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Autore: Naruto89    31/08/2010    4 recensioni
"Sakura Haruno odiava la vita. Non che fosse stata particolarmente cattiva con lei, semplicemente non riusciva proprio ad amarla. Alcune volte aveva persino pensato al suicidio ma, anche in quel caso, non aveva trovato gli impulsi giusti che la aiutassero a compiere quel gesto: insomma, sarebbe stato completamente inutile, come tutto ciò che accadeva accanto a lei."
L'arrivo di Naruto Uzumaki, però, sconvolgerà sin da subito la sua esistenza con una proposta al limite dell'inverosimile e con la fondazione di un club di cinema che, pian piano, coinvolgerà sempre più gente e aiuterà lei, lui e l'introverso e schivo Sasuke Uchiha a disfarsi di segreti troppo pesanti per dei quindicenni, insegnando loro cosa significa vivere davvero. Forse...
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie '100% Sakura'
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Naruto II
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“Haruno-san… vuoi diventare la mia ragazza?”
In quel momento, tutta la classe si voltò contemporaneamente verso il banco di Sakura: tutti gli sforzi fatti per sparire agli occhi dei compagni si erano completamente volatilizzati nel giro di una frazione di secondo. La giovane spalancò gli occhi, incredula davanti alla situazione completamente irreale in cui era appena finita.
I suoi pensieri – mentre si chiedeva dove diavolo avesse la testa quel Naruto Uzumaki, per chiederle una cosa del genere senza nemmeno conoscerla – erano tutti diretti alla soluzione del problema: come sarebbe riuscita a tornare ad essere la solita, trasparente Sakura, dopo quello che era successo?
Per un attimo, si sentì mancare la terra sotto i piedi: era impossibile, assolutamente impossibile. La voce si sarebbe sparsa ben oltre le mura di quella classe e non sarebbe più riuscita ad andare in giro senza essere osservata o additata: ora tutti sapevano chi fosse e, inoltre, stava per diventare famosa per qualcosa di assolutamente assurdo.
Anzi, la situazione era così incredibile che per un momento pensò che quello fosse tutto un sogno e che presto si sarebbe svegliata e sarebbe andato tutto bene, normalmente, come al solito. Purtroppo per lei, però, quella era la dura realtà e il biondo era rimasto dritto come un fuso davanti a lei, aspettando pazientemente la risposta.
Quando si rese conto che, effettivamente, si era limitata a rimanere in silenzio e con la bocca completamente spalancata per qualche secondo buono, finalmente si decise a rispondere.
“No!!” esclamò, come se fosse – e, effettivamente, era impossibile darle torto – la cosa più naturale da dire
“Noi non ci conosciamo, che diavolo vuoi da me!?”
A quel punto, allora, Naruto fece un segno d’assenso e andò a sedersi, chinando il capo e non dicendo nemmeno una parola. Malgrado tutto ciò non avesse assolutamente senso, per un attimo la ragazza dai capelli rosa sentì una morsa di senso di colpa comprimerle il petto. Però, in fondo, non poteva proprio fare altro: non aveva mai visto quel tipo in vita sua, era impossibile decidere di stare con lui su due piedi.
La lezione, finalmente, ricominciò: il professore batté le mani un paio di volte per attirare nuovamente a sé l’attenzione e iniziò a spiegare il programma dell’anno. Lui, oltre ad essere il responsabile di quella classe, era anche l’insegnante di lettere e letteratura giapponese e l’autore che si apprestavano a studiare durante le prime lezioni era il grande Eiji Yoshikawa, padre del romanzo a carattere storico “Musashi”, incentrato sulla figura di Musashi Miyamoto.
L’argomento era piuttosto interessante e – con grande sollievo da parte di Sakura – tutta la classe fu ben presto immersa nello studio di questo affascinante personaggio. La loro concentrazione era tutta rivolta a Kakashi, motivo per cui la rosa aveva ancora qualche ora per pensare ad una soluzione a tutto il casino che era appena scoppiato.
Il problema maggiore, a quel punto, era proprio l’arrivo di Naruto: non sembrava proprio uno a cui fregasse qualcosa di passare inosservato e averlo sempre in classe avrebbe complicato non poco le cose. Mentre si spremeva le meningi tentando di trovare un buon compromesso, si accorse improvvisamente di un particolare che la fece sussultare sulla sedia: Sasuke Uchiha la stava guardando.
Lui, il bel tenebroso che non faceva mai caso alle altre persone e sembrava fregarsene di tutto e di tutti, era voltato e la stava nuovamente osservando, come poco prima. Il contatto visivo non durò molto, infatti il giovane tornò a puntare lo sguardo davanti a sé appena comprese di essere stato scoperto, ma ciò che era successo non sfuggì all’occhio vigile di Uzumaki, poco più in là.
Aveva osservato suo malgrado tutta la scena e il senso di inadeguatezza che lo aveva preso alla bocca dello stomaco dalla dichiarazione in poi si era fatto più pressante: cominciava a capire di essere entrato in un meccanismo già rodato che andava avanti da tempo anche senza di lui e che, di conseguenza, non vi era posto per le novità.
Entrare in un ambiente già consolidato non è mai facile e spesso sono le persone stesse a rendere ancora più ingrato questo compito: è difficile aprirsi agli altri quando si hanno già le proprie schiere di amici e le proprie sicurezze all’interno di una certa comunità, motivo per cui arrivare dall’esterno si fa sempre più complicato.
Naruto, in quel momento, se ne stava accorgendo fin troppo bene: era già riuscito a rompere alcuni degli schemi fissi di quella classe, ma questo non era sicuro che venisse preso di buon occhio. Inoltre, osservando i suoi nuovi compagni era semplice accorgersi di come i loro movimenti fossero quasi sincronizzati e di quanto lui stonasse in quell’insieme.
Quasi abbattuto da questi ed altri pensieri, il biondo abbassò lo sguardo e tornò ad osservare il suo quaderno, ancora immacolato. Poi si voltò lentamente verso destra – verso Sakura – e si accorse di un particolare che attirò immediatamente la sua attenzione: mentre scriveva, la ragazza aveva mosso con il braccio il proprio libro di testo e tra le pagine era apparso un foglio ricoperto di schizzi per dei disegni.
La giovane si accorse di quanto capitato e si apprestò a rimettere a posto il pezzo di carta, ma una mano fu più rapida di lei e lo prese con sé: era proprio Uzumaki, che adesso lo stava osservando con grande interesse. Per un attimo, la Haruno si fermò a guardarlo: quando era concentrato su qualcosa aveva uno sguardo serio e i suoi occhi blu acquisivano sfumature dal fascino veramente incredibile. Però, una volta ridestatasi dai suoi pensieri, decise che era ora di recuperare il proprio lavoro.
Prima che riuscisse ad afferrarlo, tuttavia, fu proprio il ragazzo a rivolgerle la parola.
“Ma sono bellissimi! Senti, posso farti una proposta?”
Lei rimase un attimo interdetta, poi tentò di ironizzare.
“Non ti sembra di aver un po’ esagerato con le proposte, per oggi?”
Il giovane rise silenziosamente, in modo da non farsi scoprire dal professore.
“Sì, può darsi, ma questa ti assicuro che è di tutt’altro genere!”
Malgrado non fosse minimamente interessata a qualsiasi cosa le stesse per proporre, la ragazza decise di starlo a sentire.
“Ma sì, dai. Dimmi pure.”
“Io sono venuto qui per due motivi e uno di questi è aprire un club di cinema: ho saputo che un tempo questa scuola era famosa per i membri del suo club di cinema e io vorrei ridargli vita. Però, purtroppo, ho già parlato con il professore e mi servirebbero cinque membri… dal momento che tu disegni così bene, vorresti diventare il secondo membro della squadra, come mio personale storyboarder?”
La giovane rimase un attimo perplessa, poi raddoppio la risposta già data nell’altra occasione.
“No. Perché dovrei farlo?”
“Beh… mettiamola così: per il momento io non ho ancora trovato altri membri a parte te e me, quindi c’è comunque la possibilità che il club non venga mai riaperto. Quindi tu avresti tutto il tempo per capire se la cosa ti piace o meno, ma nel frattempo potresti comunque provare. Avanti, ti va?”
La ragazza dai capelli rosa cominciò a mal sopportare i ragionamenti del suo nuovo compagno di classe, soprattutto perché non facevano una piega. Così, senza saper più che dire, si ritrovò quasi costretta ad accettare.
“Va bene, come vuoi. Ma se decido di non voler andare avanti, non avercela con me.”
“No, tranquilla!”
Il ragazzo sorrise mettendo in mostra tutti i suoi denti bianchi e mostrando le fossette che gli si formavano dalle guance quando si metteva a ridere. Era una persona veramente gioiosa e solare, tanto che persino Sakura sembrava essere più felice nel parlare con lui, malgrado gli inizi non proprio incoraggianti. In fondo in fondo, il nuovo arrivato non le dispiaceva poi così tanto. Intanto, però, la campanella suonò rumorosamente: era giunto l’intervallo.
Dopo qualche secondo entrarono in classe alcuni ragazzi dell’ultimo anno che nessuno aveva mai visto da quelle parti e si diressero al banco di Sasuke, scacciando quelli che si erano già avvicinati. La rosa, dall’ultimo banco, osservava la scena con una certa preoccupazione negli occhi, particolare che non era sfuggito a Naruto.
“Ti piace?”
“Eh?”
Tanto per cambiare, la ragazza non si aspettava sicuramente una domanda così a bruciapelo e fece finta di non aver capito, ma non riuscì ad imbrogliare il suo nuovo compagno.
“Non fare la finta tonta. Ti piace quel tizio della prima fila?”
“Ma chi? Uchiha? No, figurati! E’ solo… strano quello che sta succedendo.”
“Sei preoccupata?”
Quella sfilza di domande, una persin più azzeccata dell’altra, stava cominciando ad agitare la giovane, che però tentò di non perdere la calma.
“No, non proprio…”
Il biondo sorrise: si notava lontano un miglio l’ansia che la stava divorando, anche se persino lei non riusciva a capacitarsi di ciò che stava succedendo e non ne comprendeva il perché. A Sakura, in effetti, non è che piacesse particolarmente Sasuke: semplicemente, ne era affascinata, anche se non se n’era accorta.
Ad un certo punto, però, quei ragazzi uscirono dall’aula e si trascinarono dietro il moro: tutta la classe era immobile ad osservare la scena, senza sapere che fare. Solo Naruto, all’improvviso, si alzò e fece per uscire.
“Dove stai andando?” gli chiese la sua compagna di banco.
“A vedere che succede e ad aiutarlo, se servisse.”
“No, tu non vai da nessuna parte! Resta qui!”
“A te piace e sei preoccupata per ciò che potrebbe succedergli. Quindi vado, lo salvo e torno. Fidati di me.”
Dopo quelle parole che azzittirono una volta di più la ragazza dai capelli rosa, il biondo uscì con passo deciso dalla classe: i primi problemi nella sua nuova scuola stavano solo per cominciare.

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Eccoci qui con il secondo capitolo! Innanzitutto permettetevi di scusarmi per il ritardo: nell’ultima settimana ho avuto la febbre e anche solo stare davanti ad uno schermo era piuttosto faticoso, figuriamoci mettermi a scrivere! Quindi, dopo una decina di giorni, ecco il proseguo di questa fanfic: arriva l’ovvia risposta di Sakura e, nel frattempo, cominciamo a conoscere un po’ meglio i personaggi, anche se siamo comunque solo all’inizio. Con molta calma, comunque, cominciamo ad entrare nella storia e i tre protagonisti inizieranno così ad entrare in contatto tra di loro, dando vita alle prime dinamiche che li caratterizzeranno. Ma, intanto, passiamo alle recensioni:
Pai: Beh, più avanti si scopriranno alcuni particolari sulla vita dei tre protagonisti che sono piuttosto duri: ognuno di loro ha un segreto che si porta dietro e toccherà gli altri scoprirlo e farlo venire a galla. Riguardo l’inizio con confessione, invece… beh, se l’altra fanfic aveva un finale a sorpresa, questa inizia subito con il botto… ma anche questo non messo solo per far divertire o far scalpore, ma avrà i suoi motivi che verranno spiegati.
LaGrenouille: Allora… oltre a consigliarti anche “100% Fragola” (sì, per la maggior parte è un ecchi, però le parti romantiche sono da antologia), posso dirti che il saltare la presentazioni di alcuni personaggi è voluta: voglio giocarmi tutte le carte pian piano, difatti – se non ricordo male – anche del gruppi di amici maschi mi sembra di aver parlato solo di Kiba e Shikamaru, invece il gruppo è un po’ più ampio. Insomma, voglio presentare i personaggi con calma, pian piano. Riguardo il porre il messaggio sopra ai personaggi… beh, farò del mio meglio, anche se questa fic ha comunque più “trama” di "(500) days", in cui la maggior parte degli avvenimenti non erano importanti in quanto tali, ma piuttosto nell’insieme della storia della coppia. Di certo, comunque, non ci sarà problema per quanto riguarda il discorso delle coppie: non saranno così importanti all’interno della fanfic, che voglio far diventare più che altro un bildung roman che narra la crescita di Sakura (e, di riflesso, anche di Naruto e Sasuke).
ladyvampire90: Come ho già anticipato poco sopra, in questa fic le coppie non saranno importantissime, quindi non sarà né propriamente una NaruSaku, né una SasuSaku. L’idea che ho al momento è di farla stare con entrambi, in diversi periodi della storia, anche se non ho ancora deciso con chi starà e se starà con qualcuno alla fine (con questo, ovviamente, non voglio dire che non ci saranno delle parti romantiche!).
Grazie mille a tutti quelli che hanno recensito, letto, messo la fanfic tra le preferite o tra quelle da seguire! Ci si becca al prossimo capitolo – spero più celere di questo, nella creazione – ja ne!!

   
 
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