Quella
sera ero a casa da sola, dopo cena chiusi la porta, ho sempre avuto
paura dei
ladri, e mi misi in salotto, sul divano, a guardare
Terminato
il film in prima visione decisi di andare a letto e mettermi a leggere,
al
caldo, sotto le coperte. Entrai in camera mia, ma poi sentì
un leggero rumore.
Il nervosismo crebbe, e scese solo quando
pensai…“Sono i miei vicini… sono i
miei vicini…” quindi mi preparai per mettermi il
pigiama, eppure due forti
braccia mi strinsero forte. “Bonsoir, mon chery”
sussurrò quella calda voce
alle mie spalle, non risposi, troppo terrorizzata per farlo, tremavo.
Mi scostò
i capelli di lato lasciandomi scoperto il collo, poi,
insinuò la mano sotto la
maglietta, e con l'altra, con abile destrezza, mi slacciò i
jeans, la mia voce
tremava mentre dicevo… “Ti prego smettila... non
farmi del male”. Intanto, lui
passandomi la lingua sul collo, provocandomi un brivido che mi pervase
la
schiena disse “Vedo dai tuoi libri che già mi
conosci…” lo sentii sorridere
beffardo, cercai di voltarmi per vedere il suo volto, ma la mano sotto
la
maglia scivolò sul mio corpo fermando il mio viso, poi
affondò i denti nel mio
collo, sentivo il sangue colarmi sul corpo, mentre lui se ne saziava;
contemporaneamente
le sue mani continuavano a muoversi su di me, fino a che non
riuscì più quasi a
reggermi in piedi e mi accasciai al mobile cercando di non cadere per
terra.
Fu
allora che riuscii a vederlo in viso, i suoi biondi capelli mossi
facevano da
cornice a quel viso perfetto con occhi pieni di malignità e
divertimento, due
canini allungati fuoriuscivano dalle labbra ancora sporche di sangue,
del mio
sangue. Capii chi era o almeno cos’era, mentre si
inginocchiava di fronte a me
e prendeva una mano per baciarne il dorso “diventa la mia
compagna… sarai per
sempre bella, giovane ed al mio fianco” fece scorrere il suo
sguardo su di me
“e poi… sei troppo sexy per far deteriorare con il
tempo questo tuo delicato
corpicino perfetto” sogghignò di nuovo, respirando
a fatica dissi “Preferisco
morire…” deglutii “La…
mia… vita… umana… mi…
piace……… ho…
una… vita… che… mi…
piace… una… famiglia… che…
mi… vuole…… bene…
ed… un……
ragazzo…… che… mi…...
ama………… non…
voglio… stare… con… te”. Lui
sbuffò “Sono solo cose effimere...
amore, amicizia, puah… non puoi credere davvero in queste
cose!” riuscii a
sorridere mentre mi guardava incuriosito “Se…
morirò…… non…
potrò… pentirmi……
di… aver… creduto… in…
queste… cose…… ma…
almeno… non… vedrò…
tutte… le…
persone…… a… me…
care… soffrire…… mentre…...
io… non… potrò…
stare… con…
loro……” “Mhf.. sei
così umana!” disse con sufficienza
“E… non… è…
per… questo…
che… hai… bevuto… il…
mio… sangue?”. Una risata roca uscì dal
suo petto, mi
alzò di peso e mi appoggiò sul letto
“Mon chery… nessuna donna è mai
riuscita a
resistermi e sicuramente tu non sarai la prima!” disse in
tono calmo ma con una
punta di irritazione, si morse un polso e lo mise sulle mie labbra, le
serrai,
ma per quanto cercai di resistergli, essendo allo stremo, le mie labbra
si
socchiusero... sentì quel liquido caldo scendermi in gola e
poco dopo iniziai a
sentire un dolore lancinante allo stomaco, al cuore, ai polmoni, non
riuscivo a
muovermi “Non ti preoccupare... sono i tuoi organi umani che
stanno morendo”
disse senza interesse mentre ero ancora tra le sue braccia, poi, persi
i sensi.
Quando
riaprii gli occhi ero sdraiata sul letto e lui davanti a me, mi pareva
tutto
così diverso eppure era esattamente uguale a prima, i colori
erano più accesi,
gli oggetti più particolareggiati, le mie mani, la mia pelle
erano strane in un
modo che non sapevo descrivere, mi alzai e lui sogghignò
soddisfatto, mi
allungò una mano, ed una forza a me sconosciuta fece alzare
la mia
prendendogliela, lui mi trasse a se “Mon chery, da questa
notte tu sarai la mia
compagna!”
Ero
diventata ciò che avevo sempre sognato nei libri che mi
facevano compagnia la
sera tarda, ma ora che quel desiderio era stato esaudito il panico mi
assalì, e
mi pentii di averlo mai desiderato. Cercai di divincolarmi da
quell’abbraccio,
tuttavia neanche con la mia forza di neonata riuscì a
spingerlo via, ero
rintronata per i miei nuovi sensi. “Lasciami”
furono le uniche parole che mi
uscirono deboli dalla bocca, lui sogghignò “Ormai
sei mia…. Non ti lascerò
andare da nessuna parte”.
Smisi
di agitarmi, mi prese il mento e mi alzò il viso per
guardarlo negli occhi,
occhi azzurro metallizzato, e mi baciò, mi baciò
con estrema passione,
riconoscevo nei movimenti della sua lingua anni e anni di esperienza,
chissà
quante donne aveva baciato, chissà quante aveva trasformato
rovinandogli la
vita…
Si
staccò dalle mie labbra dicendo “Sono circa 590
anni di esperienza, non mi
ricordo tutte le donne che ho baciato, tuttavia so perfettamente che tu
sei la
prima che mi ha posto rifiuto”. Sgranai gli occhi, mentre lui
guardandomi
dolcemente aggiunse “Si! So leggere il pensiero…
di umani e vampiri”
A
quel punto mi lasciò andare, corsi verso la porta della
camera, ma finii solo
per sbattere contro il suo petto marmoreo “Te l’ho
detto… non ti lascerò andare
via. Non senza di me” .
Prese
fiato “Ora mia dolce Nadine, scriverai un bel biglietto di
addio ai tuoi
genitori che ti vogliono tanto bene, raccoglierai le tue cose e verrai
con me
alla mia villa dove c’è già una bara ad
attenderti”. Mi disse tutto questo
sorridendo.
Una
bara? Ora dovrò dormire in una
bara??? Oddio che schifo! Questo
fu il mio primo pensiero, poi
con gli occhi colmi di lacrime scrissi il biglietto e lo lasciai sul
tavolo in
cucina. Ritornai in camera tirai fuori il mio trolley e lo
riempì di vestiti,
misi anche un pigiama, le mie pantofole preferite, e qualche peluches
da
stringere in tutti quei momenti in cui mi sarei sentita troppo sola.
Mi
pianse il cuore, ormai fermo, mentre chiusi la porta di casa a chiave;
cosa avrebbero
fatto una volta capito che non ero più lì, che
non sarei più tornata, ed il mio
amato Alex, cosa avrebbe fatto senza di me, e ancora peggio, cosa avrei
fatto
io senza di lui?? Era tutta la mia vita, e senza neanche dirgli una
parola ora
lo sto lasciando, lo sto abbandonando, senza un motivo, senza nemmeno
una
scusa.
Una mano mi venne poggiata sulla spalla “Smettila di pensare alla tua vita passata… ci sono io qui per te…..”. Presi con due dita la sua mano con fare schifato e me la staccai dalla spalla senza dirgli una parola.
Eccoci qui, con il primo capitolo... spero che vi piaccia e che vi interessi tanto da continuare a seguirmi, e perchè no, commentare ;P
Gatta767: grazie per il sostegno *-* spero che altri fan del covo dei vampiri si uniscano a questa lettura, e anche fan dei vampiri e basta....
p.s. per chi non l'avesse ancora capito, se cercate una fanfic su vampiri lovvosi "lasciate ogni speranza o voi che entrate"