io so cosa aspettarmi da Blaise e Daphne. Di lui non me ne importa nulla, magari decido di farlo suicidare...anche se lo rivedrete nei prossimi capitoli.
Si è fatto perdonare Draco?Si, anche io l'ho detestato.  Nel racconto di Pansy praticamente è invisibile, o un ostacolo che ora è stato raggirato. Nella storia è un personaggio a tutti gli effetti.
Eh si, Pans non sente ragioni. Ormai, ha deciso che  di Draco non ne vuole sapere nulla....chissà se cambierà idea?
Ipotizzi qualcosa adesso, sul Segreto di Astoria?
P.s: il rating rosso è solo per pochissime scene, che non sono nemmeno tanto importanti, puoi tranquillamente saltarle.
Ciao ciao, aspetto la tua recensione!Baci Sasyherm

Pekai: Bhe, Pansy ha preso le redini della cosa, ormai. Non ne vuole sapere più nulla di lui.
Anche a me piacciono tanto...ma Draco è pronto alla lotta, per il cuore di Pansy.
Oh bhe, su Astoria, diciamo che il suo essere facile è una conseguenza di questa cosa che ha fatto, e che non si deve sapere! Ma io non vi lascio nell'ignoranza, don't worry.
Faccio quello che posso per il lieto fine.  Anche io ne vorrei uno bello, ma ci sono un pò troppi ostacoli, e non sarà facile.
Baci baci da Sasyherm

Fandracofiction: Non ha famiglia, ma attenta a quella **** rossa!!!! faccio quello che posso, prometto.
Baci!!!!

Recensite!XOXO Sasyherm


 









  
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