Anime & Manga > Naruto
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Autore: Kimmy_90    29/08/2010    1 recensioni
Naruto Uzumaki, tu hai dei doveri. Naruto Uzumaki, tu hai un nome sulle spalle da difendere, e per me tu di quel nome non sei degno.
Non è solo tuo il sangue che scorre quando ti ferisci, Naruto Uzumaki. Non puoi ignorare i tuoi legami. Non puoi dimenticare il tuo passato.
Ricorda il tuo sangue, Naruto Uzumaki.
Non era nessuno, Naruto.
E' cresciuto. E' un eroe. E' l'Hokage.
Il tempo è passato anche su di lui, il tempo che sa scorrere inesorabile come poche altre cose al mondo sanno fare.
Ma Naruto non ricorda che non è solo figlio della foglia. Naruto trascura l'altra metà della sua famiglia, del suo genoma, della sua gente.
Era figlio di nessuno, ma nessuno è realmente figlio di nessuno.
Heru lo sa.
Heru reclama.
Heru lo odia.
Non del tutto.
L'UzuKage è tornato.
E l'altra metà del passato di Naruto bussa alla sua porta.
Genere: Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Uzushiogakure Monogatari'
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[NDA]


Volevo ringraziare un po' di gente che sembra stia seguendo questo immenso svarione: Chibime88 che l'ha - come si dice su dA - "favvata", e cesarina89, ChibiRoby, Lilla95, Lontra, Lucia_chan, Neko, R e d_V a m p i r e, rikku93, SoSo e valehinata1992, che l'hanno messa fra le seguite :)


In questo capitolo c'è un po' di gossip, ma non troppo u.u' penso che vi farete più domande che altro *_*'


Ho anche iniziato a buttare su un'altra storia delle cronache di Uzushikagure, questa ambientata decisamente in periodo diverso ^^'


HA! Sì, è venuto il momento di inondarvi di scarabocchi :D inizio con il mio preferito -non sono un'artista, eh! Chi vuole vedere, veda!


[LINK]----»HERU - circa 20 anni






3. Invito



“Ittidakimassuuu!”

“Maaasu!”

I due affondarono le bacchette nella ciotola di ramen, iniziando a risucchiare gli spaghetti con rumori molesti.

“Ogni volta che te la porto nel giro di dieci secondi me la trasformi in un campione d'inciviltà, diavolo, Naruto!”

Naruto ignorò deliberatamente Sakura, continuando a mangiare il ramen: di fronte a lui, seduta su di un cuscino che la portava all'altezza del tavolino, una bimbetta di forse cinque anni imitava l'Hokage nel suo modo di mangiare piuttosto barbaro, con il risultato che i capelli a caschetto biondi stavano per fare una pessima fine – bagnandosi nel brodo.

“Ma mi stai ascoltando?” domandò la donna, acida, le mani ai fianchi e i capelli rosati stretti in un codino basso e pratico: sul volto, ancora giovanile sebbene apparentemente sciupato dallo stress, portava un paio di occhialini da vista trasparenti.

“No che non ti ascolto. Non era così, che funzionava?”

“Naruto!”

“Sì, sì – Ai-chan, non mangiare così, da brava. Tu non dovevi andare a lavorare?” domandò all'altra, perplesso.

Sakura sussultò, avvampando.

“Woooh, Sakura ha un appuntamento!”

“Piantala, Naruto! La vita è mia e ne faccio quello che voglio!”

“E chi ha detto niente? Divertiti, Sakura-chan.”

“Non chiamarmi Sakura-chan!”

“Allora divertiti, sakura-sama.

“Crepa, Naruto.”

“Bai bai!”

“Bai baaaai!” salutò la bambina, imitando Naruto.

Rokudaime osservò Sakura andare alla porta, per poi voltarsi un ultimo istante, il volto improvvisamente fattosi più dolce, seppur serio. “Naruto.”

“Sì...”

“Ricordati di andare da Sasuke-kun.”

Naruto annuì leggermente, distendendo il volto. “Certo che mi ricordo di andare da Sasuke-kun.”

“Già, te ne ricordi più di ben altre cose, in fondo.” riprese inacidita la donna, dopo un attimo di tregua apparente: si chiuse la porta alle spalle, scuotendo il capo lontanamente inviperita.

L'Hokage osservò l'uscio per qualche momento, assorto, tornando poi con l'attenzione ad Ai.

Quella, sempre intenta a mangiare, aveva finito col ridursi il volto ad un enorme pasticcio.

“Nhee, Ai-chan, vieni qui che otoo-san ti ripulisce, va'.”

“Nooo.”

“Ma come 'no', Ai-chan!”

“Nnnno!” replicò quella, scansandosi.

“Daaaaaaai.” Naruto si avvicinò, minacciandola di solletico. La bimba, fra un urletto e l'altro, si mise a correre per tutta la casa, braccata dal padre che di lì a poco si mise a schiamazzare a sua volta.


Il mattino dopo Ai sostava sulle spalle del biondo, intento a portarla a spasso per il palazzo dell'Hokage.

“Hokage–sama, vuole che le tengo Ai, stamani?” domandò la segretaria, una chuunin dai lunghi capelli corvini e lo sguardo saettante.

“Nha, nha, adesso le faccio il baby-sitter.” fece Rokudaime, accennando al Kage Bunshin: si avvicinò alla scrivania facendo finta di far cadere la bambina per un paio di volte.

“Nhee, Ai-chan, ma stai diventando proprio pesantuccia!” mormorò, tirandosela giù dalle spalle e facendo scroccare il collo un paio di volte.

“No, è too-chan che sta diventando vecchio!” rispose quella, con la vocina acuta.

“Vedo che tua madre ti sta addestrando bene, eh? Vediamo un po' – Shizuku-san! E questa da dove arriva?”

“Mh?” fece la ragazza, avvicinandosi alla scrivania. “Quella? Era lì da stamattina. Pensavo l'avesse lasciata lei ieri sera.”

“No, 'ttebayo, decisamente no – giuro di non averla mai vista.”

“Cos'è?” domandò Ai, cercando di aggrapparsi alla scrivania per vedere meglio di cosa stavano parlando i due grandi.

“Niente d'interessante, Ai, vai a giocare.”

Ai gli credette: zampettò verso il centro dell'ufficio, e iniziò a correre su e giù per la stanza fra sbuffi e rumori simulati con la bocca. Andò a sbattere un paio di volte, ma ripartì noncurante.

L'Hokage la osservò per un istante, assicurandosi che non facesse danni a se' stessa o al mobilio, e poi tornò sul foglio che campeggiava sulla scrivania.

Su di esso una scritta dai caratteri sottili e precisi, ed, in alto a destra, una firma sovrastata da un'impronta digitale stampata chiaramente con il sangue.

“Da quanto tempo sarà qui?” domandò fra se' e se' Shizuku, mentre cercava di ricapitolare gli eventi della mattina e della sera precedente.

Naruto, intanto, manteneva lo sguardo fisso sul foglio, leggendo il contenuto con maniacale attenzione.


Hokage-sama,

ho spesso avuto più difficoltà a sottrarre un giocattolo a mia sorella di quanta non ne abbia avuta nell'infiltrarmi nel suo palazzo.

Tutto ciò mi lascia più perplesso di quanto già non fossi.

Desidero incontrarla oggi al di fuori del villaggio, al calar del sole.

Immagino che, dato che non ritiene di dover proteggere il proprio palazzo – ove risiedono alcuni dei rotoli segreti più ricercati del mondo ninja –, non farà la sciocchezza di proteggere se' stesso con scorte durante nostro incontro. Sarebbe quantomeno ipocrita.

Nel caso non voglia accettare il mio invito, la lascio con la promessa che se mancherà all'appuntamento la prossima volta non le lascerò un messaggio in ufficio, ma verrò a prelevarla di peso nella sua residenza privata.

Detto fra parentesi, sono a conoscenza della presenza in casa sua di un amabile scricciolo, di cui davvero, per ora, non intendo rovinare l'infanzia.


Buona giornata.



“Ma chi è costui?”

“Qualcuno, direi.” rispose Naruto a Shizuku, cercando di leggere la firma in controluce. Niente da fare, il sangue aveva reso l'inchiostro illeggibile. “Un qualcuno che è riuscito a entrare nel palazzo e pare ci abbia fatto la cortesia di non far danni – dai una controllata in giro e verifica che ci sia tutto. E fai analizzare il sangue, dato che questa firma fa assolutamente schifo.”

“Sì, Hokage-sama.”

“Chiama gli Hyuuga – Neji, Hinata e Hanabi. E tieniti libera per questa sera, ti lascio Ai.”

Ai si cristallizzò, entusiasta.

“Ai va da Shizuku nee-chan?” domandò, illuminata.

“Essì.” rispose la chuunin, dolcemente.

Ai si mise a saltellare allegra per la stanza, il sorrisone che andava da lato a lato del volto rotondo.

Naruto si lasciò cadere sulla poltrona, sbuffando.

Questa non se l'aspettava. Che fosse riuscito ad entrare, non se l'aspettava.

Cosa voleva, da lui?

Era davvero successo? C'era una persona capace di entrare nel palazzo senza nessun problema di sorta?

Si sentiva idiota. Eppure non era sguarnita, la sorveglianza. Non era maniacale come in tempo di guerra, ma non era nemmeno povera – dieci ninja erano più che sufficienti.

E allora?

Niente.

Un pasticcio, ecco cosa.



***


Il Kage Bunshin di Naruto era appollaiato in cima al tronco centrale della piccola radura, ed osservava i tre genin nel più totale silenzio.

“Allora?” domandò infine Kauro, grattandosi leggermente la nuca. “Che si fa?”

“L'avete fatto il test con i campanelli?”

“Sì.” risposero i tre in coro.

“Camminare in verticale?”

“Sì.” continuarono.

“Sull'acqua?”

“Sì”. “– e anche sul letame”, precisò Tetsuya.

“Vero.” commentò Naruto, annuendo. “Quindi possiamo fare quello che volevo fare io.”

“Cioè?”

Naruto si strinse nelle spalle. “Vediamo ― avete preso due campanelli ad un jounin” iniziò a contare sulle dita “sapete camminare sull'acqua, in verticale e sul letame... Direi che siete pronti a combattere contro l'Hokage, no?”

“Eh?”

Naruto riunì le dita nel sigillo a croce, e da Kage Bunshin generò un nuovo Kage Bunshin.

“Combattere contro l'Hokage? Ma è impazzito?”

“Vedete? Quello che vi manca è spirito d'iniziativa. Siete tre gelatine impaurite dal mondo, ecco cosa siete – Kauro, non dire a tuo padre che ho detto una cosa del genere, se no è la volta buona che mi ammazza.”

“L'ammazzo prima io, Hokage-sama.” mormorò quello, estraendo due shuriken dalle maniche del kimono.

I due Kage Bunshin rimasero immobili, quasi attendessero che accadesse qualcosa.

Non accadde nulla.

“Bhè? Mi attacchi o no?” domandò infine Naruto.

“Non sono così suicida da attaccare l'Hokage, diamine!” pontificò lo Hyuuga, fremendo dal fastidio.

“Questo è un punto interessante. Anzi, direi quasi intelligente!” i due Rokudaime si misero ad applaudire, sorridendo.

“Mi prende per il culo?”

“Hai la soluzione accanto a te, sfigatello.” mormorò l'uomo, continuando a voler provocare. “Allora, dobbiamo andare avanti a far salotto o intendete fare qualcosa? Se no inizio io. Ma se inizio io, sono tanti tanti brutti guai.”

Atsuri fece una smorfia di fastidio, e in risposta si trovò un cazzotto davanti al naso – che sfuggì con un colpo di reni dato più dalla fortuna che dai riflessi.

Il Kage Bunshin scomparve dalla loro vista.

L'altro anche.

“Cosa cazz... dov'è finito? Non vale!”

“Come sarebbe a dire 'non vale'?” domandò l'Hokage appeso a testa in giù su uno dei rami un po' più in là. “Dico, hai intenzione di metterti a mugolare 'non vale' in mezzo a una missione? Eh?”

La Sarutobi, stizzita, lanciò uno shuriken in mezzo alla fronte dell'uomo – che si dissolse lasciando cadere un tronco al suo posto.

Silenzio.

“Dove diavolo è finito?” domandò Tetsuya indietreggiando verso la schiena di Kauro.

Quello, anziché chiudere il cerchio, si scansò.

“Mossa scema.” commentò la voce dell'Hokage, seguita da un Kunai che sfiorò Kauro. “Ci sono dei momenti in cui un giovane Hyuuga non si smentisce mai, non è vero?”

“E la pianti! Perché non cerca di essere uomo e si fa vedere, anziché nascondersi come un vigliacco?”

“Perché non iniziate a fare i vigliacchi voi, invece? Siete già morti circa trecento volte, per quel che mi riguarda – volete continuare a stare lì con su scritto 'colpiscimi' in fronte, o vi date una mossa?”

Accidenti, erano proprio persi.

In compenso avevano abilità. A partire da Atsuri, che aveva mostrato una mira a dir poco terrificante: rare volte aveva percepito la morte incombere come quando la ragazzina gli aveva lanciato addosso lo shuriken.

Era solo che... non avevano la benché minima idea di cosa fosse una missione o un combattimento.

E non sapeva se era colpa sua e delle sue missioni D a manetta, o di Konohamaru che continuava a bisticciare con la cugina.

Ripensandoci, aveva formato lui il team.

Era colpa sua a prescindere.

Diamine.


Una carta-bomba esplose.



***



“Allora – Hanabi, al palazzo. Neji e Hinata, sulle mura. Nessun altro, intesi?”

I tre Hyuuga, assieme a Shizuku, annuirono.

“Merda, dovevo andare da Sasuke, 'stasera.” si lamentò Naruto.

“Usa il Kage Bunshin.” suggerì scocciato Neji, sistemandosi l'equipaggiamento.

“Odia quando vado con i Kage Bunshin. Penso che potrebbe uccidermi.”

“Sì, come no.”

Naruto aggrottò le sopracciglia, osservando Neji.

“Sapete dirmi niente di Kauro Hyuuga, a proposito?”

“E' il compagno di giochi del figlio di Hinata.” rispose Hanabi, sedendosi sulla scrivania dell'ufficio.

Hinata annouì. “Perché ti interessa?”

“E' uno strano.” si limitò a dire Naruto, pensando al giorno precedente.

“Uno strano – col padre che si ritrova, non me ne stupisco.” commentò Neji “E' un uomo talmente d'altri tempi che riesce ad essere contrario alla riunione delle casate nonostante fosse della cadetta: ci vuole impegno, per tanta idiozia.”

“Povero.” mormorò Hinata, abbassando il capo.

“Va bene, ho capito. Ci vediamo stasera. Anzi, spero proprio che non ci vedremo.”



***



“Omori, è inutile che continui ad attaccarmi con i cloni, dopo la seconda volta conosco il tuo schema a memoria! Hai presente la fantasia?”

Tetsuya imprecò.

“Katon! Goukakyuu no jutsu!”

Naruto rischiò il flambè.

“Woh! E quest... Wha!” Il kunai lo sfiorò di poco, e già sentiva il Bunshin sul punto di esplodere. Ma ce la fece a rimanere intero.

“Però – carino!” si limitò a commentare, rispondendo ai due ragazzini con altrettanti shuriken.

Diavolo, a furia di lanciarli, li stava finendo.

Era il caso di concludere in velocità, vista l'ora.

I tre non mollavano. Non sembravano nemmeno stanchi. Sfibrati, stressati, stufi di lanciare colpi a vuoto, pur'anche frustrati – ma affatto stanchi.

“Va bene, va bene!” fece l'Hokage, saltando verso i tre tronchetti in mezzo alla piccola radura d'allenamento - “Facciamo un Time Ou...”

Puff.

“Sì! PRESO!” esultò Atsuri, vedendo il Kage Bunshin dell'Hokage sparire sotto il colpo del suo kunai.

I due compagni ricomparirono dalla foresta, osservando perplessi la scena.

“Abbiamo vinto!” continuò quella.

“Atsuri, stava chiamando il Time Out.” gli fece notare Kauro, in un mormorio sommesso.

“E allora? Mica chiami il Time Out in missione, no?”

“Ok, ma...” cercò di articolare Tetsuya “E adesso?”

“Niente, adesso arriverà il Kage Bunshin originale, no?”

I tre si guardarono.

Dopo una manciata di lunghi secondi, Kauro osò parlare di nuovo.

“Atsuri, era quello il Kage Bunshin originale.”

“... Ah.”

Cadde il silenzio.




***



Naruto inclinò il capo quando il suo clone scomparve, portando con se' le memorie dell'allenamento.

“Ma tu guarda quella cretina di una Sarutobi.”

Si passò una mano sul volto, sbuffando: davanti a lui, le porte di Konoha. Stava aspettando la fine dell'allenamento per inoltrarsi nella boscaglia, e l'idiozia di Atsuri aveva anticipato il momento. Il sole sarebbe tramontato almeno un'ora dopo – ma poteva comunque già andare: Hinata e Neji erano pronti, e quello importava.

Doveva fare un giro di ricognizione per capire dove potesse essere l'altro, dato che l' 'appuntamento' era stato piuttosto vago.

Inspirò profondamente.

“Kage Bunshin no Jutsu.”



Heru ebbe un lievissimo sussulto. Guardandosi attorno, iniziò ad intravedere le macchioline bianche degli svariati mantelli da Hokage che avevano improvvisamente infestato la boscaglia.

Schioccò la lingua, sbuffando.

“Tale a quale a sua madre.”




______________________________________________________________


Bene, spero di avervi stuzzicati abbastanza.

Avete capito circa chi è Heru? Ormai dovrebbe essere abbastanza chiaro xD *gongola*


E Ai da dove sbuca fuori?

E Sakura e Naruto? Lunga storia, lunga storia!

Non è tutto rose e fiori, no, voglio che sia reale - e per quanto riguarda le famiglie, Naruto non è reale ._. ma io sono bastian contrario.

Sasuke ve lo lascio in sospeso, perchè... vabè. :D



Mi hanno fatto notare che Naruto sembra un po' troppo incapace per essere Hokage.

A me non sembra incapace - magari è cresciuto un po' e ha capito Cosa vuol dire essere Hokage per il 90% del tempo, però non mi pare se la stia cavando male. Insomma, se guardate sotto, è sempre il solito caro Naruto, e non prende decisioni accazzo.

Magari c'ha principi di crisi di mezza età a trent'anni, ma quello è un altro paio di maniche XDDDD


Va bene, la pianto qui.

Ahsì, che pirla, dovevo ringraziare anche Cieliria per la recensione x)


Spero vi piaccia.


   
 
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