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Autore: Kaimy_11    27/08/2010    1 recensioni
[Era la ragazza più antipatica, viziata, odiosa e saputella che avessi mai conosciuto. Mi batteva nei duelli, era più furba di me. Era migliore di me. Tuttavia, quando capiva di non aver speranza, di aver perso, usava l'arma più crudele, eppure più potente, che conosceva: Le sue lacrime. Anche adesso, io sono qui a dirle che me ne devo andare, che sono un assassino e che non posso stare con lei, ma lei piange. Ed io come faccio a dirle che la amo? Come faccio a dirle che non vorrei lasciarla ma che devo, per il suo bene... Mi basta un suo sorriso per capire che non sono altro che un satellite attratto dalla forza di gravita che esercita su di me il pianete che lei è...] Storia già pubblicata ma cancellata durante un momento di follia. Ovviamente revisionata, spero che vi piaccia rivivere i setti anni ad Hogwarts visti da una ragazza che seguirà la vita di…Draco! Se amate questo personaggio e volete vedere come sono stati i suoi anni a scuola e come ha vissuto la battaglia contro Voldemort…leggete!. (la storia segue i Film e i libri)
Genere: Azione, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Per quel primo mese ad Hogwarts Areal studiava molto, non perdendo occasione di verificare le teorie di Agatha Corvonero riguardo il mago e la bacchetta, mentre altre volte si metteva alla prova con incantesimi che trovava in libri di magia avanzata

 

11. Paure alle specchio.

 

 

 

 

 

   Per quel primo mese ad Hogwarts Areal studiò molto, non perdendo occasione di verificare le teorie di Agatha Corvonero riguardo il mago e la bacchetta, mentre altre volte si metteva alla prova con incantesimi che trovava in libri di magia avanzata. Non aveva confidato a nessuno la sua scoperta, e non aveva intenzione di rivelare a nessuno le doti che sentiva di avere.

   Essendo al terzo anno, Areal aveva dovuto scegliere fra le materie facoltative che subentravano in quell’anno. Ma come lei anche le sue amiche avevano fatto le loro scelte, dividendosi fino ad avere pochissimi corsi in comune. Areal aveva scelto Divinazione, in quanto si reputasse una di ampie vedute, e curiosa di seguire lezioni incentrate sulla lettura del futuro. Poi aveva scelto Cura delle Creature Magiche, che a suo dire oltre ad essere appassionante ed invitante per lei, poteva tornare sempre utile conoscere qualcosa in più sulle creature che popolano il mondo. E infine Artimanzia, materia complessa e affascinante per una mente come la sua.

   Con Jude non aveva neppure una di quelle materie in comune, ma poteva comunque incontrarla negli altri corsi obbligatori. Con Emma aveva sia Cura delle Creature Magiche che Divinazione, mentre con Canni solo Artimanzia. Areal non aveva scelto ne Babbanologia, in quanto si sentisse già fin troppo preparata sull’argomento per suoi motivi, e ne Rune Antiche, poiché era alla stessa ora di Divinazione.

   Ma le prime ore di Divinazione con la professoressa Cooman erano state piuttosto deludenti e noiose, dato che l’insegnate era più svampita di quello che sembrava, e non aveva fatto altro che invogliare i ragazzi ad ampliare la mente, e a mantenere una constante ricerca di se stessi. In due settimane, Areal si era già pentita di non aver scelto Divinazione anziché Rune Antiche.

   Ma il divertente venne in una delle ore con il nuovo professore di Difesa Contro le Arti Oscure, ovvero il signor Lupin, che già dalla prima lezione aveva dato prova del suo talento d’insegnante. Quel pomeriggio l’aula era stata sgombrata dai banchi, e l’unica cosa infondo alla sala era un armadio a specchio. Areal era con Jude, a quella lezione vi erano principalmente Tassorosso, Corvonero, pochissimi Grifondoro e due sole ragazze Serpeverde.

   “:Ragazzi, lasciate pure i vostri zaini e i libri sui banchi lì infondo grazie!:” annunciò l’insegnante, e tutti obbedirono, posizionandosi poi davanti al curioso armadio.

    “:Sai che la lezione di ieri, che doveva essere come questa, è stata interrotta non appena è entrato in scena Potter?:” sussurrò Jude all’orecchio di Areal.

   “:No, non sapevo niente. E tu come fai ad essere informata?:”

   “:Me lo ha detto Canni, sta mattina:”

   Poco dopo l’insegnante si alzò, posizionandosi davanti agli studenti e dando le spalle all’armadio.

   “:Oggi affronterete le vostre più grandi paure, ma attraverso un semplice Molliccio. Chi di vuoi sa dirmi di cosa sto parlando?:”. Iniziò Lupin, malamente avvolto da una lunga veste svolazzante, con i capelli rossicci in disordine.

    Ad alzare la mano fu un Corvonero in fondo all’aula. Era Erick McDallas, quello che Areal aveva pietrificato ad Incantesimi.

   “:Sapevi che Canni ha litigato con quello li, qualche giorno fa?:” chiese ancora Jude all’orecchio di Areal, che fece spallucce.

   “:No. Non sapevo neanche questo!:”

   Il ragazzo di nome Erick spiegò che i Mollicci non possedevano forma propria, ma prendevano sempre la forma della cosa che fa più paura al nemico.

   “:Benissimo. Ora voglio che sappiate che un Molliccio si annienta facilmente con le risate. Voglio che facciate in modo che il Molliccio assuma una forma buffa, la più buffa che potete. Adesso, limitatevi a ripetere con me questa formula: Riddikulus!:”

    E tutta la classe ripeté quella parola.

   “:Più nitidamente: Riddikulus!:” incalzò il professore, e dato che quello emesso dalla classe parve un lamento, replicò. “:Ancora una volta: Riddikulus!:”

    Quando fu soddisfatto estrasse la bacchetta “:Molto bene, allora, chi vuole provare per primo?:” chiese il professore, e tutti indietreggiarono, ma lui afferrò un ragazzo scuro di carnagione, dei Tassorosso.

   “:Adesso lascerò uscire il Molliccio, e voglio che tu pensi ad un modo per trasformare ciò che ti fa più paura in qualcosa di assolutamente divertente!:” sussurrò Lupin in modo cordiale, ed il Tassorosso annuì un po’ tremante, con la bacchetta alla mano.

   “:Molto bene, adesso:” e ad un colpo di bacchetta dell’insegnante, l’armadio si aprì, facendo uscire un terribile cane a due teste alto almeno il doppio dell’armadio. Il ragazzo agitò la bacchetta deciso dicendo “:Riddikulus!:” e il cane gigante divenne un cuccioletto strambo che ad ogni passo che faceva rideva mezza classe.

   “:Complimenti, ora fate tutti una fila e provate tutti uno alla volta. Non temete!:” incoraggiò Lupin, sedendosi su di un banco e mettendo una musica allegra e svelta.

   Il primo della fila era proprio Erick McDallas, e davanti a lui il Molliccio prese la forma di un drago tutto rosso e con gli occhi spiritati, ma al suo ordine divenne un pagliaccio che non riusciva a stare in piedi. Dopo di lui fu il turno di un’altra ragazza Corvonero, che evidentemente temeva le api, perché il pagliaccio di poco prima divenne un terribile alveare che creò un ronzare fastidioso. Tuttavia la ragazza agitò la bacchetta dicendo “Riddikulus” e le api divennero tante piume azzurrine.

   Areal era a metà della fila e non aveva tutta la voglia che avevano gli altri di affrontare il Molliccio, anche perché non sapeva nemmeno lei che forma avrebbe preso, e questo era il paggio. Lasciò passare due ragazzi avanti a lei, ma pian piano il suo turno andava arrivando. Prima di lei c’era ancora una ragazza Grifondoro, che face si che il Molliccio diventasse un massa d’acqua in movimento che minacciava di attaccarla, ma la ragazza scagliò l’incantesimo e l’acqua divenne un fiore gigante tutto colorato storto, mal piantato al terreno.

   Quando la Grifondoro lasciò il posto ad Areal, questa avanzò deglutendo con la bacchetta già in mano. Per interminabili secondi il fiore gigante e strambo rimase immobile, sotto lo sguardo curioso dell’insegnante, ma poi, dopo un miscuglio di colori, il Molliccio perse una forma molto particolare. Era una ragazza mozzafiato, con un trucco leggermente pesante e scuro sugli occhi, ma che tuttavia contribuiva alla sua bellezza. La pelle era lattea, le labbra rossissime come se avesse appena bevuto del sangue, gli occhi freddi ma dal taglio più elegante che avesse mai visto. I suoi capelli erano fili di sete color della pece, che le ricadevano morbidi sulle spalle esili. La ragazza di cui aveva preso la forma il Molliccio, era evidentemente una studentessa di Hogwarts, in quanto indossava la divisa scolastica e il mantello nero con un chiaro stemma stampato sopra: lo stemma dei Serpeverde.

   Areal spalancò la bocca e trattenne il respiro disgustata, ed in una manciata di secondi si accorse degli occhi spalancati del professore che sfrecciavano da lei al Molliccio, e dei sussurri della classe.

   Davanti ad Areal, il Molliccio aveva preso le sembianza della stessa Areal Foreberth ma con indosso la divisa dei Serpeverde. Areal aveva paura di se stessa?

   “:Riddikulus!:” disse decisa e alla svelta, in modo da cancellare il sorriso beffardo stampato sul volto della se stessa in versione Serpeverde. Fortunatamente il Molliccio assunse subito la forma di una grossa farfallona di gomma, tutta flessibile, e di un rosa sgargiante, con strambi occhi svampiti stampati addosso.

   Con il fiato corto e con la testa confusa, Areal raggiunse il fondo della fila, mentre qualcuno la guardava incuriosito. Jude le lanciò un’occhiata preoccupata.

   Quando finì la lezione Areal era ancora sconvolta, con le orecchie che fischiavano. Tutti i ragazzi stavano raccogliendo le proprio cose, ma proprio mentre lei si sistemava la sua tracolla in spalla, si sentì chiamare dal professore.

   “:Foreberth? Ti dispiacerebbe fermarti solo un momento?:” e se ne ritornò vicino all’armadio.

   Jude fece segno ad Areal che l’avrebbe aspettata fuori, ma Areal fece di no, e andò dal professore, che dopo aver visto tutti gli alunni uscire, disse con cautela: “:Molto singolare quello che è successo poco fa. Il Molliccio ha preso la forma ti te stessa, il che mi farebbe pensare che tu temi te stessa ma…:” ed Areal sollevò gli occhi per fissarlo meglio “:quella di cui ha preso la forma il Molliccio non eri tu!...:”

    Areal spalancò gli occhi e trattenne il fiato, davvero il professor Lupin pensava che la ragazza di cui aveva preso la forma il Molliccio non fosse lei? Aveva davvero visto la differenza fra lei e quella ragazza eccessivamente truccata?

    “:Oggi il Molliccio ha preso la forma dell’Areal che tu non vorresti mai essere, mi sbaglio?:” azzardò Lupin, Areal scosse il capo, e Lupin continuò. “:Vedi Areal, quella ragazza non sei tu, e non lo sarai mai, è evidente. Tanto per cominciare lei è una Serpeverde, e tu una Corvonero. Lei aveva gli occhi cattivi, tu no!:”

    Areal puntò i suoi occhioni blu su Lupin, e provò un moto d’affetto per quell’uomo dall’aria tanto stanca e malandata.

    “:Mi sbaglio Areal?:” chiese Lupin.

    “:No, signore:” riuscì ad articolare Areal.

    “:Allora ti va di spiegarmi meglio cosa è successo?:”

    Areal sospirò, odiava ammettere quello che stava per dire, ma infondo quell’insegnante si meritava quella verità.

    “:Ecco vede professore, mio padre e la maggior parte dei Foreberth erano tutti Serpeverde, e vede… non hanno mai fatto imprese degne di note, ma solo cose… cose brutte, che sarebbe meglio cancellare.:” e fissò seria il professore, che ascoltava in silenzio “:E così mia zia diceva sempre che c’erano alte probabilità che anche io fossi come loro, o che finissi fra i Serpeverde. Ma io ne avevo paura. Non volevo essere come mio padre, io, io, io spero di non essere mai come lui…:”

    “:Ascoltami bene adesso, sono il tuo professore, e se permetti ho molta più esperienza di te…:” iniziò solenne Lupin. “:Noi siamo solo quello che scegliamo di essere, siamo noi quelli che scegliamo che strada seguire, noi soltanto. C’è un lato oscuro in tutti noi, lo sai, ma evidentemente non è quello che domina in te. Tu non sei una Serpeverde giusto? Tu sei una Corvonero, e dovresti essere fiera, intesi?:” Lupin mostrava uno strano sorrisino, mentre fissava Areal dall’alto in basso, che non fu capace di fare altro che un cenno con il capo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Continua….

 

 

 

 

Grazie infinite a JuliaSnape e un saluto. Grazie a chi legge soltanto, alla prossima ^^

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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