A strange love

III

Beh, quello si che è stato un bacio coi fiocchi… sono passate due settimane da quando è arrivata e ho sempre avuto la netta sensazione di averla già vista. Purtroppo (o per fortuna?) non ricordo quando. –Vabbè io vado a dormire, notte raga.- dico, poi vado verso camera mia. Quando passo davanti a quella di Ino la sento singhiozzare. Non che sia mai stato uno a cui piace aiutare la gente, ma apro la porta spinto dalla curiosità. È seduta in un angolo, con la testa fra le ginocchia –Se sei Pain vattene, per favore.- mormora senza neanche alzare lo sguardo. –Allora posso restare, vero?- Scuote la testa, il segno è un “no” deciso. Lo ignoro e mi siedo accanto a lei. Kakuzu mi diceva subito cos’aveva, così io mi toglievo dalle scatole. Lei invece resta zitta e non apre bocca. –vuoi dirmi perché piangi?!- chiedo spazientito dopo alcuni minuti. –Mi… manca la mia famiglia. I miei amici. Il mio ragazzo.- resto sbalordito –E tutti i litigi con i tuoi? Gli amici che ti snobbano? Il ragazzo che ti molla per la tua più grande nemica?- mi guarda, mordendosi il labbro come se avesse detto qualcosa di male. “ecco chi è!! È stata lei a cadere vicino a me e ad avermi chiesto aiuto!” – io… sono come una spia russa. Mi sono unita all’alba solo per uccidere uno di voi e far finta che sia stato un incidente.- Sono tranquillissimo: io sono immortale. –e dimmi, chi è?- - Qualcuno di ciu credo di essermi innamorata.- -Aaa… capito! È il capo!- scuote la testa – Tobi!- -No.- -Kisame!- -No.- -Err… il capo!- sorride e mi guarda. – Siete tutti così scemi?Prchè credi che abbia chiesto di stare con te in squadra?- -Ehm… Per uccidermi!- -E che mi è successo con la mia vittima?- -E io cazzo ne so?!- -Idiota, te lo spiego meglio così capisci.- si siede sulle mie gambe, ora siamo faccia a faccia. –Allora, tu hai ucciso il mio maestro… io sono venuta qui per vendicarlo. Durante questa settimana ti ho conosciuto meglio e così…- sorrido. Ora ho capito. –Ho realizzato quanto tu fossi idiota e bastardo.- ci resto un po’ male: e io che mi aspettavo?! Beh, chi non risica non rosica. Lei si alza, io la seguo. –Hai visto quella foto? Quella vicino all’ angolo. Guarda in fondo a destra, c’è una dedica.- Dico, e lei si volta per cercarla. Mentre lei è intenta a cercare una dedica inesistente, appoggio le mani sul muro vicino alla sua testa, creando una gabbia. –non c’è nessuna dedica!!- esclama, poi sobbalza e tenta di andarsene. –Game-over, bellezza. O forse inizia ora.- lei si accuccia a terra, è in un angolo con gli occhi chiusi ed è terrorizzata. –Ti prego, sii veloce: non voglio una morte lenta.-

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Chissà che mi farà. Forse mi taglia la testa, magari mi infilza con quella sua “adorata” ascia, oppure mi impicca. Sento che si abbassa e trattiene una risata. Stringo i pugni e serro ancora di più gli occhi. Sento il suo respiro gelato sulla nuca. –Alza la testa, mi stai complicando la storia.- La alzo lentamente “spero almeno che porteranno il corpo a Konoha.” –Non sono un bastardo.- mormora vicinissimo alle mie labbra. Mi afferra la base della testa “mi stacca la testa a mano” poi, contro ogni mio pensiero, mi bacia. Una mano si stacca dal mio collo e spinge sulle mie ginocchia, quindi si mette in ginocchio e mi tiene premuta contro la parete. Si rimpossessa delle mie labbra e mi blocca le mani, per evitare una mia reazione.  Si stacca, ma mi tiene ancora ferma. Ansimo, mi manca l’aria. Smetto definitivamente di respirare quando inizia a baciarmi sul collo. –Respira.- non reagisco –Respira Ino, mi stai terrorizzando.- dice, poi mi lascia andare e si allontana di due passi. Inspiro profondamente, cercando di riordinare le idee. Non ci riesco. Nella mia mente c’è solo lui. Le sue labbra e il loro sapore agrodolce. Dopo che si è accertato della mia incolumità mi abbraccia e inizia ad accarezzarmi i capelli. –non volevo spaventarti, scusami. Prima però sei stata tu a spaventarmi: pensavo fossi morta! Giuro di non baciarti più se non vuoi.- mi stacco –Fallo.- mi bacia ancora, ma sembra che si trattenga –non così idiota.- unisco le mani dietro il suo collo e mi impossesso della sua bocca. Gli lecco dolcemente le labbra, mi lascia entrare e inizio ad esplorare la sua bocca. Mi stacco per riprendere fiato. –Così, ok?- -Non ti credevo così ardita- poi mi prende e mi appoggia sul letto. Sorride, poi riprende a baciarmi. Il resto… lascio immaginare.

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Cari mamma e papà,

sto bene, ma ho fallito la missione. No, non sono morta. Hidan… è un bravo ragazzo, ci tiene molto a me. Non tornerò. Mi spiace, ma io sto bene qui. Mando un saluto anche a Gaara, a cui chiedo di perdonarmi se rompo con lui. Il capo mi ha concesso di salutarmi, vi prego non state in pensiero. So che sono passati quasi 2 anni da quando sono andata via. Salutatemi tutti, Shika, Chiji, Sakura, Temari, Hinata, TenTen e tutti gli altri, mi mancano moltissimo. Baci e abbracci a tutti, la vostra ormai diciottenne

Inoɷ(e i membi dell’ Alba)

Ringrazio di cuore tutti coloro che mi hanno seguito fin qui, tutti quelli che hanno aggiunto ai preferiti questa storia, tutti quelli che hanno recensito e quelli che non l'hanno ancora fatto ma lo faranno in futuro!! Un enorme grazie a tutti, _Anny_