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Autore: Euph    02/09/2010    2 recensioni
Il ragazzo si tolse il cappuccio, rivelando un cespuglio di capelli castano chiaro scompigliati e due occhi color nocciola.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano quasi le 22.00 e, non avendo nient’altro d’importante da fare, decisi di sdraiarmi sul divano con una tazza di cioccolata in mano a leggere il libro comprato quel giorno.
Sfiorai con le dita la copertina rossa. “An old book with new pages”.
Rimasi paralizzata da quelle parole, quasi come fossero un segno che avevo atteso a lungo.
Non appena aprii la copertina, un foglietto scivolò tra i cuscini. Misi da parte il libro e lo lessi.
Un numero di telefono, accompagnato dalle parole “Chiamami. Will”.
Controllai di nuovo l’orologio. Forse era un po’ tardi, avrei potuto disturbarlo.
Eppure, dopo un attimo di esitazione, presi il telefono e composi il numero.
Uno squillo, due squilli, tre. Lo sapevo, probabilmente dormiva di già.

-Pronto?- La sua voce risuonò dall’altra parte del telefono.
-W… Will… Sono Rose.- riuscii a balbettare.
-Oh, ciao! Pensavo che non avresti più chiamato.- sembrava quasi contento di sentirmi.
-Ah, no, scusa. Ho trovato solo ora il biglietto…- Cosa mi era saltato in mente? Perché lo avevo chiamato? Cercai di inventarmi una scusa su due piedi. –Ascolta, io domani non ho nulla da fare. Dovevo uscire con delle amiche, ma hanno disdetto all’ultimo secondo. Non è che per caso…
-Facciamo alle 15.00 davanti alla libreria?
Rimasi colpita dalla velocità con cui pronunciò quelle parole. Mi correggo. Non è che sembrava contento di sentirmi. Lo era.
-Va bene. A domani allora.
-Buona notte Rose.
-‘Notte Will.- riattaccai. Il cuore batteva a mille per l’emozione. Trattenni a stento un gridolino di gioia.
Ma perché tutta quella felicità?
D’un tratto, automaticamente, mi ritrovai catapultata in vecchi e spiacevoli ricordi.

Io e Edward eravamo una coppia perfetta. Sempre insieme, non ci separavamo mai. Stesso quartiere, stesse amicizie, stessa scuola fin dalle elementari. Parlavamo sempre di tutto, non c’erano segreti tra noi. Sembrava che la nostra storia fosse destinata a durare in eterno.
Ma un giorno la nostra felicità fu spazzata via e io mi ritrovai sola, tradita e abbandonata, senza uno straccio di fiducia in me stessa e negli altri.
Riprovai per pochi attimi il dolore di quei mesi trascorsi tra incubi e il desiderio di poter tornare indietro.

Mentre cercavo di cacciare via quei brutti pensieri, mi accorsi che le lacrime ormai scendevano veloci sul mio viso. Eppure era passato tanto tempo. Possibile che facesse ancora così male?
  
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