16. Non questa volta...

Dopo l'ingresso di Harry nella tenda tutti, ma proprio tutti, compreso Ron, furono pervasi da una confusione mentale, che impediva loro di comprendere Harry e le sue scelte.
"Lo so, in questa giornata sono apparso come una totale confusione per tutti voi, e vi ciedo scusa, ma stavolta ho deciso, andremo alla Tana" iniziò il bambino, ormai ragazzo, sopravvissuto " Siamo stati distanti dai nostri affetti per molto tempo, non ce lo meritiamo, non VE lo meritate".
L'aria della Tenda era carica di un mix di sensazioni: gioia, confusione, paura,.. Ma nessuno ci badò, si fecero tutti sovraffare dalla felicità del momento, tutti tranne Harry, che sentiva il peso della sua scelta: stava rischiando stupidamente la vita di tutti i suoi affetti.
Sullo scoccare delle 3 del mattino Reums fece sparire la Tenda e la Barriera che circondava l'area circostante, e con una comunissima e scadentissima Passaporta si recarono alla Tana, in un batter d'occhio si ritrovarono nel confortevole e accogliente salotto di casa Weasley.
Ginny, come 4 mesi a questa parte, non riusciva a dormire e sentì il rumore di uno schianto nel salotto; armata della sua bacchetta si recò correndo giù dalle scale.
Non le importava di essere prudente, non le importava di svegliare gli altri, voleva solo provare una sensazione nuova.
Quando si accorse della presenza di gradevoli ospiti nel suo soggiorno, la più piccola dei fratelli Weasley rimase scioccata, come se avesse visto un fantasma, il fantasma che per 4 mesi l'aveva fatta soffrire.
"Sorpresa, sorellina" sussurrarono i fratelli Weasley in coro, ma Ginny non si curò di loro, non si curò di nessuno, nemmeno di Harry.
Corse al piano di sopra piobò in camera dei genitori per dare la lieta notizia, l'arrivo di ospiti molto attesi.
Quando tutti furono in salotto si sedettero, ma Harry voleva evitare qualsiasi discussione o convenevole, il peso della scelta e la reazione di Ginny incidevano ancora sul suo ego oramai in frantumi. "Vado a  farmi una doccia, se è possibile! esclamò di punto in bianco.
"Certo caro vai pure, anzi Ginevra tesoro, prerara ad Harry tutto il materiale" Esclamò con una voce traboccate di gioia, Molly
"Conosce benissimo la casa, sa dove trovare l'occorrente, non ha bisogno che glielo prepari io, può fare da solo, IO vado a letto" esclamò Ginny, che ruotando i tacchi, si voltò verso le scale e sparì al piano di sopra.
Le parole di Ginevra risuonarono come punte di ghiacchio nella mente di Harry. Mille pensieri gli invasero la mente. Si sdraio sulla branda provvisoria che gli era stata assegnata per la notte e cadde in un incubo profondo.
La mattina si svegliò presto sperando di scendere in cucina e trovare Ginny per parlare della situazione, ma trovò solamente Molly.
"Buongiorno caro" squittì lei.
"Buongiorno a te Molly" rispose lui con un tono vuoto. "Posso aiutare?"
"No tesoro, ma se speri di incrociare Ginny qui ti  illudi, stamattina dopo essere sparita in camera sua, si è calata dalla finestra ed è andata nei campi che circondano la Tana, fino ai limiti della barriera che la proteggono. Seguila, vi farà bene" disse lei in tono dolce, quasi a cantilena.
Udito ciò Harry sfrecciò fuori dalla porta e cominciò a setacciare tutti i campi, dopo due ore di corsa sfrenata la trovò: era li distesa in mezzo al nulla, due coperte, una per materasso l'altra per proteggersi dal freddo, un fiume di capelli rossi sparsi al suolo, era bellissima come sempre, ma qualcosa suggerì ad Harry che quella non era la solita Ginevra, qualcosa era cambiato, ma cosa?
"Vattene" disse lei senza nemmeno degnarlo di uno sguardo
"Non me ne andrò finchè non mi avrai spiegato perchè ti comporti così" disse Harry con tono timido, come mai prima in vita sua
All'udire queste parole Ginevra ebbe una reazione eccessiva, saltò in piedi, con il viso rigato e urlò: " CHE TI ASPETTAVI UN'ACCOGLIENZA A BRACCIA APERTE? SEI SPARITO, MI HAI LASCIATA QUI DA SOLA 4 MESI SENZA SAPERE DOVE ERI, SE ERI VIVO O MORTO, CHE STAVI FACENDO, NULLA DI NULLA, INTANTO IO ERO QUI CHE MI DISPERAVO, MI PREOCCUPAVO E TU? TU NON MI HAI NEMMENO MAI PENSATAAAAAA! VATTENE SPARISCI DALLA MIA VITA ESCINE FUORI ADESSO E NON ENTRARCI MAI PIU' "
Harry voleva spiegarle tutto, voleva dirle che la pensava ogni secondo della sua vita, ma non trovò la forza di emettere alcun suono. Restò li in silenzio a fissare Ginny che scaricava la rabbia piangendo.
" Perdonami! Se ti ho abbandonata è stato per il tuo bene, volevo salvarti da questo inferno" disse ad un tratto Harry
"Salvarmi? Mi hai portato via la mia famiglia, la mia migliore amica, hai portato via il mio cuore, magari un preavviso me lo meritavo, ma ora basta non mi interessa più nulla ho sopportato anche troppo le tue maniere caro il mio signor Potter! Questa volta è finita, dico sul serio" urlò Ginny tutto d'un fiato e dopo scappò vià in lacrime lasciando li un Harry stordito, inpietrito, sconvolto, confuso e privo di ogni facoltà.
Note dell'autrice:
style="font-family: Arial Rounded MT Bold; color: rgb(51, 0, 0);">Chiedo scusa a tutti voi per aver interrotto la ff per così tanto tempo, ma oramai siamo quasi agli sgoccioli e aggiornerò più frequentemente ^^ Spero vi sia piaciuto il Chappy.
style="font-family: Arial Rounded MT Bold; color: rgb(51, 0, 0);">
Princess_jonin