On the way to love
Capitolo 20
Questo è certamente il giorno
peggiore che mi sia capitato da quando sono tornata a
Tokyo.
Non chiedetemi perché
visto che non saprei rispondere nemmeno io ma, in
questo momento c’è un ragazzo con i capelli chiari che sta
ballando in mutande nel centro del palcoscenico a tempo di ma carena, con un
cerchietto al quale sono attaccate due palline che emanano un rumore di
campanelli ogni volta che si scontrano e... quelli non sono calzini a righe
colorati non è vero?. Questa è la scena più rivoltante che
mi sia mai capitata di vedere. E’... è...
non ci sono parole per definirlo e, credetemi, voi non volete davvero sapere tutti i particolari.
Sposto lo sguardo sulla
destra e vedo una ragazza, bionda, alta e con gli occhi blu - certamente non
giapponese - che lo guarda allibita almeno quanto me. Si volta nella mia
direzione e incontro i suoi occhi da cerbiatta e, non so come, avverto una
certa simpatia in lei. Sembra capire esattamente quello che sto pensando, o
forse è dato dal fatto che lei sta pensando probabilmente la stessa
cosa?
Contro la mia volontà,
i miei occhi ritornano per un attimo sul ragazzo che
adesso sta anche muovendo il... - ehm,
vabbè avete capito no? - a tempo di musica. Oddio, è
tremendo.
Voglio scappare.
Ok Mimi, niente panico, ora
ti volti e lentamente senza farti notare, te la dai a
gambe levate. Certamente questo è il posto sbagliato,
non posso essere davvero nel teatro giusto.
Devo aver letto male l’indirizzo, sbadata come
sono. Sì, è certamente così.
Mentre sto per aprire la porta, gustando già
l’idea della libertà e dello scampato pericolo, sento chiamare il
mio nome da dietro.
- Oh, signorina Tachikawa, la stavamo
aspettando!-
Mi volto piano piano, lentamente, e quando vedo un uomo non
troppo alto ma giovane, sui trentacinque, con capelli scuri e occhiali da
intellettuale improvvisamente vengo presa
dall’ansia. Io questo l’ho già visto, sono sicura, ma dove?
Abbozzo un sorriso non
sapendo se fingere di essere un’altra persona e fuggire, o attendere che
mi venga rivelata la verità. Nel frattempo,
noto con sommo piacere, il ragazzo ha smesso di ballare e si è rinfilato
i pantaloni. Grazie a Dio!
- Sono Eiji Yuki, il
direttore della Dreaming Production,
si ricorda? -
Oddio, no!
Ti prego, no!!!
Sorrido ancora, incapace di
muovere anche solo un muscolo.
- Il suo amico mi ha già
avvertito che oggi non potrà partecipare ma,
non si preoccupi, quello di oggi io preferisco chiamarlo “provino preliminare”. Quindi si
rilassi, adesso le presento gli altri attori del cast.-
Si volta verso la ragazza
bionda che mi sorride raggiante, quasi fossi la prima persona normale che vede
da giorni, e il ragazzo-con-quelle-stupide-palline-sulla-testa
che scende dal palco e viene verso di me.
Merda, e adesso come diavolo me ne vado?
Ok, ritiro tutto quello
detto in precedenza.
Questo è il giorno
migliore che mi sia mai capitato da quando sono
tornata a Tokyo. Ok, può sembrare che io sia completamente uscita di testa però... questi ragazzi sono fantastici!
La bionda si chiama Amanda
Campbell e, come avevo previsto, è americana, da parte di padre. La
madre invece è giapponese, ecco spiegato il suo ottimo accento. E’
molto simile a me in effetti, ma lei è da sempre cresciuta in Giappone, dice che torna in America solo durante l’estate. Ha
quattro anni più di me, anche se non li dimostra
affatto, ed è spigliata come non ne avevo mai conosciute
così.
Lui, sì
sì proprio il ragazzo-che-ballava-in-mutande,
invece si chiama Hideki Kojima, anche lui ha la stessa età della ragazza
e non è un maniaco come poteva apparire prima. Mi ha detto
che si stavano annoiando, e che lui quando è nervoso deve ballare in
modo scemo per calmarsi. Amanda mi ha assicurato che, inoltre, è
veramente scemo. Da qualche che ho capito si conoscono da tutta la vita, e
sembrano molto affiatati. Ha capelli castani chiari, e occhi scuri a mandorla,
un sorriso affabile e una leggera spolverata di rosa sulle guance. Sembra molto
allegro, e ho come il vago sospetto che andrà molto d’accordo con
Leo.
Abbiamo chiacchierato, ci
siamo conosciuti, ho finalmente scoperto di cosa tratta il musical e delle
parti che ancora devono venirci assegnate.
- Bene, allora direi
che per oggi è tutto ragazzi. La prossima volta, quando anche tutti gli
altri del cast avranno la decenza di farsi vedere, decideremo le parti da
assegnare.-
- In poche parole ci dirà chi fra
noi quattro avrà il ruolo dei due gemelli cretini e chi quello dei due
protagonisti... - mi sussurra Amanda all’orecchio, alzando un
sopracciglio.
Io ridacchio, e mentre ci
alziamo dandoci appuntamento per la settimana
seguente, il mio cellulare inizia a suonare.
- Pronto?-
La voce di Takeru irrompe
nella mia mente. - Mimi, ciao!-
Sono sbalordita. - TK, ciao. Che succede?-
- Oh, scusami ti ho disturbata
vero? Lo sapevo che non dovevo chiamarti adesso ma gli
altri mi hanno costretto, scusa.-
Ma perché sta urlando? E
cos’è questo fracasso in sottofondo?
- No, tranquillo. Dimmi tutto.-
Lo sento
farfugliare qualcosa a Kari, poi finalmente il fracasso si attenua. -
Scusami, ma vedi oggi abbiamo fatto una riunione al karaoke.
Bè, più che altro è una specie di festa di Natale in
anticipo.-
Ecco cos’era quel
fracasso. - Fammi indovinare: Taichi stava cantando vero?-
Lo sento ridere. - Esatto,
lui, Izzy e Joe... Ma ascolta, volevo chiederti se potevi
raggiungerci. E’ tanto che non ci vediamo tutti insieme,
no? Però se sei occupata lo capiamo... -
Aaahh a volte mi viene quasi
difficile credere che Takeru, così dolce, affettuoso, comprensivo e
gentile, sia davvero il fratello di Matt. - Oh, no. Non ci sono problemi, mi
sono appena liberata... - e in effetti, mi mancano un po’ tutti loro.
TK esclama qualcosa che
assomiglia a un grido di gioia. - Perfetto! Allora
siamo al solito posto, quello dove venivamo da piccoli ricordi?-
- Certo che me lo ricordo...
ma, senti, TK? Ci siete tutti? Ma proprio tutti,
tutti?-
Passa
qualche istante di silenzio ed
evidentemente lui capisce a chi alludo. - No, loro due... non ci sono. Anche se
la probabilità che ci raggiungano più
tardi, c’è. Questo ti crea dei problemi? Lo capisco se decidi di
non venire... -
Ma io lo interrompo. - No, no... arrivo!-
Non è che
abbia paura di vedere Matt o Sora, sia chiaro. E’ solo che, ecco, credo
sia meglio se per un po’ evitiamo i contatti. Soprattutto è
necessario che io li eviti con Matt, abbiamo oltrepassato la soglia
dell’amicizia. No, io l’ho
oltrepassata, ma non accadrà più.
Mai
più.
Se solo ci fosse
Leo qui con me, sono certa che le gambe non mi tremerebbero così.
No, smettila Mimi. Sei una
persona adulta, alza lo sguardo e vai dai tuoi amici. E
se Sora e Matt saranno lì, bè li saluterai con educazione come se
niente fosse. Tutto qui.
Benissimo, li guarderò
in faccia e dirò...
- Ehi, come butta?-
Bè, no, non proprio
così. Non è educato, insomma.
- Ragazza, allora come va?-
Eh no, nemmeno così è... aspetta un momento.
Alzo lo sguardo e vedo
davanti a me Taichi e Joe che mi fissano divertiti.
- Salve ragazzi!-
esordio con un tono allegro fingendo di non aver appena fatto una figuraccia.
- A cosa stavi pensando, eh?- mi fa Tai
tirandomi delle gomitate maliziose. Io abbasso lo sguardo. Oh, ma perché
diavolo sto arrossendo? Adesso penserà
chissà cosa...
- A niente, a cosa vuoi che pensi con la
testa vuota che mi ritrovo? Sono talmente scema che non posso pensare proprio a
niente! Niente, niente, niente! -
Cala un silenzio imbarazzato.
Oh, accidenti, ma che diavolo sto dicendo?
- Ma Mimi, non sarai mica ubriaca, vero?- fa Joe guardandomi da vicino. Io resto
immobile in una posizione talmente idiota da non sembrare vera.
- Cosa? Sei già ubriaca a quest’ora del pomeriggio?-
interviene Tai.
Ma perché la conversazione è finita qui? E
perché io non riesco a negare??
- Oh accidenti, certo che potevi almeno
aspettarci per prendere l’aperitivo!- continua Taichi pestando i piedi
come un bambino.
- Oh, pazienza. Tanto ce ne aspettano altri dentro! Forza entriamo
che qui si gela.-
Sento Joe afferrarmi per le spalle mentre Tai mi spinge verso l’interno
dell’edificio. Oh bè, almeno la mia dose di figuracce quotidiana
è già stata effettuata.
E meno male che
davano a me dell’ubriaca!
Ma si può sapere che
diavolo hanno combinato questi ragazzi? Questa stanza è un vero macello, insomma, è peggio di casa
mia! Il che è tutto dire...
Insomma... lo sanno o no che
non sono tutti maggiorenni qui dentro? Il mio sguardo si posa su TK e su Kari.
Per fortuna almeno loro sembrano lucidi.
Takeru mi si avvicina, sedendosi accanto, poi mi sorride. - Che bello che sei venuta.-
- E perché non
sarei dovuta venire?-
Lui non mi risponde e, anzi,
si lancia ad abbracciarmi. Ma cosa?
- Oh, lo sai che ti voglio proprio bene,
Mimi? Per me sei come una sorella, davvero!-
Oh, cielo no. Dimmi di no. - TK, dimmi che non hai bevuto, ti prego.-
Ci raggiunge
Kari che mi fissa con uno sguardo truce. - Ehi tu, togli quelle manacce dal mio
fidanzato!-
La guardo incredula. Kari non
mi ha mai parlato così, lei è sempre
stata dolce e gentile, tutto il contrario di suo fratello. - Kari ma che... -
Si avvicina per togliere TK
che nel frattempo sembra essersi addormentato. La guardo negli occhi scuri e
capisco immediatamente che anche lei è mezza ubriaca. Ma
insomma, si può sapere che diavolo ha Taichi per la testa? Far ubriacare
la sorella minorenne con lui presente per di più!
Mi alzo indignata e raggiungo
gli altri tre che stanno cantando, lasciando Kari assopirsi vicino al suo fidanzato. Metto entrambe le mani
sui fianchi, in quella che io reputo una posa severa, e li guardo uno alla volta constatando che sono anche loro brilli se
così si può dire.
Persino Izzy!!!
Oddio sta per finire il
mondo, è l’apocalisse altro che il 2012,
i Maya hanno sbagliato! Non avevano fatto i conti con
l’eventualità che il giudizioso Izzy potesse
dare retta a Tai ed ubriacarsi!
Moriremo tutti!!!
Okay, niente
panico. In un modo o nell’altro sono riuscita a far rinvenire sia Takeru che Kari. Joe si è addormentato sul divano
e anche Izzy sembra che stia tornando lucido. Tai... bè, di lui non me
ne importa più di tanto ormai.
- Oddio Mimi scusami! Non volevo
trattarti così.-
Kari sta continuando a
scusarsi con me, come se mi avesse fatto chissà quale torto. -
Tranquilla, non preoccuparti davvero.-
- Ma ne sei
sicura? Oddio, mi dispiace così tanto!-
- Va tutto bene.- le dico con un sorriso
e alla fine lei sembra crederci.
TK è più
imbarazzato che altro, e lo capisco. Ma in fondo,
sapevo già che lui tiene a me come una sorella,
non dovrebbe vergognarsi così. Il sentimento è reciproco e lui lo
sa.
Quando
finalmente decidiamo di mangiare la torta che Kari ha preparato - Incredibile. Se è buona quanto
bella, sarà fantastica! Devo farmi dare qualche lezione da lei. -
qualcuno bussa alla porta. Takeru va ad aprire e per poco non mi viene un
infarto.
Sora entra con un sorriso
stampato in faccia come non l’avevo mai vista, Matt al suo seguito, mano
nella mano. Eppure non sembra felice quanto lei, anzi
mi sembra turbato, e lo capisco non appena i nostri
occhi s’incontrano. Vorrei abbassare lo sguardo, evitare questo contatto,
eppure non ci riesco. I suoi occhi azzurri sono
così malinconici, così rassegnati, che non riesco a staccarmene. Perché ha quello sguardo?
Ma l’espressione negli occhi di Sora cambia
completamente non appena si accorge della mia presenza. Mi guarda freddamente,
con rabbia, eppure il sorriso resta disegnato sul suo viso. Anche
se io lo definirei più, un ghigno ecco. Un sorriso malvagio,
diretto proprio verso di me.
Che lei sappia?
No, Matt non glielo direbbe
mai, ne sono sicura. Eppure...
- Ehilà ragazzi!- li saluta Tai
andando incontro a Sora. Improvvisamente sembra tornato lucido e chissà
perché, anche serio. La cosa è strana. I due si guardano,
addirittura Taichi si china per baciarla sulla fronte, eppure lei non lascia la
presa sulla mano di Matt.
Strano, l’aria è
tesa, la si potrebbe tagliare anche con un coltello di
plastica. Abbasso lo sguardo quasi intimorita,
dov’è finita quell’aria allegra che ci circondava fino a
cinque minuti fa?
Takeru deve capire il mio
stato d’animo perché si volta, e dopo aver guardato per un istante
suo fratello viene a sedersi accanto a me.
- Ciao Tai.- risponde Sora senza
togliersi quel sorriso dalla faccia. Non so spiegarmene il motivo
ma, in questo momento vorrei tirarle un pugno per cancellarglielo.
Reprimo immediatamente questo pensiero, ricordando a me stessa che Sora
è mia amica. La mia migliore amica.
- Che succede?- le
domanda Taichi senza nemmeno degnare di uno sguardo quello che dovrebbe
essere il suo migliore amico.
Sora sospira, come se fosse
eccitata per qualcosa. - Bè, abbiamo una notizia per voi.-
Il silenzio cala nella stanza, l’attesa è snervante, vorrei
mettermi ad urlare.
Non ho il coraggio di
guardarli, di guardarlo perché so che i miei
occhi mi tradirebbero. Io lo so cosa sta per annunciare Sora, lo so.
Eppure vorrei non saperlo.
Vorrei non essere qui.
- Di che si tratta?- chiede Kari
ingenuamente alle mie spalle.
No, non chiederglielo! Non
farlo!
Oh accidenti, sento le
lacrime già pungermi gli occhi, ma devo trattenermi. Non posso mettermi a piangere adesso, non posso proprio farlo.
Takeru mi osserva
preoccupato, lo so, sento i suoi occhi chiari su di me. Afferra la mia mano e
la stringe forte fra le sue ed io lo guardo a mia volta d’istinto. Mi
sorride, un sorriso forzato, ma capisco dal gesta che
sta cercando di farmi forza perché lui sa cosa provo.
- E allora?-
insiste Joe.
Alla fine Sora prende un
respiro e dice a voce alta.
- Sono incinta! Presto io e Matt
diventeremo genitori.-
Sento, come in lontananza gli
altri applaudire felici, cori di gioia e urla raggianti. Eppure,
perché mi sento così vuota adesso?
Sento che Takeru mi stringe
più forte la mano e capisco che, a lui fa male quasi quanto me.
Continua...
Note Autrice: Ragazze vi chiedo immensamente scusa... so che avevo promesso che
questa volta ci avrei messo meno con l’aggiornare ma, purtroppo mi si
è rotto l’hard disk... con il capitolo dentro, ebbene si. E non solo quello purtroppo...
Non era completo, ma una
buona parte sì, quindi mi è stato difficile riscriverlo ed
esserne soddisfatta... spero che a voi piaccia, anche
se è un capitolo di transito ho cercato di farlo un po’ più
divertente data la situazione tesa che ne sta uscendo...
Altra cosa... ho cambiato titolo alla fic, perché, quello
l’avevo scelto in un periodo molto infantile, quando credevo che questa
fic si sarebbe limitata al racconto di una storia d’amore senza tutti
questi casini diciamo xD. Credo che questo sia più maturo, adatto per la
fiction che ne sta uscendo fuori...
Passo con i ringraziamenti va
u.u
Juls18: Scusami, scusami e scusami ancora!!!
Solo adesso mi rendo conto che non ho recensito ancora la tua fic... l’ho
letta, ma guarda, ho passato sto periodo pieno di nervosismo e non ce
l’ho proprio fatta... appena posso, lo faccio lo giuro! Sai che non
voglio lasciarti un commentino da nulla... spero che
il capitolo ti sia piaciuto!
salkmania22: No,
no non picchiarmi per favore, risparmiamiiiiii!!!! ç___ç Non
prendertela con me, sono i personaggi che si stanno scrivendo la storia da soli
te lo giurooo!!!
Kairi_92: Carissima eccomi tornata in questi lidi! Eh lo so,
sembra una situazione disperata ma... ne usciranno te
lo giuro!!! bacioni!!!
Sarugaki92: Ebbene sì, Matt è davvero un ragazzo,
ragiona solo con il p... ehm, dicevamo??? >_< Spero davvero di non deluderti con questi
capitoli un po’, così, tristi e grazie per i continui complimenti
che mi fai!!!
Ninjaistinct: waaaa ragazze questa è la mia beta!!! La mia preziosissima beta!!! Voi non avete idea di come
riesca a tirarmi su il morale questa donna insomma... leggete le sue recensioni
e capirete di cosa parlo! Questa donna è troppo buona, io non me la
merito... cioè si è letta tutta questa
fic, in quanto? Qualche giorno??? E poi mi viene a
fare tutti quei complimenti??? Lo so, sta attentando alla mia vita...
grazieeeee!!!!
Allora vi saluto, alla prossima ragazze, speriamo abbastanza presto!!!
Un abbraccio a tutti e
ringrazio chiunque passi di qui e decida di recensire, non serve quasi
più ripetere quanto le recensioni mi facciano
felice!
Selhin ♥