Alla fine
mia madre era riuscita a portarmi a casa, quasi con la forza.
Luke
avrebbe potuto fermarla senza neanche dover compiere il minimo sforzo,
ma non
poteva dare spettacolo di sé in mezzo a tutti (nonostante le
persone fossero
molto poche).
A quanto
pareva, il mondo dei vampiri sarebbe dovuto restare segreto a quello
degli
umani, nonostante entrambe le specie convivessero sullo stesso pianeta.
Mi madre
stava seduta sulla poltrona di fronte al divano che avevamo nel
soggiorno di
casa nostra. Mi fissava.
Dopo
avermi sgridata e rimproverata per quasi due ore (e non esagero), si
era
calmata.
- Mi hai
fatta stare in pensiero, lo sai? - mi disse interrompendo quel silenzio
carico
di tensione.
Non
risposi.
- Hai
qualcosa da dire? Non hai neanche il coraggio di scusarti?
- E per
cosa?! Per essere sfuggita da una situazione del cazzo? Per essere
scappata da
una madre che è solo capace di scaricare addosso a me i suoi
problemi di merda,
eh?! Ora capisco perché papà se ne è
andato.
- Non
osare mai più parlare di tuo padre! - urlò lei.
Avevo colpito nel segno.
Quell'argomento era il suo punto debole.
- Bene!
Allora non oserò mai più parlare con te! -
ribattei io, correndo nella mia
stanza e preparando le mie cose.
Avevo
intenzione di andarmene un'altra volta, di tornare dalla persona
più importante
della mia vita.
Infatti,
quella fu l'ultima volta che vidi mia madre, l'ultima volta che litigai
con
lei. Però, quando ora ripenso a lei, al suo viso e ai suoi
modi di fare, mi
viene in mente solo questa scena, con eccessiva chiarezza, per essere
un
qualunque ricordo.
Posso
ancora vedere la sua espressione arrabbiata e allo stesso tempo
stupita, quando
mi vide sfuggire nuovamente da lei, per poi non tornare mai
più.
Non ho
più notizie di lei. Non ne ho mai volute. Spero solo che
stia bene e che sia
felice, anche senza di me.
Mi chiusi
nella mia stanza. Era rimasta uguale. A quanto pareva mia madre non
aveva
toccato nulla, non era nemmeno entrata. Forse solo una volta per
cercarmi.
Così, in
preda all'euforia, fuggi di nuovo dalla finestra, quasi fosse
un'abitudine per
me. Presi fiato e corsi a casa di Luke; avevo troppa e voglia e troppo
bisogno
di vederlo. Troppo.
Erano più
o meno le sette di sera, quando piombai nel suo appartamento.
Se ne
stava tutto solo seduto sulla sua sedia a dondolo, mentre fissava il
muro, con
un volto privo di espressione.
Sembrava
quasi morto.
Quando
entrai improvvisamente dalla porta ci mise qualche secondo a
riprendersi. Si
giro di scatto quando probabilmente riconobbe il mio odore.
Sembra
strano, ma Luke mi aveva raccontato che i vampiri hanno tutti i sensi
più
sviluppati, e di conseguenza anche l'olfatto. Per questo motivo lui
poteva
riconoscere il mio odore da distanze impensabili.
Ma erra
tanto assorto nei suoi pensieri, che inizialmente sembrò non
accorgersi della
mia presenza.
-
Kristie! - esclamò Luke con gli occhi scintillanti.
- Sei…
Sei tornata da me? - domando con una voce piena di gioia.
- Sì. Non
potrei mai vivere senza di te! - era la prima volta che dicevo una
frase del
genere.
Infatti
non sono mai stata una gran romanticona, ma queste parole erano vere
dalla
prima all'ultima.
- Ma tua
madre… - non gli lasciai finire la frase.
- Non
voglio più parlare di lei. Sono scappata di casa per la
seconda volta. La prima
era per causa sua; la seconda è perché ho bisogno
di te.
E corsi
verso di lui saltandogli al collo.
Era duro
come la pietra, freddo come il ghiaccio, bianco come la neve. E bello
da
perdifiato.
- Ti amo,
Kristie.
- Ti amo,
Luke.
Quella
sera ci chiudemmo in casa a parlare, come nostro solito. Non c'era
nulla di più
bello che passare del tempo con lui. Con Luke. Il mio amato Luke.
Una
persona qualunque potrebbe pensare che una ragazzina di quattordici
anni non si
potrebbe mai innamorare; è una cosa quasi inconcepibile.
Tanto meno di un
ragazzo ormai diciottenne (diciamo di quasi cento anni, no?).
Ma era
così. Tutta la mia vita ora dipendeva da lui, dalla sua
presenza. E anche per
lui era così.
Erano
quasi le due del mattino, e noi eravamo ancora svegli a parlare. Per
Luke era
una cosa normale, perché i vampiri non dormono.
Questo me lo aveva detto giorni prima, e mi aveva anche detto che mentre io dormivo lui amava guardarmi. Non ho mai capito che cosa ci trovasse di tanto divertente, ma a volte l'amore porta a fare cose molto strane.
Ragazze, siamo a metà della mia storia! Sembra quasi ieri che ho iniziato a scrivere su questo forum... :(
Comunque, dato che come già sapete ho deciso di aumentare la frequenza dei vari aggiornamenti, prevedo di concludere la mia storia per la fine della prossima settimana, o comunque entro poco tempo.
Come sempre ringrazio tutte le ragazze che seguono il mio racconto, e Alice90cullen e vampiretta96 per aver recensito lo scorso capitolo.
E, per favore, vi chiedo di recensire in tante; sapete che ci tengo ad avere un parere su ciò che scrivo.
Baci.
MartyCullen