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Autore: _Bittersweettaste    04/09/2010    3 recensioni
Ci sono cose che nessuno di noi sarà mai in grado di prevedere.
Ci sono eventi che sfuggiranno al nostro controllo, come se il fato avesse già disegnato il cammino delle nostre vite. Basta un solo gesto, per sconvolgere irrimediabilmente il corso del destino, in un attimo ogni cosa può cambiare. In un solo attimo le nostre vite potrebbero sconvolgersi completamente, lasciandoci persi in balia di noi stessi.
Che cosa faresti, se improvvisamente il destino decidesse di cambiare?
Che cosa sarebbe successo, se anche solo un evento del passato non fosse stato lo stesso?
Cosa sarebbe successo, se nel mondo di Goku e dei suoi compagni avesse fatto la sua comparsa un ulteriore Sayan?
Come sarebbero andate le cose, se improvvisamente le carte in tavola avessero contato un nuovo elemento?
WARNING: sebbene ci sia un nuovo personaggio, non è assolutamente una Mary Sue, in quanto ha caratteristiche, abilità e difetti che contribuiscono a renderlo completamente umano
Genere: Azione, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bulma, Goku, Nuovo personaggio, Piccolo
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Eh si, il capitolo precedente era proprio confuso, ma c'era un motivo :)
Attraverso la scrittura ho cercato di rendere le sensazioni di incertezza e confusione che accompagnano i combattimenti improvvisi, dove nemici ed alleati sono confusi, ed ognuno combatte senza quasi incontrare lo sguardo del proprio avversario...
Spero che la lettura di questo capitolo chiarirà i vostri dubbi.
P.s= scusate il terribile ritardo!!!!!!





-Raccontatemi tutto dal principio, ragazzi. Credo che ognuno in questa stanza voglia sapere come siano andate le cose sul pianeta Namecc.- il dottor Briefs accese l'ennesima sigaretta, imitato poco dopo dalla figlia – Ci sono alcune cose che non mi sono del tutto chiare. Come accidenti siete riusciti a sconfiggere la P. Corporation, una delle più forti società segrete paramilitari di questo pianeta?
La domanda del professore rimase sospesa nel pesante silenzio regnante nella stanza, rotto solamente dal rumore dei loro respiri. Vegeta corrugò appena le sopracciglia ed iniziò a parlare: -Ammetto che non  è stato facile...
-Non è stato facile?! Abbiamo rischiato di lasciarci le penne contro quei pazzoidi e tu ammetti che la cosa non sia stata facile?!
Crilin gettò a terra il rotolo di bende con cui stava fasciandosi la mano, attraversata da una grave escoriazione, e scoccò uno guardo di fuoco al Sayan.
-Crilin, calmati ti prego. Lascialo parlare....-Gohan sollevò una mano robusta e distese le labbra in un sorriso teso, intuendo l'arrivo di una possibile lite.
-Come stavo dicendo, prima che il tappo m'interrompesse, non eravamo certo in una situazione favorevole. Sherin era ridotta in uno stato pietoso, Yamcha -stranamente- era al tappeto, così come  Tenshinhan, ed eravamo in forte inferiorità numerica. Piccolo cercava per lo più di tener lontani più soldati possibile da Sherin....
-Non era in grado di difendersi con le proprie forze, quindi?- domandò ingenuamente la madre di Bulma, entrata nella stanza luminosa con in mano un vassoio di the e pasticcini -Eppure mi è sempre sembrata una ragazza in gamba!
Bulma si rizzò improvvisamente a sedere e sbuffò violentemente il fumo verso il basso, scossa da rauchi colpi di tosse.
-Mamma, si può sapere che cosa stai dicendo?! Non ti sei accorta in che stato è arrivata Sherin? Faticava anche solo a reggersi in piedi e non è riuscita a spiccicare una sola parola tale è lo shock che l'ha colpita!
Piccolo chiuse delicatamente una porta alle sue spalle e si unì al gruppo, negli occhi corvini un'inconfondibile velo di dolore. Sherin stava bene, disse semplicemente, si era addormentata non appena l'aveva distesa sul letto, senza nemmeno guardarsi attorno nella penombra della camera da letto.
-La situazione era più o meno questa, quando il generale Wood è apparso nel bel mezzo del campo di battaglia. Non ci siamo immediatamente accorti della sua presenza, essendo circondati da innumerevoli aure di vari livelli di potenza, e fu Vegeta il primo a rendersi conto della sua comparsa.- Gohan riprese il discorso del compagno, volgendo lo sguardo al padre di Bulma -Inutile dire che nessuno di noi ha avuto particolari riguardi nei suoi confronti...
-Quando si sono resi conto che il loro capo aveva tirato le cuoia, gli scagnozzi della Poison hanno giocato la carta dell'attacco disperato- le labbra di Vegeta si tesero nel ghigno di superiorità che per anni aveva regnato sul suo viso -Avevo dimenticato come possono essere deboli dei soldati senza più un capo al quale far riferimento, se il loro addestramento non ha fatto che basarsi sull'obbedire ad altri e non sviluppare una propria strategia di lotta. Inoltre, agli occhi dei namecciani la morte del generale ha rappresentato una nuova speranza, convertita immediatamente in nuova energia che ha contribuito molto a sconfiggerli, uno dopo l'altro.
La sigaretta ormai spenta fu presto schiacciata sul fondo del posacenere di vetro dalle mani del dottor Briefs, che domandò con voce rauca: -Prima di partire Sherin era ancora in gravidanza, e mancavano poche settimane al parto. Come mai al vostro ritorno non avevate alcun neonato con voi?
Il silenzio che calò sulla stanza, così denso da essere opprimente, non fu rotto da alcuna risposta: Bulma si alzò in silenzio, spense anche lei la sigaretta nel posacenere ed invitò il padre a seguirla al di fuori della stanza. Gohan si abbandonò sul morbido divano con un breve sospiro prima di rivolgersi ai compagni, stremati e desiderosi di potersi concedere, finalmente, un breve riposo.
-Lo ha portato da Sherin, non è vero? Credete sia stata una buona idea?- domandò, volgendo lo sguardo alla porta socchiusa -Probabilmente starà riposando.....


Quando padre e figlia aprirono dolcemente la porta della camera da letto, Sherin già li attendeva, seduta sulla trapunta tinta di rosso acceso. Le leggere tende color pesca erano state scostate da poco, così da lasciar entrare tutta l'intensa luce del sole pomeridiano, la quale toccava gioiosa ogni oggetto della stanza, creando tenui giochi di luci ed ombre.
-Non è cambiato davvero nulla dal giorno in cui ho fatto le valigie per lasciarla una volta per tutte...-sussurrò Sherin con un sorriso appena accennato -Non che la cosa mi dispiaccia, anzi: mi fa davvero piacere rivederla così com'è sempre stata.
Il petto di Bulma si alzò in un improvviso singhiozzo, smorzato subito dopo dallo stretto abbraccio che unì le due amiche, tanto diverse eppure così vicine.
-Anche tu sei sempre la stessa...- fu la debole protesta di Bulma, il viso affondato  nella morbida camicia da notte della Sayan -Dopo tutto quello che abbiamo passato commentare lo stato della tua vecchia camera come una nostalgica zia!
Sherin rise, rise con quella sua risata tanto adorata quanto a volte ritenuta insopportabile, una risata roca e rumorosa come quella di un ragazzo. Rise abbracciata alla sua migliore amica sino a quando il riso non mutò in singhiozzi, facendola tremare come un cucciolo ferito.
Bulma esitò nel posarle la mano sopra i capelli scuri, timorosa che il minimo gesto di conforto potesse ferire il suo antico orgoglio.
-Se c'è qualcosa che io...che noi possiamo fare, non far altro che dircelo e noi lo faremo. Ti prometto che farò qualunque cosa per vederti sorridere ancora una volta.- disse, stringendola a sé con trasporto.
-Oh Bulma, ti prego....Non ho mai chiesto aiuto a nessuno, nemmeno da bambina, e non lo farò ora. Sto..sto bene, non c'è bisogno che tu faccia nulla. E' tutto a posto.
S'interruppe, asciugando i grandi occhi scuri col palmo della mano, ancora solcato da profonde e scure cicatrici.
-No, non è vero, non è tutto a posto. Posso combattere e rialzarmi un'ultima volta, ma non tornerà tutto come prima. Ora come ora non riesco nemmeno a concepire l'idea del dopo, che prima o poi ci sarà un domani...Li rivoglio, Bulma, li rivoglio accanto a me!
-Non sai quanto vorrei dirti si, riusciremo a trovarli e li riporteremo indietro, a casa...Sherin, io non voglio essere la solita bacchettona realista, credimi, ma nessuno di voi è riuscito a localizzare l'aura vitale di Kaim, e Yumi sembra essere sparita nel nulla assieme alla Corporation. Non sarà facile...
-Quando mai mi sono piaciute le cose facili? Quando mai...
Sherin alzò il viso sfregiato nel quale brillava una luce nuova, una luce più sinistra e determinata che la rese più che mai simile alla madre. Una somiglianza che fece scorrere un brivido gelido lungo la schiena della giovane scienziata.
-Kaim forse è morto, ma lei è ancora viva...lo hai detto anche tu, non è così? E se lei è viva abbiamo ancora la speranza di ritrovarla, ovunque si trovi adesso.
-Piccolo....
-Piccolo può fare quello che vuole, per quanto mi riguarda. Non capisci? Io voglio partire, non importa quanto ci vorrà o quanto risulterà essere pericoloso, io voglio cercarla. Finché non sarò troppo stanca per continuare o la P Corporation mi avrà trovata ed uccisa, io non perderò la speranza di ritrovarli...Almeno uno di loro, almeno uno.
Conficcò le unghie nei palmi delle mani, sentendo che nuove lacrime iniziavano ad inumidirle le guance ferite. Quanto odiava mostrarsi debole davanti alle persone che amava, quanto....
-Vestiti, non ci vorrà molto a ripescare una delle vecchie carriole di papà.
Una vecchia tuta arancione fu lanciata distrattamente sul piumone dalle mani di Bulma, già diretta verso la porta chiusa.
-.....cosa?
-Quello che ho detto. Siccome ritengo che partire per un viaggio nello spazio senza una meta sia terribilmente stupido ed avventato....oltre che ammirevole- aggiunse, arrossendo lievemente -ho pensato che cercare le Sfere del Drago sia un po' più sensato.
-E per quale ragione?
-C'è un solo, semplice modo per scoprire se Kaim è ancora vivo, e mi meraviglia il fatto di non averci pensato prima!- il tono della sua voce si fece sempre più vivo, le parole si susseguirono veloci -Col Radar ed una navicella abbastanza veloce saremmo in grado di trovare tutte e sette le sfere in un tempo relativamente breve. Ed una volta che avremo evocato il drago...
-...potremo chiederli di riportare in vita Kaim...Potrebbe essere l'ennesima e non ultima volta che te lo dico ma, Bulma, sei un genio!
Gli occhi della giovane donna pian piano cessarono di ardere, mentre la sua mente organizzava idee e informazioni.
-Quanto tempo ci vorrà?
-Senza soste superflue...- la scienziata si fermò, le labbra strette attorno ad una sigaretta costosa -all'incirca tre mesi.
La bocca sottile di Sherin si distese in un breve sorriso e, per un attimo, le cicatrici parvero diminuire restituendo al suo viso la sua vecchia, selvatica bellezza.
-Allora cosa stiamo aspettando?


-E Kaim?
-Cosa vuoi dire?
Piccolo inspirò profondamente, il volto appena nascosto dalle mani smeraldine poggiate sulla fronte.
-Se il drago riporterà in vita nostro figlio, tutto quello che dovremo fare sarà partire e cercare Yumi....ma se la risposta fosse un'altra? Se Shenlong confermasse che Kaim è sano e salvo sul pianeta Namecc? A quel punto che cosa dovremmo fare?
Rimasero in silenzio per un po', gli occhi socchiusi, seduti l'uno vicino all'altra su un divano troppo stretto.
-E' così strano...Tu che hai sempre saputo tutte le risposte, che ci hai aiutati così tante volte con le tue deduzioni, per la prima volta sei attanagliato dal dubbio- sussurrò Sherin, avvicinando il viso a quello di lui e posando le labbra sulla sua guancia -come me, del resto...
-Non me la sento di di strapparlo ad un pianeta che in realtà appartiene più a lui che a me, dove molto probabilmente avrà l'occasione di vivere un'infanzia normale, senza dolore o preoccupazioni- continuò, stretta nell'abbraccio dell'uomo che amava -Se decidessimo di portarlo qui, sulla Tera, che razza di vita dovrebbe avere?
-Quella che ci è rimasta: due genitori che alternano incomprensioni ad affetto spropositato, una sorella dispersa...
-....che se non ritroviamo sarà di certo trasformata in una schiava. Senza contare una madre che, oltre ad abbandonarlo per vagare nello spazio, è emotivamente instabile come la nonna morta? No, lui non merita niente di tutto questo.
Nell'udire parole così determinate uscire dalle sue labbra, il cuore di Piccolo si strinse, stretto nelle mani della sofferenza e dalla malinconica, sottile certezza che in fondo era meglio così.
-Allora dei promettermi una cosa.
-Che cosa?
-Quando avremo ritrovato Yumi, e ci vorrà molto tempo perché nessuno di noi è riuscito ad individuare e a riconoscere in tempo le vibrazioni della sua aura, andremo su Namecc.
-Piccolo, molto probabilmente vorrà restare con chi lo crescerà, non abbandonerà di certo la sua terra per due genitori che, in fondo, nemmeno conosce..
-Credi che non lo sappia? Credi che non ci abbia pensato?- sibilò Piccolo -Ma perché non continuare a sperare, a credere che prima o poi ce la faremo? Perché dovrei chiudermi in me stesso e rimuginare su tutto quello che ci è successo? No, non è da me. Non sono io. Certo, sono molto cambiato, sono diventato padre, cosa che fino a pochi anni fa avrei ritenuto impossibile, quasi assurda....Ma non lascerò che le cose precipitino, no di certo.
Disse tutto ciò guardando un punto fisso, rivolgendosi più a se stesso che alla donna accanto a lui. Il dolore e la rabbia provati sino a quel momento si riversarono nelle sue parole, dal tono più tagliente di una spada.
-Chiederò a Bulma il Radar, trovare le sfere non sarà certo un'impresa difficile.
-Sta già preparando una navicella, suo padre sta preparando le scorte di carburante. Una terrestre ha sempre bisogno di un veicolo per viaggi del genere....Parte con te, e non pensare che io resti qui ad aspettare il vostro ritorno.
Fu questa la sua risposta, pronunciata a fior di labbra come una promessa. Fuori da quella vecchia stanza un po' impolverata, il tramonto già tingeva di rosso i profili delle case, come a voler accarezzare il giorno che man mano volgeva al suo termine...

To be continued.

lirinuccia: ti prego, aggiorna Eros & Thanatos, la curiosità mi sta letteralmente divorando! Aspetto con ansia un tuo parere, e spero con tutto il cuore che questo capitolo ti piaccia...

Aloysia Piton: questa volta volevo postare anche un'illustrazione di Sherin, ma il mio “amato” pc ha scelto di non collaborare. Che tesoro...Buona lettura, cara!

Lituania: ciao, compare! Finalmente entri anche tu nel mondo delle fanfiction, ne sono davvero felice! :) Apprezzo molto i tuoi commenti, ma non sono così critici come mi avevi promesso! Eh no, così non va cara. Un bacione grande!

EllyCandy: barbon, fammi uno squillo quando ti decidi a collegarti! Scherzo, so che leggi spesso la mia storia (almeno credo), e che prima o poi farai la tua comparsa. Se ciò non avverrà, potrò sempre stressarti uno di questo giorni XD
   
 
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