Dedico
il capitolo a tutte le persone che hanno lasciato questa terra e sono volati via per ricongiungersi al
Signore e a quelle che in questo momento hanno messo le ali. Vegliate su di noi fino a
quando le nostre anime anch’esse si uniranno a voi e a Lui.
Tutto ciò che conta....
Buio, ancora buio. Oscurità senza fine.
Mi affligge,
mi uccide, quest’oscurità mi rende folle.
Ho paura…
La morsa di ghiaccio si è estinta ma quel dolore
allucinante è ancora dentro me.
I resti alimentano il fuoco della mia paura. Cosa
accade al mondo? Dov’è la luce?
Sono spaventata.
Non riesco a pensare razionalmente. Il dolore blocca la mia mente, il dolore penetra dentro
le mie ossa. Il dolore mi oscura gli occhi.
Mi struggo…
Le mie mani e i miei piedi sono legati, resto
immobile, rannicchiata sul mio io. Ho
delle catene, non riesco a muovermi.
Mi sento come in una stanza al centro di quatto
pareti.
Le pareti però iniziano a muoversi, si stringono
attorno a me impedendomi di respirare.
Si fanno sempre più strette.
Sento qualcosa nell’aria e per un po’ si bloccano.
È un profumo delicato… un profumo dolce. Un odore
che conosco fin troppo bene…
L’odore di menta.
È Draco.
È li… è affianco a me in quest’oscurità eppure il terrore non fa altro che aumentare e le
pareti ritornano a stringersi.
Il mio respiro è affannato, il battito più forte.
Il dolore arriva al culmine…
I muri mi stanno schiacciando.
Escono fuori senza alcun preavviso, dai miei occhi
scendono giù. Non riesco a controllarmi, piango, piango e ancora piango. È
l’unica cosa che riesco a fare. L’unica che davvero voglio fare. Sprofondare
giù, in fondo, nell’angolo più remoto di questo dolore e renderlo ancora più
mio. Il dolore ora è la mia sola consolazione. Perché la paura ancora mi uccide,
perché le pareti ora mi stanno spezzando le ossa.
Sento il calore, la forza, la sicurezza sprigionarsi
li, dove le nostre mani si sono unite.
La mano di Draco rende forte la mia.
La tranquillità prende forma.
Mi sento al sicuro.
Il respiro torna calmo, le lacrime si fermano, il battito riprende il
suo normale corso, le pareti scompaiono. Non sono mai esistite. È
stato tutto falso.
Sorrido.
Già, è strano, sorrido.
Dopo tutto quel successo, nonostante la gravità del
momento, mi ritrovo a sorridere.
Noi umani, che sciocchi che siamo.
Ci facciamo controllare dalle emozioni, ci facciamo
ingannare da cose inesistenti. Ci
facciamo abbindolare da uno sporco scherzo.
Una lacrima scende giù dal mio viso.
Non come quelle passate…
È… splendente.
È La Luce che cercavo.
All’improvviso mi accorgo di non essere legata.
Non ho mai avuto le catene, me l’ero immaginate,
come i muri…
Ero intrappolata nella mia gabbia, in una gabbia
chiamata “libertà”*.
Non siamo morti…
È solo un’altra stupida trappola del destino.
Io ora ho le ali, posso volare.
Posso tornare in superficie, posso tornare alla
vita.
Ti voglio portare con me, ma tu resisti.
Perché lo stai facendo? Dobbiamo stare insieme….
Non capisco le tue parole. mi dici che ora questo è
il tuo mondo, il regno dei morti, perché
l’hai cercato e infine trovato. Ma non può essere vero. Io voglio stare con te.
No, no…. non voglio lasciarti li, non posso lasciarti. Come posso andare avanti
senza te?
- puoi farlo. Perché tu sei forte. Un giorno ci
rincontreremo, mezzosangue. Verrò a prenderti io quando arriverà. Sarò li nel
tuo ultimo respiro e ti aspetterò, per
giorni, anni ,secoli, millenni. Ti aspetterò per sempre. -
Sorridi mentre ancora le tue parole echeggiano
nell’oscurità.
Prende il mio
volto, improvvisamente. Le tue labbra carezzano le mie, vengono accompagnate in
un lento abbraccio con le emozioni, mi fanno navigare lontano in mondi
inesplorati. Le sue labbra, in quel momento , mi trasmettono tutto ciò che ho
sempre voluto. La prova del suo amore. Non servono le parole, i suoi occhi mi
stanno dicendo tutto nel modo più straordinario del mondo.
Nell’oscurità più nera i suoi occhi mi dicono “Ti amo” e il suo suono è così dolce che mi purifica dentro.
Mi sento leggera….
- Vai. Sei libera.-
Mi lascia andare.
Mi lascia prendere quota.
Volo via.
Volo via dall’oscurità. Volo via dall’inferno.
Volo via da te.
Anche se il dolore diventa straziante, la morte non
è un impedimento… non lo è.
Perché avrai sempre i ricordi.
Quindi quando il buio ti acceca trova la forza
dentro te, trova la luce.
È sempre li che attende di essere accesa.
Apro gli occhi e …
… Ritorno alla vita.
Il
dono più meraviglioso è la vita. Ci è stata donata da Dio che nonostante i
nostri peccati continua ad amarci. Togliersi la vita e togliere la vita è la
cosa più assurda. Siamo al mondo per una ragione, siamo al mondo perché abbiamo
tutti una missione. Tutti noi siamo speciali, tutti abbiamo un dono. Non vale
la pena di buttarla al vento per assurdità. Perché anche se i problemi ti sembreranno enormi, se le delusioni
ti opprimeranno, guarda avanti, c’è qualcosa di straordinario che ti aspetta.
Semplicemente…
Vivi.
Grazie
a voi tutti per essere stati con me, grazie a voi tutti per aver letto, grazie
a voi tutti per aver commentato.
La
mia speranza maggiore è quella di non avervi deluso e se l’ho fatto perdonatemi,
ma questo capitolo è tutto quello che ho provato in quel momento, quando mi
sono messa alla tastiera. Perché questo capitolo è più mio di quanto io possa
credere.
Ora è giunto il momento dei salutarci. Non per
sempre, questo è certo.
Da
un momento all’altro il mio nome sbucherà tra le nuove storie.
Quindi….
Un
bacio per salutare la morte e un abbraccio per richiamare la vita.
Secret
* Parole tratte dal verso della 1° sigla finale di
“Kuroshitsuji II”