Una
nuova
giornata sta iniziando qui, i vicoli della città sono ancora
deserti, e una
lieve foschia aleggia per le vie, danzando dolcemente con il vento.
Dolci aromi
si mescolano all'odore del muschio bagnato dalle gocce di pioggia
caduta la
notte appena trascorsa.
Cammino ad occhi chiusi, immerso in questo momento magico: adoro
passeggiare la
mattina presto mentre la città ancora riposa ... come fosse
in uno stato di
torpore. Come se il tempo si fosse momentaneamente fermato.
Percorro la strada che ormai conosco a memoria: destra, sinistra,
svolta nella
via dove il negozio del fornaio fa angolo ... ed eccomi arrivato alla
piazza.
Apro gli occhi, interrompendo quelle fantasie che mi vengono alla mente
ogni
mattina. Mi guardo attorno, cercando un posto ove sedermi. La piazza
del
mercato, solitamente gremita di gente, è ancora deserta.
"Anche qui il
tempo pare essersi fermato" penso, mentre l'ombra di un sorriso
attraversa
il mio viso.
Prendo una vecchia cassa di legno, precedentemente usata per portare la
frutta,
e mi siedo, richiudendo gli occhi e attendendo.
Aspetto che la città si animi.
Aspetto che i bambini arrivino.
E
nell’attesa chiudo gli occhi …
<< Secondo voi sta dormendo? >> Sento una
voce … <<
Non saprei... >> no, le voci
sono due. << Dai ... torniamo dopo, magari sta riposando,
poverino!
>> aah, questa è la piccola Elisabeth. Tenera
e dolce bambina. Sorrido e
apro gli occhi: << buongiorno ragazzi >>
dico, mentre con la mano
carezzo la testa della più piccola che abbassa lo sguardo,
mentre le sue guancie
si colorano di rosso.
Sorrido ancor di più. Che tenera.
<< Volete che vi racconti una storia? >>
chiedo, ma non ne ho
bisogno. Conosco già la risposta. Tre testoline annuiscono
convinte e i bambini
a un mio cenno si accomodano attorno a me, guardandomi in attesa.
Richiudo gli occhi. Iniziando a immergermi in un passato ben lontano.
Tutti sono in attesa.
Come se il tempo si fosse fermato.
Riapro gli occhi e mi alzo, facendo un aggraziato inchino che fa ridere
la
piccola Elisa:<< Benvenuti, madame e monsieur.
Io sono il cantastorie, figura
misteriosa che vi condurrà in giro per il tempo, facendovi conoscere tante persone
diverse. Vi parlerò
di dame e cavalieri. Vi narrerò di storie senza tempo. Di
leggende che non
hanno fine. Di esseri fantastici e di semplici creature. Vi prego,
mettetevi
comodi, il viaggio ha inizio... >>.
--- Note di rib ---
Nonostante sia arrivata ultima, sono fiera di questa storia, anche se forse non brilla per l'originalità.
Essendo una storia molto lunga, ho deciso di dividerla in più capitoli.
Spero che possa piacere a qualcuno e di ricevere recensioni che possano aiutarmi a migliorare. Grazie.