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Autore: willHole    06/09/2010    1 recensioni
Questa storia è una raccolta disomogenea di schizzi che in comune hanno solo il tema: descrivere, per quanto possibile, la bellezza della Natura, la sua grazia incomparabile, la sua eleganza.
Sono solo dei piccoli quadretti, nella maggior parte dei casi a carattere paesaggistico, con l'unico scopo di fotografare dei momenti o delle situazioni particolari. Piccoli esecizi anche di stile, alle volte, quando ho tentato di scrivere in modi a me non proprio congeniali.
Alcuni li ho già scritti, altri sicuramente ne scriverò in futuro, perché questo è un argomento che mi ha sempre affascinato, sebbene in realtà non ne conosca ancora la ragione.
Leggete dunque, o amanti della viridea natura, questi insoliti schizzi di verde mentale...
Contiene la sezione "Parata di Fiori", sottoraccolta alfabetica di schede botaniche a carattere fitoterapico, balsamico, filosofico e/o mitologico, frutto di nuove follie ed elucubrazioni varie del mio stanco cervellino...
Contiene inoltre, al capitolo 26, la "poesia" Ballata di una foresta bambina, partecipante al concorso "La Foresta e...la Bambina" indetto da Eylis.
E', questo mio paradiso, l'arzigogolata proiezione della mia mente nel mondo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Potentilla – Potentilla alba

 

Eccola lì, la potentilla bianca, cinque piccoli petali che sembrano disegnati da un bimbo un po’ ingenuo sul foglio verde del prato. Un fiorellino di tenero aspetto, che pare quasi nascondersi nel manto folto dell’erba rugiadosa.

Che cos’hai d’interessante, lieve potentilla sorridente, tu così timida, tu così intimamente connessa con il microcosmo del campo? Nulla, rispondi sorniona.

E invece il tuo nome porta in sé una chiara evidenza: sei un portento, un vero portento di fiore. La sapevano lunga, quei Latini bislacchi che così ti chiamarono.

Avevano capito, loro, che il vero potere si nasconde sempre nelle più piccole cose.

 

 

 

 

 

[ancora una volta, bizzarria della sorte, 100 parole esatte]

 

 

 

Questa volta sono stato rapido, dai! =)

 

 

 

Dunque, che dire su questo capitoletto leggero leggero?

Al suo autore piace abbastanza: e non lo dico quasi mai di queste schede, perché c’è sempre qualcosa che non mi convince.

Invece, non so perché, questa Potentilla mi sta proprio simpatica: provo per lei una sintonia elettiva, quella fratellanza bizzarra che sentono coloro che condividono una caratteristica sostanziale come in questo caso la piccolezza.

Ciò che mi mette di buonumore, in questa drabble, è proprio il concetto che i piccoli abbiano un potere: e la Potentilla mi ha dato la possibilità di accostare quest’idea alla sua immagine semplicissima e al suo nome un po’ strano.

Proprio il nome, etimologicamente analizzato dall’amica wiki, mi ha dato l’idea: è l’unione del vocabolo latino potens, che indica per l’appunto chi è potente in quanto in grado di compiere qualcosa, e del suffisso diminutivo illa, che sembra racchiudere tutto il potere di cui sopra in un piccolo spazio aggraziato, scevro di particolare maestosità ma ricco nell’essenza.

 

Ditemi voi se non è questa una consapevolezza che fa sorridere di contentezza! =)

Ok, forse sono matto. Fatemi sapere le vostre opinioni in merito, se ne avete voglia: sentirvi mi fa sempre un gran piacere! :)

 

Mille grazie a KELLINA per la sua gentilissima recensione: sono strafelice che l’Orchidea ti sia piaciuta e la nota non ti abbia fatto addormentare! =)

 

 

 

wlH, smiling ^^

  
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