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Autore: Hil 89    02/09/2010    2 recensioni
E se James Potter avesse una sorella? E se lei si innamorasse di Sirius Black e se lui perdesse completamente la testa per lei?? Una raccolta di piccole fic che raccontano dal loro primo incontro, alla fine, costretta, della loro storia... Lasciate un commentino. Saluti, HiL
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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lord
Lord Voldemort


La sfida finale del Toreo Tre Maghi era iniziata. I partecipanti erano entrati nel labirinto creato per l’evento, tutti gli spettatori erano seduti ai propri posti, vestiti con i colori dei giocatori e tifavano per il preferito.
Nella tribuna d’onore oltre ai giudici di gara era presente il Ministro della Magia e alcuni professori della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e il Preside Albus Silente. Insieme a loro c’erano anche alcuni Auror tra cui Emily che osservava la scena con occhi attenti, ma nello stesso tempo spaventati.
Aveva un brutto presentimento, sentiva dentro di se una sensazione strana, non era una sensitiva, ma poche volte si sbagliava.
Si avvicinò ad Albus e con cautela attirò la sua attenzione, senza però disturbare gli altri, “Professore, sono preoccupata”. Gli occhi azzurri nascosi dagli occhiali a mezzaluna si addolcirono, “Lo credo bene tesoro, il nostro caro Harry sta affrontando una prova molto dura ed impegnativa, lo sappiamo tutti.”
“Ho un brutto presentimento” disse lei osservandolo seria, Silente le accarezzò una guancia, “Che genere di sensazione provi?” l’auror ci pensò solo un secondo, “La stessa che avevo la notte che mio fratello e Lily sono stati assassinati” Emily si mise una mano sul cuore, batteva forte, ma dentro di se si sentiva vuota, come se qualcuno le avesse risucchiato tutte le energie.
Albus si alzò e la condusse in un luogo un po’ più appartato, “Il nostro caro Felpato è qui?”.
“Sapevo che sarebbe venuto, voleva vedere l’esito della gara, ma non so dove possa essere, anche Remus è nei  paraggi, ma non sono insieme”
“Capisco” si passò la mano sulla lunga barba, “Cerca di contattare Lupin e digli di cercarlo. Li voglio entrambi nel castello, Gazza non farà problemi anche perché è impegnato a controllare le entrate del labirinto, quindi non si accorgerà”
“Lo faccio subito” disse allontanandosi, “Emily?” si voltò nuovamente verso il suo vecchio preside, “Si?”, “Cerca di stare tranquilla”.
L’auror annuì solamente, non riusciva a stare calma, aveva troppa paura che potesse succedere qualcosa.


Due partecipanti erano stati eliminati dal torneo: Fleur Delacour e Victor Krum.
I finalisti erano Harry James Potter e Cedric Diggory, tutti gli spettatori del torneo stavano con gli occhi puntati verso l’uscita, in attesa.
La tensione era alta perché ci stavano mettendo troppo tempo, ma dei due concorrenti non c’erano tracce.
Emily aveva trovato Remus Lupin e l’aveva avvertito, il mannaro aveva trovato Sirius Black ed erano entrati ad Hogwarts indisturbati, ma non erano vicini alla ragazza per evitare di attirare l’attenzione del pubblico e degli altri auror. Se si fosse saputo che il finto pluriomicida in libertà era tra le mura del castello sarebbe scoppiato il finimondo e lei sarebbe stata messa sotto processo al Consiglio.
Tutto ad un tratto il cielo si fece più scuro, gli occhi di Emily furono subito in quelli di Albus Silente che si mosse verso l’entrata del labirinto, la ragazza scese le scale con il cuore in gola ed andò accanto al preside. Istintivamente gli stinse una mano e l’anziano professore gliela strinse piano, accarezzandole il palmo. Una lieve luce li invase e il pof tipico della smaterializzazione riempì le orecchie di Emily come un boato.
La scena che le si presento davanti fu agghiacciante: Harry con la fronte e un braccio tutto insanguinato stava piangendo contro il corpo ormai senza vita di Cedric Diggory.
Il pubblico fece un grido di giubilo al ritorno dei partecipanti, ma si spense subito nel vedere la scena. Il padre di Cedric lanciò un grido nel vedere il corpo del figlio: “Il mio ragazzo! Il mio ragazzo!” urlò contro la spalle di Silente che prontamente si era avvicinato a lui.
Emily si lanciò contro Harry, lo strinse per le spalle, ma il ragazzo non voleva allontanarsi dall’amico, “Harry!” lo chiamò, al sentire quella voce il bambino sopravvissuto si voltò verso la zia con uno sguardo vuoto, aspettò solo un istante e poi l’abbracciò stretta scoppiando a piangere,
“Dovevo portarlo indietro, dovevo riportarlo qui” sussurrò contro il suo collo, “Certo amore, ma cosa è successo?” le chiese accarezzandogli i capelli, Harry tremò nel suo abbraccio e questo la fece preoccupare ancora di più, passò una mano sulla schiena del nipote, mentre alzava lo sguardo per un attimo e si specchiava in quello di Silente, che la guardava anche lui con un’espressione che voleva della risposte.
“Harry” Emily lo chiamò piano accarezzandogli le guance, il bambino sopravvissuto alzò lo sguardo e con gli occhi colmi di lacrime diede voce a quello che tutti temevano:”E’ tornato. Lui è tornato. Ha ucciso Cedric. Lo ha ucciso…” Emily non disse una parola lo strinse forte a se e lo cullò, cercando però lo sguardo del preside, Silente si passò una mano sul viso improvvisamente invecchiato e scosse la testa una volta.
Nel frattempo arrivò il professor Moody e trascinò Harry contro il volere della zia lontano da quel posto.


Emily correva, la bacchetta alla mano, e il cuore in gola. Perché lo aveva lasciato andare via con quel pazzo.
Era rimasta talmente sconvolta da quello che era successo per lasciar andare suo nipote insieme a quel pazzo assassino?
Aveva sempre sospettato che quello non era il vecchio Moody, perché aveva acconsentito a farlo andare con lui?
Perché?
Dietro di lei c’erano Piton, Silente e la McGranitt. Sfondarono la porta e neutralizzarono l’impostore liberando il vero ex auror.
Gli occhi di Emily erano fissi sul Harry, lo abbracciò stretto e lo condusse verso l’infermeria.
Quando entrarono trovarono Hermione e Ron che li attendevano, ma entrambi non dissero una parola nel notare che il loro amico era stretto alla zia con uno sguardo che non gli apparteneva.
Si fece medicare dalla Chips senza alzare gli occhi e rimanendo in religioso silenzio. Emily non si allontanò da lui neanche un secondo, si voltò solo quando sentì la porta aprirsi e vide che insieme a Silente stavano entrando Remus Lupin e un grosso cane nero. Nel vederlo lei si lasciò scappare un debole sospiro.
Era li con lei, avrebbero affrontato tutto insieme.
Molly Weasley lanciò un piccolo gridolino quando vide il grosso cane accanto al preside, Arthur l’abbraccio passandole un braccio intorno alle spalle rassicurandola, “Tesoro, sai chi è, non ti devi spaventare”.
“Non ci sono ancora abituata!” rispose lei, tirando un sospiro di sollievo quando l’Animagus riprese le sue sembianze naturali. Fece un cenno col capo ai presenti e si diresse verso la fidanzata e ad Harry. Appoggiò una mano sulla spalla di Emily e accarezzò i capelli del figlioccio. Il bambino sopravvissuto alzò gli occhi e per un secondo i presenti notarono una scintilla, “Sirius” sussurrò, scattò in piedi ed abbraccio il padrino. Lui lo strinse e se e gli bisbigliò all’orecchio che andava tutto bene e che non si doveva preoccupare, che non era solo. Harry Potter annuì debolmente e si strinse di più al suo corpo. Sirius scambiò una rapida occhiata con Emily e lei scosse la testa, i suoi occhi erano lucidi.
Era davvero tornato. Lord Voldemort era ritornato in vita, e per farlo aveva fruttato il sangue di suo nipote. gli era rinato davanti. Lo aveva spaventato a morte. Questo non se lo sarebbe mai perdonato.
Strinse forte i pugni mentre osservava il braccio fasciato del bambino sopravvissuto.
Una lacrima le rigò la guancia, venne però asciugata da un tocco che avrebbe riconosciuto tra mille. Alzò gli occhi e si specchiò nello sguardo profondo di Sirius, gli fece un debole sorriso. Baciò Harry sulla fronte e poi si diresse verso la finestra, l’aprì leggermente e si accese una sigaretta. Osservò il paesaggio fuori, si era fatto improvvisamente tutto buio.


Emily era seduta sulla balaustra della Torre di Astronomia e guardava il cielo, quella notte non c’era la luna, Remus poteva stare tranquillo.
“Sapevo di trovarti qui” una voce la fece voltare, istintivamente sorrise, “Venivi sempre qui quando eri triste o pensierosa, ti sedevi su quel pezzo di marmo come se fosse la tua unica ancora di salvezza e non ti schiodavi da li neanche se ti pregavamo tutti insieme” continuò Sirius mentre si avvicinava a lei. “Venivi qui anche per incontrare me” le sussurrò all’orecchio prima di baciarle una guancia e stringerla per i fianchi.
Emily sorrise e si lasciò andare contro il suo petto, “Me lo ricordo bene” rispose. Si voltò e scese dalla balaustra, Sirius fece un passo indietro per agevolarle la discesa, poi le mise entrambe le mani sui fianchi e lei passò entrambe le braccia intorno al suo collo. Nascose il viso nel incavo del suo collo, “Ha paura” sussurrò. L’abbraccio del malandrino si fece più stretto e sicuro. “Anch’io, ma non ti devi preoccupare. Siamo di nuovo insieme ora”.
Emily specchiò i suoi occhi in quelli di Sirius, si alzò sulle punte e lo baciò.
Già, siamo di nuovo insieme. Allora perché mentre di abbraccio ho la sensazione di stringere una nuvola di fumo?

scusate il grosso ritardo, ma ero davvero impegnata con il lavoro. ringrazio tutti quelli che hanno lasciato un commento e ne aspetto con piacere altri, un bacione a tutti! HiL
  
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