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Autore: Hermes    27/08/2010    4 recensioni
Le 'dis'avventure di Edward in versione umana...e playboy! Cosa succederebbe se cercasse di sedurre Bella??? Parodia senza pretese dove tutti i personaggi sono umani...in origine questa storia faceva parte di 'Missing Bites'!!!
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Twilight, Contesto generale/vago
Capitoli:
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5. Fight From The Inside
Think that you know what you're doing?
You think you're gonna set things to rights
You're just another picture on a teenage wall
You're just another sucker ready for a fall
You gonna fight from the inside
Attack from the rear
Fight from the inside
You can't win with your hands tied!
Fight from the inside
Right down the line
Queen ~ Fight From The Inside

Dopo ben quarantacinque minuti di metodica doccia…
Scendevo le scale, cercando di infilarmi una maglietta dal verso giusto senza capitombolare per tre piani nella mia fretta ed atterrare ai suoi piedi come il peggior idiota dell’universo.
Fatto sta che in soggiorno rotolavano le balle di fieno…
“Bella?” chiamai, osservando la stanza vuota incredulo…se le allucinazioni erano i primi sintomi della pazzia allora ero sulla buona strada…e mi ero anche spruzzato la colonia!
Deviai verso la cucina con le mani fra i capelli dalla frustrazione…e ritrovai i fratelli fedifraghi e la mia piccola dea, tutti seduti all’isola, compresa Esme…dove diavolo si era nascosta prima?!
“Ed, dov’eri finito?!” chiocciò Alice, sospettosa.
“L’avete stremato, povero caro!” mi scusò Esme, con le mani nei guantoni da cucina, mentre sfornava una torta al cioccolato delle dimensioni di un cucciolo d’orca assassina “Ne vuoi una fetta, caro?”
Mamma, ricordami di innalzarti un monumento scolpito a mani nude!
Annuì con un sorriso, sentendo il ritorno del buon umore e cadendo sullo sgabello accanto alla mia boccolosa dea che sembrava ancora un po’ giù…tesoro, fammi fare il pieno di torta e sono da te!!! Magari aggiungendo anche un paio di extra!
Ma poi il mio sguardo si posò sul suo labbro tremulo ed non riuscii a fermarmi…avrei fatto qualsiasi cosa per il suo sorriso!
Presi la fetta di torta che Esme mi porgeva e, arrossendo come un bambino dell’asilo, la posai davanti a lei. Mi guardò con i suoi occhioni lucidi, un timido sorriso su quelle labbra che ormai erano le protagoniste indiscusse dei miei sogni.
Intanto mi ero perso nella mia piccola bolla felice e non vidi che la mia famiglia era prossima ad un attacco di cuore…perfino Emmett apriva e chiudeva la bocca come un pesce rosso!!! Alice paralizzata con la fetta a mezz’aria! Yeeeeeehhhh!
Esme si riprese per prima, occupandosi di distribuire i piatti, ridacchiando discretamente ma con una certa dose di gioia che non passò inosservata dall’interessato.
Con un sorrisetto che la diceva lunga mi occupai della mia fetta e dopo pochi secondi, guardavo ogni mossa di Bellina, desiderando di poterla imboccare per fare prima…forse era meglio non metterle fretta, avrebbe potuto andarle qualcosa di traverso.
La sua ciocco dipendenza comunque fu cruciale e, scoccando un’occhiata d’avvertimento a tutti i presenti, presi la sua piccola manina e la trascinai in salotto…in un preciso angolo della stanza a dire il vero.
“Edward!!! È bellissimo!” esclamò lei, facendo un passo verso il mio amato piano bianco…se non lo fosse non sarei mai riuscito a sedurre tante donzelle, piccina!
Mi sedetti sullo sgabello, accennandole di fare altrettanto e…beh, avevo solo l’imbarazzo della scelta: Chopin, Mozart o Haydn?
Optai di strafare e quindi…via con il pezzo preferito da Esme!
Uff…altro che movimento fisico, suonare il piano è una faticaccia!
Naturalmente rimase impressionata da tanto talento…come tante altre prima di lei, oserei aggiungere.
Mi chinai verso la sua bella testolina, sbattendo le ciglia…vittoria in pugno!
“Bella…”
“S-sì…?” balbettò, rimanendo abbagliata dal mio sguardo.
Non fosse che sono curioso saresti già mia, tesorino! “Chi era il ragazzo con il quale eri alla festa, ieri?” domandai con il tono di un paparino apprensivo…proprio io!
Così Bella iniziò a raccontare, sotto l’influsso del mio ipnotico sguardo smeraldino…
…parlava…
…continuava a parlare…
Che lagn-
ZZZzzzzzzZZZ

Qualche ora dopo…

Una manina delicata mi scosse dal coma che mi aveva travolto e mi ritrovai immerso in un mare di cioccolato fuso…la Nutella in confronto è insipida!
Mugolai il mio apprezzamento, strofinando la guancia contro le sue dita…paradiso!
Ma non era destinato a durare dato che i miei fratelli entrarono come un branco di bufali inferociti.
Alice afferrò la mia piccola dea, facendomi una linguaccia.
“Time Out, fratellone! Adesso Bellina viene con noi per una seduta rapida e poi si esce!!!” trillò il folletto, euforico.
Li guardai in faccia uno ad uno come se mi avessero appena annunciato l’arrivo anticipato del Natale…no, voglio dire, prima Alice si schiera contro di me ed adesso vuole che Bella esca con me sotto la sua attenta supervisione? Meglio che prepari un’ammissione al reparto psichiatrico, sorella…
Intanto la mia piccola dea ebbe solo il tempo di lanciarmi un’occhiata sconvolta prima di essere portata via.
La parte malvagia del mio cervello proiettava già filmini mentali su come avrei diretto la serata, e mentre raggiungevo la mia camera, ahimé, mi ero completamente dimenticato del mio cruccio principale…ancora non sapevo chi fosse di preciso l’armadio ambulante.
Dopo aver cambiato una decina di camicie ed aver passato mezz’ora a chiedermi se mi donava il look total black alla vampiro, decisi di scendere in salone ed aspettare il resto della compagnia…e ci trovai due megere!
“Era ora Eddino! Cos’è t’incipri pure il muso quando esci?” esclamò Rose.
Divertente…” risposi affettato “A che punto sono gli altri?”
“Già andati a Port Angeles…” rispose Alice “Avranno anche un discreto vantaggio ormai!”
Tutta la mia boria si raffreddò all’istante e staccai come un razzo le chiavi della Volvo…vuoi vedere che adesso parte al primo colpo?
La mia preoccupazione era un’altra…Bellina nelle mani di Emmett e Jasper! AAAAAAHHHHH!!! Devo raggiungerla prima che le succeda qualcosa!
Inutile dire che arrivammo alla cittadina balneare appena venti minuti dopo la partenza, e la mia povera piccola macchina brontolava dallo sforzo con la lingua di fuori…ma ero arrivato in tempo!
Arpionai saldamente Bellina al mio fianco, scoccando occhiatacce a chiunque stesse guardando dalla nostra parte…tutta mia! Attenzione che mordo!
Un attimo dopo detti un’occhiata alla sua mise e per poco non ci lasciai le piume come un adolescente in piena fase ormonale…stavo vedendo le stelle, bimba. Sei capace di uccidermi!
L’avevano infilata in un vestitino-ino-ino che probabilmente arrivava dalla collezione d’Alice e che la fasciava come una seconda pelle. Improvvisamente il nero è diventato il mio colore preferito, chissà se anche sotto…
Avevo una mezza idea di dare solo una piccola occhiatina ma quando feci per metterla in pratica incrociai lo sguardo con le mie care sorelle.
I loro occhi stretti a fessura mandavano messaggi subliminali del tipo:
Provaci. E. Sei. Un. Cullen. Morto.
Archiviai la mia curiosità per dopo…hihihihihi
Prendemmo un tavolo per sei e passammo il tempo a chiacchierare del più e del meno.
“Da quanto ho visto oggi, il tuo pick-up non è messo meglio di prima, Bella.” fece notare Jasper, con un braccio appoggiato alle spalle di Alice...avrei voluto fare lo stesso con la mia dea ma qualcuno aveva ritenuto un buon investimento metterci uno opposto all’altro!
“In effetti per poco non stendevi Eddino, Bellina! Attenzione perché c’è ne solo uno come lui!!!” gli fece eco Emmett…hai ragione scimmione! Sono unico ed inimitabile!
Dato che non c’è complimento senza insulto, Barbie Rosalie aprì bocca!
“Io invece penso proprio che non vedesse l’ora di farsi stendere!”
Inutile aggiungere che scoppiarono tutti a ridere mentre cercavo di assumere un’aria indignata e Bella era rosso peperoncino…non per spargere benzina su fuoco ma non ero così disperato! …o sì?
Fatto sta che Bella mormorò “In effetti dovrò andare a La Push e far controllare i freni da Jacob…potrebbe farsi male qualcuno!”
I miei occhi scattarono come due molle…Jacob CHI?!
Jasper, impietosito dal mio interesse tangibile, mosse per primo la domanda fatidica.
“Parli del ragazzo che abbiamo visto alla festa?”
“Già!!!” sorrideva e, affondando in un solo colpo tutta la mia buona creanza verso quest’uomo, il suo viso s’illuminò “Il pick-up l’ha comprato Charlie da suo padre…dato che lui se ne occupava sempre, si è offerto di ripararlo!”
Quindi l’armadio ambulante aveva un nome…bene
Fuori discussione che la mia piccola andasse alla riserva sola soletta! Mi sarei fatto investire piuttosto!
“Vi conoscevate già?” domandò interessata il folletto, infilzando una forchettata di pasta.
“Beh…” perché arrossisci?! Cosa ti ha fatto quel bruto che io non so?! Dimmelo e lo azzero!!!
“Edward non vorrei disturbarti ma stai attentando alla posateria…” mi fece notare Jasper discreto…in effetti ci stavo mettendo un po’ troppo entusiasmo con i miei propositi omicidi verso l’armadio ambulante!
“Tutto merito del nostro programma d’allenamento!!!” s’intromise Emmett, petto in fuori d’orgoglio. Perché non stai mai zitto, fratello?! PERCHÉ!?
“Allenamento…?” domandò incuriosita Bella, occhieggiando sia me che la scimmia.
“Niente d’import-” cercai di salvarmi ma venni bloccato dal già soprannominato orango tango.
“Non ti devi vergognare, fratellino!” esclamò Emmett piccato, poi continuò ad uso e consumo di tutta la clientela del locale “Eddino è fuori forma!!! Quindi ci siamo messi d’accordo per rimetterlo in sesto e sulla piazza in meno di una settimana!”
“Avevo proprio bisogno del tuo sostegno morale!” frustai esasperato.
“Lo so, fratellino!!!” annuì lui, ignorando bellamente il problema…ammasso di muscoli senza cervello!
La mia immagine virile era stata danneggiata, non potevo che sperare nella mia fortuna…non era rassicurante, dato che non si era più fatta vedere!
Arrivarono i secondi e la conversazione si era spostata sulla scuola senza più tendere su argomenti scottanti. Bellina però sembrava essersi persa in un mondo a parte.
Addentavo senza particolare appetito ciò che avevo nel piatto quando…ahhhhhh!!! C’è un cobra sotto il tavolo!
Per poco non balzai in piedi sulla sedia come la più spaurita delle donnicciole…AIUTOOOOOO!
Guardai a destra e a manca per qualche segno di panico sui volti degli altri, ma non ne trovai.
Forse era solo un cane, anche perché un pitone in piena libertà nello stato di Washington mi pareva un po’ strano…
Decisi d’ignorarlo…almeno fino a quando qualcosa di non ben identificato ricominciò a strofinarsi sulla mia caviglia sinistra.
Giuro che se sto cagnaccio mi prende per un lampione, lo faccio allo spiedo!
Intanto il fenomeno continuava all’insaputa di tutti…meno la mia!
Sono sempre più sfortunato, forse la prossima estate è meglio andare in monastero per le vacanze! Meno figure di merda all’orizzonte!
Incrociai lo sguardo con Bella, che mi fissava dall’altra parte della tavola…con fare civettuolo?!
Resistetti al desiderio di sfregarmi entrambi gli occhi e mi detti del deficiente…puoi capire se Bella Swan è capace di sedurmi! Balle! Ho anche le allucinazioni adesso!
Stoico come un lama, ignorai quando mi strizzò l’occhio.
Probabilmente un moscerino aveva deciso di attentare alla sua già di per se nulla vista!
Andò avanti così per un po’ finché si stufò di farmi gli occhi dolci ed optò per una linguaccia…che roba! Proprio adesso che mi sono deciso a balzare sul tavolo e far man bassa di lei!
Avevamo finito di cenare e feci per alzarmi con i miei fratelli quando qualcuno mi appioppò un pestone da record da vedere le stelle…e ululare in agonia.
“Ed, che ti succede?” domandò Jasper con espressione interrogativa, mentre saltavo da una parte all’altra, lamentandomi.
“Smettila, idiota! Che figura vuoi farmi fare?!” ringhiò Rose, mentre vedevo la sua mano dalle unghie laccate di rosso artigliare la borsetta in un gesto inconsulto…no, ti prego, risparmiami la borsettata che lo stemma di Gucci è grosso quanto una casa! Abbi pietà di me, Rose!!!
In effetti i clienti ci guardavano…devo mettere su un circo, se diventassi cabarettista potrei fare strada…
“Così impara!” esclamò Bellina, naso all’insù ed espressione offesa. Alice la guardò meravigliata, non riuscendo a capire…non capisco nemmeno io perché mi hai fratturato le dita del piede, ti dispiacerebbe illuminarci?!
“Che ha fatto?” domandò il folletto, indicandomi.
“Mi ha ignorata per tutta la sera!” accusò lei con vocina piccola piccola, ma occhi battaglieri ed umidi. No, eh!!! Niente pianti! Non è vero che ti ho trascurato!
Jazz ed Em si voltarono verso di me con sguardi truci…e niente pestaggi! Siamo in un locale pubblico!
La nostra seratina fuori terminò bruscamente dato che Bellina doveva tornare a casa prima dello scadere del suo coprifuoco.
Mi offrii di accompagnarla e, nonostante i miei sforzi, non riuscii a farle spiccicare parola per tutto il tragitto…non facciamo impazzire Eddino, piccina! Posso sapere cosa diavolo ho fatto?! POSSO???
Fatto sta che dopo essere arrivato davanti casa Swan, dove le luci erano ancora accese, ero un tantino irritato.
“Potresti dirmi cosa ho fatto di male?” domandai gentilmente.
“Niente!!! È proprio questo il problema!” replicò lei scocciata, sfilandosi la cintura di sicurezza e aprendo la portiera “Quando capirai di cosa parlo sarà troppo tardi perché il danno l’hai già fatto!!!”
“Aspetta un sec-”
Niente, lei mi aveva sbattuto la portiera in faccia…bene! Fantastico!!!
È questo che vuoi Bellina? La guerra? Guerra avrai, tesorino!
Ripartii con una sgommata, fumante di rabbia.

Dieci minuti dopo a casa Cullen…
Entrai in camera mia con un sospiro e chiusi la porta…Bella non vorrà più vedermi…buhhhhh!!!
Mi buttai lungo disteso sul divano, ripassando la serata catastrofica.
Sì, perché tornando a casa mi ero reso conto del mio errore madornale.
Non era un cobra.
Non era nemmeno un cagnaccio pulcioso ma…
…il grazioso piedino di Bellina!!!
Si poteva essere tanto stupidi!?
Avevo fatto autogol come se fossi stato alle prime armi…da come è andata, meglio emigrare da qualche parte. Questa figuraccia non passerà sotto silenzio!
Lunedì vedrò Forks tappezzata di manifesti taglia grande con la mia faccia e ‘incapace’ a grandi lettere.
Ero sull’orlo delle lacrime…cioè, come è possibile che non ne faccia mai, e dico MAI, una giusta?!
Quasi per abitudine mi rialzai dal divano con una flebile luce all’orizzonte, ovvero…devo farmi perdonare.
Non si scappava e nemmeno il mio portafoglio, purtroppo.
Conoscevo solo una persona che poteva aiutarmi…sì, Edward Cullen sta per dirlo!
Chi c’è di più sensibile ai sentimenti di una mamma…?
Esme!!! Mammina adorata!

Author’s Note:
E con questo ho messo una pietra sopra al mio stile…cioè…ci credete che quando scrivevo della borsettata per poco non cadevo dalla sedia, ridendo?
Questa storia prima o poi mi ucciderà sul serio…^^’’
La canzone si può trovare qui Queen ~ Fight From The Inside
Si ringraziano le gentili donzelle e i baldi cavalieri (se ci sono, ma ne dubito) che continuano a leggere questa storia idiota che serve a sedare i miei neuroni fusi…e naturalmente anche un ringranziamento per chi ha commentato lo scorso capitolo!!!
Più precisamente a vittoriakf, Annalisacullen, prudence_78, giova71 e RedTwiSasa.
Tra una settimana vedremo cosa Esme consiglierà al figlio…aspettatene delle belle! Hehe…^^
Hermes

  
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