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Autore: Kalahary    31/08/2010    2 recensioni
Breve fic Pansy/George: -DAL 5 CAPITOLO- -Non compro niente!- La voce di George Weasley giunge da dietro la porta, sembra stanca e scocciata. Non compro niente?! Pansy Parkinson un venditore ambulante?! Se lo sentisse mia madre... Risuono il campanello con una certa stizza. -Non sono interessato a qualsiasi cosa vendiate!- Oh, basta, sono qui per chiedere scusa, non per umiliarmi!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: George Weasley, Pansy Parkinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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epilogo - aroma di caffè
Epilogo

I still believe it when you say
it's another perfect day
another perfect day
Another Perfect Day - American Hi-Fi



25 Dicembre


-George, non ci voglio andare, mi mangeranno viva!-
Davanti alla porta di casa Weasley, George mi tiene stretta a sè. -Dai, andrà tutto bene, sei bella, alla moda, intelligente, dolce e affascinante.-
Ci penso su -E' tutto vero tranne il fatto che sia dolce, forse volevi dire acida come uno yogurt scaduto.-
Ride e mi dà un leggero bacio sulle labbra.
-Ci sta guardando tua madre...- commento notando una chioma rossa al piano superiore.
-Diamole lo spettacolo che vuole, allora.- e fa passare un braccio intorno alla mia vita.
-George Weasley! Nel giro di cinque secondi quella porta si aprirà e tutti, nei quattro secondi precedenti, saranno già stati informati dell'accaduto. Tua madre mi odierà innanzitutto perchè sono la tua...- e rimango a pensare tipa? No, ragazza?
-...fidanzata.- conclude George per me.
-Esatto, aspetta che sentano il mio cognome.-
-Lo sapranno già.-
-Adesso mi sento meglio.- dico ironica.
Poi la porta si apre all'improvviso ed ecco la signora Weasley con indosso un maglione di lana fatto a mano bordeaux. -Oh, George!- e abbraccia il figlio come se non lo vedesse da anni. Dopo si rivolge a me, sorridendomi caldamente. Mi devo fidare? -E tu devi essere Pansy.-
Le offro la mano, educata come una Serpeverde e falsamente affabile come mia madre. -Esattamente. E' un immenso piacere conoscerla, signora Weasley.-
Sembra sorpresa, sono stata educata al meglio, anche se forse risulto un po' troppo formale. -Chiamami pure Molly. Signora Weasley mi fa solo ricordare che non sono più giovane.- fa una pausa -Forza, entrate.-
Entriamo e ci troviamo nel salotto, è affollato quanto la stazione di King's Cross il primo Settembre. Improvvisamente cala il silenzio, grandioso.
Ginevra, però, viene in nostro aiuto -Finalmente siete arrivati! Vuoi darmi il cappotto, Pansy? Se aspetti che il troglodita di George te lo appenda...-
Mi tolgo il cappotto e lo porgo a Ginevra. Il brusio ricomincia. Rimango in un angolo con Ginevra mentre George chiacchiera con il padre. Ci sono proprio tutti: Ronald Weasley, la fidanzata Granger, San Potter, Teddy Lupin, Bill Weasley e la moglie e altri parenti che non conosco. E poi tutti a tavola, schiacciati come sardine a mangiare. Sono tutti allegri ma nessuno mi rivolge la parola, eccetto Gin, Molly e Arthur.
-Allora, Pansy, di cosa ti occupi?- mi domanda Arthur, anche se sono certa che conosca già la risposta e si interessi solo per educazione.
-Sono un avvocato.-
-Ed è anche brava.- aggiunge George -Era una dei legali del processo "Hunt contro Tulliver", ed ha vinto.-
-Hai partecipato a quella causa? Notevole.- Si intromette la Granger, grazie a Merlino ora sa sistemarsi quella matassa di capelli.

Il pranzo continua tranquillo e termina con l'apertura dei regali, fortuna -o sfortuna, dipende dai punti di vista- vuole che ci sia un maglione "made in Weasley" anche per me. Lo provo e Molly commenta squadrandomi -George l'aveva detto che eri davvero magra, uhm,  per l'anno prossimo dovrò ricordarmi di farlo di un paio di misure in meno.-
E' strana questa famiglia, ospita e accoglie chiunque senza fare domande, senza chiedere nulla in cambio, ti fa sentire a casa, accolta e curata, è una bella -e insolita- sensazione.
Ed è così che vengo introdotta nella famiglia di George.

A tarda sera io e lui torniamo a casa.
-Com'è stata la giornata? Stressante come temevi?- mi domanda.
-Uhm, no, è stato... bello, mi sono sentita bene. La Granger è la solita so-tutto-io, san Potter è meno egocentrico e vanaglorioso di quanto mi aspettassi, Arthur è un uomo dolcissimo, ma Gin rimane comunque la mia preferita.-
George mi sorride, mi stringe la mano guantata nella sua e mi bacia delicatamente.

Theodore Nott ha finalmente deciso di divorziare dalla moglie Daphne, sarò io a rappresentarlo in tribunale. Dopo questa decisione Theo sembra più sereno, con meno soldi in tasca, ma sereno.

Blaise Zabini è ancora alla ricerca di sè e continua la sua vita da Don Giovanni senza porsi  troppi problemi etici.

Draco Malfoy ha perso la sua azienda di profumi, dicono sia a causa della perdita della sua colonna portante, non so quanto questo sia vero ma so per certa che non mi ha dimenticata così in fretta.

Per quanto riguarda me, vivo soddisfatta del mio amore per George, e non c'è nulla da aggiungere perchè sono amata e non c'è nulla che possa incrinare la mia felicità.



Fine


Okay, sono preparata a qualsiasi insulto (anche se confido ancora nella pietà di qualcuno).
So di essere terribilmente in ritardo, che ho iniziato a scrivere questa brevissima fic nel luglio 2009, ma purtroppo ho i miei ritmi e non posso definirmi una persona costante.
Ringrazio tutti coloro che hanno almeno tentato di leggere questo omaggio a Pansy Parkinson e George Weasley, coppia più che improbabile, ma che comunque adoro.

karyn1986: Grazie mille per i complimenti, fa davvero piacere ricevere una recensione, oltretutto positiva. Grazie per avermi seguito. Spero che questo epilogo non ti dispiaccia.


  
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