Ciak Si Gira!
Bella
Pov
Fluttuavo
nel nulla, fin quando non ripresi lentamente conoscenza.
All’improvviso un
vociare confuso mi stordì e vidi persone che non conoscevo
cercare di rimettermi
in piedi. Dapprima confusa li guardai disorientata. Cosa diavolo era
successo?
Chi erano quelle persone?
Mi
guardai attorno distrattamente e… la foresta
dov’era finita? Perché mi trovavo
davanti a decine di persone con davanti una casa che sembrava la mia?
Era un
posto strano, simile a quello dove mi trovavo prima di svenire, ma
c’era
qualcosa che non tornava.
<<
Kristen, ci hai fatto preoccupare, come stai? >>
Vidi
un ragazzo che somigliava a Jacob accarezzarmi il viso e dopo qualche
secondo
lo riconobbi. Era proprio Jacob! Per fortuna che c’era anche
lui, così mi
avrebbe spiegato cosa stava succedendo.
Un
momento. Chi era Kristen?
Non
seppi cosa rispondere e all’improvviso un signore, con delle
cuffie enormi in
mano, venne da me.
<<
Se ti senti meglio, continuiamo con quello che dovevamo fare e poi
facciamo una
pausa >>
Mi
prese per un braccio e mi trascinò verso una zona attorniata
da dei signori con
grandi telecamere. Li guardai scioccata, non riuscendo a capire.
Non
ebbi però il tempo di dire qualsiasi cosa che di nuovo quel
signore parlò.
<<
Allora, accorciamo la scena, che non abbiamo tempo. Sai cosa fare.
>>
disse all’indirizzo di Jacob che mi osservava preoccupato.
<<
Forza ragazzi. Azione! >>
Li
guardai come se fossero pazzi, prima di guardare Jacob che con fermezza
mi
prese il viso tra le mani e mi baciò.
Rimasi
agghiacciata. Che stava facendo? Era impazzito?
Mi
scostai bruscamente da lui e istintivamente gli diedi uno schiaffo. Mi
guardò
come se fossi pazza e sentii il regista urlare.
<<
STOP!!! >>
Mi
voltai verso di lui, che mi stava raggiungendo in grandi falcate.
<<
Kristen sei impazzita? Non era questa scena quella dove dai lo schiaffo
a
Jacob! >>
<<
Ma di che parla, si può sapere? E chi è Kristen?!
>> dissi arrabbiata.
In
pochi attimi però la rabbia svanì e rimasi a
bocca aperta osservando Edward che
avanzava tra le varie persone che si stavano godendo lo spettacolo.
La
sua figura fu come un tuffo al cuore. Allora era tornato da me?
Era
piuttosto arrabbiato notai, come non l’avevo mai visto e
indossava degli abiti
molto più moderni di come lo vedevo di solito. Un paio di
pantaloni e una camicia blu.
Avanzò
verso Jacob e si mise davanti a me.
<<
Lurido licantropo, non permetterti mai più di baciare Bella.
>>
Mi
appoggiai titubante alla sua schiena, felice di riaverlo con me e lui
si girò
di colpo.
<<
Bella cosa sta succedendo? Che ci facciamo noi due qui?
Perché Jacob ti stava
baciando? Sapevo che avresti cambiato idea e saresti rimasta con lui,
ma non
credevo accadesse così presto… io…
scusami ti prego, ma non ho resistito.
>>
Lo
guardai felice ma quasi mi venne un colpo quando vidi i suoi occhi
azzurro
verdi.
<<
Edward, ma cosa… >>
<<
Ragazzi siete pazzi? E’ uno scherzo vero? Io però
devo lavorare e non ho tempo
da perdere. Quindi facciamo una breve pausa e per favore finitela e
tornate a
lavoro. >>
Io
ed Edward guardammo quello strano signore fin quando Jacob non mi prese
per la
vita, stringendomi a lui.
<<
Robert non mi piace questo scherzo. Ricordati che Kristen è
la mia ragazza.
>>
Guardai
con occhi sgranati il mio amico. Ancora con questa Kristen? E ora chi
diavolo
era Robert?
Vidi
nel volto di Edward la stessa perplessità.
<<
Non so chi sia Kristen, Jacob, ma io mi riferivo a Bella, ovvero la
ragazza che
stai stringendo a te, che per l’esattezza è la mia ragazza. >>
Nel
sentire quelle parole il cuore mi arrivò alla gola. Edward
ancora mi
considerava la sua ragazza, allora perché mi aveva
abbandonato qualche attimo
prima?
<<
Robert ti ho detto di smetterla. >> disse ancora Jacob.
<<
Chi è Robert??? >> chiedemmo entrambi, io ed
Edward.
Jacob
per tutta risposta scoppiò a ridere e scosse il capo.
<<
E va bene, vi va di giocare. Ora però torniamo a lavoro
d’accordo? >>
Mi
dette un bacio sulle labbra e andò via.
Edward
lo guardava a bocca aperta e io mi avvicinai a lui cercando di calmarlo.
<<
Edward, sei tornato da me… >> dissi e lui mi
guardò.
<<
A dire il vero non so cosa mi sia successo. Ero a casa mia quando ad un
certo
punto mi sono ritrovato qui e con questi abiti. Non so cosa stia
succedendo
Bella. >>
A
quelle parole sentii una lama oltrepassarmi il cuore. Allora non era
tornato per
me, anche lui si era ritrovato in quella strana situazione.
<<
Anch’io non ci sto capendo molto ma… a dire il
vero l’unica cosa importante è
che ti ho rivisto. >>
Una
lacrima scese impertinente sul mio viso e Edward addolcì lo
sguardo e mi prese
il viso tra le mani.
<<
Anch’io sono felice di essere qui con te. Bella...
>>
<<
Edward le tue mani sono bollenti. >> dissi senza pensare.
Lui
mi guardò e si allontanò da me. Restò
in silenzio qualche attimo, fin quando
non si poggiò una mano sul cuore. Il suo viso divenne una
maschera d’orrore e
mi guardò incredulo.
<<
Bella il mio cuore batte. >> disse in un sussurro.
Con
le lacrime agli occhi mi avvicinai a lui e posai anch’io la
mano sul suo cuore,
mentre lui con le sue mi cingeva la vita.
Sentire
quel suono mi dette un emozione incredibile. Quanto avevo sognato di
poterlo
sentire. Ma come poteva essere successo?
In
un lampo mi tornarono alla mente le immagini di un vecchietto vicino a
me, che
mi chiedeva cosa desideravo e che mi diceva che mi poteva aiutare.
Ma
che stava succedendo? Aveva davvero esaudito il mio desiderio?
Fummo
interrotti di nuovo da quell’uomo e solo allora realizzai
dove ci trovavamo,
ovvero su un set. Stavamo girando un film? Ma ancora non riuscivo a
capire cosa
c’entravamo noi in quella storia.
Mi
sedetti confusa su una sedia in tela, con Edward che confuso si
osservava
intorno.
Gli
occhi mi andarono su delle riviste poste lì vicino. Lo presi
titubante quando
vidi me stessa con Edward sulla copertina. Sfogliando la rivista mi
accorsi che
era un servizio fotografico e la didascalia recitava “
Kristen Stewart e Robert
Pattinson “
Ecco
perché ci chiamavano in quel modo. Ma come poteva essere
successa una cosa del
genere? Erano dei nostri perfetti cloni.
Chiamai
Edward velocemente e anche lui rimase a guardare scioccato la rivista.
***
Edward
Pov
Quella
situazione era surreale. Quando mi ero convinto a prendere quella
dolorosa
decisione di lasciare Bella, permettendole di vivere una vita serena,
con i
suoi simili, mi succedeva tutto quello?
Ero
a casa mia, pronto per andarmene, quando improvvisamente Alice aveva
avuto una
visione e dopo avermi sorriso e avermi nascosto i suoi pensieri mi
disse
<< Non andrai da nessuna parte >> mi
sembrò di svenire, cosa
impossibile per un vampiro.
Poi
mi ero risvegliato in mezzo a questo set e la prima cosa che avevo
visto era
stato quel licantropo baciare la mia Bella. Sapevo che sarebbe andata
così, ma
vederlo con i miei occhi era stato fin troppo doloroso.
Preso
dalla frenesia di dividerli, non mi ero accorto che il mio cuore aveva
ricominciato a battere. Per quale motivo mi era successo questo? Era
uno strano
scherzo del destino? Chi aveva combinato una cosa simile?
I
miei occhi erano tornati quelli di un tempo e mi sembrava impossibile.
Adesso
io e Bella eravamo uguali, ma tutto ciò era impossibile e io
dovevo
assolutamente capirci qualcosa.
<<
Incredibile. Questi Robert e Kristen sono identici a noi, ma mi chiedo,
se noi
siamo qui loro dove sono? >>
Bella
mi guardò con un sopracciglio alzato e scosse piano il capo.
Posai
la rivista e mi guardai ancora intorno, vidi che stavano ritornando
tutti ai
propri posti, ma che razza di film era?
Istintivamente
presi Bella per il polso e mi allontanai velocemente con lei da quel
posto,
cominciammo a correre e notai che ci trovavamo a Vancouver. Mi resi
conto che
non potevo più correre come prima e questa cosa mi fece uno
strano effetto.
Mi
nascosi in un piccolo vicolo, per la prima volta ansante in cento anni
di
esistenza, accanto a me Bella nelle stesse condizioni.
<<
Edward ma che fai? >>
<<
Non possiamo tornare lì finchè non capiremo cosa
fare. >>
Lei
rimase a guardarmi mentre riprendevo fiato, come se stesse osservando
un
extraterrestre.
<<
Cosa c’è? >> chiesi in un sussurro,
avvicinandomi a lei.
In
quel momento il mio cuore cominciò a battere più
forte e questa era una
sensazione che nemmeno quando ero umano avevo mai provato, per nessuna
donna.
Lei
mi sorrise e mi abbracciò di slancio. Finalmente il mio
corpo non era freddo
come il marmo e io potevo abbracciarla senza la paura di ucciderla.
Mi
resi conto di come non sentissi più ovviamente la sete del
sangue, soprattutto
la sua e mi ritrovai ad abbracciarla con trasporto, per la prima volta
veramente sereno.
Le
sensazioni del suo corpo così attaccato al mio erano
destabilizzanti ed erano
una sensazione bellissima.
<<
Edward, non posso crederci. >>
<<
Neanch’io >> dissi, immergendo il viso tra i
suoi capelli profumati,
libero di respirare il suo profumo senza timore.
Ci
dividemmo piano e restammo a fissarci a lungo, finchè le
nostre labbra si
incontrarono. Il cuore sembrò volermi uscire dal petto in
quel momento.
Dapprima titubante, abituato al mio ferreo autocontrollo da vampiro, mi
lasciai
andare per la prima volta, baciando sul serio la mia ragazza, come lei
avrebbe
sempre voluto.
Il
bacio divenne passionale e non seppi per quanto tempo rimanemmo
lì, fin quando
con un sorriso mi resi conto di aver bisogno d’aria. Anche
questa era una cosa
strana per me, ma mi andava più che bene.
<<
Vorrei che il tempo si fermasse e che noi rimanessimo così,
cristallizzati in
questo momento. >>
<<
Beh, per questo basterebbe essere vampiri >> le dissi e
lei rise.
<<
Edward devo dirti una cosa. >>
Si
fece seria e mi preoccupai.
<<
Dimmi >>
<<
Quando mi hai lasciato lì, in quella foresta, ho incontrato
uno strano
vecchietto che mi ha posto delle domande. >>
La
guardai curioso.
<<
Che domande? >>
Lei
sembrò titubante e arrossii in viso. Con un dito le sollevai
il mento e lei
riprese a parlare.
<<
Mi ha chiesto perché stavo in quel modo e se soffrivo per
amore. >>
La
guardai colpevole. Sapevo di averle spezzato il cuore, ma credevo
davvero che
sarebbe stata meglio senza di me.
<<
Mi ha chiesto anche cosa desiderassi veramente e io non ho potuto fare
a meno
di dirgli che avrei voluto che sia io che la persona che amavo fossimo
stati
della stessa natura, umani, e così lui mi ha detto che se
veramente volevo
avrei potuto ottenere ciò che volevo. >>
La
guardai improvvisamente scettico.
<<
Ti ha detto così? >>
<<
Sì, ho desiderato che sia tu che io fossimo umani e dopo
poco sono svenuta e mi
sono risvegliata qui. >>
Mi
appoggiai al muro. Con chi diavolo aveva parlato? Chi poteva essere in
grado di
fare una cosa del genere?
<<
Ma non ti ha detto come si chiama? >>
Quando
mi voltai di nuovo per osservarla, vidi che si stava mordendo un labbro
e
quando faceva così era nervosa.
<<
Bella cosa c’è? >>
<<
Stavo pensando a una cosa che mi ha detto e che adesso mi preoccupa.
>>
Respirò
a fondo e io più preoccupato di lei mi avvicinai e la presi
per le spalle.
<<
Tesoro non ti preoccupare. Troveremo una soluzione a questo problema.
>>
Lei
annuii distratta.
<<
Sì, ma vedi, quell’uomo mi ha anche detto
“ tutto ha un prezzo “ o qualcosa di
simile. Quindi cosa vuol dire? >>
La
guardai senza sapere cosa dire. Ma una cosa era certa. Ci trovavamo in
un
guaio. Un bel guaio.
Note
Autrici:
Salve
ragazzi! Siamo già tornate con il primo capitolo. Abbiamo
visto che nessuno ha
commentato, quindi vorremmo sapere se è il caso di
continuare la storia o meno.
Abbiamo visto che alcuni di voi hanno inserito la storia tra le
preferite e le
seguite, ma nessuno ci ha fatto sapere cosa ne pensa della storia?
Forse
non vi è piaciuta abbastanza da lasciare un commento? Lo
diciamo solo perché se
vediamo che la storia non và, non la continueremo oltre,
quindi se volete
lasciateci qualche commento per farcelo sapere!
Al
prossimo capitolo! Speriamo… ^^
Stella
Del Sud e Christine23…