AUTORE: NonnaPapera!
PERSONAGGI: Bellemere / Genzo
GENERE: Romantico, malinconico, introspettivo
AVVERTIMENTI: One-Shot
RATING: Verde
NOTE:Una one-Shot incentrata sui pensieri di Genzo subito dopo la morte di Bellemere.

Ricordi e profumi

La leggera brezza di tramontana soffia discreta sulla collina solitaria.

Sembra portare con se un odore noto e familiare, un profumo intenso che delizia i sensi ma allo stesso tempo aspro da intorpidire il  palato.

L’odore dei mandarini.

Un live movimento del capo, sono solo scherzi della mente.

Una mano scura ed abbronzata dal sole, si ferma un momento a mezz’aria, per poi posarsi lenta e tremante sulla fredda pietra.

La lastra di marmo è così inanimata e silenziosa che immaginarla casa eterna di quel vulcano esplosivo, è quasi impossibile.

Eppure i fatti sono chiari, lei è morta per mano di quei mostri e nulla potrà più riportarla indietro.

Il ricordo di quei capelli dal taglio strano, il pensiero di quegli occhi grandi e battaglieri, fanno male al cuore.

L’aveva amata, fortemente , intensamente, con tutto se stesso…ma non glielo aveva mai confessato.

Ormai però è troppo tardi.

Una lacrima si affaccia sotto le ciglia scure ed inizia la sua discesa, cercando una strada sicura tra quel dedalo di cicatrici che gli solcano il viso.

La piccola girandola color giallo per qualche istante smette di roteare, come se anche lei fosse in lutto per quella grave perdita.

A cosa erano serviti tanti anni di studi e di esperienza se lui, che era il capo della polizia, non era riuscito a fermare quei mostri assetati di sangue?

La rabbia si fa largo nel suo cuore, ma un pensiero lo riscuote costringendolo a calmarsi.

Se una bambina di 7 anni è riuscita a mettere da parte il disgusto per quegli esseri abominevoli per il bene del villaggio, allora ci deve riuscire anche lui.

Un sorriso si affaccia sulle labbra, dolce e determinata Bellemere, era riuscita, in quegli anni a trasmettere il forte senso del dovere e della giustizia che la permeava, anche alle sue due figlie.

Ed il ricordo, incurante del dolore, torna inesorabile al tempo trascorso insieme a lei.

Ai suoi racconti di quando era in marina, alle loro discussioni, alle loro cene e chiacchierate.

Nulla sarebbe stato mai più come prima, però poteva fare in modo che il suo sacrificio non fosse vano.

Mantenere la calma al villaggio, questa era la priorità, per cercare di salvare più vite possibili, nell’attesa che Nami riuscisse nel suo intento.

Perché ne era certo, in quella ragazzina scorreva lo stesso spirito indomito di Bellemere anche se il sangue era differente.

Non era riuscito a fare nulla per salvarla, ma avrebbe fatto del suo meglio per proteggere e custodire quei due piccoli tesori che erano le sue bambine.

Il sole sta ormai calando quando Genzo si decide a tornare indietro al villaggio, fermo nel suo proposito.

Nessuno sarebbe più morto di fronte ai suoi occhi, anche a costo di essere lui il prossimo.

Il vento si alza leggero e nuovamente quel profumo dolce ed aspro ritorna ai sensi.

Che sia Bellemere che lo rassicura che tutto andrà bene?

Genzo guarda verso il cielo ormai stellato, un giorno prima o poi si rincontreranno ed allora le confesserà il suo amore…ma forse lei già sa.

Fine