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Autore: LisaAngius    05/09/2010    10 recensioni
Una maledizione ha colpito la famiglia Malfoy da secoli..e se hermione potesse spezzarla?
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DOLORE

 

Autrice: Beh allora mi fareste sapere cosa ne pensate? Spero che vi stia piacendo.....

 

Hermione rientrò nella sala da pranzo ancora sconvolta. Ma che diavolo stava succedendo? Che cos’erano le cose che vedeva? Un brivido le scese lungo la schiena mentre un’orribile pensiero si faceva strada nella sua mente: erano allucinazioni? Stava impazzendo?

“H-hermione tutto bene”

La ragazza sobbalzò al suono di quella voce. Era così spaventata e sconvolta da quanto le stava accadendo che si era quasi dimenticata di Draco

“Si…io…sto bene…”

La osservò un attimo in silenzio. Era pallida, con gli occhi sbarrati e un’espressione orripilata. Non stava bene, manco un po’ e l’avrebbe capito anche un idiota

“Stronzate! Senti noi non siamo amici e quello che ti succede non sono cazzi miei e nemmeno mi interessa così tanto, a dirla tutta, perciò se non vuoi parlare sei libera di farlo, dimmi pure di farmi i cavoli miei e punto….. ma non pigliarmi per il culo dicendo che non hai nulla, chiaro?”

Hermione abbassò lo sguardo arrossendo. E adesso? Poteva rivelargli il suo problema? No, decise all’istante, non riusciva a capirsi manco lei, figurarsi se avrebbe potuto spiegarlo a qualcun altro

“Senti non è che non voglio parlartene…è che….beh è complicato….io…non lo capisco bene manco io…non riuscirei a spiegarlo…quando avrò fatto più chiarezza magari…non so…”

Draco la fissò preoccupato. Non lo si poteva certo definire una persona empatica ma in quel caso…beh anche uno come lui che con i sentimenti non aveva nessuna esperienza, soprattutto con quelli degli altri, capiva che quella ragazza doveva essere sconvolta da qualcosa. Però adesso non poteva fare niente per aiutarla, avrebbe dovuto darle il tempo di fare chiarezza

“D’accordo…quando avrai capito cos’hai…beh se hai voglia di parlarne puoi scegliere una delle tante persone che ci sono qua”

Hermione si ritrovò a sorridere quasi senza volerlo

“Ok, le vaglierò una a una e poi deciderò con quale confidarmi”

Quel discorso le riportò alla mente un episodio di qualche giorno prima, quando Draco era stato male dopo il loro litigio. Anche lui aveva un problema, era chiaro. Era tentata di provare ad azzardare qualche domanda….probabilmente avrebbe rimediato un bel “fatti i cazzi tuoi mezzosangue”…però lui si era interessato a lei perciò…perché non  provare?

“Draco?”. Sussurò timidamente

“Che c’è?”

“Vale anche per te”

Draco inarcò un sopraciglio con aria interrogativa

“Cioè…io credo che anche tu abbia qualcosa da raccontare…”. Continuò un po’ più sicura

Inaspettatamente lui fece una specie di sorriso

“Beh facciamo così, un giorno io ti parlerò di quello che tormenta me e tu mi parlerai di quello che tormenta te”

L’orologio alla parete battè le undici e Hermione fece un ghigno diabolico degno del Serpeverde che le stava davanti

“Sai cosa  significa Draco?”

Il biondino degluttì nervosamente

“No, cosa?”

“Che  è ora di cucinare il pranzo”

Mmh c’era la possibilità di salvarsi? Beh valeva la pena fare un tentativo

“Si? Bene cosa cucini?”

Gli occhi dorati fiammeggiarono pericolosamente. Ok, ci aveva provato

“Non fare il finto scemo! Ti ho detto che a pranzo tocca a te oggi!”

“Ma Hermione….”

“Niente ma…fila in cucina”. Sillabò accompagnando l’ordine con un imperioso gesto della mano

Il biondino fece una smorfia indignata

“Ehy non mi puoi dare ordini sono io il padrone qui!”

La grifondoro estrasse la bacchetta

“Ok, scegli, lo vuoi fare spontaneamente o sotto imperius?”

Una goccia di sudore freddo percorse la schiena del giovane. Mica faceva sul serio

“Oh andiamo Hermione…”

Alzò la bacchetta con aria decisa

“Uno…due…

“Va bene! Va bene vado…”

Una volta in cucina si mise a fissare confuso i vari attrezzi

“E ora cosa dovrei fare?”

“Una semplice zuppa…su prendi le verdure e comincia a tagliarle”

Beh non era poi così difficile, pensò qualche minuto dopo, mentre affettava un gruppo di ortaggi. Non l’avesse mai detto…

“AAAAAAAARRRRRGGGGGHHHHH”

Hermione si girò spaventata

“Che succede?”

Lui le mostrò il dito dove c’era un leggero taglietto

“Guarda”. Sussurrò agghiacciato

“Cosa?”

“La ferita, non la vedi?”

“Ferita? Questo graffietto?”

Cominciò a ridere talmente forte da rischiare di finire a rotolare sul pavimento. Era incredibile tutto quel chiasso per un minuscolo taglietto?

“Graffietto?” -  fece lui oltraggiato – “Io mi sto dissanguando! Oh dio non provavo tanto atroce dolore da quando l’ipogriffo di Hagrid mi ha quasi ucciso”

“Oh per l’amor del cielo”. Sbotto la riccia esasperata

Colpì leggermente il dito del ragazzo con la bacchetta facendo sparire subito “l’atroce ferita”

“Va meglio?”

“Si ma ho rischiato di amputarmi un dito”

La ragazza scoppiò di nuovo a ridere. Era inutile Draco restava sempre Draco

“Cazzo ti ridi sono serissimo!”

“Si certo…beh non vorrai lasciare a metà il pranzo dopo aver rischiato di amputarti un dito per cucinarlo”

Incredibile ma vero, un paio di ore dopo stavano mangiando un vero pranzo preparato da Draco e nessuno dei due restò avvelenato

 

 

***************                                           **************************

 

Stava girando svogliatamente per il castello. Santo cielo quanto era noioso stare soli! Avrebbe voluto avere un fratello o una sorella…tanto per aver qualcuno con cui parlare. Guardò alla sua destra e si accorse che era arrivato in un’ala del castello che gli era sempre stata proibita. C’erano le stanze di suo padre lì e lui non avrebbe dovuto entrarci. Rimase un attimo indeciso sul da farsi poi, spinto dalla curiosità,  entrò in una delle stanze. C’era una scrivania piena di carte, ne prese una in mano per dargli un’occhiata ma poi sentì un rumore e scappò temendo che fosse suo padre. Dieci minuti dopo suo padre scese nel salone con aria cupa

“Hiperion!”

Il ragazzo sentì il sangue gelarsi. Oh no aveva fatto cadere una delle carte nella fretta di andar via! Suo padre si era accorto che gli aveva disobbedito entrando in un posto che gli era proibito. Degluttì nervosamente già sapendo quale punizione gli sarebbe spettata

“Si padre?”

“Sei entrato tu nella mia stanza privata?”

“Io…io”

La giovane serva che stava pulendo nel salone strinse i pugni silenziosamente. Aveva già visto punire quel ragazzo sapeva cosa stava per accadere. Ma era così brutto…insopportabile…

“Sono stata io signore”

“Tu, Elisabeth?”

“Si, io…..mi sono persa e…”

“Tu sai che quella parte del castello è proibita a chiunque tranne che a me, vero?”

Abbassò lo sguardo cercando di assumere un’aria deferente

“Si, signore ma io….”

“Quindi sai anche cosa ti aspetta”

Hiperion si sentì raggelare. No! Non voleva che un’altra persona fosse punita al suo posto

“Padre…”

L’uomo davanti a lui gli rivolse un’occhiata raggelante

“Taci! Tu ragazza, vieni con me”

La vide allontanarsi con suo padre, avrebbe voluto fare qualcosa ma non riusciva a muoversi. Mezz’ora dopo, quando le urla della ragazza si fermarono e lui vide suo padre in salotto, scivolò nei sotterranei.  Lei era in una delle celle, ferita e dolorante. Le si avvicinò lentamente e cominciò a curarla con la magia

“Signorino Malfoy che sta facendo! Noi servi….”

“Voi servi non dovete discutere le decisioni del vostro padrone e io sono il tuo padrone perciò taci!”

Si lasciò curare in silenzio, continuando a fissarlo perplessa

“Mi dispiace”. Borbottò Hiperion quando ebbe finito di curarla

“Di cosa?”

“Che sei stata punita al mio posto…perché hai detto di essere stata tu a entrare in quella maledetta stanza?”

“Ritengo che veniate punito già abbastanza, per le cose più stupide, tra l’altro”

“E a te che importa?”

“Beh magari per lei io dovrei fingere di non avere un cervello ma ce l’ho e il mio cervello mi dice che quello che le fa suo padre non è giusto! Ho solo voluto evitare l’ennesimo errore..”

“E così ti preoccupi per me…”

La ragazza arrossì e abbassò lo sguardo

“No….io….è questione di coscienza…”

“Coscienza…è bello averne una?”

“Ne ha una anche lei se no non sarebbe venuto a curarmi rischiando di farsi punire…”

“Mi fai più nobile di quello che sono”

“Forse…”

Uscì dalla stanza senza dargli il tempo di risponderle. Che ragazza singolare….gli sarebbe piaciuto farci due chiacchiere qualche volta. Mah si perché no? In fondo non era necessario che suo padre lo sapesse…e poi si sentiva così solo….

 

Draco si svegliò di soprassalto. Cavolo aveva fatto un altro sogno strano! Mah chissà forse stare a Malfoy Manor gli faceva uno strano effetto.

Hermione contemplava orripilata un livido violaceo sulla sua schiena. Quel sogno…la decisione di aiutare quel ragazzo, le botte che erano seguite…

Basta! Non poteva andare avanti così! il giorno dopo ne avrebbe parlato con Draco, decise, sperava che lui avrebbe saputo aiutarla a chiarire… 

 

Per virby  : Eccoti accontentata con un nuovo capitolo, sono molto felice di sapere che la storia ti sta piacendo spero che continuerai a seguirmi! baci:)

 

Per Hollina:  ihih piaciuto il sogno? Grazie dell'entusiasmo con cui mi segui! alla prossima:)

Per sweetPotterina: beh che dire sono arrossita per tutti i tuoi complimenti XD....come avrai capito presto capianno che fanno li stessi sogni perciò beh ti aspetto al prossimo capitolo:)

 

Per  mela91: grazie mille sono contenta che apprezzi la storia.....beh eccoti il nuovo capitolo, spero i piaccia:)

Per le Dracucciole: GRAZIEEEEEE!!!!! Grazie ragazze veramente sono contenta che vi stia piacendo questa storia e anche La rana e lo scorpione!!! Spero che vi farete sentire anche per questo captitolo! Baci:)
  
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