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Autore: ribrib20    01/09/2010    0 recensioni
"Un dio immortale non può innamorarsi”. Può una storia d’amore superare ostacoli come l’eternità e la morte?
Questa storia è arrivata ultima al contest "Il cielo sopra Berlino" indetto da hotaru.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una nuova giornata sta iniziando qui, i vicoli della città sono ancora deserti, e una lieve foschia aleggia per le vie, danzando dolcemente con il vento. Dolci aromi si mescolano all'odore del muschio bagnato dalle gocce di pioggia caduta la notte appena trascorsa.
Cammino ad occhi chiusi, immerso in questo momento magico: adoro passeggiare la mattina presto mentre la città ancora riposa ... come fosse in uno stato di torpore. Come se il tempo si fosse momentaneamente fermato.
Percorro la strada che ormai conosco a memoria: destra, sinistra, svolta nella via dove il negozio del fornaio fa angolo ... ed eccomi arrivato alla piazza. Apro gli occhi, interrompendo quelle fantasie che mi vengono alla mente ogni mattina. Mi guardo attorno, cercando un posto ove sedermi. La piazza del mercato, solitamente gremita di gente, è ancora deserta. "Anche qui il tempo pare essersi fermato" penso, mentre l'ombra di un sorriso attraversa il mio viso.
Prendo una vecchia cassa di legno, precedentemente usata per portare la frutta, e mi siedo, richiudendo gli occhi e attendendo.
Aspetto che la città si animi.
Aspetto che i bambini arrivino.

E nell’attesa chiudo gli occhi …
<< Secondo voi sta dormendo? >> Sento una voce …  << Non saprei... >> no, le voci sono due. << Dai ... torniamo dopo, magari sta riposando, poverino! >> aah, questa è la piccola Elisabeth. Tenera e dolce bambina. Sorrido e apro gli occhi: << buongiorno ragazzi >> dico, mentre con la mano carezzo la testa della più piccola che abbassa lo sguardo, mentre le sue guancie si colorano di rosso.
Sorrido ancor di più. Che tenera.
<< Volete che vi racconti una storia? >> chiedo, ma non ne ho bisogno. Conosco già la risposta. Tre testoline annuiscono convinte e i bambini a un mio cenno si accomodano attorno a me, guardandomi in attesa.
Richiudo gli occhi. Iniziando a immergermi in un passato ben lontano.
Tutti sono in attesa.
Come se il tempo si fosse fermato.
Riapro gli occhi e mi alzo, facendo un aggraziato inchino che fa ridere la piccola Elisa:<< Benvenuti, madame e monsieur. Io sono il cantastorie, figura misteriosa che vi condurrà in giro per il tempo, facendovi  conoscere tante persone diverse. Vi parlerò di dame e cavalieri. Vi narrerò di storie senza tempo. Di leggende che non hanno fine. Di esseri fantastici e di semplici creature. Vi prego, mettetevi comodi, il viaggio ha inizio... >>.



--- Note di rib ---
Nonostante sia arrivata ultima, sono fiera di questa storia, anche se forse non brilla per l'originalità.
Essendo una storia molto lunga, ho deciso di dividerla in più capitoli.
Spero che possa piacere a qualcuno e di ricevere recensioni che possano aiutarmi a migliorare. Grazie.
   
 
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