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Autore: Folle_camille    29/08/2010    5 recensioni
Sono in grado di modulare la voce in un modo assolutamente tenero e Remus non mi resiste mai, così la mia salvezza è assicurata e posso tornare a fare cazzate. Sospira nel momento esatto in cui sapevo lo facesse e si passa una mano sulla faccia bagnata, reprimendo un moto di rabbia mescolato ad uno di palese tenerezza.
E se i Marauders decidessero di fare una vacanza al mare? :)
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Peter Minus | Coppie: Remus/Sirius
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Correre con due pesanti valigie tra le braccia, tentando di fumare una sigaretta e ascoltando le bestemmie di James che sovrastano la voce all'altoparlante che annuncia il nostro volo, beh, quella non è la mia precisa idea di correre.
Correre vuol dire affondare le zampe nel terreno della Foresta Proibita, inseguito dai miei compagni di luna piena; vuol dire sentire il vento scuotere la mia meravigliosa pelliccia arruffata. 
E ciò è talmente godurioso da farmi dimenticare anche di quelle dannate pulci.
-Voglio solo sapere chi...chi ha avuto la geniale idea di tornare con mezzi babbani- James è furibondo, mentre scaraventa la sua valigia sul nastro del check-in.
-Ah, ehm. Io- Peter non si lascia spaventare e tenta un atto di coraggio.
Mi volto verso di lui con l'espressione che riserverei ad un condannato in marcia verso il patibolo.
-Allora preparati al peggio-
Peter deglutisce rumorosamente.
Tuttavia i dissapori si dissipano, nonostante quest'orribile allitterazione, quando raggiungiamo i posti sull'aereo.
James non aveva mai viaggiato su uno di questi cosi. E neanch'io, in verità.
-Il finestrino è mio! Mio!-
-Fottiti, mi ci sono seduto prima io-
-James, levati dalle palle, adesso-
-Sembrate due idioti. Lasciate il finestrino a chi è più educato e maturo di voi-
-Lascialo perdere, sta cercando di farci sentire inferiori per rubarci il posto-
Alla fine James non ha voluto cedermi il finestrino, quindi ho intelligentemente deciso di sedermi sopra di lui.
La soluzione sembrava perfetta finché la hostess ci ha informati che non è possibile viaggiare in questo modo e mi ha educatamente costretto a sedermi al centro della fila. Ho comunque ottenuto la mia rivincita nascondendo gli occhiali di James sul sedile di Remus.
-Cos...? Oh, dannazione. James, si sono rotti-
Remus estrae gli occhiali da sotto il suo sedere con un gesto elegante e credo che non dimenticherò mai l'espressione costernata di James nel raccogliere i resti della sua amata montatura.
-Questa la pagherai cara-
-Non è stata colpa mia, prenditela con Black-
James ed io decidiamo di cominciare una lotta silenziosa proprio mentre l'aereo decolla.
-Woaaaaah!-
Peter è in estasi.
-E' geniale. E' assolutamente geniale-
Remus invece sembra non sentirsi troppo bene e scorgo la sua faccia pallida e sconvolta mentre James scaglia un pugno in direzione del mio occhio destro.
-Credo che andrò un attimo in bagno-
Dopo essermi liberato di James decido di seguire Moony. Lo trovo appoggiato al lavandino, mentre si tiene lo stomaco con entrambe le mani.
-La luna piena è niente al confronto- mi dice con voce flebile mentre mi osserva farmi spazio goffamente nella cabina.
-Uhmm, Moony, questa occasione non può essere sprecata-
Lo afferro per le spalle e lo tiro verso di me ma Remus si divincola e mi osserva con quel sopracciglio alzato che riserva solo a me e qualche volta all'insegnante di Divinazione.
-Pessima idea, Black, non ci sto-
-Non ci scommetterei-
Mezz'ora dopo Remus giace ansante e spiaccicato contro lo specchio ed io sono seduto sulla tazza in un modo non molto fine. Sembra essersi ripreso ed ovviamente è merito delle mie spettacolari doti.
-Sai, credo che dovremmo parlare a James e Peter del nostro amore-
Quel poco di colore che Remus aveva riacquistato in viso svanisce alla velocità della luce.
-Quale amore, Sirius?-
-Beh, tu ed io stiamo insieme, no?-
Rimane interdetto per un attimo.
-Sirius, qualche bacio e qualche scopata non significano stare insieme-
-Diciamo pure migliaia di baci e una decina di scopate-
-...-
Mi aspettavo che Moony reagisse con entusiasmo e, invaso dalla delusione più pura, sfodero la faccia da cucciolo ferito migliore che abbia mai fatto in tutta la mia vita.
-Su, non fare quella faccia. E'...oh, Cristo, smettila, mi viene voglia di abbracciarti-
-Allora fallo- mormoro con un broncio perfetto.
Remus esita, con la coda dell'occhio lo vedo combattuto tra il coccolarmi e il lasciarsi andare ad un gesto così patetico.
-Oh, d'accordo, sì, dovremmo pensarci- sbotta, avvolgendomi finalmente tra le sue braccia.
Sorrido nell'incavo del suo collo e, mentre ci prepariamo al secondo tempo, un colpo secco alla porta ci fa sobbalzare.
-Cosa diamine succede lì dentro? Siete vivi?- La voce di James ci arriva soffocata dalla porta spessa.
-Ehm, sì, un secondo-
Ci rivestiamo in fretta. Con la mano sulla maniglia della cabina, Remus alza lo sguardo e mi sorride.
Mentre James, con la faccia di uno che non ha bisogno di spiegazioni, sfodera il suo repertorio di prediche, ci sediamo ai nostri posti. 
So che non è cambiato nulla, che i Marauders sono sempre lì, sempre uguali, ma non riesco a smettere di sorridere mentre tengo stretta la mano di Remus sotto il sedile e mentre i tetti di Londra sfrecciano sotto di noi.

Note ~
E con ciò concludo! Ho dubbi abbastanza seri su questo capitolo, quindi aspetto con ansia i vostri pareri ed i vostri consigli... Può darsi che in seguito lo cambierò o aggiungerò altri capitoli. Ma ora bando alle chiacchiere, vi lascio alla lettura! Spero apprezzerete :) 

 

 


Correre con due pesanti valigie tra le braccia, tentando di fumare una sigaretta e ascoltando le bestemmie di James che sovrastano la voce all'altoparlante che annuncia il nostro volo, beh, quella non è la mia precisa idea di correre.
Correre vuol dire affondare le zampe nel terreno della Foresta Proibita, inseguito dai miei compagni di luna piena; vuol dire sentire il vento scuotere la mia meravigliosa pelliccia arruffata. 
E ciò è talmente godurioso da farmi dimenticare anche di quelle dannate pulci.
-Voglio solo sapere chi...chi ha avuto la geniale idea di tornare con mezzi babbani- James è furibondo, mentre scaraventa la sua valigia sul nastro del check-in.
-Ah, ehm. Io- Peter non si lascia spaventare e tenta un atto di coraggio.
Mi volto verso di lui con l'espressione che riserverei ad un condannato in marcia verso il patibolo.
-Allora preparati al peggio-
Peter deglutisce rumorosamente.
Tuttavia i dissapori si dissipano, nonostante quest'orribile allitterazione, quando raggiungiamo i posti sull'aereo.
James non aveva mai viaggiato su uno di questi cosi. E neanch'io, in verità.
-Il finestrino è mio! Mio!-
-Fottiti, mi ci sono seduto prima io-
-James, levati dalle palle, adesso-
-Sembrate due idioti. Lasciate il finestrino a chi è più educato e maturo di voi-
-Lascialo perdere, sta cercando di farci sentire inferiori per rubarci il posto-
Alla fine James non ha voluto cedermi il finestrino, quindi ho intelligentemente deciso di sedermi sopra di lui.
La soluzione sembrava perfetta finché la hostess ci ha informati che non è possibile viaggiare in questo modo e mi ha educatamente costretto a sedermi al centro della fila. Ho comunque ottenuto la mia rivincita nascondendo gli occhiali di James sul sedile di Remus.
-Cos...? Oh, dannazione. James, si sono rotti-
Remus estrae gli occhiali da sotto il suo sedere con un gesto elegante e credo che non dimenticherò mai l'espressione costernata di James nel raccogliere i resti della sua amata montatura.
-Questa la pagherai cara-
-Non è stata colpa mia, prenditela con Black-
James ed io decidiamo di cominciare una lotta silenziosa proprio mentre l'aereo decolla.
-Woaaaaah!-
Peter è in estasi.
-E' geniale. E' assolutamente geniale-
Remus invece sembra non sentirsi troppo bene e scorgo la sua faccia pallida e sconvolta mentre James scaglia un pugno in direzione del mio occhio destro.
-Credo che andrò un attimo in bagno-
Dopo essermi liberato di James decido di seguire Moony. Lo trovo appoggiato al lavandino, mentre si tiene lo stomaco con entrambe le mani.
-La luna piena è niente al confronto- mi dice con voce flebile mentre mi osserva farmi spazio goffamente nella cabina.
-Uhmm, Moony, questa occasione non può essere sprecata-
Lo afferro per le spalle e lo tiro verso di me ma Remus si divincola e mi osserva con quel sopracciglio alzato che riserva solo a me e qualche volta all'insegnante di Divinazione.
-Pessima idea, Black, non ci sto-
-Non ci scommetterei-
Mezz'ora dopo Remus giace ansante e spiaccicato contro lo specchio ed io sono seduto sulla tazza in un modo non molto fine. Sembra essersi ripreso ed ovviamente è merito delle mie spettacolari doti.
-Sai, credo che dovremmo parlare a James e Peter del nostro amore-
Quel poco di colore che Remus aveva riacquistato in viso svanisce alla velocità della luce.
-Quale amore, Sirius?-
-Beh, tu ed io stiamo insieme, no?-
Rimane interdetto per un attimo.
-Sirius, qualche bacio e qualche scopata non significano stare insieme-
-Diciamo pure migliaia di baci e una decina di scopate-
-...-
Mi aspettavo che Moony reagisse con entusiasmo e, invaso dalla delusione più pura, sfodero la faccia da cucciolo ferito migliore che abbia mai fatto in tutta la mia vita.
-Su, non fare quella faccia. E'...oh, Cristo, smettila, mi viene voglia di abbracciarti-
-Allora fallo- mormoro con un broncio perfetto.
Remus esita, con la coda dell'occhio lo vedo combattuto tra il coccolarmi e il lasciarsi andare ad un gesto così patetico.
-Oh, d'accordo, sì, dovremmo pensarci- sbotta, avvolgendomi finalmente tra le sue braccia.
Sorrido nell'incavo del suo collo e, mentre ci prepariamo al secondo tempo, un colpo secco alla porta ci fa sobbalzare.
-Cosa diamine succede lì dentro? Siete vivi?- La voce di James ci arriva soffocata dalla porta spessa.
-Ehm, sì, un secondo-
Ci rivestiamo in fretta. Con la mano sulla maniglia della cabina, Remus alza lo sguardo e mi sorride.
Mentre James, con la faccia di uno che non ha bisogno di spiegazioni, sfodera il suo repertorio di prediche, ci sediamo ai nostri posti. 
So che non è cambiato nulla, che i Marauders sono sempre lì, sempre uguali, ma non riesco a smettere di sorridere mentre tengo stretta la mano di Remus sotto il sedile e mentre i tetti di Londra sfrecciano sotto di noi.

 

   
 
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